Questioni imbarazzanti

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mita
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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da mita » gio gen 24, 2013 10:33 am

Premetto che avevo scritto questo post ieri pomeriggio, ma poi non ero riuscita a terminarlo né a spedirlo perché stavo troppo male ed era ormai troppo tardi.

Carissimo Arbor,
grazie e ancora grazie, specie per il tuo abbraccio forte e caldo e per aver pensato che il mio recupero sarà “strepitoso”. Voglio crederci anch’io, anche se per il momento l’energia ancora non accenna a salire e da tanti giorni continuo a vivere un inspiegabile senso di spossatezza assoluta, che mi ricorda un po’ quella provata al termine del mio digiuno di 15 giorni. A parte la febbre, durata 5 giorni sui 38,5 e 39,5 e poi precipitata di colpo a 36 e ad una devastante tosse secca che non ha prodotto e continua a non produrre la minima traccia di muco, sembra non sia successo altro e che io non abbia scaricato tossine. Però da alcuni giorni si è aggiunto un forte mal di testa soprattutto in zona frontale e probabilmente il muco è concentrato lì (oltre che ai polmoni che sento molto pesanti,con difficoltà a respirare) e forse non è ancora abbastanza maturo per uscire. Anch’io, come hai detto tu, inizialmente ero stata contenta quando avevo constatato la febbre a 39 (non mi succedeva da anni!) perché pensavo che avrei risolto tutto velocemente. E invece non è andata così. Sovente mi sembra di appartenere all’eccezione piuttosto che alla regola, che le cose con me vadano diversamente rispetto al previsto e quindi anche rispetto agli altri per via di tante variabili di cui probabilmente non tengo sufficientemente conto e alla fine mi lascio abbattere e divento una insopportabile lagna che prima o poi qualcuno, giustamente, vorrà cacciare dal forum se non altro per alleggerirlo un po’.
Quando, all’inizio di gennaio, avevo aperto questo thread, nonostante tutte le difficoltà legate all’urinare e al defecare, mi sentivo comunque sulla giusta strada, in quanto, a parte gli sgarri natalizi, mi stavo attenendo alla DEA, come avevo avuto modo di verificare mentre proseguivo nella lettura del libro di Marco. Non ho ancora imparato ad usare correttamente la tabella di Marco, ma con un semplice calcolo verificavo che mi avvicinavo e talvolta raggiungevo il mio fabbisogno calorico giornaliero (1700 calorie) con i 2,3 -2,5 kg giornalieri di frutta, soprattutto calorica (uva, banane e cachi) arrivando alquanto sazia alla cena in cui consumavo volentieri soprattutto foglie e frutto-ortaggi e sovente (e qui è sicuramente uno sbaglio perché non si dovrebbe mangiare quando non si ha più fame!!!) , forzandomi un po’, ingurgitavo, ma senza troppo piacere, la porzione di verdure cotte che ormai avevo preparato (soprattutto zucca, rape, broccolo, cipolle e spinaci, raramente patate cotte al forno con la buccia). Da tanto tempo non avevo più assaggiato, crude, verdure a fibra insolubile, come ad es. la carota grattugiata o il daikon o la verza che una volta mi piacevano tanto e che, come dice giustamente Marco, potrebbero irritare un intestino delicato, come suppongo sia ancora il mio. Niente semi oleosi, niente frutta secca, neanche olive (non mi ricordo mai di cercare quelle greche suggerite da Marco), solo 1/3 di avocado e non sempre e soprattutto nessuna voglia di biscotti e cioccolato, cosa per me singolare, che reputo una grande conquista. Ho ancora un vassoio alla portata degli occhi e delle mani con delle arachidi e dei mon chérì Ferrero che avevo offerto ai miei l’ultimo dell’anno, ma non mi è mai venuta voglia di assaggiarli, io che andavo letteralmente pazza per i mon cherì e che se iniziavo con le arachidi non smettevo più. Mi sembra davvero incredibile che abbiano perso per me ogni fascino. Ma nel mio entusiasmo, prima dell’influenza, ingenuamente, non avevo affatto pensato che la defecazione inusuale e incontenibile potesse essere dovuta a insufficienza assimilativa, come acutamente mi hai indicato tu e che probabilmente sono ancora molto lontana dai risultati che tanti, sul forum, hanno già ottenuto. Per questo, al pronto soccorso, una volta appurato ed escluso complicazioni renali, scioccamente avevo riso fra me e me per lo stupore dei medici di fronte all’abbondanza di feci riscontrata e ad una peristalsi molto attiva , naturalmente tacendo delle mie ultime sperimentazioni dietetiche che assolutamente non avrebbero potuto comprendere e che però io un po’ mi ero illusa di riuscire ad interpretare. Sicuramente una forma di presunzione, che riconosco solo a posteriori. Dovrò invece ancora pazientare parecchio, prima che i villi intestinali riprendano appieno la loro funzione, come giustamente mi hai indicato tu.
In quanto alle feci, prima dell’influenza, dopo una prima fase di feci disastrate, maleodoranti e dai colori bizzarri, ultimamente, di tanto in tanto, cominciavano ad essere solide e abbastanza conformate, il colore sovente era uniforme e non lasciava intravedere tracce di cibi specifici mentre l’odore era meno forte. Ora,invece, sono di nuovo molto disastrate e certe volte hanno l’aspetto
di cibo malamente masticato.
Con l’arrivo dell’influenza devo aver fatto tanti passi indietro come i gamberi, ma non mi voglio scoraggiare troppo e affidarmi a questo capo, come dici tu, che nella sua innegabile intelligenza, sa perfettamente quello che si fa, anche adesso che apparentemente sembra non fare nulla. Negli ultimi giorni, ad es., finalmente, ho capito che il sapore orrendo che continuo a sentirmi in bocca è un sapore intenso di sale, mischiato ad altri umori dovuti forse all’influenza o comunque a quella malattia che sto ancora vivendo, probabilmente perché da circa un mese ho cessato di assumere sale e ho eliminato anche completamente l’olio, che però, a differenza del sale, devo dire che mi manca un po’. Già al mio primo tentativo di crudismo, soprattutto col digiuno di 15 giorni, mi ero trovata in bocca questa sgradevolissima sensazione di sale. Ci ero già passata una volta e ora mi tocca riviverla. Spero di non essere più tanto stolta e che questa sia l’ultima volta. A questo punto mi chiedo se succeda a tutti o faccia parte delle mie esagerazioni. In certi momenti è talmente forte che mi provoca addirittura la nausea, specialmente dopo aver mangiato della frutta dolce. Passando la lingua sui denti sento proprio il sale che esce, come se l’avessi ingerito a cucchiaini. Chissà se è successo anche a te o ad altri, del forum.
Qualche sera fa, durante la cena, improvvisamente mi ero ricordata dei capperi che prima aggiungevo abbondantemente all’insalata avvertendone appena la presenza. Ne avevo aggiunto un pizzico, già dissalati e li avevo sentiti talmente salati da sputarli. Davvero non ero più riuscita a tollerarli. Dovrò imparare a dissalarli meglio perché erano davvero sgradevoli. Tu, Arbor, come fai per dissalarli in modo che diventino accettabili? Ma magari tu non li usi. Forse era Marco che da qualche parte accennava a come si dissalano. Dovrò cercare il pezzo.

