ma così sono cotte...io volevo una ricetta crudistaflib ha scritto:
P.S. per le melanzane puoi farle alla piastra/griglia, poi condite con un po' di olio e origano.
Altrimenti cerca su veganblog "melanzane"
Il mio inizio
Re: Il mio inizio
Re: Il mio inizio
ma più o meno quanto sarebbe bene mangiarne di queste cose?Giulia76 ha scritto:la frutta secca va benissimo, anzi bisogna mangiarla perchè è ricca di grassi vegetali buoni, vitamine e ferro ma sempre al naturale, mai tostata e salata. Quindi ad esempio noci, nocciole, mandorle, pistacchi (eviterei tutto ciò che è tostato tipo mais, noccioline salate ecc). Poi ci sono anche i semi come sesamo, lino, girasole, zucca, anche quelli ottimi, ad esempio nelle insalate.
Secondo me anche le olive sono ok, basta non esagerare con le quantità.
Re: Il mio inizio
Il gas è indice che qualcosa si sta muovendo da quelle parti e quindi smuovendo ... Continua così e tieni duro.
- marco urbisci
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Re: Il mio inizio
Ciao sissy81,
a proposito di quale quantità di frutti grassi e semi oleosi sarebbe bene mangiare, ti potrei consigliare di leggere “La Verità che non sai sul tuo cibo”, che puoi scaricare gratuitamente sul sito http://www.dietaenergiaalta.com . Si tratta di un documento di circa 30 pagine che ti potrebbe fornire una base documentata su cui riflettere e prendere poi le tue decisioni con un nuovo punto di vista. Dopo averlo letto, se ti va di sperimentare, potrai scaricare sullo stesso sito la tabella Calorie/Grassi, e decidere di immettere in tabella, anche solo per qualche giorno, il peso degli alimenti che ingerisci.
Così avrai un’idea molto precisa della quantità di grassi che si ingeriscono normalmente. Dedicando poco tempo a questo “esperimento“, potrai gettare delle basi F-A-V-O-L-O-SE per la tua salute presente e futura. Si tratta di un esperimento che, personalmente, mi ha cambiato la vita in maniera radicale (in senso positivo, ovviamente).
Ciao e buona giornata.
Marco Urbisci
a proposito di quale quantità di frutti grassi e semi oleosi sarebbe bene mangiare, ti potrei consigliare di leggere “La Verità che non sai sul tuo cibo”, che puoi scaricare gratuitamente sul sito http://www.dietaenergiaalta.com . Si tratta di un documento di circa 30 pagine che ti potrebbe fornire una base documentata su cui riflettere e prendere poi le tue decisioni con un nuovo punto di vista. Dopo averlo letto, se ti va di sperimentare, potrai scaricare sullo stesso sito la tabella Calorie/Grassi, e decidere di immettere in tabella, anche solo per qualche giorno, il peso degli alimenti che ingerisci.
Così avrai un’idea molto precisa della quantità di grassi che si ingeriscono normalmente. Dedicando poco tempo a questo “esperimento“, potrai gettare delle basi F-A-V-O-L-O-SE per la tua salute presente e futura. Si tratta di un esperimento che, personalmente, mi ha cambiato la vita in maniera radicale (in senso positivo, ovviamente).
Ciao e buona giornata.
Marco Urbisci
Re: Il mio inizio
Attenzione! Io so che le melanzane crude non si possono mangiare perchè tossiche, come le patate. Correggetemi se sbaglio...sissy81 ha scritto:ma così sono cotte...io volevo una ricetta crudista
Sicuramente in quantità limitate, ma non ti saprei dire con esattezza. Io farei due o tre noci al giorno, oppure un pugnetto di mandorle al naturale, oppure un cucchiaio scarso di semi.sissy81 ha scritto:ma più o meno quanto sarebbe bene mangiarne di queste cose?
