7 mesi di crudo, poi una cena di cotto

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Runner
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7 mesi di crudo, poi una cena di cotto

Messaggio da Runner » gio gen 31, 2013 10:16 pm

L'altra sera sono andato a mangiare a casa di un cuoco che aveva preparato piatti vegani per lo più cotti (timballi, hummus, patate arrosto, insalata, dolci al cacao e alle mele). Chiaramente ha soddisfatto le mie papille gustative, ma il risultato sul mio stato fisico è stato decisamente negativo: durante la cena ho acquisito un senso di pesantezza, tornato a casa ho notato di avere un cattivo odore di sudore (cosa che non mi capitava da mesi), la mattina seguente mi sono alzato con mal di stomaco, muco e sonnolenza.

Quest'esperienza mi servirà in futuro per ricordarmi quanto questa dieta vegano-crudista "80-10-10" sia positiva per il mio stato fisico e la mia lucidità mentale, e già adesso mi sta dando l'input per liberarmi di limiti e ostacoli che mi ponevo da solo: ad esempio da oggi limiterò la visione di video di ricette "onnivore", e di programmi televisivi e podcast di cucina, alla stregua di quello che ho fatto mesi fa eliminando dalla dispensa cracker, dolci, sale, zucchero.

Un saluto a tutti... and keep it raw!

mita
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Re: 7 mesi di crudo, poi una cena di cotto

Messaggio da mita » gio gen 31, 2013 10:50 pm

Con 7 mesi di crudo sicuramente hai eliminato sale e condimenti. A cena da questo cuoco vegano presumo che lui li abbia ampiamente utilizzati. Non ti ha dato fastidio soprattutto il sale?
Il giorno dopo come hai ovviato al problema della cattiva digestione? Hai mangiato frutta e verdura cruda nelle solite quantità o le hai ridotte oppure hai digiunato?
Ciao. Mita

Runner
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Re: 7 mesi di crudo, poi una cena di cotto

Messaggio da Runner » ven feb 01, 2013 2:27 pm

Ciao mita

I piatti non erano particolarmente salati, anzi non mi sarebbe dispiaciuto un po' più di sale sulle patate. Probabilmente sono un caso particolare (leggendo qui altre esperienze): io ho eliminato il sale all'inizio di questa dieta e non ne ho sentito la mancanza, se non nella misura in cui ho sentito (e sento) la mancanza di una pizza capricciosa o di un piatto di spaghetti allo scoglio.
Riguardo la cattiva digestione, la mattina ho deciso di iniziare un breve digiuno (circa 40 ore), che sto rompendo proprio ora con delle mele.

arbor
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Re: 7 mesi di crudo, poi una cena di cotto

Messaggio da arbor » sab feb 02, 2013 9:52 am

Eliminare ogni occasione di possibile tentazione di ritorno al “cotto”: un modo certamente efficace per non deragliare dal percorso crudista. Quindi, ad esempio, non tenere in dispensa cibi che possano tornare utili per un pasto cotto, o anche non guardare programmi culinari tv che possano in qualche modo risuscitare l’interesse per la cucina cotta: insomma stare alla larga dalla tentazione. Purtroppo la realtà è spesso ben diversa, visto che ci costringe a misurarci ogni giorno e innumerevoli volte con modelli alimentari più o meno tradizionali. A partire dall’ambito familiare, a meno che non si sia single, dove siamo costretti a sorbirci la presenza e il profumo (o la puzza) del menù più o meno convenzionale dei nostri conviventi; all’ambito lavorativo, in cui i pranzi di lavoro costituiscono per noi crudisti momenti di travaglio che preferiremmo evitare; per non parlare dei più svariati momenti di aggregazione sociale, in cui il cibo diventa di fatto lo strumento principale di attrazione e di socializzazione. In queste condizioni, diventa duro per non dire impossibile cancellare la tentazione. Bisogna imparare a convivere con essa. Personalmente posso dire di esservi riuscito. Al punto di non temere neppure quei temibili e rovinosi cedimenti alle vecchie abitudini che possono talvolta innescarsi quando ci si espone allo sgarro: così ad esempio non temo la pizza in compagnia, o un piatto di pasta e fagioli o di polenta e funghi una volta ogni tanto; come non temo un piatto di verdura cotta nella stagione fredda, dopo tutti quei chili di crudo nel corso della giornata. Certo preferirei evitare anche questi momenti, ma non ne faccio un problema finchè costituiscono di fatto l’eccezione: perché ciò che conta veramente è la norma, è come ci comportiamo mille volte, non la singola eccezione su mille prove, eccezione che in genere ci viene perdonata dal nostro generoso e comprensivo organismo, certamente dotato di qualche margine di flessibilità. L’importante, insomma, è che lo sgarro resti un’eccezione, nel qual caso risulta tollerabile e perdonabile e sicuramente non tale da suscitare sensi di colpa. Questo, almeno, il mio modo di vedere le cose: un modo, se sto ai risultati, che non mi delude ma al contrario mi ripaga di soddisfazioni e miglioramenti continui.

