Campi da golf per costruire.. case! (il caso Piacenza)

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silvia caldironi
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Campi da golf per costruire.. case! (il caso Piacenza)

Messaggio da silvia caldironi » mar feb 20, 2007 11:15 am

Il borgo diventa campo da golf. E spuntano 150 villette
Data di pubblicazione: 15.02.2007

Autore: Battistini, Francesco

Distorsioni e meccanismi di una gestione del territorio che considera la campagna terreno privilegiato per l'espansione immobiliare. Dal Corriere della Sera, 14 febbraio 2007. Con una postilla (m.p.g.)

E loro che credevano d'essere terra da zanzara tigre: un popolo di Tiger Woods, questi piacentini! Campioni in erba. Palline da green più abbondanti degli acini da Gutturnio. Il fairway al posto dei pisarèi. «Che dalle nostre parti ci fosse tutta questa passione per il golf, in effetti non ce n'eravamo mai accorti...», sorride l'avvocato Umberto Fantigrossi, che siede nelle consulta per l'ambiente del Comune di Piacenza e sfoglia le delibere, le varianti, la pianimetria dell'ennesimo ed erigendo diciottobuche di Borgo Tavernago: «Io sapevo che lì c'era un progetto per fare un maneggio, un centro ippico. Insomma, dovevano starci i cavalli. Da molti anni. E non erano previste nuove case. Anche perché quello è uno degli angoli più belli della vallata. E un golf club c'è già». Ce n'è una vendemmia. Uno si vede: circonda il castello della Bastardina, il davanti, e sta a un paio di chilometri da Borgo Tavernago, forse meno. Altri tre sono sparpagliati nella provincia, più in là ma neanche tanto. «Però questo campo bis di Borgo Tavernago, appiccicato, è una cosa mai vista - indica il responsabile locale di Legambiente, Giuseppe Castelnuovo -. Poco spiegabile da ogni punto di vista: ambientale e di mercato». Una buca ogni quattromila piacentini: roba da Scozia. O tutt'italiana: «E' un trucchetto facile e già visto - continua Castelnuovo -. Ci s'inventa un campo da golf dove non ce n'è bisogno. Si fa un bel piano d'urbanizzazione. Si costruisce. E magari, com'è successo in Sardegna o in Sicilia, si pigliano pure i contributi dell'Ue. A parte i problemi che un golf implica (tipo: dove si piglia l'acqua, in una zona dove i contadini già faticano a irrigare?), questa è una colonizzazione immobiliare molto pericolosa. Un conto è salvaguardare, un altro deturpare il paesaggio». Infatti: Borgo Tavernago è un clic, una meravigliosa e vincolata villa che fu dei Borromeo e oggi è del costruttore Pier Franco Pirovano, un oratorio ottocentesco con l'altare inserito nelle lesene, la memoria d'un castello del Trecento, intorno le colline con le vigne della Luretta e della Val Tidone che facevano godere il Redi («me ne strasecolo, me ne strabilio, e fatto estatico vo in visibilio»).

E' la cosa più simile alla Toscana vicino a Milano, si dice, e infatti è da queste parti che sono trasmigrati i venerabili milanesi del weekend: il finanziere Jody Vender, la pubblicitaria Annamaria Testa, la famiglia Etro, lo scrittore Gaetano Tumiati, l'editore Alessandro Dalai... Nessuno s'era mai sognato di toccarlo, quest'angolo di paradiso. Nessuno, fino a dicembre. Quando il piano regolatore decennale del Comune di Agazzano è stato cambiato di corsa: niente cavalli, si faccia anche lì e al più presto un bel golf club con annessi 150 appartamenti in villette a schiera, più albergo a 4 stelle, più ristorante, più centro convegni, più posti auto, più piscina, più asilo... Una piccola variante e via, undicimila metri quadrati da cementare, muri alti sette metri e passa. Un'altra Monticchiello? Un altro scempio stile Val d'Orcia, dov'è intervenuto Rutelli? «Ma no - è sicura la sindachessa, Lucia Bongiorni -. Non rifaremo gli errori della Toscana. Parliamoci chiaro: qui è tutta campagna, non si fanno danni gravi all'ambiente. E invece, lo sa cosa vogliono dire tutte queste case in un paesino di duemila abitanti? Una cascata di Ici per far funzionare le scuole e rifare le strade. Perché impedirci di crescere?». Una crescita rapida. A maggio, betoniere accese. I dépliant sono pronti: «Borgo Tavernago. Il verde, la quiete, la tua casa». Gl'immobiliaristi del Gruppo Maggi assicurano al telefono: «Fra un mese è possibile acquistare, la richiamiamo noi»; C'è pure il cartello d'appalto: Gruppo Pirovano costruzioni. Lo stesso Pirovano della villa. Lo stesso che otto mesi fa, a Milano, è stato condannato a tre anni di carcere per aver corrotto la giunta diessina di Peschiera Borromeo. Lo stesso che, dicono i giudici, aveva ottenuto (pure là) una variante al piano regolatore per costruire su un terreno agricolo. «Il solo citare quell'episodio è un'offesa a me e a tutto il comune di Agazzano! - s'indigna la sindachessa - Io ho fatto le battaglie contro le cave e le discariche. Non accetto simili accostamenti. Quello che è avvenuto in un altro paese, sono problemi che non mi riguardano». La Guerra del Golf però è già cominciata: in uno studio legale di Piacenza, una cinquantina di firmatari, è pronto un ricorso urgente per bloccare la variante al piano regolatore. «Le colline piacentine finora s'erano salvate dalle speculazione - dice Domenico Ferrari, presidente provinciale del Fai -, ma ora pagano la vicinanza di Milano. Ci sono stati scempi. Cose turche. Ad Agazzano non c'è nessuna pressione abitativa: fanno tutto di fretta perché fra qualche mese scade la giunta». Dicono che le nuove case saranno coperte dal verde e non si vedranno... «Per coprire 150 case alte più di sette metri, altro che verde. Ci vogliono i baobab».

