Il mio inizio fruttariano

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luciana pittrice
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Il mio inizio fruttariano

Messaggio da luciana pittrice » mar set 11, 2012 8:28 am

Ciao a tutti...Nuova nel percorso da vegetariana a fruttariana chiedo consiglio a voi su quantità e cibi,anche se leggendo tra i forum ho capito abbastanza su quella che dovrebbe esser un alimentazione corretta (intendo per il peso del cibo). Faccio un esempio di quello che mangio in un giorno: 5 fichi, 2 fette melone giallo, 4 prugne, 5/6 nocciole. 1 mela prima di andar a dormire! é corretta?? Grazie a tutti!

Runner
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Re: Il mio inizio fruttariano

Messaggio da Runner » mar set 11, 2012 10:44 am

A me sembra poco, ma solo tu puoi saperlo. Ti consiglio di calcolare su internet quante calorie devi assumere per mantenere il tuo pesoforma ideale, e regolarti di conseguenza. 1 chilo di frutta generica equivale a circa 400 calorie, 1 chilo di banane a 800. Soprattutto all'inizio del cambio di regime alimentare è importante non causare scompensi e carenze all'organismo. Aggiungi una bella insalata con verdure a foglia tenera verde (rucola, lattuga, radicchio verde, ecc), importante per i minerali.

luciana pittrice
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Re: Il mio inizio fruttariano

Messaggio da luciana pittrice » mar set 11, 2012 11:21 am

Grazie...lo farò sicuramente! comunque cerco di mangiare in più tappe,più volte perchè mi sento subito sazia e non voglio incompere in carenze. Anche perchè stamattina ho ritirato le analisi e ho una leggera carenza di ferritemia... cosa devo mangiare in maniera maggiore? Grazie ancora.

Runner
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Re: Il mio inizio fruttariano

Messaggio da Runner » mer set 12, 2012 12:29 am

Se hai carenza di ferro, devi mangiare... alimenti ricchi di ferro! :D

Per avere un apporto corretto di minerali ci sono varie cose da fare:
. Mangiare verdure a foglia tenera verde scuro, facendo attenzione che non siano ricche di antinutrienti (fitati e ossolati) come ad es. biete e spinaci (sì ricche di minerali, ma anche di antinutrienti). Rucola e radicchio verde sono specialmente ricche sia di ferro che di calcio e povere di antinutrienti.
. Mangiare alimenti ricchi di ferro insieme ad alimenti ricchi di vitamina C, che ne facilita l'assorbimento.
. Assumere una dose adeguata di vitamina D (tramite l'esposizione al sole), essenziale per l'assorbimento dei minerali.

. Informarsi. Su internet trovi tutte le info necessarie: tabelle con le verdure più ricche di minerali, ecc. Secondo me è importante non andare a tentativi, ma informarsi bene prima di intraprendere un cambiamento di regime alimentare così "radicale" come quello verso il vegan-crudismo.

In bocca al lupo!

arbor
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Re: Il mio inizio fruttariano

