Rwanda, quando il turismo è strumento di pace?

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sergiodolce
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Rwanda, quando il turismo è strumento di pace?

Messaggio da sergiodolce » mar ott 02, 2007 1:05 pm

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Rwanda, quando il turismo è strumento di pace

C’è stato un periodo in cui il Rwanda evocava immagini di una natura selvaggia e generosa, di splendidi rilievi, di dolcezza attraverso le “Mille Colline”, habitat naturali dei grandi gorilla di montagna nel Parco dei Vulcani al nord del paese.

Poi arrivò la guerra civile e, con la terribile guerra, il sangue che coprì ogni splendore.

Oggi la pace è tornata in Rwanda e le tracce del conflitto sono state in parte cancellate dal desiderio di rinascita dei suoi abitanti, l'economia nazionale sta risorgendo e i viaggiatori possono finalmente spostarsi attraverso il paese in un clima sereno e sicuro.
Vorrei sapere se la situazione è così tranquilla come scritto.
Grazie

GUIDO ARCI CAMALLI
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Messaggio da GUIDO ARCI CAMALLI » mer ott 03, 2007 10:34 am

Genocidio in Ruanda, accuse ai francesi
Una commissione africana imputa alle truppe di Parigi complicità nei massacri. Sarkozy cerca di riallacciare i rapporti


NAIROBI – Se c’è ancora qualche dubbio sulla volontà del Ruanda di allontanarsi dall’influenza francofona, basta guardare le ultime mosse: il lancio del campionato nazionale di cricket – sport britannico per definizione - e la richiesta di entrare nel Commonwealth, che dovrebbe essere accettata al prossimo summit in novembre. Due passi ai quali si devono aggiungere le continue accuse, ribadite anche da una commissione di inchiesta, sulle responsabilità dei militari francesi durante il genocidio del 1994: in soli 100 giorni, a cominciare dalla sera del 6 aprile, furono trucidati un milione di tutsi e di hutu moderati. Se Kigali tenta di saltare sul carro di Washington e di Londra, Parigi cerca in qualche modo di trattenerla, specie dopo che al vertice del governo francese è salito Nicolas Sarkozy e al Quai d’Orsay si è installato Bernard Kouchner, che ha preannunciato un suo viaggio in Ruanda.
LA STRAGE DEL 1994 - Le relazioni diplomatiche sono interrotte dal novembre dell’anno scorso, quando il giudice dell’antiterrorismo Bruguière, sostenuto dall’allora inquilino dell’Eliseo, Jacques Chirac, emise un mandato d’arresto contro nove alti funzionari ruandesi, stretti aiutanti del presidente Paul Kagame. I nove sono accusati di aver organizzato l’attentato del 6 aprile 1994 che scatenò la mattanza. Un missile tirò giù l’aereo sul quale viaggiava l’allora presidente del piccolo Stato africano Juvénal Habyarimana, che restò ucciso. Tre quarti d’ora dopo cominciò la mattanza.
ESTRADIZIONE - Il primo gesto di riavvicinamento mostrato da Parigi era sembrato confortante: il 20 luglio scorso la polizia francese aveva arrestato Wenceslas Munyeshyaka, un prete cattolico incastrato da un video, e Laurent Bucyibaruta, l’ex prefetto di Gikongoro, città martire per i massacri. I due si erano riparati in Francia e a nulla erano valse le richieste di estradizione del governo di Kigali. Il Tribunale Internazionale sui crimini in Ruanda li accusa di sterminio, assassinio e di stupro continuato. Il primo agosto doccia fredda: la corte d’appello di Parigi decide di rimettere in libertà i due e rileva che il mandato di cattura della Corte internazionale non ha valore. I Paesi dell’Unione Europea si sono sempre opposti a estradare gli accusati di genocidio in Ruanda dove rischiavano di essere condannati a morte. Ma ora le cose sono cambiate dopo che il 26 luglio il parlamento di Kigali ha abolito la pena capitale. Interrogato sulla possibilità di migliorare le relazioni con la Francia dopo la vittoria di Sarkozy il ministro degli esteri ruandese, Charles Murigande, ha risposto a Colette Braeckman, giornalista del quotidiano belga Le Soire, una delle maggiori esperte di politica di Grandi Laghi: «Sarei molto contento, ma temo che un’apertura del nuovo presidente su questo problema gli alienerebbe i favori dell’esercito e dei servizi di sicurezza». Sono anni che il governo ruandese chiede alla Francia e alla comunità internazionale di far luce sul comportamento dei militari d’Oltralpe intervenuti nel sud ovest del Paese africano dopo l’inizio del genocidio. Con l’Operazione Turquoise (22 giugno-22 agosto 1994, 2550 uomini), autorizzata dalle Nazioni Unite, i francesi avevano creato una zona umanitaria sicura, che ufficialmente doveva servire a proteggere i tutsi in fuga. In realtà, immediatamente, l’intervento dei legionari fu percepito come l’ultimo aiuto del presidente François Mitterrand (che aveva strettissime relazioni politiche e di affari con Juvénal Habyarimana) ai resti delle forze governative in fuga e l’unico mezzo per permettere ai dirigenti hutu di trovare rifugio in Congo (che allora si chiamava Zaire).
TESTIMONIANZE - La commissione (formalmente indipendente) che lavora dal 2004 sull’argomento in Ruanda ha raccolto testimonianze assai compromettenti contro i militari francesi accusati, per esempio, di aver atteso tre giorni prima di intervenire a salvare un gruppo di tutsi intrappolato dagli hutu sulle colline di Biserero, nella zona che avrebbe essere dovuto essere «di sicurezza». Altre testimonianze parlano di relazioni speciali tra le squadracce hinterhamwe (gli estremisti hutu) e i comandanti francesi. Per non parlare della denuncia del colonnello belga Luc Marchal, impiegato nella MINUAR (la missione dell’Onu in Ruanda), secondo cui uno degli aerei francesi inviato per rimpatriare gli europei in fuga, era arrivato carico d’armi destinate agli hutu. Un giudice istruttore francese, Brigitte Raynaud, ancora durante il governo Chirac, si è recata a Kigali per interrogare i testimoni, ma il procuratore aveva giudicato irricevibili quattro delle sei deposizioni, mentre l’allora ministro della difesa Michèle Alliot-Marie aveva ritenuto inammissibili le denunce. Uno dei responsabili della Turquoise, il colonnello Hogard, aveva pubblicato un dura difesa dell’operazione e il comandante, il generale Jean-Claude Lafourcade, aveva convocato la stampa, per rintuzzare le accuse. Ai tempi, solo l’ex presidente Veléry Giscard d’Estaing aveva osato schierarsi contro l’intervento, giudicato non come neutrale ma semplicemente come un aiuto a chi aveva pianificato e commesso il genocidio.
Massimo A. Alberizzi
[email protected]
01 settembre 2007