Re: Il mio inizio
Mi sembra che sia le patate che le melanzane contengano solanina che è poi quella che fa diventare le patate verdastre, ma eliminata la parte verde non sono nocive. Per le melanzane credo sia nel liquido amarognolo che a volte si elimina salandole
Re: Il mio inizio
sto leggendo l'ebook DEA...mi pare di aver capito che anche il cocco non andrebbe mangiato o cmq limitato l'uso?
io l'adoro....
e anche la frutta essiccata?anche se lo fosse al sole?(mio padre fa dei fichi secchi fenomenali slurp)
io l'adoro....
e anche la frutta essiccata?anche se lo fosse al sole?(mio padre fa dei fichi secchi fenomenali slurp)
Re: Il mio inizio
allora..io sto continuando così..per ora nessun gonfiore e/o brutto effetto collaterale...ho solo riscontrato il bruciore agli occhi..e ieri ho dormito tutto il gg..però potrebbe essere stato il caldo...
vado bene così o devo cmq non mischiare i diversi tipi di frutta e/o verdura?a me mangiare sempre le stesse cose mi annoia...
vado bene così o devo cmq non mischiare i diversi tipi di frutta e/o verdura?a me mangiare sempre le stesse cose mi annoia...
- marco urbisci
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Re: Il mio inizio
Una volta conosciuti (ed eventualmente condivisi) tutti gli elementi che generano un'ottima salute e prevengono o curano eventuali disturbi e patologie (sono ben descritti nel mio libro, "DEA - Dieta Energia Alta"), ognuno accetterà i compromessi che più ritiene opportuno. Io per esempio, ogni tanto mangio datteri (e poi ne pago le conseguenze in termini di probabile fermentazione intestinale) oppure mangio verdure cotte, alla sera (e ne pago le conseguenze in termini di formazione di muco, eccessivo ingombro intestinale, calo della mia solita eccellente energia), oppure a volte eccedo con avocado e/o olive, e ne pago le conseguenze in termini di alito pesante, stanchezza ed evacuazione non ottimale. Si tratta di conseguenze risibili agli occhi di chi segue una dieta onnivora, ma anche vegetariana, vegana, o vegano/crudista ma senza attenzione alla percentuale di grassi consumata. Lo so, perché mi sono trovato in passato a seguire tutte le diete citate, oltre a molte altre.
Adesso però, che seguo la DEA da 2 anni e mezzo, e per la maggior parte del tempo mangio solo frutta e verdura cruda, godo di una salute insperata fino a poco tempo fa, e mi scoccia decisamente perderla, anche se in minima parte, quando, per golosità o necessità (mi trovo fuori casa, o sono invitato a cena, o non ho comprato abbastanza frutta, o la frutta che ho comprato non è buona, o non è matura al punto giusto, o è inverno e in casa fa eccessivamente freddo, ecc.), non seguo le regole fondamentali, ben descritte nel mio libro. Quindi, in poche parole, decido di fare quello che voglio e poi ne pago le conseguenze. Penso che ognuno, senza fare troppi paragoni, debba decidere per sé quali compromessi accettare, meglio ancora se questa decisione è successiva all'aver sperimentato, anche solo per un pò, cosa vuol dire vivere mangiando solo frutta e verdura (anche solo per periodi brevi, o in parte), in termini di salute eccellente, energia, leggerezza, spensieratezza, buon umore, assenza di muco, di dolori vari, di allergie, di odore sgradevole, di problemi gastro-intestinali, ecc. ecc. ecc.
Per quanto riguarda il cocco, non ti posso parlare per esperienza diretta, visto che non sono un grande appassionato di questo frutto, però ho letto nelle mie ricerche che si digerisce bene quando la sua polpa si trova nello stato gelatinoso, mentre è molto difficile da digerire quando è maturo e la polpa si è indurita, e questo me lo ricordo bene da quelle poche volte che l'ho mangiato dopo averlo acquistato da qualche venditore sulla spiaggia.
La necessità di assumere frutta essiccata, semi oleosi o frutta grassa, è l'ultimo appiglio di chi si accinge a seguire una dieta crudista, perché siamo troppo abituati a nutrirci di cibo caloricamente denso e non siamo ancora abituati a consumare nella giusta quantità cibi come frutta e verdura che, essendo composti in massima percentuale di acqua, occupano molto spazio nello stomaco ma non ci forniscono altrettante calorie. Quindi la soluzione è quella di imparare ad aumentare progressivamente il volume di frutta, soprattutto, in modo da fornire al nostro organismo le sufficienti calorie di cui ha bisogno, altrimenti se le prenderà "di prepotenza", obbligandoci, con "voglie improvvise", a mangiare cibo caloricamente denso, quale frutta secca, cibo cotto, cibo amidaceo, frutti grassi, ecc.
