Mi devo preoccupare?

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mita
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Re: Mi devo preoccupare?

Messaggio da mita » ven dic 07, 2012 1:02 am

Scusa, Arbor, non avevo capito che avessi l’esigenza di visitare la palestra di Bertinetto nell’immediato. Dato che avevi scritto che in un primo tempo avevi deciso di declinare il suo invito, pensavo la tua fosse solo una semplice curiosità, come potrebbe essere la mia. Per questo ho indicato fine gennaio o giù di lì, visto che allora avrei potuto essere più libera e accoglierti meglio, magari anche organizzando qualche visita al patrimonio naturalistico-culturale della zona. Ma se c’è quest’urgenza, non mi va che non ci si veda e farò in modo di poterti incontrare. Non ti preoccupare: tu non complichi un bel niente. Sono solo io che, con le mie scelte anche un po’ avventate, forse per il trito e ritrito discorso di non volersi abbastanza bene, ho incasinato non poco la mia vita, procurandomi molta inutile sofferenza, attaccandomi a dei sogni impossibili, con la speranza assurda che ancora si possano realizzare. Sicuramente ho da risolvere il problema dell’attaccamento. La vita me lo sta facendo capire in tutti i modi, dato che continuo a perdere tutto quello a cui tengo, io che ho difficoltà a buttare via anche solo un pezzetto di carta. E la cosa più dolorosa in questo periodo è che è arrivato il momento in cui sto per perdere i miei genitori che sono molto anziani e, a differenza di mio fratello e delle mie sorelle, non mi sento assolutamente pronta. Forse sarà anche che io, a differenza di loro, non ho formato una mia famiglia su cui convogliare le mie energie e i miei affetti.
Spero solo tu non abbia deciso già per questa settimana, perché, in previsione dell’arrivo di questo mio amico, ho concentrato un mucchio di impegni con amici e familiari proprio in questi ultimi giorni. Ma se anche fosse per questa settimana fammelo sapere in ogni caso perché ci tengo molto a conoscere una delle anime più generose e gentili di questo bellissimo forum e ormai dovresti sapere che sono capace a fare i salti mortali risultando miracolata. In un certo senso ho il cielo dalla mia parte.

Grazie, Arbor, per il tuo prezioso incoraggiamento a non mollare. Ne ho veramente bisogno. Mi colpisce molto la tua capacità di comunicare che poggia soprattutto sul saper ascoltare e mettersi nei panni altrui. E’ una dote rara, accentuata in te dalla tua singolare sensibilità. Sento che mi puoi capire, molto di più persino di chi mi conosce da una vita ed è una sensazione piacevole e sorprendente.. Essere riconosciuti ci fa sentire che esistiamo. E’ indubbiamente una coccola per l’anima.
Tu hai saputo cogliere il mio terrore provato in quel momento drammatico che sovente ancora ritorna e si trasforma in panico ogni volta che mi trovo a percorrere quel tratto di strada che non ho modo di evitare. Penso comunque che il tuo terrore vissuto al momento dell’infarto sia stato ancora più terribile, in quanto non dovuto a cause esterne, molto evidenti e comprensibili, come nel mio caso, ma a cause impercettibili, legate al flusso stesso del sangue e al ritmo del cuore, il nostro centro vitale, ben più insidiose e incontrollabili. E tenacemente sei riuscito ad aggrapparti a quel filo di vita e a rinascere e rinnovarti. Con vero coraggio hai abbandonato i farmaci e ora stai bene e nessuno ti può più fermare e stai aiutando me e tanti altri su questo forum. Questo sì che è un grande miracolo!!!
Un abbraccio. Mita

arbor
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Re: Mi devo preoccupare?

Messaggio da arbor » ven dic 07, 2012 9:13 am

Grazie, Mita, per le tue gentili parole: non ci avevo pensato, ma il mio infarto è per certi aspetti assimilabile al tuo drammatico incidente, allora siamo uno a uno, come si suol dire.
Per quel che riguarda la mia visita alla palestra, davvero non darti pensiero: ho deciso che mi arrangerò con l’aiuto dell’istruttore della palestra locale. Ma mi riservo di venirti a trovare più avanti, decideremo insieme quando, non appena se ne presenterà l’occasione.
Ora dovrai gestire la fase del distacco dai tuoi amatissimi genitori. Ti capisco perfettamente, Mita, è un passaggio molto doloroso, una perdita che può risultare insanabile: l’ho sperimentato con la morte di mia mamma, avvenuta 9 anni fa, e la ferita è ancora aperta. La stessa cosa è successa a Ross0, per la perdita della sua amatissima (sfortunatissima)mamma, di cui è ancora vivissimo il ricordo e la presenza. Non lo dico per scoraggiarti, ma caso mai per spronarti a prepararti a quei momenti assumendo uno stile di vita sempre più corretto, capace di fornirti tutta l’enorme energia di cui abbiamo bisogno nei momenti di dispiacere, che come sai sono prepotentemente energivori. Quindi dieta sana, respirazione profonda, esercizio fisico, meditazione, buone amicizie, buone opere e interesse per la vita e per il contesto sociale in cui viviamo.
Un forte abbraccio, Arbor

Luna8
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Re: Mi devo preoccupare?