Qui sta nevicando ininterrottamente da mezzogiorno e dovrebbero essercene almeno 30 cm. Mi sono solo limitata a guardarla. Oggi pomeriggio avrei dovuto accompagnare mio padre ad una visita e mi sentivo alquanto angosciata, perché a scendere magari ci sarei anche riuscita, ma a risalire sarebbe stata dura, specialmente per la mia mancanza di forze, nel caso avessi dovuto percorrere l’ultimo tratto a piedi. Però poi un’amica, che abita nella stessa cittadina dei miei, sede dell’ospedale presso cui mi sarei dovuta recare, si è offerta di accompagnarlo lei. Questo per rassicurarti che anch’io posso contare su persone di buon cuore. E non ho neanche dovuto chiederglielo.
Già domenica era nevicato e io ne avevo tolta un po’ davanti all’ingresso, provando una fatica immane. Poi tutto il pomeriggio mi ci era voluto per trovare le forze per liberare almeno due sentieri, con la pala, verso il cancello, in modo che la pioggia, che ad un certo punto era cominciata a cadere, mi aiutasse a scioglierla un po’. E dopo aver abbozzato i due sentieri mi ero anche procurata la legna senza accorgermi che intanto era arrivato un amico che silenziosamente mi stava togliendo la neve. Lo stesso amico si era già offerto di farmi la spesa, ma io non ne avevo bisogno, perché, in quanto a provviste, esagero sempre. E l’altro giorno, che ero uscita per andare a fare la spesa, ci ero andata nel tentativo di stimolare la mia guarigione, non perché ne avessi veramente bisogno. Ma poi, visto che c’ero, di nuovo avevo esagerato con gli acquisti. Su questo fronte sono davvero incorreggibile. Quindi non pensare che io sia abbandonata a me stessa. Probabilmente mi sono espressa male o mi sono lamentata troppo e chiedo scusa a te e agli altri amici del forum per questa mia insopportabile tendenza. A volte mi stupisco che ci sia ancora parecchia gente che mi dimostra affetto, che in fondo sento di non meritare perché sono diventata troppo orso, come se, dal punto di vista umano, mi fossi realmente involuta in questi ultimi anni che ho trovato particolarmente difficili.
Spero, con la DEA, di ritrovare l’energia giusta per affrontare adeguatamente la vita impegnandomi a correggere i miei innumerevoli difetti, diventando una persona migliore.
Ancora grazie, Arbor, per tutto il sostegno che mi stai offrendo. Spero un giorno di poter, a mia volta, essere utile a qualcuno, se non altro almeno con una mia storia di successo.
Grazie anche agli altri amici del forum, specialmente a Marco che spero di poter sentire presto.
Marco, spero di poter rispondere presto anche a te.
Un forte abbraccio a tutti, Mita.

P.S. Ieri sera, dopo la cena, sono stata letteralmente aggredita da tutto quel sale che mi sentivo in
bocca e in corpo, come se fossi avvelenata. Ho avuto per tutta la notte una nausea
insopportabile e avrei voluto vomitare per

liberarmi, ma non ci sono riuscita. Sentivo anche un forte peso salato sullo stomaco e al ventre,
come se avessi ingurgitato quintalate di sale. Sono scesa parecchie volte a spazzolarmi denti e
lingua nell’inutile tentativo di alleviare la nausea. Ma sentivo anche il dentifricio troppo
salato. E’ stata un po’ una notte da girone dantesco, piuttosto infernale.
Ora la nausea si è attenuata e mangerei delle arance che mi danno la sensazione di pulire la
lingua. Sensazione che però svanisce immediatamente a fine pasto. E alla fine mi trovo intrap-
polata nel mio eterno dilemma: mangiare o non mangiare. Forse, in fondo, il mio vero proble-
ma è sempre questo: che non riesco a capire se ho veramente fame, per cui continuo a combi-
nare disastri i cui effetti si protraggono all’infinito. Penso di aver perso completamente quel
sano istinto che guidava i nostri lontani progenitori. Sono ancora più magra e l’idea di digiuna-
re mi sgomenta, ma poi, se mangio ho l’impressione che forse era meglio non mangiare,
In ogni caso, mi sembra di sbagliare comunque.
E pensare che prima dell’influenza, a parte i problemi che vi ho descritto, mi sentivo abbastan-
za in forma, per cui non riesco a capire cosa mi stia succedendo.
Che fare?

