Il business del cancro

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silvia caldironi
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Il business del cancro

Messaggio da silvia caldironi » ven set 28, 2007 5:48 pm

L’Italia è uno dei paese occidentali tra quelli con la percentuale più alta di decessi per cancro

Ancona 19/09/2007

Forse l’Italia dipende troppo dai giganti monopolisti Industriali costruttore di apparecchiature Diagnostiche e dalle multinazionali del farmaco, cioè da chi ha molto più a cuore i profitti che la salute e la vita delle persone ________________________________________
MCE - Aifavin & Medici Pro African Hospitals, lancia un allarme ed un grido di dolore per i familiari delle circa 200.000 vittime del killer tumorale ed circa 220.000 vittime delle patologie cardiovascolari che ogni anno soccombono, cifre che risultanti ufficialmente dalle casistiche epidemiologiche, ma sono in considerevole difetto.
Sono quindi circa 420.000 le persone che ogni anno soccombono alle due patologie, se aggiungiamo i 15.000 decessi per Neoplasie, e i 20.000 per patologie Cardiovascolari, per le quali le cause di decesso vengono registrate come: “deceduto per cause naturali” non vanno registrate nelle casistiche delle patologie citate, in Italia le vittime per sole 2 patologie ogni anno raggiungono la spaventosa cifra di 455.000.
MCE - Aifavin & Medici Pro African Hospitals chiede a chi da anni gestisce il potere nel nostro paese, come mai in Italia si muore molto di più del resto d’Europa per 2 sole patologie? Perché non si è fatto di più e meglio per evitare così tante vittime? Non è forse responsabile l’immobilismo del Servizio Sanitario Nazionale, Regionale e dei Governi che si sono succeduti? non sarà perché non sono state ricercate con coerenza le cause che determinano un così alto numero di decessi? forse non sono stati usati gli strumenti ed i mezzi più efficaci ed idonei, che giù esistono come ad es.: l’apparecchiatura diagnostica 3D-CBS le cui caratteristiche tecniche risultano 400 volte più efficaci delle apparecchiature già in uso ma che hanno oltre 50 anni di vita e sono quindi troppo antiche e superate?.
E’ noto che in questi ultimo 20 anni la Scienza e la ricerca hanno fatto passi da gigante, sia nel campo farmacologico che nel campo della diagnostica, molte scoperte ed invenzioni sono state però vanificate dall’inerzia e dalle troppe distrazioni del Potere Politico-Istituzionale, che troppo spesso non si accorge delle importanti ed innovative scoperte ed invenzioni della Scienza e della Ricerca.
Circa 8 anni fa é stata inventata un’apparecchiatura diagnostica che può essere usata anche per i screening di chi è a rischio di cancro, infatti, consente di diagnosticare le patologie tumorali e cardiovascolari anche 4-6 anni prima rispetto alle apparecchiature: TAC - RMN - PET. Nonostante i Governi, i Ministri alla Salute e gli Assessori regionali alla Sanità che si sono succeduti abbiano ricevuto i dati tecnici dell’apparecchiatura diagnostica 3D-CBS, nonostante i solleciti effettuati alle Istituzioni competenti, né i Governi centrali, né i Ministeri competenti, né gli Assessori Regionali alla Sanità si sono mai impegnati seriamente a sperimentare un’apparecchiatura con caratteristiche di elevata innovazione. In Italia si spende e giustamente dei milioni di € per salvare una sola vita umana in pericolo, è evidente però che lo si fa soltanto per aumentare l’immagine Politica. Infatti, viene fatto poco o nulla per limitare la tragedia umana in atto determinata dai 455.000 decessi all’anno per le sole 2 pur importanti patologie.
Il Prof. Dario Crosetto ricercatore italiano da 14 anni a Dallas “USA”, il Prof. Vincenzo Vigna Cardio-Chirurgo universitario dell’Ospedale San Matteo di Pavia, inventori dell’apparecchiatura diagnostica 3D-CBS, sono ahimé rimasti inutilmente a disposizione delle Istituzioni sanitarie e del Potere Politico. Non sarà forse che il Potere Politico si é dimenticato di 455.000 cittadini che sono continuati a morire ogni anno nell’indifferenza di chi doveva intervenire ma non lo ha fatto?.
La nostra Associazione non intende alzare polveroni e fare polemiche che comunque non risolverebbero un così grave problema umano, ma si domanda se per salvare parte delle 455.000 persone non sia necessario mettere in atto eclatanti dimostrazioni pubbliche, come accade in questo paese se si vuole ottenere il diritto alla salute ed alla vita degli italiani, come anche sancito dall’Art. n. 32 della Costituzione.
Nello status in cui è giunto il Servizio Sanitario Nazionale, sia dal punto di vista economico per gli eccessivi sprechi e sperperi del passato e del presente, sia per la cattiva gestione di alcune strutture territoriali ed ospedaliere, non fa intravede nessuna azione mirata ad invertire il senso di marcia.
MCE - Aifavin & Medici Pro African Hospitals, vuole ricordare ai Politici che in questo nostro paese in futuro non funzioneranno più le promesse elettorali da marinaio, le 455.000 famiglie che ogni hanno piangono i propri cari, rivendicano con forza e determinazione il diritto alla salute ed alla vita, quindi chi gestisce il Potere ha il dovere Istituzionale nonché Morale di salvaguardare l’incolumità di tutti i cittadini contribuenti, che tanto o prima o poi lo dovrà proprio fare perché sarà la Società Civile che glielo imporrà.
Il Presidente nazionale MCE - Aifavin & Medici Pro African Hospitals,
Giovanni Fiorentini

da: http://namir.blog.excite.it/permalink/499364

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