Messaggio da Luna8 » ven dic 07, 2012 5:14 pm

Ciao Mita!

Ecco un paio di osservazioni anche da parte mia. Ho appena scritto qualcosa a Ingrid, che magari può interessare anche te.

La tua storia è veramente incredibile!

Mi sto occupando anch'io della questione dell'attaccamento, più che altro per quanto riguarda gli oggetti. Non mi va di buttare via niente per rispetto delle risorse e del lavoro delle persone, vorrei che fossero utilizzati, ma ne ho troppi, non ne ho bisogno, e le persone intorno a me posseggono già più di tutto. Di solito dietro agli attaccamenti ci sono delle paure.

Mio padre se n'è andato quasi 8 anni fa. Non avevamo un rapporto brutto e nemmeno caloroso, già da tanto tempo vivevo lontano e lo vedevo poco. È stata comunque una "sorpresa". Questa mancanza è stata grande per mia mamma. Per quanto riguarda me, invece, sento ancora la sua presenza. Non mi sembra che non ci sia e non mi manca. In effetti per me c'è e mi fa piacere ricordare le cose belle che ho ereditato e imparato da lui.

Ti auguro di trovare delle persone per i tuoi affetti che siano al tuo fianco in caso ne avessi bisogno.

Mi va di commentare anche l'esercizio fisico. Il corpo umano è fatto per muoversi. Nella nostra società molte persone fanno una vita prevalentemente sedentaria e si muovono poco, cosa per cui il corpo soffre, perde l'agilità e funziona meno bene. È per questo motivo che è nato lo sport. Praticamente è un surrogato della vita vera e propria. Sono molto contenta che ci siano le palestre, le piscine, le piste ciclabili, i sentieri alpini ecc. ma ... per chi fa una vita naturale sono superflui ...

Il riposo è molto importante, soprattutto in fase di disintossicazione! Perchè è proprio durante il sonno che il corpo si rigenera.

La storia dei tuoi denti mi ha ricordato le mie paure. In effetti ho il terrore che i miei denti si rovinino. Ho incontrato un'amica crudista dopo alcuni mesi e ho notato che la condizione dei suoi denti è nettamente peggiorata. Due anni fa, quando ho passato con lei un paio di settimane, si atteneva strettamente a pasti mono senza frutti oleosi. Conosceva Graham ma non lo conoscevo bene io, quindi non mi ricordo bene come si comportava con gli avocado. In effetti è grazie a lei che mi sono avvicinata ulteriormente ai pasti mono. Ogni tanto mi facevo qualche insalata o quanche frullato misto ma non giornalmente. Adesso invece lei mangia più verdura e semi oleosi e meno frutta soprattutto per motivi economici perchè ha molto pochi soldi e così riesce a coprire il suo fabbisogno calorico. Mi sembra che non sia più convinta dell'80/10/10. Nel frattempo ha parlato con un altro crudista che mangia ad alto contenuto di grassi e basso di frutta da 15 anni. Beh, ha cambiato perchè non stava bene. Si sentiva debole, e i suoi denti sono diventati grigi e spenti, proprio bruttini. Poi ho visto che uno è sparito ... :( :( :( Non sono una fanatica della bellezza ma l'aspetto rivela lo stato di salute ...

Mi sembra che anche qui ci siano delle differenze individuali nella reazione dei denti all'alimentazione. Anche a me il dentista anni fa aveva consigliato di usare uno spazzolino morbido perchè me li stavo rovinando. Durante i controlli dice che va bene. Me li spazzolo una sola volta al giorno, dopo i pasti uso il filo interdentale e, se necessario, lo scovolino. Anch'io cerco di mantenere un discreto intervallo fra i pasti, cosa che mi riesce in linea di massima. Le mie giornate sono abbastanza diverse fra loro.

Il problema di dover correre spesso al gabinetto non l'ho mai avuto, anche se ho sempre bevuto molto. Di notte non mi devo alzare praticamente mai.

Qualcuno mi sa dire qualcosa sui cicli circadiani?

Un salutone
Luna

mita
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Re: Mi devo preoccupare?