arbor
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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da arbor » gio gen 24, 2013 11:37 am

Cara Mita, io credo che quello che ti è successo e che è ancora parzialmente in atto (lo dico beninteso senza alcuna base scientifica), sia una forte reazione di detossificazione del tuo organismo: la febbre prima, la tosse dopo e ora anche quel forte sapore di sale accompagnato a inappetenza, sono tutti sintomi perfettamente compatibili con questo genere di processi. In questi casi occorre soprattutto cautelarsi di non commettere errori che potrebbero ritardare la guarigione e alimentare i sintomi della “detox”: nel tuo caso credo che il rischio più grande sia costituito dal freddo e dall’affaticamento, visto che hai bisogno di caldo e di riposo, mentre per quel che riguarda l’alimentazione mi pare che tu ti stia comportando correttamente (riprendendo gradualmente ad alimentarti, senza forzare troppo, evitando i cibi salati – puoi rifarti col sedano -, un filo d’olio non credo che guasti). Si è trattato sicuramente di una prova molto dura per te, alla quale si è più facilmente esposti quando ci si trova in fase di transizione, di disequilibrio, quando una spintarella ci può mandare facilmente gambe all’aria, e quando, al tempo stesso, si dispone di buoni margini d’energia, come certamente nel tuo caso. Io credo che tu debba solo resistere, pazientare stando al caldo e al riposo (non assoluto ma che dia solo lo spazio minimo sufficiente per una graduale ripresa della normale attività), alimentandoti in modo sobrio e corretto, facendo buone letture e meditazioni positive (nonostante la recente disavventura). Immagino che in casi come questi si sia portati a meditare sulla propria vita, a fare nuovi progetti per evitare in futuro di farci trovare impreparati: pensieri sui quali del resto stavi meditando già prima di questa influenza, e resi adesso ancora più imprescindibili. Vale la pena vivere così isolati senza un progetto preciso, o conviene fare una scelta che ci agevoli la vita, senza dover dipendere dalla solidarietà altrui, che è sempre bene accetta ma che è chiamata a fare i conti con la nostra esigenza di autonomia?
Un calorosissimo abbraccio d’incoraggiamento, Arbor

arbor
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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da arbor » gio gen 24, 2013 3:20 pm

Senza dimenticare poi la condizione delle tue feci disastrate, anch’esse in linea con il quadro generale di detossificazione: anch’io dopo la mia breve e modesta influenza ho sperimentato un peggioramento delle feci, che si è trascinato per diverso tempo e non è ancora del tutto rientrato. Evidentemente l’aspetto delle nostre feci deve costituire un sintomo sensibile, uno specchio realistico della nostra condizione interna. Una condizione, la tua, ancora in fase di aggiustamento, sia prima di essere colpita dall’influenza, sia a maggior ragione dopo di essa. Vedrai che anche le feci torneranno gradualmente a migliorare tanto nella consistenza che nell’odore e nel colore: diciamo che in questa fase stanno subendo un trattamento intensivo di idrocolonterapia naturale, con un ricambio cellulare accelerato assolutamente benefico. Non credo che tu, Mita, rappresenti un’eccezione rispetto ala norma, ma piuttosto penso che la tua condizione fosse piuttosto debilitata, probabilmente anche a causa di passati errori in cui hai insistito per lungo tempo. Una condizione, quindi, che richiede un trattamento piuttosto particolare e forse inconsueto (ma io non devo dire proprio niente, se considero lo stato in cui mi sono trovato a 50 anni, quando fui colpito da infarto, che come sai è solo il colpo di grazia di una condizione generale di gravissima debilitazione: e come vedi ne sono in buona parte uscito). Niente comunque di cui disperare, ma solo tale da sollecitare i giusti comportamenti e correzioni da parte nostra, senza piangerci addosso, come giustamente osservi, perché non serve a nulla, ma tenendo la mente sempre lucida e la nostra indole pronta ai necessari cambiamenti.
Per la dissalazione dei capperi (e delle olive), l’esperto è Marco, che comunque si limita a metterle in acqua, cambiandola più volte ogni tot ore.
Di nuovo un abbraccio, Arbor

mita
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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da mita » dom gen 27, 2013 11:29 pm