arbor
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Re: 7 mesi di crudo, poi una cena di cotto

Messaggio da arbor » sab feb 02, 2013 2:54 pm

Detto quanto sopra, Runner, tanto di cappello alla tua tenacia determinazione e alla tua coerenza, che ti hanno portato nel giro di qualche mese a livelli di perfezione di stile alimentare che molti di noi non si sognano neppure dopo anni di transizione in senso igienista. A frenare e ritardare questo processo è stato, per quel che mi riguarda, l’aver prestato orecchio all’insegnamento Valdiano (Vaccaro), in particolare alla sua indulgenza per i cereali/legumi, che solo molto più tardi ho scoperto essere la ragione dei miei perenni disturbi intestinali. Non che Vaccaro sia un cattivo maestro, diciamo che è uno che non sa cosa sia il mal di pancia o di stomaco, ha un apparato gastrointestinale perfetto e del tutto insensibile agli inconvenienti dei cereali. Ma sappiamo che per molti non è così, i cereali per noi sono davvero una brutta bestia. Avessi fatto come te, Runner, mi sarei risparmiato almeno tre anni di disavventure e di pensieri, col rischio di perdere la fiducia e di fare marcia indietro nel percorso crudista intrapreso. Cosa che fortunatamente non è successa grazie all’aiuto di Ross0, che mi ha incoraggiato a spezzare il residuo legame/dipendenza coi cereali: un’operazione che, dopo 9 mesi dal bando definitivo dei cereali (a parte il piatto del tutto saltuario e stagionale), sta ora andando finalmente in porto con pieno successo. Insomma diciamo che è bene ciò che finisce bene: certo meglio sarebbe prima che dopo, ma ognuno ha i suoi tempi, l’importante è arrivare in tempi e condizioni ragionevoli e accettabili.

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Re: 7 mesi di crudo, poi una cena di cotto

Messaggio da Runner » sab feb 02, 2013 4:30 pm

Ciao arbor

Io la metterei così: se una persona segue quest'alimentazione e un giorno ha voglia di mangiare una pizza, un piatto di polenta, una torta, secondo me fa bene a farlo, pur cosciente che sta privilegiando una gratificazione immediata e di breve durata; altra questione è mangiare una pizza per accondiscendere ad aspettative altrui e pressioni sociali, perché qui la questione è di priorità, ed è liberatorio mettere la priorità su se stessi, a costo di scontentare qualcun'altro. Detto ciò, la vita è piena di compromessi, e l'importante è trovare un sano equilibrio.

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Re: 7 mesi di crudo, poi una cena di cotto

Messaggio da gardenia89 » dom feb 03, 2013 2:32 pm

Ciao Runner,
anch'io sono d'accordo con te, diciamo che "l'eccezione conferma la regola", quindi sgarrare ogni tanto non può fare così male.
Il nostro corpo sa che è solo un raro evento, perché poi riprendiamo subito a mangiare la nostra salutare frutta e verdura crude :D

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