Messaggio da mita » sab dic 08, 2012 10:01 am

Ieri sera (si fa per dire, in realtà era stamattina, verso le 3) avevo postato un messaggio per Arbor e un abbozzo di risposta per Luna. Avevo letto la dicitura "messaggio inserito correttamente", ma ora mi sono accorta che non c'era. Siccome ho ancora la c opia nel cestino provo a vedere se sono capace a recuperarlo e ad inserirlo qui sotto.

Mi dispiace, Arbor, di aver provocato il dissolvimento del nostro possibile incontro. Mi dispiace davvero tanto. Già me lo stavo immaginando, addirittura a colori.
Quando scrivi che ti arrangerai con l’aiuto dell’istruttore della palestra locale vuoi dire che non vieni alla palestra di Bertinetto o che pensi di andarci da solo? Se hai deciso di andarci mi farebbe piacere se me lo dicessi e sono certa di riuscire ad andarci anch’io.
Per quanto riguarda il distacco dai miei genitori spero che non sia imminente. Sono solo molto anziani e si stanno spegnendo piano piano e ogni nuovo giorno che arriva potrebbe essere l’ultimo. Da alcuni anni vivo con questa costante paura che cresce sempre di più e ogni sera ringrazio il cielo per aver ancora potuto godere della loro presenza. Mi dispiace per te, per il dolore che ancora, dopo 9 anni, ti porti dentro per la perdita di tua madre. E mi dispiace anche per la sofferenza di Rosso e di tanti miei amici che hanno già vissuto quest’esperienza inevitabile. Ogni volta, di fronte al loro dolore, ho vissuto in anteprima la perdita dei miei genitori e questo un po’ ha lavorato permettendomi perlomeno di iniziare a contemplare questa possibilità. Spero di essere presente al momento del distacco e di essere capace ad accompagnarli in modo adeguato per non rendere ancora più dolorosa per loro la propria dipartita. Grazie dei consigli che mi hai dato per spronarmi ad adottare uno stile di vita sempre più corretto per poter contare sull’energia necessaria per sorreggerli. Sento di aver bisogno di un’energia titanica.
Un forte abbraccio anche a te.
Mita

Ciao Luna,
ti ringrazio tantissimo di aver avuto voglia di dedicarmi del tempo anche tu scrivendomi le tue osservazioni. Ti dico solo che ad un certo punto parli dell’importanza del riposo e io vorrei avere ancora l’energia per risponderti, ma sto crollando dal sonno. Appena riesco ti scrivo.
A presto.
Mita


Mi stupisco di essere riuscita nel reinserire i messaggi scritti stanotte. Sto facendo progressi col pc?

Luna, avrei voluto scriverti qualcosa sui ritmi circadiani, ma non ho nulla da aggiungere a quello che ti ha spiegato benissimo Arbor. Per il resto, scusa, ma ti scriverò più tardi, appena mi sarà possibile, perchè ora sono di corsa.
Buona giornata a tutti.
Mita

arbor
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Re: Mi devo preoccupare?

Messaggio da arbor » sab dic 08, 2012 12:58 pm

Mia carissima Mita, intendevo dire che mi limiterò a studiare e applicare il metodo Matevo con l'assistenza del mio istruttore locale, senza far visita alla palestra di Bertinetto: non andrei mai da quest'ultimo senza prima averti chiamato, cosa che certamente farò (chiamarti) qualora decidessi più in là di fargli comunque visita.
D'accordissimo con Luna per l'importanza del sonno e del riposo, che invece tendi a sottovalutare, ma avrai sicuramente le tue buone ragioni.
E poi pensavo, in questi giorni di freddo polare, chissà come se la starà passando Mita con i suoi problemi di scarsa autonomia della stufa, povera stella: mi verrebbe voglia di fare un salto lì e farti qualche carico di legna per tenerti un pò caldo l'ambiente, ma più che desiderarlo, ahimè non posso fare. Tra l'altro saprai perfettamente che anche il calore (insieme alla luce, all'aria aperta e a tutte le altre cose che ci siamo già ricordati), fa parte di un sano e corretto stile di vita. Scusami se a volte sono un pò pedante.
Un abbraccio, Arbor

Runner
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Re: Mi devo preoccupare?

Messaggio da Runner » sab dic 08, 2012 10:25 pm

@Luna

Riguardo la salute dei denti, secondo me la vera differenza la fa un consumo adeguato di verdura a foglia verde tenera, ricca di calcio. Quindi anche una minima quota di semi oleosi, ricchi di calcio, come le mandorle, non sono necessariamente dannosi per lo smalto dei denti, anzi, ma chiaramente dopo averli mangiati bisogna spazzolarsi i denti e passare il filo. Riguardo lo spazzolino, io continuo ad usarne uno dalla durezza media, perché avevo letto che uno spazzolino morbido pulisce poco. Il fatto di spazzolarli solo una volta al giorno, come fai tu (immagino prima di andare a dormire), ha il pregio di non stressare lo smalto, ma anche l'aspetto negativo di lasciare agire gli acidi, che una sciacquata con l'acqua non elimina del tutto, e penso ad esempio agli acidi prodotti da una spremuta d'arance. Ecco, un'altro fattore che incide sul livello di calcio è il mangiare troppi cibi acidi che richiedono poi una certa dose di calcio per tamponare gli acidi in eccesso, sottraendolo a ossa e denti.