Caro Arbor,
ho riflettuto molto su quanto mi hai scritto e credo tu abbia azzeccato in pieno il problema. Indubbiamente ero fortemente debilitata, soprattutto da una ultradecennale alimentazione vegan ad alto-altissimo contenuto di grassi (olio evo, tofu, latte panna e maionese di soia, tahin, semi oleosi ecc) e perciò alquanto sbilanciata. La mia passione per la cucina vegan, che mi portava diabolicamente alla ricerca di nuovi sapori e abbinamenti con l’invenzione di ricette sempre più “originali” e “squisite”, credo abbia contribuito molto ad addentrarmi in quel processo debilitativo, convinta che tutto, purchè non di derivazione animale, fosse possibile ed accettabile, soprattutto se il palato ne traeva soddisfazione e piacere. Mai come in questi giorni ho compreso così profondamente quanto sia vero che “ne uccide più la gola che la spada” e i cosiddetti “peccati di gola” sono probabilmente quelli che ci procurano maggiormente danni alla salute, viziando il nostro palato ed allontanandoci sempre più dalla semplicità e frugalità insita nel nostro cibo di elezione.
Mi sono improvvisamente ricordata che, dopo il fallimento del mio primo tentativo di crudismo, una forte molla a fare marcia indietro, oltre alle reazioni troppo violente del mio organismo che non riuscivo a gestire, era stata la proposta che mi era stata fatta da un negozio di alimentazione naturale della zona di tenere un corso di cucina vegan. La proposta, anche se non mi sentivo all’altezza, mi allettò parecchio, probabilmente il mio ego gongolò perché mi sembrava di essere arrivata a due passi dalla realizzazione del sogno di aprire un piccolo “ristorante” vegan all’interno della casa in cui vivo, che avrebbe dovuto funzionare solo su prenotazione e per cui non mi avrebbe dovuto richiedere un impegno continuo Dibattuta da mille dubbi e contraddizioni che l’esperienza crudista aveva alimentato, alla fine avevo accettato la proposta e mi ero lanciata in quell’avventura a capofitto, buttando all’aria in breve tempo le sia pur modeste conquiste che bene o male avevo acquisito, ad es, una fra tutte, l’essermi liberata dalla dipendenza dal sale e da altri condimenti salati. La reintroduzione dei cereali cotti, insaporiti da un abbondante uso di spezie, era stata consolatoria e appagante e mi aveva consentito di recuperare del peso, per cui, per lungo tempo. alla fine mi convinsi che si era trattato di una giusta marcia indietro, che tra l’altro, mi permetteva di recuperare quei rapporti sociali messi fortemente in crisi dal crudismo. Come ho già detto, sentendomi apparentemente meglio, almeno nei primi tempi, ero arrivata a concludere che con la frutta il mio organismo non dovesse esagerare. L’esperienza del crudismo comunque lasciò un’impronta positiva perché il mio ritorno al vegan comportò uno spazio sempre maggiore riservato al crudo, purtroppo limitatamente alle verdure, abbandonando decisamente il taglio più macrobiotico della mia iniziale alimentazione vegan.
Un altro fattore di debilitazione credo sia stata la costante carenza di sonno e di riposo, che, per svariati motivi, ho sempre preso sottogamba. Forse anche per questo, in questa mia fase postinfluenzale, avverto una stanchezza esagerata che ancora persiste, tranne in rari momenti e mi costringe a fermarmi e a godere del caldo della mia cucina dove non ho più lasciato spegnere la stufa. Da quando vivo qui non mi ero mai trovata così al caldo e spero che questo serva veramente per riprendere le forze. Ieri mi ero affaticata un po’ e sono tornate alcune linee di febbre, in compenso è diminuita la sensazione di salato che si è fatta più sopportabile. Permangono le difficoltà respiratorie e il peso ai bronchi e ai polmoni. Devo ammettere che, dopo aver letto su internet che esistono molte forme di polmonite senza febbre, ogni tanto mi assale la paura di averla contratta. Spero non sia così e al momento non ho proprio voglia di consultare il medico, come qualcuno in famiglia e non solo, più che suggerire, intima.
Al di là di queste ultime complicazioni che hanno costituito, come dici tu, una dura prova, oggi sento di essere arrivata ad una svolta e che, sia pur tra mille difficoltà, difficilmente tornerò indietro, a meno che davvero non dovessero risolversi gli attuali problemi. L’incontro con questo forum (ricorda: tu e Rosso mi avete catturato e convinto”) e ora la lettura del libro di Marco hanno posto in me solide basi e mi sento decisamente meno allo sbaraglio. Mi ero ingenuamente illusa, leggendo dei successi di tanti, che il processo sarebbe stato meno indolore. Ora sono stata costretta a prendere atto che tanti anni di continui inconsapevoli errori non si possono cancellare con la bacchetta magica, anche se ho capito che l’insistenza e la perseveranza con la frutta sarà alla fine la mia bacchetta magica che gradualmente sistemerà ogni cosa, come del resto è successo a te con la tua sorprendente vittoria sull’infarto.
Mi dispiace che la tua influenza, sia pur blanda, sia comunque riuscita ad alterare le tue feci.. Complimenti, comunque, per averla allontanata in breve tempo, segno evidente che il tuo sistema immunitario funziona.
Tu dici che l’anno scorso ti era andata meglio perché non ti eri mai ammalato. Se ho ben capito, però, tu l’anno scorso consumavi ancora cereali e per questo probabilmente eri più intossicato. Non può essere che hai contratto l’influenza quest’anno, che eri più pulito ( dal momento che, a quanto mi risulta, i tuoi “sgarri”, se così si possono chiamare, sono limitati alla verdura cotta serale), perché il tuo corpo, trovandosi con più energia, in questo modo ha deciso di provvedere ad ulteriori pulizie?
Un abbraccio. Mita

arbor
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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da arbor » lun gen 28, 2013 9:19 am

