é nato!

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cricrix

Re: é nato!

Messaggio da cricrix » sab gen 28, 2012 8:28 pm

Gianluca Ricciato ha scritto:Prenderò a prestito una ormai celebre metafora di Maurizio Pallante (1), la metafora secondo cui il sistema energetico italiano è simile ad un secchio bucato. Abbiamo un problema, dobbiamo riempire un secchio d'acqua con un rubinetto e scopriamo che il secchio è pieno di buchi, cosa facciamo?
Ci sono tre risposte possibili: aumentare il flusso dell'acqua dal rubinetto, cambiare il rubinetto o tappare i buchi.

La spiegazione della metafora è questa: la prima soluzione (aumentare il flusso dell'acqua) è quella di chi propone la costruzione di nuove centrali per l'energia elettrica; la seconda soluzione corrisponde a chi propone unicamente le energie rinnovabili; la terza - tappare i buchi del secchio - corrisponde al risparmio energetico, cioè le varie proposte di lavorare per eliminare gli sprechi, le inefficienze, le dispersioni varie, insomma smettere di buttare letteralmente dalle finestre una fonte tanto preziosa (l'energia) da scatenare guerre in tutto il mondo.
ok questa discussione è vecchissima e non so se mi risponderete! chissà ,ma volevo chiedervi perchè la seconda soluzione delle energie rinnovabili è equiparata a cambiare il rubinetto??? scusatemi ma a parte che soluzione è cambiare il rubinetto??? cioè boh senza senso! invece a me le energie rinnovabili non mi sembrano senza senso! secondo me sta metafora è un po a cavolo di cane ossia è evidente che tutte e tre le soluzioni devono essere attuate .... casomai e dico casomai migliorare le centrali elettriche già esistenti con sistemi tecnolgici più avanzati e meno inquinanti e soprattutto più safe ( come direbbero in inghilterra) ossia più sicuro nel senso di non esposto a rischi per le persone!
2angeli ha scritto:Ci presentiamo,siamo una famigliola(io la mia compagna e due bambine) che stà vivendo tra le sperdute colline iblee nella val di noto,proveniamo(se così si può dire)dal ceppo elfico(infatti io e la mia compagna ci siamo conosciuti lì)dopo un periodo "elfico" abbiamo cominciato a viaggiare verso il sud cercando una terra "vergine",nel senso di cominciare da zero,senza trovarsi davanti esperienze decennali che a mio dire sono molto forti.
ho sentito parlare diverse volte degli elfi ..... e purtroppo so che vanno a caccia e mangiano carne di animali confermi???

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Gianluca Ricciato
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Re: é nato!

Messaggio da Gianluca Ricciato » lun gen 30, 2012 2:40 pm

Ciao Cricrix, più che una vecchia discussione questa pagina è la presentazione del forum, che risale a più di 5 anni fa...caspita come passa il tempo!

Alcune cose in questi anni sono cambiate, sia nella mia esperienza sia nella situazione energetica italiana, ma sostanzialmente sono ancora dell'idea che la metafora che ho citato di Pallante, presente nel libro "Un futuro senza luce", sia ancora valida.

Ad esempio è successo in questi anni che nella mia regione di provenienza, la Puglia, ci sia stato un "fiorire" incontrollabile, specialmente in Salento, di impianti per l'energia rinnovabile, in particolare pannelli fotovoltaici e torri megaeoliche, spesso installate senza adeguata VIA (valutazione d'impatto ambientale), condizione necessaria invece per valutare sia l'impatto sul territorio sia la reale efficienza di un impianto. Non basta lo slogan "Salento lu sule lu mare lu ientu" per stabilire che in un determinato punto le pale eoliche funzionino nella maniera corretta, nè tantomeno si può bypassare il paesaggio, la morfologia, l'economia e la storia di un territorio imponendo energie "pulite". E la gestione politica di questi impianti spesso è stata quantomeno dubbia, con giochi di potere politici che non tenevano conto della volontà delle popolazione, e cosa peggiore in assoluto, con infiltrazioni mafiose della Nuova Sacra Corona Unita che ha scorto nell'energia pulita una nuova e remunerativa zona di mercato per fare affari sporchi, paradossalmente.