Riguardo l'eliminazione completa dei semi oleosi dalla dieta rimango dubbioso. Certo bisogna consumarne in minima quantità, però apportano minerali (calcio, ferro, zinco, magnese, potassio) di cui la dieta vegano-crudista è povera; un mio puntiglio poi è la presenza di omega-3, che non si trova in frutta e verdura, ma di cui alcuni semi sono molto ricchi, come quelli di lino.

Riguardo l'approccio agli eventi sociali, il tuo mi sembra un buon compromesso. Io penso che per queste feste taglierò la testa al toro e avvertirò prima che non mangio niente, e mi presenterò già satollo. Non un granché come compromesso, lo ammetto. Oltre Luna, ci sono altri a cui va di scrivere come affronteranno questo periodo di pranzi e cenoni?

arbor
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Re: Mi devo preoccupare?

Messaggio da arbor » dom dic 09, 2012 8:21 am

Una precisazione, Runner: gli agrumi, pur essendo acidi a livello di bocca (quindi anche di denti) e di stomaco, tuttavia a livello intestinale hanno una risoluzione metabolica alcalina, cioè rilasciano ceneri alcaline, e sono queste ceneri a influire sul nostro ph sanguigno. Per cui possiamo dire che gli agrumi non sono alimenti acidificanti, bensì alcalinizzanti: all’opposto dei cereali che invece sono alcalini nello stomaco ma poi rilasciano ceneri acide nell’intestino. Questo, almeno, è quel che dicono sia Vaccaro che il nostro Marco (correggimi, Marco, se sbaglio). Se così stanno le cose, allora, corretta è la tua precauzione (nei confronti delle arance) per lo smalto dei denti, ma fuori luogo con riferimento al tampone di calcio in funzione antiacida.
Ciao, Arbor

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Re: Mi devo preoccupare?

Messaggio da marco urbisci » lun dic 10, 2012 4:22 pm

Eccomi qua… ciao Arbor e ciao Runner…ho dovuto fare una piccola ricerca sul web per cercare di essere il più preciso possibile riguardo alla questione posta da Arbor. Questo argomento specifico sono riuscito a trovarlo solo sul sito
http://www.livestrong.com/article/44782 ... eth-bones/
da cui riporto uno stralcio che afferma che “cibi e bevande acide riducono il ph della saliva, e conseguentemente il suo potere tampone, cosicché tale ph più basso ammorbidisce lo smalto e permette al calcio di filtrare dai denti”. Corretto è peraltro affermare che i cibi hanno potere alcalinizzante, o acidificante (con tutte le conseguenze del caso – osteoporosi, carie, ecc.), in base alle loro “ceneri”, cioè in base a ciò che di essi rimane a digestione avvenuta, così come riportato da Arbor.

Tra l’altro, durante la ricerca, ho ritrovato un articolo molto interessante, di Frederic Patenaude, famoso igienista canadese, uno degli autori che mi hanno ispirato nella stesura del mio libro, e a cui spesso faccio riferimento (e che ha avuto disastrosi problemi dentali durante diversi anni del suo regime crudista), che tratta del perché i crudisti hanno spesso problemi dentali e come evitare carie, problemi gengivali ed erosione. Purtroppo è in inglese, ecco il link: http://www.fredericpatenaude.com/dentalhealth.html
Tra l’altro mi viene in mente di suggerire, per chi già non ne fosse a conoscenza, la possibilità di utilizzare il traduttore on-line … sicuramente non sarà perfetto (non lo so, perché non lo uso), ma potrebbe costituire per alcuni la possibilità di farsi una buona idea dell’articolo citato.

Un abbraccio :D
Marco Urbisci

Runner
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Re: Mi devo preoccupare?

Messaggio da Runner » mar dic 11, 2012 1:23 am

Marco, grazie del link di Patenaude
Se lo trovassi in vendita, mi piacerebbe seguire il suo consiglio e provare a sciacquarmi la bocca con acqua e sale marino celtico dopo i pasti, per rialcalinizzare la bocca; un buon compromesso tra una semplice sciacquata con acqua e lo spazzolamento, che se ripetuto troppo spesso nell'arco della giornata rischia di rovinare lo smalto.
Per chi fosse interessato, so che anche l'olio di neem è ideale come antibatterico per denti e gengive.

