ancora sulla detox

Archivio delle discussioni sui forum non più presenti
Rispondi
arbor
Messaggi: 594
Iscritto il: lun apr 23, 2012 1:54 pm
Controllo antispam: cinque

ancora sulla detox

Messaggio da arbor » mer dic 26, 2012 1:11 pm

A proposito di detox, riprendo il tuo intervento, Marco, che riporto qui sotto per comodità di consultazione, per fare un paio di osservazioni.
La prima riguarda la distinzione che tu fai tra i sintomi della detox, cioè i disturbi vari che ci affliggono nel corso delle crisi di eliminazione, e il processo più generale di evoluzione/risoluzione della stessa: mentre i sintomi non avrebbero una durata superiore a qualche giorno o una settimana o poco più, il processo di detox potrebbe invece richiedere tempi anche molto più lunghi, di mesi se non di anni, in dipendenza con lo stato d’intossicazione preesistente che può certamente essere anche molto pronunciato e dunque di non agevole risoluzione. Immagino che nella complessiva durata della detox siano compresi anche i tempi necessari per la riparazione e ricostruzione cellulare e funzionale. A tal proposito penso alla riparazione e ripristino funzionale dei villi intestinali, un’operazione assai laboriosa e complessa, che può richiedere mesi se non anni quando le condizioni di partenza siano piuttosto disastrate, come spesso accade. Io e Ross0 ne siamo due esempi: lei ha avuto bisogno di un anno circa per risolvere ogni problema intestinale, io dopo otto mesi dall’abbandono dei cereali ho pure fatto enormi progressi, anche se non posso dire di aver ancora risolto al 100%.
A tale ultimo proposito tu mi metti in guardia dal confondere i sintomi della detox con quelli provocati da nostri errati comportamenti, da uno stile di vita cioè non perfettamente ligio ai canoni igienisti. Nel mio caso, per limitarmi alle abitudini alimentari, questo potrebbe essere costituito dal consumo di verdura cotta, cui in quest’ultimo periodo indulgo quasi quotidianamente nel pasto serale. In questo caso, tu dici, i sintomi della detossificazione potrebbero allora essere un mix in parte dovuto alla detox propriamente detta e in parte alle conseguenze prodotte da quegli errati comportamenti. Ciascuna componente del nostro stile di vita, buono o cattivo che sia, partecipa con un suo contributo, positivo o negativo, ma comunque quantitativamente determinato, alla produzione del flusso tossiemico: tuttavia, e qui viene la mia seconda osservazione, il loro effetto complessivo sui sintomi di detossificazione (detox compresa) dipende in ultima istanza dalle condizioni di equilibrio tossiemico di volta in volta presenti nel nostro organismo. Cerco di spiegarmi con un esempio tratto dalla mia personale esperienza.
Quando, dopo alcuni anni di veganismo, ho abbracciato l’igienismo, il mio primo passo è stato la riduzione dei cereali a vantaggio della frutta (da tre pasti a base di cereali a uno soltanto di cereali e due di frutta). In una prima fase, di un anno e mezzo circa, io non ho avvertito disturbi intestinali, che si sono invece presentati in seguito senza più abbandonarmi. Solo otto mesi fa dopo circa 5 anni dal mio avvio igienistico, ho deciso di eliminare del tutto i cereali (cioè il terzo pasto rimasto dei tre originari), constatando da allora una progressiva e significativa remissione dei disturbi intestinali. La domanda è: per quale ragione in una prima fase, di un anno e mezzo circa, il pasto di cereali non mi ha dato noie, mentre successivamente e per circa tre anni e mezzo queste si sono palesate senza più lasciarmi nonostante il mio menù fosse rimasto nel frattempo praticamente identico? La risposta è che si è nel frattempo modificato il mio assetto tossiemico, cioè le condizioni che regolano il tasso di equilibrio e di tolleranza del mio carico tossico. In una prima fase il mio organismo, ancora piuttosto intossicato, era ancora disposto ad accettare senza obiezioni gli scarti tossici prodotti dal pasto di cereali. Ma nel corso di un anno e mezzo dall’inizio dell’igienismo, il mio fisico ha iniziato a compiere pulizie profonde, ritrovandosi, dopo appunto tale periodo, con una capacità di tolleranza delle tossine significativamente inferiore rispetto all’inizio, tanto da non riuscire a sopportare più, senza opporre resistenza come in passato, il carico tossico prodotto dal piatto di cereali (peraltro piuttosto abbondante): non era il flusso tossiemico che era cambiato, ma piuttosto la mia attitudine a tollerare le tossine, nel frattempo infatti divenuta molto più spiccata, grazie proprio al mio nuovo stile di vita improntato alla disciplina igienista.
Nei tre anni e mezzo successivi, poi, i disturbi intestinali non avrebbero mai potuto cessare, visto che sono rimasti costanti entrambi i fattori che li determinavano: vale a dire, il quantitativo di tossine da un lato (stesso menù), e il mio assetto tossiemico dall’altro, quest’ultimo anzi se possibile ancora più sensibilizzato al carico tossico prodotto dai cereali. In questi tre anni e mezzo quindi finiva per verificarsi quella sorta di detox spuria e infinita in cui un errore comportamentale quotidiano (nel mio caso il pasto di cereali) offriva alimento costante e quotidiano a un processo di detossificazione ininterrotto all’interno di un quadro tossiemico sempre abbastanza sensibile e di buon tenore in virtù di uno stile di vita complessivamente piuttosto corretto. Solo con la definitiva eliminazione dei cereali dalla mia dieta, il carico tossico ha potuto registrare un netto calo rientrando finalmente entro il limite delle tossine compatibili e sopportabili alla luce del mio attuale assetto tossiemico: il ritrovato equilibrio fra carico tossico, non più gravato dai residui tossici dei cereali, da un lato, e asticella di tolleranza delle tossine dall’altro, ha posto così finalmente le condizioni per una progressiva remissione dei miei sintomi di detossificazione, di detox spuria o infinita o comunque li vogliamo chiamare. Sintomi dunque che dipendono non solo dalla quantità in sé stessa di tossine prodotte dal nostro organismo in presenza di un determinato stile di vita, ma anche dalla particolare condizione in cui si trova il nostro organismo in termini di equilibrio tossiemico: più il nostro corpo è pulito e disintossicato, e più sarà refrattario alle tossine e meno sarà dunque disposto a sopportarne il carico.
-------------------------------------------------------------------
Questo il testo del recente intervento di Marco