Buona giornata
Marco Urbisci
Adesso però, che seguo la DEA da 2 anni e mezzo, e per la maggior parte del tempo mangio solo frutta e verdura cruda, godo di una salute insperata fino a poco tempo fa, e mi scoccia decisamente perderla, anche se in minima parte, quando, per golosità o necessità (mi trovo fuori casa, o sono invitato a cena, o non ho comprato abbastanza frutta, o la frutta che ho comprato non è buona, o non è matura al punto giusto, o è inverno e in casa fa eccessivamente freddo, ecc.), non seguo le regole fondamentali, ben descritte nel mio libro. Quindi, in poche parole, decido di fare quello che voglio e poi ne pago le conseguenze. Penso che ognuno, senza fare troppi paragoni, debba decidere per sé quali compromessi accettare, meglio ancora se questa decisione è successiva all'aver sperimentato, anche solo per un pò, cosa vuol dire vivere mangiando solo frutta e verdura (anche solo per periodi brevi, o in parte), in termini di salute eccellente, energia, leggerezza, spensieratezza, buon umore, assenza di muco, di dolori vari, di allergie, di odore sgradevole, di problemi gastro-intestinali, ecc. ecc. ecc.
Per quanto riguarda il cocco, non ti posso parlare per esperienza diretta, visto che non sono un grande appassionato di questo frutto, però ho letto nelle mie ricerche che si digerisce bene quando la sua polpa si trova nello stato gelatinoso, mentre è molto difficile da digerire quando è maturo e la polpa si è indurita, e questo me lo ricordo bene da quelle poche volte che l'ho mangiato dopo averlo acquistato da qualche venditore sulla spiaggia.
La necessità di assumere frutta essiccata, semi oleosi o frutta grassa, è l'ultimo appiglio di chi si accinge a seguire una dieta crudista, perché siamo troppo abituati a nutrirci di cibo caloricamente denso e non siamo ancora abituati a consumare nella giusta quantità cibi come frutta e verdura che, essendo composti in massima percentuale di acqua, occupano molto spazio nello stomaco ma non ci forniscono altrettante calorie. Quindi la soluzione è quella di imparare ad aumentare progressivamente il volume di frutta, soprattutto, in modo da fornire al nostro organismo le sufficienti calorie di cui ha bisogno, altrimenti se le prenderà "di prepotenza", obbligandoci, con "voglie improvvise", a mangiare cibo caloricamente denso, quale frutta secca, cibo cotto, cibo amidaceo, frutti grassi, ecc.
Buona giornata
Marco Urbisci
Re: Il mio inizio
ieri sono stata ad una cena sociale, quindi niente crudo...
stamattina sono andata in diarrea...come mai?
poi è stata anche la mia prima cena sociale vegetariana...un disastro!c'era pure un macellaio!!
stamattina sono andata in diarrea...come mai?
poi è stata anche la mia prima cena sociale vegetariana...un disastro!c'era pure un macellaio!!
Re: Il mio inizio
Oggi ho la pancia molto gonfia e dolorante, tipo colite..
certo il caffe' bevuto sopra non e'che che mi abbia fatto molto bene..per il resto pero' ho mangiato solo frutta..
certo il caffe' bevuto sopra non e'che che mi abbia fatto molto bene..per il resto pero' ho mangiato solo frutta..
Re: Il mio inizio
Carissima Sissi,
come ti è stato annunciato piu' volte da tutti, prima o poi si hanno sintomi di disintossicazione, specie agli inizi.
Quindi la diarrea è molto probabilmente semplicemente un sintomo di disintossicazione, normale agli inizi di un percorso crudista. Buona prosecuzione e non mollare, frutta a gogo!
come ti è stato annunciato piu' volte da tutti, prima o poi si hanno sintomi di disintossicazione, specie agli inizi.
Quindi la diarrea è molto probabilmente semplicemente un sintomo di disintossicazione, normale agli inizi di un percorso crudista. Buona prosecuzione e non mollare, frutta a gogo!
Re: Il mio inizio
Quindi non e dovuta alla cena di ieri a base di amidi ??