Altra cosa che avevo letto da qualche parte: per chi decide di interrompere l'uso di dentifrici commerciali, è consigliabile farlo gradualmente, in quanto la bocca deve reimparare a formare un patina antibatterica naturale intorno ai denti; il rischio è di lasciare i denti scoperti ai batteri senza protezioni artificiali nè naturali.

Molto utili anche i consigli di Patenaude sul consumo di verdure a foglia verde.
http://www.fredericpatenaude.com/assimi ... reens.html
Dopo averlo letto penso che questo natale mi regalerò un bel frullatore. Devo essere uno dei pochi in questo forum a non possederne uno.

mita
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Re: Mi devo preoccupare?

Messaggio da mita » mer dic 12, 2012 12:00 am

Ciao Luna,
eccomi , finalmente!
Concordo con te che dietro l’attaccamento ci siano delle paure e quando si ha paura che accada qualcosa di solito questa cosa accade. L’ho sperimentato varie volte. E’ come se me l’ attirassi. In fondo, a pensarci bene, è anche quello un modo per placare la paura.
Sono contenta che tu sia riuscita a vivere in modo sereno il distacco da tuo padre. E’ molto confortante sapere che tu continui ad avvertire la sua presenza facendo tesoro di quanto ti ha trasmesso. E’ una sensazione che ho sperimentato anch’io, ma riferita solamente a persone a cui non ero legata da legami di sangue.
Coi genitori temo che non sarà così. Sento di essere legata in modo quasi viscerale.
Ma tu ci hai “lavorato” per ottenere questo risultato o l’hai conseguito in modo spontaneo e naturale?
Grazie per avermi ricordato l’importanza del riposo, specie in fase di disintossicazione, cosa ribadita anche da Arbor . Io questa cosa la so a livello mentale, ma non riesco proprio a metterla in pratica. Ogni sera mi ripropongo di andare a dormire presto, ma non ci riesco praticamente mai. Sarà perché durante il giorno mi devo sempre occupare di cose più che altro sgradevoli che sono costretta a fare, sarà perché sono troppo lenta e mi intaso di impegni che cerco di non rinviare al giorno dopo, anche se non sempre ci riesco. Così di solito la sera succede (quando non sono in collegamento col mio amico ricercatore negli USA) che al momento della cena, se poi non devo uscire, mi rilasso un po’ e strappo alla notte ore preziose per dedicarmi anche ai miei interessi (ci vorrebbero più vite per assecondarli tutti!), altrimenti la vita che conduco non mi sembrerebbe proprio una vita. In quest’ ultimo periodo tanto tempo se ne va ad accompagnare i miei in visite ospedaliere. I medici continuano ad accanirsi tanto nel voler indagare, per non scoprire niente (per fortuna). Con l’unico risultato di aggiungere allarme e stress alla loro vecchiaia. E le visite in ospedale hanno su di me effetti devastanti. Vedere così tanta sofferenza, tantopiù inutile, lascia addosso un forte senso di impotenza. Mi sembra la parabola dei ciechi, medici e pazienti destinati a precipitare, in buona fede, nello stesso baratro.
In quanto all’esercizio fisico non credo che la fatica fisica lo possa degnamente rimpiazzare. Se io riuscissi a dedicargli del tempo regolarmente con esercizi mirati, mi irrobustirei e faticherei di meno. Ad esempio, quando ad ottobre mi son fatta portare la legna (solo 35 quintali, perché qui ho poco spazio, che comunque fa già una montagna di legna) ho dovuto farla rovesciare lontano dalla tettoia, perché dovevo svuotarla della legna più vecchia prima di mettere al riparo quella nuova (l’ideale sarebbe avere due tettoie, ma qui è tutto stretto e non c’è spazio), perché se la lasciavo al fondo quella vecchia continua ad invecchiare e perde il potere calorico. Ad un certo punto è come se bruciassi solo carta. Per farla breve, ho spostato legna avanti e indietro con la carriola su un terreno non in piano (abito in collina e il cortile non è stato spianato) dalle 7 e 30 fino a quando ormai era buio, perché volevo finire temendo la pioggia, mangiando a pranzo solo due banane, anche per non dover andare troppo in bagno e la sera ero letteralmente a pezzi. Le braccia e la schiena mi dolevano (tra l’altro ho anche l’ernia del disco: sono un vero rottame!!!), per non parlare del collo, da poco rinsaldato. Tutto lo sforzo era come se si fosse concentrato lì. Voglio dire che, se avessi un fisico allenato da esercizi regolari, molto probabilmente avrei faticato di meno. E poi la fatica affrontata in modo non adeguato, tende a deformare il corpo. Da queste parti numerosi sono gli anziani col busto piegato in avanti.
L’unico esercizio fisico che faccio, ma non in modo regolare, per il puro piacere di muovermi, è di scatenarmi nel ballo, magari a tarda ora, mettendo musica ritmata a tutto volume, tanto qui non disturbo nessuno. Ma dopo l’incidente l’ho fatto molto poco, anche perché mi provoca ancora forti capogiri. Devo “ballare” (coi lupi!!!) senza abbassare né sollevare troppo il capo e questa precauzione limita sgradevolmente il movimento. Anziché la sera dovrei farlo al mattino, per cominciare con grinta la giornata, ma ora fa troppo freddo. Insomma, non sono organizzata.