Ciao Ale… avendo letto il tuo ultimo commento sulla detox, e nel timore che si sia generata un po’ di confusione in seguito alla lettura del mio, ho pensato di riassumere il mio punto di vista sull’argomento:

Quando smettiamo di introdurre cibi non specifici per la nostra specie (frutta e verdura integra, fresca, cruda e matura, con una piccola quantità – opzionale – di semi), il nostro organismo, finalmente, può impiegare la propria energia per effettuare “le pulizie di casa”. Infatti fino a tale momento l’introduzione di sostanze più o meno tossiche lo aveva tenuto impegnato a “difendersi” costantemente.

Quindi solo in questo caso si parla comunemente di DETOX (rilascio di tossine nel sangue, che possono essere state sepolte nella profondità dei tessuti per molti anni), mentre in tutti gli altri casi di alimentazione onnivora, vegetariana, vegana, crudista ma senza limitazione di grassi, “di transizione”, ecc., non si parla di DETOX, bensì di disintossicazione più o meno generica. Infatti i capiscuola igienisti parlano di DETOX, in seguito all’adozione di un regime alimentare rigoroso o, addirittura, di un digiuno.

In questo caso, quello appena citato, ecco che la DETOX, può durare da alcuni mesi fino ad alcuni anni, a seconda dello stato di intossicazione raggiunto precedentemente, ma i sintomi (es: stanchezza, naso che cola, mal di testa, difficoltà digestive, perdita di peso, problemi cutanei, caduta di pressione sanguigna, diarrea, nausea, vomito, così come lo sperimentare nuovamente sintomi passati relativi a processi di guarigione che erano stati interrotti da interventi medici di vario tipo, ecc.), sono temporanei, della durata di giorni, eventualmente qualche settimana.