Re: Il mio inizio
uhm, credo di essermi spiegata poco e male, se mangi crudista e poi mangi cibi amidacei, fritti, unti, cotti, con appetitose crosticine carbonizzati, poi ti viene una detox, specie se sei ad inizio percorso crudista, in un momento in cui stai già liberando nel sangue un volume di tossine che impedisce di rimanere sotto il livello di guardia.
Se sei molto avanti nel percorso i sintomi possono essere molto diversi, io non ho piu' fatto un pasto solo cottista e a base di amidi e non so come reagirei. Diciamo che se mi capita di mangiare qualche assaggio di cotto a fine pasto, dopo avere mangiato la mia buona pappa cruda, non sto "male", posso avere dei sintomi di piccola portata al massimo.
Se la tua domanda era "dipende dalla cena di ieri?" io ti dico: se hai nel sangue molte tossine (=se ti stai disintossicando a causa del maggiore apporto di frutta) per forza di cosa ogni cibo sbagliato si trasforma nella classica goccia che fa traboccare il vaso.
Se tu avessi un livello di tossine basso nel sangue potresti piu' facilmente avere un margine di tolleranza piu' alto.
Bacionissimi!!!!!!
Se sei molto avanti nel percorso i sintomi possono essere molto diversi, io non ho piu' fatto un pasto solo cottista e a base di amidi e non so come reagirei. Diciamo che se mi capita di mangiare qualche assaggio di cotto a fine pasto, dopo avere mangiato la mia buona pappa cruda, non sto "male", posso avere dei sintomi di piccola portata al massimo.
Se la tua domanda era "dipende dalla cena di ieri?" io ti dico: se hai nel sangue molte tossine (=se ti stai disintossicando a causa del maggiore apporto di frutta) per forza di cosa ogni cibo sbagliato si trasforma nella classica goccia che fa traboccare il vaso.
Se tu avessi un livello di tossine basso nel sangue potresti piu' facilmente avere un margine di tolleranza piu' alto.
Bacionissimi!!!!!!
Re: Il mio inizio
Ti chiedi come mai la diarrea, la colite, come mai, insomma, la malattia,il dolore (fisico ma non solo).La risposta è invariabilmente la stessa: non è altro che la detox, in qualcuna delle sue infinite manifestazioni o varianti. Come mai proprio la detox? Ti dico l’idea che io (che non sono certo un esperto della materia) mi son fatto, sulla base della mia esperienza personale e di qualche lettura igienista. La detox è una reazione che il nostro organismo, nella sua intima e insuperabile intelligenza e per il suo stesso bene, ha deciso di mettere in atto di fronte a una situazione di squilibrio che dev’essere normalizzata. Quando l’organismo è in equilibrio, esso riesce a smaltire in misura sufficientemente adeguata le tossine che esso produce: si dice in questo caso che l’intossicazione (o tossiemia) si mantiene entro i limiti, o la soglia, di tolleranza, entro quella misura cioè di avvelenamento che il nostro fisico è in grado di sopportare. Questo equilibrio tossiemico può rompersi in due modi opposti fra di loro: o perché il livello di tossiemia viene spinto al di sopra del limite di tolleranza esistente in quel momento, oppure perché il livello tossiemico si abbassa talmente sotto quel limite che il nostro corpo decide a quel punto, per il suo bene, di abbassare la soglia di tolleranza tossiemica. Il primo caso si verifica quando, a causa dell’adozione di uno stile di vita (alimentare in particolare, ma non solo) più scorretto del solito, il nostro organismo si trova ad affrontare un fardello non più tollerabile di scorie tossiche: mangiamo troppo e male, ci affatichiamo e ci stressiamo oltre ogni sana misura, ecc. e il nostro organismo perde l’ordinario equilibrio tossiemico e va in crisi. Il secondo caso si verifica, all’opposto, quando assumiamo uno stile di vita più virtuoso, per esempio grazie ad una dieta di frutta, o addirittura grazie al digiuno (nel quale il fisico ha modo di riposarsi e risparmiare energia, che ora può dedicare alle funzioni di eliminazione e riparazione) : in questo caso la tossiemia abitualmente prodotta precipita fortemente, e allora il nostro organismo decide di modificare i propri parametri di equilibrio, abbassando