Per quanto riguarda i denti, io che il problema l’ho avuto, ed in forma piuttosto grave, puoi immaginare la mia paura. Di precauzioni ne uso parecchie e sto molto attenta a verificarne un minimo ritorno di mobilità. Sento disagio a livello gengivale, ma anche di smalto (si fa per dire: mi riferisco a quella leggera patina che mi è rimasta e che non intendo assottigliare ulteriormente) ogni volta che mangio. Anche dopo averli lavati sento la superficie dei denti non liscia e mi chiedo se saranno ulteriormente danneggiati condendo col limone. Alla radio ho sentito un dentista che consigliava di non lavarli immediatamente dopo il pasto in quanto (così almeno io ho capito) gli acidi ammorbidiscono lo smalto e passandoci subito lo spazzolino si rischia di fare danni. Consigliava di aspettare almeno 10-15 minuti. Allora di solito io, per contrastare l’acidità in bocca, dopo ogni pasto uso immediatamente lo scovolino sciacquando con abbondante acqua e termino con uno sciacquo di acqua e bicarbonato. Dopo 10-15 minuti li spazzolo, non sempre col dentifricio. Il filo interdentale lo uso solo la sera, mentre mi sembra di aver capito che tu lo usi dopo ogni pasto. Dovrei fare così anch’io. A volte, anziché con lo spazzolino, li strofino con una foglia di salvia.
Ringrazio Marco e Runner per i loro contributi riguardo ai denti rammaricandomi di non conoscere l’inglese. Mi farò insegnare da qualcuno l’uso del traduttore, perché non ho assolutamente idea di come si faccia. Comunque la relazione tra crudismo e problemi dentali dovrebbe essere approfondita. Ricordo che avevo sollevato il problema ad un convegno igienista circa 10 anni fa, ma avevo verificato che nessuno ne sapeva più di tanto. Alla fine della riunione mi si era avvicinata una ragazza che, per confortarmi, in quanto pare che mal comune corrisponda a mezzo gaudio, mi aveva detto che lei, con la frutta, aveva già perso parecchi denti e mi aveva mostrato quelle terrificanti finestre in bocca.. Mi aveva riferito che le avevano detto che probabilmente si trattava di crisi di eliminazione. L’avevo guardata come se fosse pazza, perché le crisi d’eliminazione sono finalizzate al recupero della salute. mentre perdere i denti corrisponde a deterioramento fisico. oltretutto irreversibile.
Butto lì una mia perplessità: in natura nessun animale si lava i denti e sovente sono stata colpita dalla forza e dal bianco della dentatura di certi cani (specie giovani, perché anche loro non vivono in modo naturale e consumano pure cereali). Forse abbiamo avuto bisogno di lavarci i denti quando ci siamo allontanati dal nostro cibo d’elezione. Probabilmente, se fossimo nati già da genitori frugivori e mangiassimo esclusivamente frutta e foglie verdi, non avremmo bisogno di spazzolini e sarebbe sufficiente sciacquare i denti solo con acqua, o neanche. Ritengo che non sia corretto affermare che la frutta rovina i denti. Semmai li rovina a chi, dopo anni di alimentazione non adeguata, ha già indebolito il proprio fisico, compresi i tessuti dentali che hanno perso la loro capacità di interagire in modo adeguato ai succhi, più o meno acidi della frutta.
Potrebbe servire, per riequilibrare il ph della bocca, masticare a fine pasto delle foglie verdi per “lavare” i denti con la clorofilla che dovrebbe essere alcalina? Io talvolta lo faccio e la sensazione in bocca mi sembra meno sgradevole. Cosa ne pensi? Che ne pensate?
Ancora una cosa. I dentisti sostengono che lo smalto non si rigenera e nei punti dove manca è rischioso ( pericoli di carie) lasciare la dentina scoperta, per cui è meglio ricorrere a coperture artificiali con resine apposite. Ma sarà proprio vero che lo smalto non si rigenera? Siete a conoscenza di ricerche e studi a proposito?
Grazie, Luna, per il tuo intervento. Mi ha fatto molto piacere.
Un forte abbraccio
Buona giornata a tutti. Mita

P.S. Ancora una cosa, Luna. Da qualche parte, non ricordo dove, parlavi di ananas. Dato che favorisce la digestione, lo mangi a fine pasto? Dopo la verdura o anche dopo la frutta? Si associa bene con quali tipi di frutta? Per farla breve, mi piacerebbe sapere come lo mangi e in che quantità: Ti chiedo questo perché dovrebbe essere molto trattato e quello bio, a parte il fatto che si trova raramente, è troppo caro, almeno per me. Una volta mi era successo che, dopo aver mangiato l’ana nas in pizzeria, mi era gonfiato tutto il palato ed il torpore, associato a bruciore, era durato per 3-4 giorni. Ti è mai capitato?

mita
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Re: Mi devo preoccupare?