Messaggio da arbor » mer set 12, 2012 4:05 am

Ogni posizione è naturalmente legittima, compresa la tua Runner, anche se è ben lontana da quella prevalente su questo forum, che è ben sintetizzata da due interventi che qui ti riporto: il primo di Marco Urbisci, il nostro moderatore (autore del libro che sintetizza in modo ancora più esauriente l’approccio crudista), il secondo di Ross0 relativo al tema cruciale dell’assimilazione. Gli onnivori hanno in genere grossi problemi di assimilazione, ecco perché manifestano carenze varie, il ferro piuttosto che il calcio o l’omocisteina ecc.. Quando un onnivoro passa al crudismo, ai problemi di scarsa assimilazione si aggiungono quelli della detox, che se possibile peggiorano ulteriormente certi valori, ma per il nostro bene. Con la detox, infatti, il nostro organismo inizia a fare le pulizie di casa, quindi c’è molto sporco in circolazione: se lo vai a misurare in quel momento potresti magari spaventarti, è sempre così quando si mette in ordine la casa, prima la si mette a soqquadro. Ma, a pulizie terminate, tutto ritorna in ordine e pulito. Ecco, bisognerebbe aspettare che la detox abbia esaurito il suo compito (cosa che richiede del tempo, anche di alcuni anni, anche se vistosi effetti si vedono già dopo pochi mesi), prima di andare a misurare valori e carenze. Prima, serve a poco o nulla, dopo, a lavori ultimati, non se ne sente più il bisogno tanta diventa la sicurezza acquisita in virtù di una condizione di grande benessere come mai provato prima.
La dieta vegan crudista che qui si sostiene, con le cautele indicate relativamente in particolare ai grassi (10% max) e alle calorie da carboidrati semplici (frutta) in misura adeguata al proprio fabbisogno calorico, è davvero una dieta completa di tutto, e dunque ci risparmia un sacco di preoccupazioni intorno alle varie carenze di cui si sente parlare in giro (proteine, ferro, calcio, B12, omocisteina, omega 3 ecc.). Naturalmente la certezza assoluta non è automaticamente garantita a tutti, bisogna vedere le condizioni di partenza di ognuno, molto diverse fra loro e in alcuni casi già più o meno deteriorate. Quindi non si può escludere, con assoluta certezza, che non possa essere raggiunta la perfezione, e che qualche aiutino possa alla fine risultare consigliabile. Ma questo andrebbe deciso soltanto a posteriori, mentre a priori non sarebbe significativo.
Buona lettura, Arbor

Marco:
Da quando seguo i principi dell’Igiene Naturale, ho smesso di calcolare quantità di vitamine, proteine, omega 3 e 6, sali minerali, ecc., che rappresentano una visione frammentata del discorso “nutrizione”. Preferisco di gran lunga alimentarmi con quelli che sono i cibi che l’Igienismo ha identificato come “ideali” per l’Uomo e per la sua natura “frugivora”, comune alle altre scimmie antropomorfe che appartengono alla superfamiglia degli “Ominoidi”, insieme a noi, appunto. Risultato? Meraviglioso!! Non calcolo più nulla, mangio fino a sazietà e godo di una salute di cui non ho MAI goduto prima. Sicuramente bisogna imparare molte cose a riguardo di come nutrirsi di frutta e verdura: è per questa ragione che ho scritto il libro, per evitare di commettere troppi errori che pregiudicherebbero i risultati ottimali che ognuno di noi si deve aspettare nutrendosi prevalentemente di frutta e verdura crude con una minima quantità di grassi. Bisogna anche tenere presente che il discorso degli omega 3 e 6 è abbastanza recente: chissà quanti altri nutrienti verranno isolati in futuro, dalla cui presenza o meno verrà fatta dipendere la nostra salute. Io credo che nel cibo che Madre Natura ha stabilito per la nostra specie, tutti i macro e micro nutrienti che sono stati scoperti e che lo saranno in futuro, siano già compresi nella proporzione ideale. Comunque, giusto per non lasciare inevasa la tua domanda, se vuoi fare riferimento a Graham, ancora una volta, su uno dei suoi testi (al momento non ricordo quale) si trova una tabella che illustra come il rapporto omega 3/omega 6 sia contenuto in modo ideale nella frutta. Ma, a mio giudizio, questo non significa più di tanto. Chissà quante altre tabelle sono state fatte da altri che dimostrano che il giusto rapporto viene soddisfatto solo nutrendosi con un altro tipo di dieta piuttosto che con un altro ancora. L’unica è sperimentare su se stessi. Io, tra l’altro, non mangio quasi mai semi oleosi, preferisco l’avocado, lo sento più digeribile, non è escluso però che prima o poi provi a creare qualche condimento a base di semi oleosi, per cambiare un po’, ogni tanto. Per esempio, a volte, raramente, uso il “tahin”, che però acquisto già fatto e che è purtroppo quasi sempre ricavato da semi già riscaldati. Ecco perché non lo uso se non occasionalmente.
Ross0:
I medici tendono a NON considerare un aspetto di vitale importanza per l'assimilazione. Ovvero la situazione dei villi intestinali.

L'assorbimento di qualsiasi nutriente è piu' o meno efficiente da persona a persona, per ragioni genetiche, per anomalie individuali, per conformazione e chi piu' ne ha piu' ne metta. Ma tutti quanti dobbiamo passare dai villi intestinali per assorbire i nutrienti.