la soglia di tolleranza delle tossine; in questo modo il nostro corpo avrà così la capacità e l’opportunità di smaltire un po’ di vecchie tossine arretrate e cumulate da qualche parte al proprio interno. Sia in un caso che nell’altro, sia cioè che siamo più “viziosi” che più “virtuosi” del solito, l’equilibrio (fra tossine e soglia di tolleranza delle stesse) si rompe, creandosi una situazione di disequilibrio che dev’essere assolutamente sanata. E in che modo viene sanata? Attraverso la detox, cioè attraverso qualche malattia che il nostro corpo s’inventa per ripristinare quanto prima possibile il proprio equilibrio tossiemico. In pratica cosa succede? Succede che il nostro corpo non ce la fa più a smaltire le tossine attraverso i normali canali (organi) emuntori (reni, fegato, polmoni, intestino, pelle), e così, per sopperire a questa carenza, coinvolge parti (o funzioni) supplementari dell’organismo in un’operazione straordinaria di espulsione di tossine. Esempi: con le affezioni dell’apparato respiratorio (mal di gola, raffreddore, bronchite, polmonite ecc.), sono le diverse vie respiratorie, grazie in particolare alla produzione sovrabbondante di muco, ad essere interessate all’espulsione accelerata delle tossine. Con le affezioni dell’apparato gastro-intestinale (mal di stomaco, gastrite, diarrea, dissenteria, colite ecc.), sono invece gli organi e le funzioni dell’apparato digerente ad essere coinvolti in quest’opera di pulizia (che nel caso della diarrea ad esempio prevede l’evacuazione accelerata delle feci). Anche gli sfoghi cutanei non sono altro che una via supplementare di eliminazione di tossine attraverso la pelle, e con la febbre è ancora la pelle (grazie a una produzione emergenziale di calore) ad essere chiamata all’essudazione delle tossine. Col mal di testa (emicranie) perfino il nostro organo più importante viene direttamente chiamato in causa. Gli esempi sono naturalmente infiniti, quante sono le possibili malattie. Tieni inoltre conto che, mentre si è ammalati, si è pure spossati e inappetenti, condizione, questa, che obbliga in qualche modo l’organismo a prendersi un po’ di riposo: questo consente un notevole risparmio d’energia, che potrà essere più utilmente dirottata verso le operazioni di spurgo in atto. Per questo quando ci si ammala, ci si dovrebbe mettere a letto a digiuno, per favorire una più rapida eliminazione delle tossine: cosa ben diversa dalla ricetta della nonna, che dice che bisogna mangiare per tirarsi su. In questo caso dovremmo piuttosto imparare dai nostri amici animali, che infatti si mettono a digiuno a riposo in un angolo, sorseggiando solo un goccio d’acqua ogni tanto.
E’ chiaro che, secondo questo modo di vedere le cose, la malattia è tutt’altro che un evento funesto, da contrastare e soffocare a tutti i costi, ma è al contrario un processo benefico che la nostra intelligenza somatica mette in azione per il nostro benessere. Così quando abbiamo l’influenza dobbiamo assolutamente evitare di prendere l’aspirina (o peggio ancora l’antibiotico) per abbassare la febbre, per la semplice ragione che la febbre è già essa stessa la nostra cura, e dunque sarebbe come privarsi della cura stessa, una cosa del tutto illogica perché contraria all’interesse del nostro organismo, che in quei momenti ha un’esigenza fondamentale: quella di esser lasciato in pace mentre sta compiendo le operazioni di pulizia (N.B. Naturalmente è sempre bene evitare ogni fanatismo, e attenersi comunque a sana cautela, che impone il ricorso al principio del male minore . Così se il medico mi diagnostica, per dire, una meningite o un’otite interna, sarà opportuno che mi prenda l’antibiotico, per evitare rischi ben più grandi: in casi come questi siamo chiamati a decidere (noi stessi e soltanto noi) per il nostro male minore, e possono essere decisioni anche molto difficili, come nel caso del cancro o di altre gravi patologie (come l’infarto). Ma nella maggior parte dei casi si tratta solo di normale detox, ad esempio una comune influenza, in cui l’uso dell’antibiotico è semplicemente una follia).