Messaggio da mita » mer dic 12, 2012 12:15 am

Ciao Runner,
volevo dirti che anch’io non posseggo ancora un frullatore decente. Per il momento uso il frullatore a immersione, ma è abbastanza disagevole. Sai già che frullatore intendi acquistare?Non mi sono ancora informata a proposito e non ho idea dei costi.
Grazie per i tuoi interventi sui denti. Ti volevo chiedere se l’olio di neem macchia, visto che è scuro. Che sapore ha? Se per caso trovassi quel sale celtico consigliato da Patenaude, ce lo fai sapere? Interesserebbe anche a me. Grazie.
Mita

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Re: Mi devo preoccupare?

Messaggio da mita » mer dic 12, 2012 12:25 am

Carissimo Arbor,
poco fa ho spiegato a Luna le “mie buone ragioni” (come dicevi tu) che mi portano a trascurare il giusto riposo e che non sono affatto buone. Si tratta unicamente della mia incapacità di organizzarmi per conciliare le diverse incombenze.
In questi giorni di gelo polare, tra l’altro bellissimi, col cielo spazzato dal vento e limpido come un cristallo, fa veramente piacere sapere che mi pensi alle prese con la mia impegnativa e scomodissima stufa. Il tuo messaggio mi ha scaldato. Così, ogni volta che vado a rifornirmi di legna, penso che mi stai aiutando e faccio grandi discorsi con te.
Il problema, comunque, non è andare a rifornirsi di legna. Quando sono a casa e posso permettermi il lusso di scaldare la cucina, lo trovo un grande regalo, una bella coccola che mi faccio. Il guaio è quando devo andare via. Se so che devo uscire non l’accendo neanche, tanto si spegnerebbe e accenderla è abbastanza laborioso, perché, come ben sai, non basta premere un pulsante. Comunque ci ho fatto il callo e non faccio una piega (si fa per dire) quando rientrando trovo ad attendermi 8 gradi in cucina, che è già un tepore rispetto ai 4-3 o addirittura 2 della stanza dove dormo. Naturalmente si impara a vestirsi di più, a scaldare il letto con le borse dell’acqua calda, a dormire col berretto di lana per evitare che si congelino le orecchie. Ma stai certo che quelle poche ore che dormo lo faccio saporitamente e al caldo.
Ti assicuro che non ti trovo assolutamente pedante, ma unicamente e straordinariamente dolcissimo.
Un forte abbraccio.
Mita

P.S. Dopo quel bagno involontario nel torrente gelato sull’ambulanza mi avevano spogliata
tagliandomi i vestiti di dosso, quindi mi avevano avvolta in una coperta termica che a me dava
la sensazione di un nylon ghiacciato e avevano iniziato a somministrarmi una lunga serie di
flebo calde per scaldarmi il sangue e farmi uscire dall’ipotermia. Avevo tremato in modo
convulso per più di cinque ore e poi, finalmente, il tremore si era attenuato, senza sparire
proprio del tutto.
Da allora non ho mai più avuto caldo, neanche d’estate, neppure salendo sull’auto parcheggiata
al sole. Sentivo un bisogno smisurato di caldo, probabilmente per compensare quell’eccesso di
freddo. Ero piuttosto preoccupata per l’imminente inverno e ora invece mi stupisco perché non
sento eccessivamente il freddo, come invece temevo. Sarà merito della frutta?

Runner
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Re: Mi devo preoccupare?

Messaggio da Runner » mer dic 12, 2012 6:07 am

@mita

Io proprio non posseggo un frullatore, né buono né mediocre. Avevo fatto una ricerca un paio di mesi fa ed ero venuto fuori con questo ( http://www.philips.co.uk/c/food-prepara ... pp121-drp1 ), che su amazon viene venduto a 100€. Da quello che ho letto in giro, se si vogliono fare i classici frullati a base di banana non c'è bisogno di spendere così tanto, se invece si vogliono fare frullati di verdure, zuppe crude, usare prodotti congelati, ecc., e ottenere un prodotto omogeneo, ci vuole qualcosa di più potente e rifinito. Quello che ho linkato, ad esempio, ha una potenza nominale di 800w, la spatola per mescolare mentre si sta frullando, e la velocità regolabile.