Postilla

I campi da golf, ormai irrinunciabile status symbol delle nostre società opulente, si rivelano in realtà, nel piacentino come a Bologna, cavallo di Troia ecologicamente rispettabile (in fondo si tratta di prati!) per la speculazione immobiliare. Pur se idricamente costosissime e completamente incongrue, dal punto di vista culturale e botanico, ai nostri paesaggi, divengono strumento per "valorizzare" territori un po' "spenti".
Nelle parole del sindaco di Agazzano due snodi fondamentali:
- la perversione di un meccanismo istituzionale ed economico che rende l'ente comunale drammaticamente ricattabile (anche senza dolo) dal potere immobiliare.
- il perdurare di una concezione estetica del paesaggio che tende ad isolare le eccellenze da salvaguardare (Val d'Orcia), rispetto alla "banalità" della campagna considerata quale spazio disponibile per espansioni edilizie.
Oltre trent'anni fa c'era chi ci ricordava: "Se il paesaggio è un 'quadro', una labile e soggettiva parvenza, uno stato d'animo, la conseguenza ovvia è che, tra le esigenze della collettività e del contemplatore disinteressato (cittadino affamato di verde, escursionista, gente bisognosa di ricreazione all'aria aperta, ecc.) e le esigenze assai più pratiche delle società immobiliari, saranno sempre queste ultime a prevalere." Antonio Cederna , La distruzione della natura in Italia, 1975. (m.p.g.)

Slea Head
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Messaggio da Slea Head » mar mar 13, 2007 5:46 pm

Ciao, Stramazzo a terra!!!! i miei nonni erano di quelle parti , ci siamo sposati su quelle colline in tanti, amici e familiari, io a Rezzanello invisibile paesino con annesso chiesetta e castello, mia cugina proprio a Villa Tavernago (noi siamo della provincia di Pavia , al confine) quindi sono sempre state, la Val Tidone e la Val Trebbia, meta di gite in cerca di trattorie e merende mitiche, la Val Luretta invece sempre un po' misteriosa e nascosta e quindi meno sfruttata , più tranquilla specialmente in alto ( alto si fa per dire!!!) niente sfruttamento vitivinicolo come nel nostro Oltrepò, ancora campi a maggese ed arature difficoltose!Ora capisco che i ricordi bucolici non trovino più molti riscontri , ma che si faccia l'ennesimo scempio in un territorio di per se ancora integro a pochi Km dalla piatta pianura Pavese e Milanese sempre più (e solo) piena di logistiche enormi che hanno deturpato il già povero paesaggio, dove non trovi più una marcita neanche a pagarla, dove i campi di frumento sono spariti a metà degli anni ottanta per far posto a mais e soia transgenica prima (sperimentazioni dell'Università di Milano) e alla monocoltura del riso poi (Scotti Imperat), dicevo, che si faccia l'ennesimo campo da golf a mezza coliina come specificato già povera d'acqua, a due km da un altro impianto ( la citata Bastardina) e 15 forse meno dal Golf di Rivalta ,oltre che essere un folle abuso, dimostra una sola cosa ,che i quella zona c'è una torta grossa da spartire e che i "lungimiranti amministratori " non vogliono perderne neanche una briciola, prima cioè che gli immobiliaristi di turno si rechino da un altro comune con le loro allettanti proposte, tanto un cascinotto con una torretta o una mezza villa di qualche casato medievale in zona si trova sempre ( e se non la si trova, la si inventa!!!) Io sicuramente appena mi rimetto da un brutto focolaio, prenderò contatto con i firmantari e scommetto che una cinquantina di persone di mia conoscenza faranno lo stesso. Voglio ringraziare pubblicamente Silvia perchè non ne sapevo niente (anche se abito a meno di 30 KM) ed anche se è una faccenda locale e circoscritta, per me è veramente molto importante esserne venuto a conoscenza Grazie ancora un saluto, Mauro

silvia caldironi
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Messaggio da silvia caldironi » mer mar 14, 2007 10:08 am