NEW YORK--(BUSINESS WIRE)--Il Presidente del Ruanda H. E. Paul Kagame ha annunciato oggi il primo parco nazionale di conservazione del paese, volto a promuovere la riforestazione, la conservazione e la ricerca al fine di migliorare le conoscenze in merito alle poche grandi scimmie del mondo, il cui numero è in rapida diminuzione. In collaborazione con Ted Townsend, fondatore di Earthpark e Great Ape Trust of Iowa, il presidente Kagame ha annunciato alla Clinton Global Initiative un programma decennale di collaborazione denominato The Rwanda Forest Protection Project (Progetto di protezione delle foreste del Ruanda). La collaborazione sarà volta a sviluppare sia un parco nazionale di conservazione che una base sul campo per la riforestazione e la conservazione delle grandi scimmie, inclusi i gorilla di montagna, di cui attualmente esistono circa 700 esemplari in tutto il mondo.

Sulle basi dello storico accordo, il Governo del Ruanda identificherà, designerà e proteggerà a termine perpetuo una regione di dimensioni ecologicamente significative per creare il Rwanda National Conservation Park. Earthpark, l’esclusivo centro ambientale di 240 acri in Nord America, in collaborazione con Great Ape Trust, stabilirà una base sul campo in tale parco al fine di svolgere ricerche e promuovere la riforestazione e la conservazione delle grandi scimmie. Il Ruanda ospita due tipi di grande scimmia, circa il 50% dei 700 gorilla di montagna a livello mondiale e una piccola popolazione di scimpanzè orientali pari a circa 500 unità.