I villi intestinali di chi "mangia un po' di tutto" sono assolutamente inefficienti. E sulla base di questi villi inefficienti si "calcolano" (e su questo ci sarebbe da aprire un capitolo lunghissimo, per chi non fa di mestiere il ricercatore e non sa cosa stia dietro a una "ricerca") i valori "necessari" di questo o di quel nutriente.

Arbor avrà già scritto in lungo e in largo quanto i valori che girano siano modificati in modo a dir poco umoristico ogni pochi anni dai vari enti "competenti", e se non lo ha già fatto, lo potrà fare molto meglio di me.

Io mi limito a ricordare che i villi intestinali sono costituiti da un tessuto delicatissimo, che viene completamente compromesso dalla presenza di depositi stagnati, dal famoso "muco", dalla presenza di film "collosi", dall'abuso persino di cibi con alto contenuto di fibre non idrosolubili (e Marco potrebbe certamente citare con moltissimo vantaggio generale le sue conoscenze). Ora faro' un paragone davvero degno di un programma di canale 5...Pensiamo ai villi come a delle spugnette, e pensiamo a irritarle con cadaverina e putrescina (se c'è un chimico fra voi che ha fatto qualche laboratorio serio di organica starà ridendo pensando a come si va a casa alla sera dopo avere sintetizzato queste due simpatiche ammine e i tuoi compagni di appartamento ti accolgono con un "oddio ma che cosa hai fatto, ma quanto puzzi!!!!!"), pensiamo a otturarle con quella pastella collosa che sono i cereali, pensiamo a ricoprirla di muco, pensiamo a irritarli quotidianamente con fibre dure come ramazze, che determinano un'inspessimento progressivo dei tessuti. Ci vogliono tempi davvero lunghi perchè ci sia un ricambio cellulare cosi' profondo da rimettere i villi intestinali a posto...
non c'è molto da stupirsi se igienisti e monaci shaolin possono vivere sereni senza integratori mentre le persone che "mangiano un po' di tutto" sono tutte per lo piu' pronte a calarsi giu' pasticconi...Non so se le pastiglie aiutino, ma di sicuro non danneggiano piu' della "alimentazione equilibrata" che manda in tilt gli organuli responsabili di assimilare quello che mangiamo.

Nel caso specifico di Runner, direi che, a parte ogni considerazione che è ben giusto sottoporgli, affinchè lui comunque possa decidere con la propria testa quello che è meglio per lui...se è agli inizi del crudismo, io direi anche che il suo corpo comunque è in un momento "eliminativo" e non "assimilitavo"...integrare non credo servirebbe, anche nel caso in cui gli integratori gli facessero bene, ma in ogni caso...bah, non penso che lo danneggi seriamente, anzi...in ogni caso se gli integratori lo aiutano a non sentirsi "scoperto"...sentimento che genera tensione e stress...bene. La tensione, la paura e lo stress sono fonte di tossine, se uno con un po' di zucchero colorato e qualche sostanza a basso dosaggio...sta al riparo dalle tossine psicologiche dello stress, non puo' che essere un bene.

Quando i suoi villi intestinali si saranno rigenerati (per un rinnovo completo dei tessuti cellulari, con l'inquinamento attuale ci sono tempi dell'ordine dei tre anni!!!) sarà già da un bel pezzo stufo dei suoi integratori secondo me

E per ora le nostre asserzioni a lui non possono che fare l'effetto del delirio di un gruppo di fanatici che vanno avanti sorretti da una specie di "fede" ottusa e una vaga fiducia "nel grande Valdo" o chi per lui

Ancora sul tema: la fluidità del sangue. A cosa serve avere un vagone di nutrienti nel flusso sanguigno, se poi il sangue ha cataboliti, tossine, e viscosità fuori registro? A poco. Per questo in detox serve a poco prendere integratori. Ma se "servono" a sentirsi tranquilli, allora...meglio prenderli. A cosa serve mangiare carne con ferro e B12 in abbondanza, se il sangue non riesce a fare il suo mestiere (vedi quanto scritto da Arbor)? A niente, tutti sappiamo che chi "mangia un po' di tutto" è spessissimo anemico e ha l'omocisteina oltre 20.

A tutto supporto del crudismo c'è ovviamente che con un sangue pulito e fluido, quei nutrienti che circolano, per poco che sia, non hanno problemi ad arrivare a destinazione.