Carissima Mita,
dai tuoi interventi emerge ormai in modo lucido e chiaro il tuo accidentato percorso alimentare, dal tuo passato onnivoro comune a tutti noi, a quello vegano e infatuato da “innocenti” (per i nostri amici animali ma non per il nostro organismo) ghiottonerie (con una breve parentesi crudista presto riassorbita nel vortice vegano), fino al tuo presente crudista basato sulla centralità della frutta. Tu dici che il modello al quale ti ispiri è quello di Ross0 e mio (modello che a sua volta di inscrive in quello della DEA tratteggiato da Marco nel suo libro e sostenuto in questo forum). Naturalmente non posso che dichiararmi d’accordo con te. Però mi corre l’obbligo di fare qualche precisazione.
Mentre posso assicurarti che, per quel che riguarda Ross0, il suo esperimento si è concluso con pieno successo dopo un anno circa dall’adozione della DEA (anno nel quale le feci hanno continuato a rimanere disastrate, multicolori secondo il cibo di provenienza e ancora riconoscibile nell’escremento) e da allora mai più interrotto, nel mio caso invece le cose sono decisamente più complicate. Anche nel mio caso, dopo nove mesi di DEA e dunque di eliminazione pressoché totale dei cereali dalla mia dieta, i miglioramenti sono stati continui ed evidenti ma ancora non posso dire che tutto vada bene: le mie feci non sono ancora perfette, tendono a sfaldarsi, e il mio intestino non è un orologio di regolarità, ma ancora piuttosto bizzarro. La settimana scorsa mi sono sottoposto, per la prima volta, ad una idrocolonterapia, e la dottoressa che mi ha praticato il trattamento mi ha detto che, con sua grande sorpresa, ha trovato il mio intestino in perfette condizioni; con sua sorpresa, perché mi ha rivelato che per sua esperienza i vegani che si rivolgono alle sue cure sono tutti piuttosto disbiotici, e spesso in forma anche molto seria. Quanto alle mie feci tendenzialmente molli mi ha poi rassicurato che, se non accompagnate da disturbi collaterali tipo dolori e spossatezza, non c’è da preoccuparsi perché costituiscono la giusta risposta del nostro organismo in presenza di una determinata flora batterica e di un determinato terreno di coltura che tale flora alimenta. La diagnosi della dottoressa - decisamente controcorrente rispetto alla medicina ufficiale - mi ha a mia volta felicemente sorpreso, e anche un po’ rassicurato nelle mie convinzioni e nel mio percorso, che è appunto quello basato sulla centralità della frutta. Dopo decenni di alimentazione (e non solo quella) errata, con tutto ciò che ne è conseguito (asportazione di tonsille, adenoidi, appendice, infarto, gastrite cronica ultradecennale, disturbi respiratori e disbiosi intestinale, tanti farmaci, solo per citare le cose più evidenti) non c'era certo da aspettarsi che le pulizie generali fossero cosa da poco e di breve durata. E poi come ben sappiamo le cose funzionano a scatti: a periodi va meglio e poi peggio e poi meglio. Di buono c'é che comunque il corpo é sempre piu' forte, piu' passa il tempo in compagnia della fida frutta, quindi anche le pulizie si avvertono sempre di meno e sempre con maggior positività. E la serenità d'animo e la fiducia aumentano a passo almeno uguale se non superiore.
Diciamo, Mita, che io mi trovo un po’ nei tuoi stessi panni, cioè sono ancora in fase di transizione (contrariamente a Ross0 che invece ha ormai definitivamente attraversato il fiume ed è approdata in territorio sicuro, e dunque è diventata in tal modo il nostro modello. A proposito di Ross0, posso rassicurare tutti che sta bene ma che sta attraversando un periodo molto difficile e complicato dal punto di vista familiare e lavorativo, si scusa di aver interrotto così bruscamente la sua partecipazione al forum, peraltro a ciò obbligata dalla rottamazione del suo pc a causa di un virus inguaribile e distruttivo; per ora dunque, e per non so per quanto ancora, un suo ritorno al forum è davvero fuori dalle sue possibilità). Sto cioè sperimentando positivi miglioramenti, ma non posso dire di aver raggiunto la piena guarigione: i lavori in corso e necessari sono davvero imponenti, voglio lasciare al direttore dei lavori (il mio organismo) e ai suoi operai (il mio intestino) tutto il tempo e la tranquillità di cui hanno bisogno.
Questo ti dovevo dire, Mita, con tutta sincerità, per non crearti false illusioni, ma al tempo stesso rassicurandoti che mi trovo sulla strada giusta, già provata con successo da altri (Ross0 e Marco), e che è la stessa che ti sei finalmente decisa di intraprendere anche tu. Buon proseguimento. Hai tutta la mia solidarietà e comprensione.
Un forte abbraccio, Arbor

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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da arbor » lun gen 28, 2013 1:22 pm

A conforto di quanto appena accennato in merito ai miei progressi in tema di condizioni di salute, ti posso citare le mie analisi del sangue e delle feci, i cui referti ho ritirato proprio questa mattina: tutto assolutamente perfetto e nella norma, comprese le temute infezioni batteriologiche delle feci, invece del tutto assenti, compreso il ferro e perfino l’omocisteina, che è sempre stato il mio punto debole e che è un indice estremamente importante della propria condizione fisica, solo un po’ altino il colesterolo (185, rispetto al mio consueto 150, sempre comunque meno di 200, convenzionalmente considerato come tetto massimo), che ho notato, almeno nel mio caso, essere strettamente collegato ai trigliceridi (quando questi sono meno di 100 il colesterolo è intorno a 150, quando questi si alzano verso il tetto dei 150, anche il colesterolo mi si alza verso i 180, pur non raggiungendo mai il tetto di 200). Detto per inciso, erano tre anni che non facevo gli esami del sangue, a parte quelli che mi faccio un paio di volte l’anno in farmacia per i valori di colesterolo/trigliceridi/glicemia.
Quanto alla tua ipotesi, Mita, circa l’insorgenza della mia leggera forma influenzale di quest’anno, che cioè sia avvenuta in quanto non inibita, quest’anno, dalla presenza intossicante dei cereali tipica degli anni precedenti, non ci avevo pensato ma forse potrebbe anche essere: anche se sono propenso a credere che si sia trattato di un banale contagio, che ha potuto attecchire, anche se solo in forma appena accennata, grazie a qualche presenza tossica per quanto lieve. E poi tutto si è risolto così rapidamente che davvero non mi pare neppure di esser stato colpito da influenza.
Un abbraccio, Arbor

mita
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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da mita » lun gen 28, 2013 10:28 pm