Ciliegina sulla torta: la Puglia già prima di queste installazioni sovrapproduceva energia rispetto al fabbisogno, grazie a centrali inquinanti (carbone) presenti soprattutto nei territori del brinidisino e del tarantino, e quella produzione non è diminuita. Quindi non c'è stato alcun vantaggio, nè economico, nè sociale nè ecologico, nell'installazione forsennata di megaimpianti di fotovoltaico (a terra, al posto degli ulivi secolari) e di megaimpianti eolici (anche in zone protette). L'unico vantaggio è stato quello degli affaristi che producono quella energia e la rivendono. Solo ultimamente la Regione Puglia e il suo presidente, dietro forti pressioni dei movimenti locali, hanno cambiato strategia e messo in mora molti impianti, cercando di favorire quello che ogni ecologista con un po' di senno può affermare, cioè che i pannelli fotovoltaici vanno sui tetti o su zone già cementificate, non sui terreni agricoli.

Detto questo, io da anni faccio l'educatore ambientale e sono specializzato sui temi dell'energia, ho sempre parlato delle energie rinnovabili come l'unica possibile alternativa per la produzione di energia elettrica e termica che abbiamo, seguendo in questo la filosofia dell'Energie Und Umweltzentrum di Hannover (http://www.e-u-z.de) e dell'Associazione Paea (http://www.paea.it), con cui ho collaborato per anni.

Ma il problema, e arrivo al punto della famigerata metafora di Pallante, è che non si può parlare solo di "produzione" nel momento in cui il problema della società dei consumi è principalmente un altro, cioè per l'appunto il consumo. L'argomento, da parte di media e politicanti, ricade sempre sui temi della produzione - nucleare sì o no, petrolio sì o no - proprio per non andare sul tema principale, che è quello della diminuzione dei consumi, cosa che si potrebbe fare, per quanto riguarda l'energia elettrica e termica (e sarebbe ancora stra-urgente) bonificando, nel vero senso della parola, le case-colabrodo italiane, che sono costruite per la quasi totalità senza alcun criterio di isolamento termico nè di giusta luminosità. Cosa che avviene da anni in Germania e in Alto Adige, ad esempio (http://www.agenziacasaclima.it). Qui l'argomento si fa complesso e avrebbe bisogno di approfondimenti, ma il tema rientra comunque nell'ambito della bioedilizia, materia imprescindibile per parlare di energie (altrimenti, dal mio punto di vista, si fa solo propaganda).

Questo è il senso del "secchio bucato". La valutazione energetica di un edificio, qualunque esso sia, parte dal contenimento dei consumi, e solo in secondo luogo affronta la scelta delle fonti di produzione da utilizzare, che variano in base alla posizione geografica dell'edificio, alla sua struttura, al materiale disponibile in loco. Esistono case con sistemi di isolamento termico tali, ad esempio, da non aver nemmeno bisogno di fonti dirette di produzione energetica, si chiamano "case passive" e se ne possono trovare esempi perfino in alta montagna, e perfino in Italia (ammesso che l'Alto Adige sia Italia, vista la cultura profondamente anti-italiana che hanno in questo settore, per fortuna loro).

Il senso finale di tutto questo discorso, è che la produzione da fonti rinnovabili, per essere veramente sostenibile e non ritornare a creare mostri economici e ambientali, deve essere quanto più possibile limitata, con impianti a piccola scala e soprattutto l'energia dovrebbe essere consumata in loco, meglio ancora nel luogo stesso della produzione. Sembra impossibile, ma invece gli esempi ci sono. Così come sembra impossibile oggi eliminare le fonti fossili, ma questo accadrà per forza di cose prima o poi, anche se non saremo noi a sceglierlo ma sarà il sistema Terra ad imporcelo.

L'unico vero ostacolo, per quanto mi riguarda, si chiama "capitalismo", che è il sistema politico-economico che deve finire perché avvenga tutto questo (ma del resto sta implodendo da sè, come dovremmo capire vivendo in questi anni di crisi infinita). Questa è la mia personale idea politica naturalmente, che va al di là delle questioni tecniche sui consumi che invece sono misurabili, anche se le due cose per me sono strettamente connesse.

Grazie in ogni caso di aver tirato fuori l'argomento, che sicuramente non si conclude qui e che nella presentazione di cinque anni fa era solo accennato, per motivi di spazio. Spero di avere in qualche modo risposto alle tue perplessità, o almeno di averti esposto con più chiarezza il mio pensiero :wink:

Gianluca

ps: degli Elfi non ho esperienza diretta, quindi non mi pronuncio!

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