Le risorse per il programma saranno mobilizzate mediante il commercio del carbone e altre potenziali fonti in Ruanda. Il Ruanda ha la più elevata densità di popolazione umana di tutta l’Africa, con circa 10 milioni di abitanti in un paese di dimensioni inferiori rispetto al Maryland (un quinto rispetto allo Iowa). Questi fattori hanno causato una grave scarsità di terreni e risorse, con conseguenti pressioni sugli habitat naturali.

“Apprezziamo immensamente la passione condivisa da Townsend e il suo impegno volto a preservare e ripristinare le nostre preziose foreste, che sono state distrutte da diversi fattori, tra cui la deforestazione e i mutamenti climatici”, ha dichiarato il presidente Kagame. “Siamo inoltre certi che questo innovativo progetto internazionale consentirà di prevenire l’estinzione delle nostre grandi scimmie, grazie agli scienziati di fama mondiale di Great Ape Trust”.

“La nostra collaborazione con il presidente Kagame e con il suo paese rappresenta una pietra miliare che rinforza il nostro obiettivo di proteggere le foreste e le risorse naturali in rapida estinzione in tutto il mondo, incluse le grandi scimmie, che sono fondamentali per approfondire le conoscenze relative al nostro passato e al nostro futuro”, ha dichiarato Ted Townsend, fondatore di Earthpark e Great Ape Trust of Iowa. “Il nostro impegno decennale in Ruanda coincide con i nostri obiettivi per Earthpark: entro i primi dieci anni di attività intendiamo realizzare l’obiettivo di 10 milioni di visitatori sul posto, 100.000 insegnanti di scienze, tecnologie, ingegneria e matematica certificati e addestrati, e fino a un miliardo di contatti a livello globale tramite Internet”.

Earthpark sarà un’icona dell’alfabetizzazione e dell’apprendimento in materia di ecologia volta a migliorare le esistenze delle persone, le specie e l’ambiente a livello mondiale. Questo esclusivo campus per l’apprendimento offrirà una dimostrazione delle soluzioni sostenibili e ristoratrici per la miriade di minacce ecologiche che l’umanità deve affrontare, attraverso strumenti educativi di avanguardia e la comunicazione online con scuole, comunità e governi in tutto il mondo. Earthpark comprenderà quattro acri di foresta pluviale tropicale, un acquario della portata di oltre 2 milioni di metri cubi d’acqua e oltre 1000 specie di piante e piccoli animali in un ecosistema ricostruito. Situato in prossimità del Lake Red Rock, una zona di 15.000 acri vicino a Pella, Iowa, il campus avrà praterie, boschi, sentieri e campeggi in coesistenza con laboratori di ricerca, un hotel ecologico, spazi per la vendita al dettaglio e un’infrastruttura energetica verde alimentata in parte da fonti energetiche rinnovabili e alternative. Earthpark ospiterà il primo simulatore di edifici verdi in associazione con il Green Building Council degli Stati Uniti.

Great Ape Trust of Iowa è un centro per la ricerca scientifica situato a Des Moines, dedicato alla comprensione delle origini e del futuro della cultura, della lingua, degli strumenti e dell’intelligenza. Una volta completato, sarà il centro di studio delle grandi scimmie più grande del Nord America e uno dei principali a livello mondiale a includere i quattro tipi di grandi scimmie (bonobo, scimpanzè, gorilla e orangotango) per gli studi interdisciplinari non invasivi sulle loro capacità comunicative e cognitive. Great Ape Trust si impegna a fornire riserve e una vita dignitosa per le grandi scimmie, a studiare la loro intelligenza, a fare avanzare la conservazione e a promuovere un’esclusiva esperienza educativa in relazione alle grandi scimmie.

Ted Townsend, fondatore e presidente di Townsend Vision, ha creato tre programmi educativi e sociali complementari concepiti per fare fronte alle numerose sfide che si presentano in questo XXI secolo. Earthpark Great Ape Trust of Iowa e il Center for Citizen Diplomacy degli Stati Uniti sono il risultato del suo interesse di tutta una vita per la conservazione, la sostenibilità e il ripristino. Ciascun programma si basa sulla scienza e trasmette la passione di Townsend volta ad agevolare collaborazioni rispettose con altre culture.

Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l'unico giuridicamente valido.

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