Nel caso di tutte le persone che non abbiano adottato al 100% un regime crudista/vegano a basso contenuto di grassi, non si può parlare di DETOX, nel significato puro del termine, bensì di un mix derivante in parte dalla DETOX e in parte dalla solita opera di disintossicazione che il nostro organismo porta avanti incessantemente.

In questo caso (parlo del “mix”), ecco che diventa davvero arduo stabilire le cause, e in questo senso, dicevo nel mio precedente post, la questione richiederebbe - oltre ad una grandissima competenza derivante da un’ampia casistica che solo i grandi igienisti hanno acquisito dopo anni e anni trascorsi a curare le persone nei loro centri per la salute – un trattato davvero esteso.

Ecco quindi che, per evitare di incorrere in errori, è molto più facile - qualora non si sia “puristi”, cioè non si segua al 100% la DEA (Dieta Energia Alta) – di fronte al manifestarsi di sintomi vari, cercare di capire quali errori si sta ancora commettendo, così come quali atteggiamenti alimentari, che sappiamo non essere quelli ottimali, siamo disposti a correggere. Ecco un paio di esempi riferiti al sottoscritto:

1. Qualche mese fa avevo deciso di smettere di calcolare le calorie ingerite ogni giorno e di mangiare “istintivamente”, quando ne avevo voglia. Dopo un paio di mesi in ottima salute/energia, ho cominciato, gradatamente, a sentirmi sempre meno energico e desideroso di svolgere attività fisica, nonché ad avere bisogno di maggiore riposo. Avrei potuto attribuire questo sintomo alla DETOX, ma ho preferito chiedermi se stessi violando qualche principio fondamentale della DEA. Così ho ripreso a calcolare le calorie che ingerivo e ho scoperto che ero molto al di sotto del valore corretto (per me). Una volta ripreso ad assumere le giuste calorie, ecco che il problema si è prontamente risolto.

2. Da metà novembre consumo verdure cotte alla sera. Ho rilevato che l’energia è diminuita, ho più bisogno di dormire, mi alzo più stanco, ho alcuni segni sotto gli occhi che prima non avevo, ho qualche “rumore” intestinale che prima non avevo, dovuto alla formazione di gas, a volte qualche piccolo prurito, un po’ di muco, ecc. Ebbene, anche in questo caso potrei attribuire tranquillamente tutto alla DETOX, ma se tutto questo non passa abbastanza velocemente… non è DETOX! Infatti so benissimo, per esperienza passata, che la causa risiede nell’assunzione della verdura cotta serale. Che poi decida di correggere il problema o meno, questo è un altro discorso, ma… non è DETOX!

Poiché sono a conoscenza, sia per esperienza diretta che per esserne venuto a conoscenza tramite i vari forum sia italiani che stranieri, di moltissime persone che pur continuando a commettere errori vari attribuiscono i sintomi di cui sono affetti alla DETOX (che diventa così una DETOX INFINITA), ecco che vorrei esortare chiunque a chiedersi se, oltre alla DETOX, ci possano essere altri motivi riguardanti i loro problemi (consumo eccessivo di grassi, semi oleosi, frutta essiccata, scorrette combinazioni alimentari, ecc.), fermo restando che anche una volta che lo si comprenda si può tranquillamente decidere di proseguire secondo la gradualità di cambiamento che ognuno ritiene più opportuna… ma conoscendo almeno la giusta causa dei propri problemi, perché altrimenti questi difficilmente si risolveranno.

Spero di essermi spiegato meglio, questa volta.

Un abbraccio
Marco Urbisci

Avatar utente
marco urbisci
Messaggi: 235
Iscritto il: mer nov 02, 2011 11:10 am
Controllo antispam: cinque

Re: ancora sulla detox

Messaggio da marco urbisci » ven dic 28, 2012 11:11 am

Grazie Arbor per il tuo ulteriore e prezioso contributo... lo dicevo che l'esperto di Detox sei tu (oltre a RossO, naturalmente) :D

Buona giornata
Marco Urbisci

Rispondi