Riflessioni sull’essicazione casalinga

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Akira
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Re: Riflessioni sull’essicazione casalinga

Messaggio da Akira » mar ott 25, 2011 10:47 am

Molto dipende dal tipo di cibo che si vuole essiccare..

walter48022
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Re: Riflessioni sull’essicazione casalinga

Messaggio da walter48022 » gio dic 13, 2012 6:22 pm

Ciao a tutti,
anche io sto gia' usando l'essicatore. Ne ho uno cessoso da 60 euro verticale. Mia moglie e' crudista/vegana, e sto sperimentanto le schiacciatine, fatte con vari mix di semi di lino, cipolle, pomodori, semi di girasole ecc ecc. Il mio essicatore ha 3 ripiani circolari con un buco/tunnel centrale dove va incastonato il coperchio con il ventilatore.
Preparando questo mix fatti al frullatore/minipimer mi tocca sempre tagliare la carta forno, perche' ovviamente gli impasti si attacano al ripiano di plastica. Premesso che Biosec mi piace per la "garanzia", l'excalibur ha il vantaggio degli accessori con il riapiano in silicone. Ovvero che nel ripiano va appoggiato questo "cabaret" di silicone, senza necessita' di mettere carta forno, ed una volta essicato l'impasto cremoso, che diventa una schiacciatina, per staccarlo basta piegare il "cabaret" di silicone.
Il Biosec non ha questo accessorio ma i ripiani in acciaio/plastica, quindi chi secca verdura/frutta/funghi uno vale l'altro, ma chi usa gli impasti credo che questo ripiano aggiuntivo in silicone faccia la differenza. Oltretutto l'excalibur ha una superficie utile di 1,39 mq e il Biosec poco piu' di 1mq. Probabilmente con l'Exculibur bisogna allungare un po' di piu' i tempi perche' ha un superficie utile piu' grande rispetto al biosec, ma solo il 20% in piu' di potenza, ma permettere con una unica "infornata" di produrre circa il 40% in piu' rispetto al Biosec. Per chi prepare questi impasti cremosi credo che sia davvero comodo questo 40% in piu' di superficie, ma per chi secca frutta/verdura/funghi non cambi piu' di tanto la vita poiche' il tempo di preparazione e' molto piu' semplice e breve, mentre con gli impasti appena preparati e' meglio essicarli subito. Tutte queste sono analisi che ho fatto da me, studiano le varie caratteristiche tecniche, e basandomi sull'esperienza usando l'essicatore cessoso. Sarei curioso di avere conferma da qualche esperto del campo.... saluti a tutti :D

rera
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Re: Riflessioni sull’essicazione casalinga

Messaggio da rera » sab ago 31, 2013 4:03 pm

makiwaka ha scritto: Un paio di settimane fa ho acquistato dalla GBC, per 35 euro, l'essiccatore della clatronic (uguale a quello della bomann).
Ovviamente così com'è non va bene per gli scopi di un'alimentazione crudista, ma è possibile modificarlo e renderlo un essiccatore a temperatura variabile. Non è una cosa immediata, perché ventola e resistenza elettrica fanno parte di un unico corpo alimentato dalla 220v, ma con un po' di pazienza si può fare. Ora lo faccio lavorare a circa 38 gradi e funziona alla perfezione.
Io ho appena comprato un Bonamm, anzi, è il terzo, i primi 2 li ho riportati indietro. Prababilmente era solo scattata la protezione contro il surriscaldamento, però, anche se la resistenza aveva ripreso a funzionare (dopo parecchio tempo) la ventola girava molto più lentamente. Ora lo sto usando collegato con un timer. Mezzora (è l'intervallo minimo) acceso e mezzora spento. Come funziona la modifca che hai fatto?
Grazie.

ciaoraga
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Re: Riflessioni sull’essicazione casalinga

Messaggio da ciaoraga » gio gen 14, 2016 1:31 pm

ross0 ha scritto:Scusate se faccio una domanda ulteriore.
Ma esiccando sotto vuoto? Voglio dire, io sono un chimico, per me un "esiccatore" è una specie di contenitore che può essere messo sotto vuoto con una banalissima pompa, quando si raggiungono pressioni di circa -1 atmosfera, l'acqua contenuta nei miei campioni evapora, quindi pompo via l'umidità, e così via, fino a che il risultato è un prodotto secco, a temperatura ambiente. Senza calore. Con il cibo non funziona? Figuratevi che io credevo che i cibi liofilizzati venissero fatti con il vuoto, non con un esiccatore tipo forno a bassa temperatura.
E da un punto di vista di costo, una pompa devi farla andare qualche minuto, poi il contenitore dovrebbe tenere il vuoto per conto suo. Non ci sarebbero spese importanti, se non ridicole. Meno che ad asciugarsi i capelli penso.
Nessuno di voi ne sa nulla per caso?
Grazie!
ciao,
per caso avete approfondito questo concetto?
magari senza scomodare un macchinario come l'essiccatore sottovuoto (che magari costa anche di più di un essiccatore in acciaio inox) ma semplicemente anteponendo all'essiccazione (homemade, solare, con elettrodomestici), l'uso di una macchina sottovuoto, cose di questo tipo per intenderci
http://www.unolditalia.it/23-macchine-sottovuoto

magari potrebbe accelerare i tempi oppure permettere di eliminare gli inconvenienti dell'essiccazione solare
oppure ancora aumentare la croccantezza
sulla base di quanto diceva quest'utente
MissVanilla ha scritto:cavolo, procedura ingegnosa direi!
io credo che già si utilizzi, nel negozio dove lavoro ad esempio vendiamo della frutta secca - banane mango e ananas - che non è essiccata col calore ma più o meno nel modo che descrivi, e la consistenza è diversissima: è croccante e non gommosa come la comune frutta secca.
credo, anzi son sicura, che si utilizzino apparecchi industriali, a livello domestico non ho mai visto nulla.
anche se leggo su internet che la cottura sottovuoto non può essere fatta sopra i 95° e sotto i 65°, non ho idea se viene scritto per motivi igenici o per semplici motivi di risultato di cottura

cmq vorrei chiedervi un consiglio in generale, perchè gli essiccatori economici sono tutti in plastica e quelli in acciaio inox costano veramente troppo, quindi prima di procedere ad un acquisto vorrei fare una prova delle varie ricette.
mi interessano soprattutto le chips di mela (o di daikon o le altre cmq) oppure avevo visto la ricetta di uno strudel veramente interessante
per questo vorrei fare prima una prova con un essiccatore homemade, magari mettendo prima gli alimenti sottovuoto (visto che dovrei avere questo elettrodomestico)

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