Smalto dei denti. Anch'io sapevo che non era possibile ricostituirlo naturalmente. Penso è un po' lo stesso principio per cui le rughe di espressione una volte che le hai te le tieni, a meno di non ricorrere a rimedi artificiali. E' un peccato, perché ora che ci faccio più caso noto che lo smalto dei miei denti è meno denso alle estremità, ma non so se questo sia dovuto all'alimentazione attuale o se la situazione era già così in precedenza.

Olio di neem. Non l'ho mai provato. Ho visto un video di un esperto di vegan-crudismo che consigliava di spazzolarsi i denti con qualche goccia di olio di neem, lodandone le proprietà curative e antibatteriche. Io un po' di tempo fa usavo come colluttorio una soluzione di acqua e alcune gocce di tea tree oil.

Riguardo l'ananas, premesso che chiaramente quello bio è preferibile, è uno dei frutti con meno residui di pesticidi. http://www.ewg.org/foodnews/list/

arbor
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Re: Mi devo preoccupare?

Messaggio da arbor » mer dic 12, 2012 10:48 pm

Mita sei troppo forte: divertentissima la scena di te che balli scatenata con musica a tutto volume e … con i lupi! Peccato che i postumi dell’incidente ancora non ti permettano di riprendere i tuoi vecchi ritmi: forse però un valzer, magari lento, me lo potrai concedere, appena avremo occasione di vederci.
Anch’io sono convinto che un po’ di esercizio fisico, regolare e ben studiato sulle tue esigenze, ti possa garantire enormi benefici aggiuntivi (e correttivi) rispetto al lavoro che svolgi ordinariamente. Forse Marco ti potrà dare le giuste dritte, non appena ti sarai messa nel giusto ordine d’idee per cominciare.
Non sono un esperto di denti, ma penso che ci sia molto di vero in quel che dici, Mita, a proposito del fatto che non vi sia una relazione diretta fra disturbi dentali e consumo di frutta e verdura, ma piuttosto una relazione mediata da vecchie malsane abitudini, i cui effetti tardivi sono paradossalmente risvegliati proprio dall’adozione di uno stile alimentare finalmente sano quale quello crudista. Per quel che concerne lo smalto, io al posto tuo non ci penserei due volte: correrei quanto prima dal dentista per il suo rifacimento, dopo essermi prima ben informato sulla serietà del professionista. Credo che ne gioverebbe sia la salute dei tuoi denti che l’estetica. Sappiamo quanto quest’ultima sia importante, per una donna in particolare: credo che poter sorridere liberamente senza timore di mostrare il proprio apparato dentario sia un piacere impagabile. Tra l’altro, se non vado errato, non dovrebbe trattarsi di un intervento molto oneroso, perlomeno nel panorama dentistico.
Succede anche a casa mia di spegnere normalmente la caldaia di notte, ma al mattino non mi ritrovo con 8 gradi: diciamo che la temperatura scende dai 17 gradi circa della sera precedente (raramente tengo più di 17 gradi) ai 14 della mattina seguente. Dunque mi pare che a casa tua ci sia un’anomala dispersione di calore, probabilmente dovuta a difettoso isolamento, rimediabile in vario modo (isolamento del tetto, cappotto termico dei muri esterni, serramenti). Poi c’è il problema specifico della stufa: credo che una stufa efficiente dovrebbe tenere la temperatura ambientale per un po’; forse si può trovare un buon usato, potrei informarmi anch’io, per curiosità, se non hai niente in contrario (in questo caso sarebbe opportuno conoscere il volume dei locali da riscaldare, per avere un’idea della potenza richiesta alla stufa). Scene come quella che descrivi mi ricordano la mia infanzia, quando era del tutto normale non disporre del riscaldamento in camera: il letto si riscaldava con le braci del focolare (non si buttava via niente), raccolte nello scaldino sistemato all’interno della “monaca”, oltre naturalmente che con la borsa dell’acqua calda, e la cuffia di lana costituiva un rimedio piuttosto comune contro il gelo alle orecchie. Fino all’età di 7 anni per me è stato così, ma davvero non ricordavo ormai il tempo di esserci passato: una scelta molto coraggiosa la tua, Mita, e davvero molto dura, che non so se sarei più in grado di affrontare. Anche se l’istinto sarebbe quello di poterti stringere per scaldarti un po’, tu che ne hai così bisogno dopo tutto quel freddo che ti è entrato in corpo in quell’incredibile incidente e che non ti ha più abbandonato.
Un fortissimo abbraccio, Arbor

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Akira
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Re: Mi devo preoccupare?

Messaggio da Akira » gio dic 13, 2012 11:32 am

Benvenuta Mita! Quanti anni hai?

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