Carissimo Arbor,
queste sì che sono buone notizie!!!
Ne sono felicissima. Si tratta di un enorme e innegabile successo per cui mi verrebbe voglia di festeggiare. Un successo che vale decisamente di più di tanti discorsi teorici e che conferma quanto tu sia sulla giusta strada e, secondo me, piuttosto vicino al traguardo. Inutile dire che questo tuo successo incoraggia anche me, che da poco ho intrapreso questo percorso, a non allontanarmene, aiutandomi a comprendere che gli enormi sforzi che sto sostenendo costituiscono una tappa inevitabile, indispensabile per ottenere, in un futuro probabilmente ancora molto lontano, finalmente dei risultati.
Davvero troppo bello!!! Prima la dottoressa che ti ha assistito durante l’idrocolonterapia, sorpresa, confrontandoti con gli altri vegan, dalle buone condizioni del tuo intestino, che sì, si comporterà talvolta in modo ancora bizzarro, ma che comunque riesce a svolgere le sue fondamentali funzioni in modo soddisfacente. Solo più questione di tempo e raggiungerà anche la regolarità da orologio che desidereresti. E poi gli esiti eloquenti ed inconfutabili dell’analisi del sangue e delle feci che confermano il sorprendente stato di salute rimarcato dalla dottoressa.
Non puoi che complimentarti con te perché questo rimarchevole risultato è tutto merito tuo, che ti sei affidato alla DEA e alla frutta senza scoraggiarti, pur in mezzo a tante difficoltà, procedendo con determinazione e costanza e soprattutto con coraggio, tenuto conto della condizione di debilitazione rivelata dall’infarto da cui eri partito. Ti sei attaccato a quel debole filo di vita che ti era rimasto e la tua tenacia ha fatto di te un uomo nuovo, che, anche grazie all’esercizio fisico, sta diventando sempre più forte.
Sinceramente mi auguro che un giorno questi risultati risultino convincenti anche per tua moglie…

Arbor, permettimi una curiosità, se non sono troppo indiscreta. Con l’ idrocolonterapia hai verificato se è vero quanto si dice, che ci si liberi di materiale fecale vecchio di anni, che incrosta le pareti dell’intestino? Oppure, per vedere questo esito, bisogna sottoporsi a parecchi lavaggi del colon? Dopo il lavaggio ti sei sentito più leggero? Pensi di farne altri?
Grazie, se avrai voglia di rispondere su queste “questioni imbarazzanti” che mi interessano parecchio.
Un abbraccio grande, che ti renda l’idea della mia voglia di festeggiare per questo tuo (nostro) successo. Mita

arbor
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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da arbor » mar gen 29, 2013 3:33 pm

Ho chiesto alla dottoressa di questa cosa delle vecchie incrostazioni, ma mi ha detto che, per sua esperienza, non le risulta tutta questa presenza di vecchio materiale fecale (tra l'altro mi diceva che lei è anche medico legale, e che questo non le risulta neppure sul tavolo di anatomia). Personalmente penso che il problema stia piuttosto nell'ispessimento della parete intestinale provocato da cereali ecc, con conseguente malnutrizione cronica, e non tanto nelle vecchie incrostazioni fecali. E poi, come già ti dicevo, mi ha confidato che i vegani che si rivolgono alle sue cure sono in genere molto malmessi di l'intestino (per la disbiosi). E' stata un'esperienza certamente interessante, anche se ho scoperto che nel mio caso non ce ne sarebbe stata la necessità, e quindi non credo che ripeterò il trattamento, almeno per un bel pò di tempo. Comunque in genere un solo trattamento è sufficiente, salvo forse casi particolarissimi.
Ciao, Arbor

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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da flib » mar gen 29, 2013 4:03 pm

Ciao Arbor,

volevo chiederti se hai fatto un minimo di "preparazione" all'idrocolon.
Per vedere cose vecchie è necessario un minimo di digiuno almeno di 24/36 ore e un lassativo la sera precedente. Questo permette di eliminare con la normale evacuazione le feci "recenti" in modo che l'idrocolon possa spingersi più in profondità.

Io proprio ieri ho fatto un idrocolon a distanza di 3 anni dall'ultimo che avevo fatto. La mia preparazione è stata di 7 giorni di digiuno liquido con acqua e succhi di frutta/verdura, preparati al momento con l'estrattore di succhi.

E uscita roba dura e nera. Il colore nero indica le feci vecchie. Inoltre avevo molta aria "bloccata" che grazie all'idrocolon è stata espulsa con notevole beneficio del mio pancino :D

Tra l'altro ho proseguito il digiuno liquido fino alle 14.30 di oggi interrompendolo con un paio di pere abate.

La storia completa del digiuno liquido e dell'idrocolon l'ho inserita nel mio diario sul sito di Ehret:
Diario di flib

Se non volete leggere tutto il diario potete andare direttamente qui
Digiuno liquido di 7 giorni + idrocolon

:) :)

arbor
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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da arbor » mer gen 30, 2013 7:36 am

