Come ben sai sono un vecchietto affezionato alle cose dei tempi andati; ai miei tempi fare un’affermazione del genere in un’aula di fisica equivaleva alla espulsione immediata per se e l’interdizione per i propri eredi fino alla 5° generazione.Andrea ha scritto:un’efficienza di trasformazione dell’energia elettrica in calore del 100% e fin qui nulla di strano se pensiamo che oggi le migliori caldaie a metano a condensazione arrivano a punte di efficienza superiori al 110% senza per questo violare nessuna legge fisica,
Quindi consentimi di chiarire l’aspetto del problema con un esempio.
Prendiamo 100 litri di acqua a 20 gradi in un contenitore perfettamente isolato.
Inseriamo nel contenitore delle resistenze che alimentate a 220 Volt consentano il passaggio di una corrente di 5 Ampere. La tradizione dice che in quel contenitore vengono dissipati 220x5=1100 watt ogni secondo (detti anche Joule). Lascio transitare corrente per 1 ora, l’energia fornita sarà 1100x3600=3.96 MJ. Per alzare di un grado un litro d’acqua occorre una caloria pari a 4185 J. Diamo per scontato che la trasformazione energia elettrica/calore per effetto Joule ha un rendimento molto prossimo all'unità.
I litri sono 100 quindi ogni gradi in più costa 418.500 J.
La temperatura dell’acqua di alzerà di 3.96/0.4185=9.45 gradi.
Faccio ritornare l’acqua a 20 gradi, collego il tutto ad una pompa idrosonica, che suppongo sia alimentata ad energia elettrica, fornisco 220 V e 5 A per un’ora. Passata l’ora vado a misurare la temperatura dell’acqua, se supera i 29,45 gradi tutta la fisica è da buttare.
Ma forse ho un concetto di rendimento diverso dal tuo, nel caso specifico, la temperatura dell’acqua con l’uso della pompa a quanto arriverebbe?
Ciao
Tersite