Benedetto XVI: Cambio sesso è forma di autodistr. dell'uomo

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Davide'80
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Benedetto XVI: Cambio sesso è forma di autodistr. dell'uomo

Messaggio da Davide'80 » lun dic 22, 2008 9:05 pm

http://www.aostasera.it//articoli/2008/ ... e-delluomo

Benedetto XVI: Cambio sesso è forma di autodistruzione dell'uomo

- Il Pontefice sul termine gender: ideologia che 'si risolve nell'autoemancipazione dell'uomo dal creato e da Dio'. E poi torna sulle Giornate della gioventù: 'Sono una grande festa della fede, non un festival per giovani modificato in senso ecclesiale".

Città del Vaticano, 22 dic. (Adnkronos) - Se la Chiesa è impegnata nella difesa del Creato e dei beni della Terra, a maggior ragione questo impegno vale per la difesa dell'uomo e della donna. Per questo ciò che s'intende con la parola ''gender'' equivale all'autodistruzione dell'uomo, al suo allontanamento dal disegno della Creazione. E' quanto ha affermato questa mattina Benedetto XVI (nella foto) nel discorso rivolto ai membri della Curia vaticana in occasione del tradizionale scambio di auguri natalizi.

''Qui si tratta di fatto - ha spiegato il Papa nel suo lungo intervento - della fede nel Creatore e dell'ascolto del linguaggio della creazione, il cui disprezzo sarebbe un'autodistruzione dell'uomo e quindi una distruzione dell'opera stessa di Dio''. ''Ciò che spesso viene espresso ed inteso con il termine 'gender - ha detto il Papa - si risolve in definitiva nella autoemancipazione dell'uomo dal creato e dal Creatore. L'uomo vuole farsi da solo e disporre sempre ed esclusivamente da solo cio' che lo riguarda''. ''Ma in questo modo vive contro la verità - ha osservato Ratzinger - vive contro lo Spirito creatore. Le foreste tropicali meritano, sì, la nostra protezione, ma non la merita meno l'uomo come creatura, nella quale e' iscritto un messaggio che non significa contraddizione della nostra liberta', ma la sua condizione''.

Benedetto XVI ha voluto poi rinnovare la sua difesa del matrimonio contro qualsiasi altra forma di unione. ''Grandi teologi della Scolastica - ha spiegato il Papa - hanno qualificato il matrimonio, cioè il legame per tutta la vita tra uomo e donna, come sacramento della creazione, che lo stesso Creatore ha istituito e che Cristo - senza modificare il messaggio della creazione - ha poi accolto nella storia della sua alleanza con gli uomini''. ''Partendo da questa prospettiva - ha aggiunto - occorrerebbe rileggere l'Enciclica Humanae vitae: l'intenzione di Papa Paolo VI era di difendere l'amore contro la sessualità come consumo, il futuro contro la pretesa esclusiva del presente e la natura dell'uomo contro la sua manipolazione''.

La Giornata mondiale della gioventù in Australia è stata una grande festa della fede e non un evento spettacolare come un concerto rock dove il Papa svolge il ruolo di star, ha poi detto Papa Ratzinger. ''Analisi in voga tendono a considerare queste giornate - ha spiegato il Pontefice - come una variante della moderna cultura giovanile, come una specie di festival rock modificato in senso ecclesiale con il Papa quale star''. ''Con o senza la fede - ha aggiunto - questi festival sarebbero in fondo sempre la stessa cosa, e così si pensa di poter rimuovere la questione su Dio. Ci sono anche voci cattoliche che vanno in questa direzione valutando tutto ciò come un grande spettacolo, anche bello, ma di poco significato per la questione sulla fede e sulla presenza del Vangelo nel nostro tempo''.

''In Australia - ha ricordato poco oltre il Papa - non per caso la lunga Via Crucis attraverso la città è diventata l'evento culminante di quelle giornate. Essa riassumeva ancora una volta tutto ciò che era accaduto negli anni precedenti ed indicava Colui che riunisce insieme tutti noi: quel Dio che ci ama sino alla Croce. Così anche il Papa non è la star intorno alla quale gira il tutto. Egli è totalmente e solamente Vicario. Rimanda all'Altro che sta in mezzo a noi''.

22/12/2008

http://www.aostasera.it//articoli/2008/ ... e-delluomo
Ultima modifica di Davide'80 il lun dic 22, 2008 9:06 pm, modificato 1 volta in totale.