Sono io che ringrazio te, e ti ringrazio anche per la tua spendida descrizione.. mi è proprio venuta voglia di visitare quei posti che tanto brillantemente hai descritto. Ti invito, a "pubblicizzare" la tua iniziativa sul forum, in modo che anche noi possiamo aiutarti sottoscrivendo, se necessario la tua eventuale iniziativa contro i promotori di questa.. pessiam idea!.
Scriverò alcune considerazioni per tutti!
Un abbraccio,
Silvia
Slea Head ha scritto:Ciao, Stramazzo a terra!!!! i miei nonni erano di quelle parti , ci siamo sposati su quelle colline in tanti, amici e familiari, io a Rezzanello invisibile paesino con annesso chiesetta e castello, mia cugina proprio a Villa Tavernago (noi siamo della provincia di Pavia , al confine) quindi sono sempre state, la Val Tidone e la Val Trebbia, meta di gite in cerca di trattorie e merende mitiche, la Val Luretta invece sempre un po' misteriosa e nascosta e quindi meno sfruttata , più tranquilla specialmente in alto ( alto si fa per dire!!!) niente sfruttamento vitivinicolo come nel nostro Oltrepò, ancora campi a maggese ed arature difficoltose!Ora capisco che i ricordi bucolici non trovino più molti riscontri , ma che si faccia l'ennesimo scempio in un territorio di per se ancora integro a pochi Km dalla piatta pianura Pavese e Milanese sempre più (e solo) piena di logistiche enormi che hanno deturpato il già povero paesaggio, dove non trovi più una marcita neanche a pagarla, dove i campi di frumento sono spariti a metà degli anni ottanta per far posto a mais e soia transgenica prima (sperimentazioni dell'Università di Milano) e alla monocoltura del riso poi (Scotti Imperat), dicevo, che si faccia l'ennesimo campo da golf a mezza coliina come specificato già povera d'acqua, a due km da un altro impianto ( la citata Bastardina) e 15 forse meno dal Golf di Rivalta ,oltre che essere un folle abuso, dimostra una sola cosa ,che i quella zona c'è una torta grossa da spartire e che i "lungimiranti amministratori " non vogliono perderne neanche una briciola, prima cioè che gli immobiliaristi di turno si rechino da un altro comune con le loro allettanti proposte, tanto un cascinotto con una torretta o una mezza villa di qualche casato medievale in zona si trova sempre ( e se non la si trova, la si inventa!!!) Io sicuramente appena mi rimetto da un brutto focolaio, prenderò contatto con i firmantari e scommetto che una cinquantina di persone di mia conoscenza faranno lo stesso. Voglio ringraziare pubblicamente Silvia perchè non ne sapevo niente (anche se abito a meno di 30 KM) ed anche se è una faccenda locale e circoscritta, per me è veramente molto importante esserne venuto a conoscenza Grazie ancora un saluto, Mauro

Slea Head
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Messaggio da Slea Head » mer mar 14, 2007 4:41 pm

Cercherò di mettermi in contatto con i responsabili della petizione e poi vi farò sapere, sempre che non sia già troppo tardi come penso...Silvia i luoghi meritano una visita, non è certo il Montefeltro, la Toscana o l'Umbria tanto per citare esempi eclatanti, ma ci sono scorci incredibili, considerato anche il fatto di essere a 20 km dal Po e dal piattume padano!Lo stesso Hemingway era rimasto impressionato dalla valle del Trebbia e dalle altre laterali (di sicuro esagerando un po!) Purtroppo sono talmente impegnato tra lavoro e famiglia che non riuscirei mio malgrado a fare da Cicerone, ma ho pensato di segnalare alcuni siti che trattano di questi luoghi.Basterebbe cliccare Val Luretta per averne a vario titolo che ne parlano, io consiglio : http://www.appenninoeverde.it ; http://www.agriturismipiacentini.it ; il sito di wikipedia per aver qche informazione storica, ma ce ne sono molti altri ; come dicevo troverete tantissime Pievi, castelli, cascine fortificate a sostegno della tesi che gli immobiliaristi possono passare da un comune all'altro con le loro proposte sicuri di trovare terreno fertile ( alla faccia dell'unione dei comuni della bassa Val Trebbia e Val Luretta formatosi il 25.05.2006 o forse proprio grazie a quest'unione!!!!) Per finire se volete dare un'occhiata al progetto di Borgo Tavernago e di striscio anche all'attuale Villa provate con il sito http://www.maggipoint.it nella sezione news vi troverete soddisfatti gli artefici dello scempio che magnificano la lottizzazione come si trattasse di una forma di recupero storico ambientale, che coraggio!! Comunque Silvia se mai dovessi decidere per una visita ai luoghi mandami una mail, (due o tre posti per un buon pranzo me li ricordo ancora) :-). Un Saluto

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