Grazie Flib per la precisazione. Non posso dire di avere compiuto la preparazione di cui parli tu (digiuno 36 ore + lassativo oppure digiuno liquido di 7 giorni), anche se mi sono presentato comunque abbastanza leggero. Io mi sono limitato a riferire quel che mi ha detto la dottoressa, la quale era pure al corrente della pratica dell’idrocolon in condizioni di digiuno. Comunque la prossima volta che mi sottoporrò al trattamento (diciamo fra un anno almeno) terrò senz’altro conto della tua indicazione, proprio per curiosità da parte mia.
Volevo riferire, sempre a proposito dei miei esami, che l’omocisteina è risultata nella norma sebbene da tre anni non integri la vitamina B12 (omocisteina 13, vitamina B12 150). Quando la mia omocisteina era fuori (cioè fino a tre anni fa), la dott.sa Baroni di www.scienzavegetariana.it mi diceva che era tutto un problema di carenza di B12: dunque io, su suo consiglio, integravo massicciamente di B12 il cui valore avevo portato a oltre 900, ma la mia omocisteina rimaneva inchiodata oltre la soglia di 15. Evidentemente la Baroni si sbagliava: non era un problema di insufficiente apporto di B12, ma di scarsa assimilazione sia di B12 che di qualsiasi altro elemento nutritivo, probabilmente dovuta ad un intestino inefficiente e che è nel frattempo migliorata grazie anche alla mia dieta essenzialmente fruttariana e non certo grazie ad improbabili (per non dir di peggio) integrazioni di B12.
Ciao, Arbor

mita
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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da mita » ven feb 01, 2013 12:26 am

Molto confortante, Arbor, quello che ci dici a proposito di omocisteina e B12, che confermerebbe l'inutilità di ricorrere a integrazione di B12.

Interessante, Flib, il tuo diario del digiuno liquido+idrocolon. Pensi che chi non possiede l'estrattore di succhi possa intraprendere un digiuno liquido come il tuo utilizzando semplicemente una centrifuga?
La tua esperienza di idocolon mi conferma il sospetto che da un po' di tempo avevo che sovente nell'intestino ci sia dell'aria bloccata che non riesce a uscire. Sono quasi sicura che, quando sono andata al pronto soccorso, il dolore che avevo sul fianco fosse dovuto ad aria bloccata.
Se ho ben capito, col digiuno liquido si continua a defecare, mentre non succede nel digiuno con sola acqua. Quindi, chi intraprende un digiuno lungo, praticamente, per tutto il periodo del digiuno, trattiene le feci (con chissà quali conseguenze), feci che possono indurirsi e che è alquanto doloroso espellere con la ripresa dell'alimentazione, come era successo a me, dopo il digiuno di 15 giorni. Quindi sembrerebbe più efficace, tra i due, un digiuno liquido come il tuo.
Dici che la limonata tiepida con miele funziona da scioglimuco. Ti riferisci a muco intestinale o anche a muco delle vie respiratorie?

arbor
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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da arbor » ven feb 01, 2013 9:06 am

In ogni caso, Mita, i problemi intestinali (es. il gas ecc) si verificano in conseguenza della scarsa funzionalità dell’intestino stesso (se escludiamo l’altra possibile causa rappresentata dai nostri errori). L’idrocolon può darti anche una bella ripulita e magari anche profonda, ma non incide certo sulle cause organiche a monte, che sono quelle con cui dobbiamo fare i conti se vogliamo risolvere una volta per tutte i nostri problemi. Non nego l’utilità, specie in alcune situazioni, dell’idrocolon, ma da buon igienista so di dover guardare oltre.
Un’altra curiosità, tornando alle mie recenti analisi: il livello del testosterone, nel mio caso a 5,14 (range 1,29-7,67), non male direi. Esame che ho fatto su suggerimento di Davide Bertinetto, autore del metodo Matevo e tuo conterraneo, Mita, il quale Davide sostiene che l’esercizio fisico (in particolare il suo metodo) è un fattore prodigioso di antinvecchiamento. Direi che le premesse ci sono tutte, con questo valore del testosterone, e sono ancora alle fasi iniziali del percorso. Quando si addebita al crudismo di essere noioso e “triste”, forse bisognerebbe guardare anche a questi non piccoli risvolti, con i loro effetti magnetici sia sull’umore personale che sui rapporti di coppia, come si può ben comprendere. (A titolo d’informazione, tutto il materiale informativo, libro compreso, riguardante il metodo Matevo, è ora gratuitamente scaricabile dal sito http://www.bertinettobartolomeodavide.i ... index.html)

mita
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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da mita » gio feb 07, 2013 11:55 pm

Volevo ancora dirti, Arbor, che sono sempre più ……bella. Eh sì.
Uno scheletro senza energia che si trascina a fatica, con un ventre enorme, duro come un tamburo, da nono mese inoltrato di gravidanza. Non so se rendo l’idea.
E oltre a questo, da alcuni giorni, sto sfoggiando contemporaneamente ben tre herpes: uno vistoso sul labbro inferiore, uno davvero mostruoso ed enorme che ricopre esternamente e completamente, con artistiche protuberanze, la narice destra e un terzo, un po’ più discreto, anche se il più doloroso, che ha colonizzato internamente la stessa narice. Sintomo anche questo, insieme al ventre enorme, del pessimo funzionamento del mio intestino. Ho sofferto di herpes labiale tutta la vita. Da ragazzina era una vera persecuzione. Praticamente arrivava almeno ogni 3-4 settimane e durava più di 15 giorni. Se poi si profilavano situazioni particolari in cui avrei proprio desiderato non averlo, stai certo che sicuramente arrivava a complicarmi tutto. Negli ultimi anni, praticamente a partire dal mio primo tentativo crudista, si è diradato ed era ormai da più di un anno che non mi affiggeva
.
Per quanto riguarda l’idrocolon la penso esattamente come te. Indubbiamente un aiuto, ma che non può rimuovere le cause del cattivo funzionamento intestinale. Sarebbe troppo semplice! Anche se per me, lo confesso, al momento lo ritengo impossibile. Non ho dimestichezza con questo ambito, visto che non sono mai riuscita a farmi neanche un piccolo clistere, nonostante, dopo la lettura dei libri di Ehret, mi fossi procurata una piccola peretta che però non ho mai sperimentato.
Anch’io, pur non essendomi sottoposta a idrocolon, mi associo allo stupore di Flib circa la quantità di feci che il mio organismo produce spontaneamente e mi chiedo dove possano essere contenute prima dell’evacuazione. Quanto cibo “sprecato”!!!