In conclusione, la detox è normalmente un processo benefico, che andrebbe in qualche modo favorito. La quale detox si manifesta sia quando ci comportiamo male, nel qual caso essa deve rimediare alla rottura del nostro equilibrio tossiemico che ora dev’essere ripristinato, sia quando adottiamo uno stile di vita virtuoso, in cui la detox interviene a rimuovere i vecchi accumuli di tossine. La detox è in ogni caso la benvenuta. Questo è tanto vero che l’igienismo si è perfino specializzato nella tecnica per suscitare la detox, che è la tecnica del digiuno: una tecnica sofisticata, cui avvicinarsi con le dovute cautele (assistenza).
Dunque, Sissy, non preoccuparti troppo della detox; cerca soprattutto di capire se essa è da ricollegarsi a qualche tuo “sgarro” recente, nel qual caso sarà opportuno metterti un po’ a digiuno (anche solo di un pasto, o di una giornata) e stare un po’ a vedere; oppure se si tratta di una detox indotta da comportamento virtuoso, nel qual caso non dovrai lasciarti intimorire, ma anzi sentirti rassicurata perché è il segnale che il tuo corpo si è messo al lavoro per sgomberare le vecchie scorie, dunque una cosa da favorire non certo da contrastare (almeno tendenzialmente).
In bocca al lupo.
è costretto a impegnare tutto sé stesso (mettendo sotto sequestro ulteriori parti o funzioni di se stesso) per adibirle a tale lavoro straordinario di smaltimento di tossine.
E’ chiaro che, secondo questo modo di vedere le cose, la malattia è tutt’altro che un evento funesto, da contrastare e soffocare a tutti i costi, ma è al contrario un processo benefico che la nostra intelligenza somatica mette in azione per il nostro benessere. Così quando abbiamo l’influenza dobbiamo assolutamente evitare di prendere l’aspirina (o peggio ancora l’antibiotico) per abbassare la febbre, per la semplice ragione che la febbre è già essa stessa la nostra cura, e dunque sarebbe come privarsi della cura stessa, una cosa del tutto illogica perché contraria all’interesse del nostro organismo, che in quei momenti ha un’esigenza fondamentale: quella di esser lasciato in pace mentre sta compiendo le operazioni di pulizia (N.B. Naturalmente è sempre bene evitare ogni fanatismo, e attenersi comunque a sana cautela, che impone il ricorso al principio del male minore . Così se il medico mi diagnostica, per dire, una meningite o un’otite interna, sarà opportuno che mi prenda l’antibiotico, per evitare rischi ben più grandi: in casi come questi siamo chiamati a decidere (noi stessi e soltanto noi) per il nostro male minore, e possono essere decisioni anche molto difficili, come nel caso del cancro o di altre gravi patologie (come l’infarto). Ma nella maggior parte dei casi si tratta solo di normale detox, ad esempio una comune influenza, in cui l’uso dell’antibiotico è semplicemente una follia).
In conclusione, la detox è normalmente un processo benefico, che andrebbe in qualche modo favorito. La quale detox si manifesta sia quando ci comportiamo male, nel qual caso essa deve rimediare alla rottura del nostro equilibrio tossiemico che ora dev’essere ripristinato, sia quando adottiamo uno stile di vita virtuoso, in cui la detox interviene a rimuovere i vecchi accumuli di tossine. La detox è in ogni caso la benvenuta. Questo è tanto vero che l’igienismo si è perfino specializzato nella tecnica per suscitare la detox, che è la tecnica del digiuno: una tecnica sofisticata, cui avvicinarsi con le dovute cautele (assistenza).
Dunque, Sissy, non preoccuparti troppo della detox; cerca soprattutto di capire se essa è da ricollegarsi a qualche tuo “sgarro” recente, nel qual caso sarà opportuno metterti un po’ a digiuno (anche solo di un pasto, o di una giornata) e stare un po’ a vedere; oppure se si tratta di una detox indotta da comportamento virtuoso, nel qual caso non dovrai lasciarti intimorire, ma anzi sentirti rassicurata perché è il segnale che il tuo corpo si è messo al lavoro per sgomberare le vecchie scorie, dunque una cosa da favorire non certo da contrastare (almeno tendenzialmente).
In bocca al lupo.
è costretto a impegnare tutto sé stesso (mettendo sotto sequestro ulteriori parti o funzioni di se stesso) per adibirle a tale lavoro straordinario di smaltimento di tossine.