Davide'80
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Benedetto XVI: "Dio decide chi è uomo e chi donna"

Messaggio da Davide'80 » lun dic 22, 2008 9:05 pm

http://iltempo.ilsole24ore.com/2008/12/ ... onna.shtml

Benedetto XVI: "Dio decide chi è uomo e chi donna"

"Non è l'uomo che decide, è Dio che decide chi è uomo e chi è donna". Il Papa, rivolgendosi all'intera curia romana per i tradizionali auguri di Natale, si sofferma sul termine "gender". Ciò che spesso viene espresso ed inteso con il termine 'gender' - dice Benedetto XVI - si risolve in definitiva nella autoemancipazione dell'uomo dal creato e dal Creatore. L'uomo vuole farsi da solo e disporre sempre ed esclusivamente da solo ciò che lo riguarda. Ma in questo modo - sottolinea il Pontefice - vive contro la verità, vive contro lo Spirito creatore".

Per il Papa, poi, il creazionismo non contraddice la scienza e le moderne scienze della natura. "La fede nello Spirito creatore - ha detto il Pontefice - è un contenuto essenziale del Credo cristiano. Il dato che la materia porta in sè una struttura matematica, è piena di spirito, è il fondamento sul quale poggiano le moderne scienze della natura". Per Ratzinger, dunque, "solo perchè la materia è strutturata in modo intelligente il nostro spirito è in grado di interpretarla e di attivamente rimodellarla. Il fatto che questa struttura intelligente proviene dallo stesso Spirito creatore che ha donato lo spirito anche a noi, comporta insieme un compito e una responsabilità".

22/12/2008

http://iltempo.ilsole24ore.com/2008/12/ ... onna.shtml

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Re: Benedetto XVI: Cambio sesso è forma di autodistr. dell'uomo

Messaggio da alFaris » mar gen 06, 2009 10:15 pm

Il Papa: «Riaffermare uomo e donna contro il transgender»
Dio decide chi è uomo e donna: no a cambi di sesso

CITTA' DEL VATICANO - Contro il «gender» il Papa ricorda la natura umana di «uomo» e «donna» e auspica una «ecologia dell'uomo» che lo protegga dalla autodistruzione. «Non è una metafisica superata - ha detto nel discorso di Natale alla Curia - se la Chiesa parla della natura dell'essere umano come uomo e donna e chiede che quest'ordine della creazione venga rispettato; qui si tratta di fatto della fede nel Creatore e dell'ascolto del linguaggio della creazione, il cui disprezzo sarebbe un'autodistruzione dell'uomo e quindi una distruzione dell'opera stessa di Dio».

GENDER - «Ciò che spesso viene espresso e inteso come 'gender'- ha detto il Pontefice - si risolve in definitiva nella autoemancipazione dell'uomo dal creato e dal Creatore; l'uomo vuole farsi da solo e disporre sempre ed esclusivamente da solo ciò che lo riguarda; ma in questo modo vive contro la verità, vive contro lo Spirito creatore». «Le foreste tropicali - ha osservato - meritano sì la nostra protezione, ma non la merita meno l'uomo come creatura, nella quale è iscritto un messaggio che non significa contraddizione con la nostra libertà, ma sua condizione». A partire da questa prospettiva papa Ratzinger ha suggerito di «rileggere la Humanae vitae: l'intenzione di papa Paolo VI - ha detto - era di difendere l'amore contro la sessualità come consumo, il futuro contro la pretesa esclusiva del presente e la natura dell'uomo contro la sua manipolazione.

LA RESPONSABILITA' DELLA CHIESA - «La Chiesa non può e non deve limitarsi a trasmettere ai suoi fedeli soltanto il messaggio della salvezza. Essa - ha proseguito il Papa - ha una responsabilità per il creato e deve far valere questa responsabilità anche in pubblico. E facendolo deve difendere non solo la terra, l'acqua e l'aria come doni della creazione appartenenti a tutti. Deve proteggere anche l'uomo contro la distruzione di se stesso». In un passaggio successivo del discorso alla Curia il Papa, riflettendo ancora sulla Gmg di Sydney, è tornato sul tema della protezione del creato. Con il tema dello Spirito Santo, ha detto, «si rende visibile tutta l'ampiezza della fede cristiana, un'ampiezza che dalla responsabilità per il creato e per l'esistenza dell'uomo in sintonia con la creazione conduce, attraverso i temi della Scrittura e della storia della salvezza, fino a Cristo e da là alla comunità vivente della Chiesa, ...». Prima di concludere papa Ratzinger ha ricordato infine che «lo spirito missionario della Chiesa non è altro che l'impulso di comunicare la gioia che ci è stata donata...» e che «fa parte della natura della gioia l'irradiarsi, il doversi comunicare».
(da corriere.it, 22 dicembre 2008)

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