Le membrane cellulari, che alla fine della fiera sono le vere responsabili della nostra salute, NON funzionano se sono compromesse da ristagni locali, cataboliti tossici, veleni etc etc. Non è certo sparando sovraddosi di nutrienti che si puo' credere di riparare la loro compromissione.

Chi vuole "integrare" deve prima pensare a come "rigenerare" le membrane cellulari. E' li' che si decide tutto. La salute del corpo parte dalla salute delle cellule. Cellule con liquidi extratissutali, equilibrio elettrolitico capovolto, membrane fragili e non piu' elastiche sono la premessa di ogni malattia e di ogni carenza.

Non è utile pensare a quanto combustibile mandare al motore, se le valvole sono otturate.

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marco urbisci
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Re: Il mio inizio fruttariano

Messaggio da marco urbisci » mer set 12, 2012 10:52 am

Ciao Luciana... aggiungo anche la mia opinione... considerato quello che ho visto che mangi... beh, è inutile che ti ripeta quello che già hanno detto Runner e Arbor, riguardo a calorie e grassi. C'è un'altra cosa che viene spesso ignorata: la quantità di verdure a foglia verde da assumere giornalmente che dovrebbe aggirarsi (cito il Dr Graham) tra il 2 e il 6% delle calorie totali. Immaginando che tu consumi almeno 2000 calorie al giorno, la quantità di verdura dovrebbe fornire, in tal senso, tra le 40 e le 120 calorie. Considerato che la lattuga si aggira su 15 calorie/100 grammi, significherebbe mangiare circa dai 300 agli 800 grammi, cioè da 1 a 3 teste di lattuga circa (giusto per dare un'idea). Questo è molto importante perchè se in un'alimentazione crudista la frutta fornisce prevalentemente vitamine (oltre che ai sali minerali), la verdura a foglia verde è ricca di sali minerali, e in più bisogna anche considerare che a meno di non consumare frutta bio, i sali minerali presenti sono ancora di meno. Io stesso, su pressione di amici e parenti preoccupati, dopo 6 mesi dall'inizio di questa dieta a base di sola frutta e verdura prevalentemente cruda, feci le analisi del sangue, e mi ritrovai valori molto bassi di sideremia (lascio da parte tutte le giuste obiezioni già citate da Arbor, più le altre a proposito dei valori standard che la medicina ufficiale ha decretato, sulla base di rilevamente effettuati su onnivori, e quindi non necessariamente affidabili). In seguito venni a conoscenza della necessità di aumentare il consumo di verdura a foglia verde e, alle analisi successive, circa un anno dopo, tutto era ok.

Un abbraccio :D
Marco Urbisci

luciana pittrice
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Re: Il mio inizio fruttariano

Messaggio da luciana pittrice » mer set 12, 2012 9:30 pm

grazie a tutti delle delucidazioni. terrò a mente tutti gli utili consigli inserendo nella mia alimentazione nuovi alimenti. mi terrò aggiornata seguendo il post e se necessario "approfitterò"di nuovo della vostra esperienza:).buona serata!

Luna8
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Re: Il mio inizio fruttariano

Messaggio da Luna8 » gio set 13, 2012 3:37 pm

Arbor, grazie per la spiegazione della pulizia. Credo che non sia un peccato, visto che tanto si mangia, informarsi su cosa contiene più ferro e consumarne un po’ di più, naturalmente se ci piace. Non si tratta di sacrificarsi per imbottirsi di cose che disgustano. Se posso scegliere, perchè non considerare il contenuto di ferro a pari piacere? Magari così Luciana è più tranquilla e questo ha un effetto positivo sulla pulizia del suo tempio ... A volte c’è bisogno di tempo per acquisire la fiducia nella propria alimentazione. Come fai notare, è probabile che si passino anche dei periodi di crisi o di malessere per via della disintossicazione, in cui possono venire dei dubbi ...

Un salutone
Luna

luciana pittrice
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Re: Il mio inizio fruttariano

Messaggio da luciana pittrice » ven set 14, 2012 7:52 pm

luna grazie...tu hai compreso bene il mio pensiero.io son certa del percorso che sto facendo ma il parere di chi è esperto è un terreno prezioso che va custodito e coltivato con attenzione. Si cercavo conferme da chi è più avanti di me. un abbraccio. :)

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