Tornando al quadro del mio aspetto fisico, va aggiunto che sto pure perdendo un mucchio di capelli da temere la calvizie. Evviva!!!
Eppure sono decisa più che mai a proseguire il percorso fino in fondo, piuttosto curiosa di vederne gli sviluppi che al momento non sono in grado di immaginare. Certo è che quando l’avevo iniziato, non avrei mai pensato di incappare in così tante difficoltà. Sicuramente non sospettavo di avere un intestino così disastrato e mi ritenevo già fortunata rispetto a tanti amici in quanto, rispetto a loro, non ho mai avuto bisogno di lassativi. Avevo un’amica, alcuni anni fa, che sovente succhiava il gutalax direttamente dal boccettino ed io trovavo la cosa inaudita. In un certo senso, ingenua, ero quasi orgogliosa della regolarità del mio intestino.
Ma, come mi precisi tu, la regolarità non basta.

I tuoi continui successi, da ultimo il tuo livello di testosterone, sono per me robuste stampelle a cui mi aggrappo.
Grazie per il link del nuovo libro di Bertinetto. Ci ho fatto una capatina, ma mi sono ripromessa di addentrarmi nella lettura appena riuscirò a concentrarmi meglio. Da quel poco che ho visto mi pare una bomba.
Goditi giustamente i tuoi successi in attesa ne arrivino dei nuovi.
In bocca al lupo.
Un abbraccio. Mita

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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da arbor » ven feb 08, 2013 7:48 am

L’idrocolon è però cosa diversa dal clistere: non te lo puoi fare tu, occorre un macchinario sofisticato (che inietta nel colon qualcosa come quaranta o più litri d’acqua, naturalmente a più riprese) e dev’essere somministrato da personale specializzato. Credo che nel tuo caso, visto anche il rigonfiamento della pancia, un idrocolon sarebbe indicato. Mi pare di capire che l’evacuazione non è bloccata, ma evidentemente qualcosa deve esser trattenuto nell’intestino se ti si forma quel rigonfiamento. Se ti fosse possibile prenotare il trattamento, compatibilmente con le tue debilitate condizioni, io non escluderei affatto l’idea, potrebbe esserti d’aiuto, in un momento in cui ogni aiuto potrebbe risultare particolarmente gradito.
Mi chiedevo, Mita, quale fosse la tua alimentazione in questo periodo di detox. Una detox particolarmente virulenta, la tua, da monitorare costantemente; l’ideale sarebbe l’assistenza amorevole di una persona, che ti scalda la casa e la camera, che ti fa i mestieri e ti accudisce, mentre tu ti concedi il dovuto riposo della convalescente, e che sia pronta a chiedere l’intervento di emergenza in caso di estrema necessità (di cui non ci sarà bisogno, ma che non possiamo mai escludere del tutto). Quel che mi preoccupa, nel tuo caso, sono le condizioni ambientali, molto spartane a quanto capisco, in cui si trascina questo lunghissimo strascico postinfluenzale, che ti obbligano ad esporti a sforzi che non sarebbero indicati nel tuo stato di debolezza. Non so se hai mai considerato la possibilità di un tuo temporaneo trasferimento presso qualche familiare, fino a quando avrai superato i postumi della crisi: anche questo potrebbe forse rappresentare un aiuto importante in questo periodo.
Visto che ancora non sei del tutto fuori pericolo, forse un pensiero di rivolgerti a qualche aiuto esterno ti potrebbe essere di valido aiuto.
Davvero non pensavo che un’influenza potesse essere tanto dura e difficile. Mi dispiace molto, Mita, abbi comunque molta cura di te in questa fase così delicata. Mi conforta che nonostante tutto tu riesca a mantenere vivo il tuo spirito, la tua bonaria ironia, la voglia di scambiare le tue opinioni con noi, di farci sapere come te la stai cavando. Coraggio, Mita, ma stai vigile.
Un forte abbraccio, Arbor

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Re: Questioni imbarazzanti

Messaggio da mita » mar feb 12, 2013 9:14 am

Per quanto riguarda la mia alimentazione in questo periodo di detox, Arbor, come ho già accennato ieri a Luna, ho digiunato solo al primo giorno di influenza. Nei giorni successivi ho privilegiato le arance, che assumevo al mattino a colazione. Ne mangiavo tante, forse troppe (anche sotto forma di spremuta) rispetto allo scarso appetito, solo perché avevo l’impressione che mi pulissero la bocca dal momento che avevo la lingua alquanto impastata. A pranzo ho mantenuto il frullato verde di banane, metà dose rispetto a prima, circa un mezzo chilo e la sera prendevo solo due cachi e dopo due ore un po’ d’insalata, anche se non avevo molta fame. Mangiavo volentieri solo le patate lesse. Diciamo che, come qualità, sono stata fedele alla DEA, dimezzando più o meno la quantità. Quantità che via via ho aumentato e ora sono arrivata grossomodo alle dosi di prima riguardo alla frutta, cioè dai 2 chili ai 2 chili e mezzo, mentre mangio ancora poca verdura cruda, seguita da 300 g. di verdura cotta, con la predilezione sempre per le patate. Non ho ancora riacquistato completamente l’appetito, ma va già molto meglio. Ricomincio a sentire i sapori quasi in modo normale.
Neanch’io pensavo che un’influenza potesse essere così difficile e continuo a non capacitarmene.
Quanto all’idrocon penso anch’io che potrebbe servirmi, ma non mi sento pronta. Ho davvero troppe resistenze. Sicuramente verrà il momento anche per quello. Grazie comunque dei consigli, che terrò presenti.
Un abbraccio. Mita

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