Senza macchinari strani

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Estinzione
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Senza macchinari strani

Messaggio da Estinzione » mar giu 13, 2006 12:27 pm

Ciao Sara, sono seriamente intenzionato a diventare crudista tendenzialmente fruttariano, però ci sono alcuni problemi:

*di verdura cruda mi piace pochissima roba: solo pomodori, insalata, carote alla julienne.
*la frutta secca (sia noci che frutta essicata) la detesto.
*non ho intenzione di comprare macchinari come essicatore, germogliatore, disidratatore, frullatore o cose simili: quello che mangio deve essere il più possibile al suo stadio naturale, senza manipolazioni... altrimenti non vedo il senso di essere crudisti. Inoltre non voglio sprecare energia elettrica.

La frutta invece mi piace quasi tutta, tranne pere, uva, melone e poco altro. La frutta tropicale non la mangio perchè da me non si trova equo-solidale, e non voglio contribuire allo sfruttamento.

Hai qualche consiglio da darmi su come regolare la mia alimentazione? Non rischio di incorrere in qualche carenza, avendo uno spettro di cibi così limitato (e senza frutta secca, ecc.)?
Cosa ne pensi del diventare fruttariani?

Scusa il terzo grado, ciau

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Sauro Martella
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Re: Senza macchinari strani

Messaggio da Sauro Martella » mar giu 13, 2006 1:23 pm

Mi sembra di leggere un pò troppi paletti messi prima di iniziare... prova a prendere una decisione così sana e naturale senza voler necessariamente esaminare tutto nerl dettaglio e tieni conto che diventando crudista, nel tempo il tuo senso del gusto e della necessità alla masticazione di cibo privo di acqua, cambieranno, come cambieranno i tuoi stimoli verso il cibo.
Per questi motivi, è forse inutile farsi prima la lista delle cose negative...
Ma qui certamente la dolce sara saprà darti molte più indicazioni di me, un pò perchè è la moderatrice del forum e un pò perchè lei crudista lo è davvero, mentre io solo a brevi periodi quando ne ho l'ispirazione...
Un augurio di un buon pranzo crudista.
:-)

Sauro Martella
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MissVanilla
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Messaggio da MissVanilla » mar giu 13, 2006 9:01 pm

Ciao Estinzione,
posso dirti che una dieta prevalentemente fruttariana, con in aggiunta i vegetali che hai nominato, è fattibile e sana. Non è in effetti assolutamente necessario essiccare, germogliare o altro, ne mangiare frutta secca. Anzi, in effetti queste pratiche vanno bene in regimi di transizione, e sarebbe poi auspicabile passare ad una alimentazione più semplice. Spesso diventa proprio una esigenza naturale.
Il problema qui, piuttosto, è che forse ti stai lanciando subito in una dieta estremamente semplice. Non so come mangi adesso, posso dirti che più naturale è la tua alimentazione, più facile sarà nutrirsi con soddisfazione di frutta. Il punto sta qui, è importante mangiare sempre con soddisfazione e non vivere in regime punitivo. Altrimenti diventa difficile durare a lungo.
E arrivare a mangiare sola frutta e sentirsi perfettamente appagati spesso richiede dei passi intermedi. A seconda di come mangi adesso, se dovessi sentire la necessità di mangiare qualcosa di più concentrato nei primi tempi di fruttarianesimo potrai sempre fare un compromesso e aggiungere qualche alimento cotto in modo semplice: delle verdure al vapore, o dei cereali integrali, o dei legumi. Poi col tempo ne sentirai sempre meno la necessità, ed è anche possibile che la tua avversione nei confronti delle verdure crude cambi. Non è insolito cambiare gusti e apprezzare ciò che prima detestavamo!
:)

Estinzione
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Messaggio da Estinzione » mer giu 14, 2006 9:13 am

MissVanilla ha scritto:Il problema qui, piuttosto, è che forse ti stai lanciando subito in una dieta estremamente semplice. Non so come mangi adesso, posso dirti che più naturale è la tua alimentazione, più facile sarà nutrirsi con soddisfazione di frutta. Il punto sta qui, è importante mangiare sempre con soddisfazione e non vivere in regime punitivo. Altrimenti diventa difficile durare a lungo.
Già adesso mangio in maniera molto semplice, ho eliminato da tempo cibi elaborati e confezionati, mangio solo alimenti al naturale con pochi condimenti. Ho un'alimentazione vegan che non prevede il consumo di cereali se non estremamente di rado, e senza dolci o schifezze. Di solito durante il giorno mangio frutta, dato che in ufficio non ho la pausa pranzo, e la sera legumi o seitan o derivati della soia con verdura solitamente cruda. Le uniche cosa che abbandonerei con rimpianto sono i legumi e il seitan. C'è poi il fattore sociale: ogni tanto capitano le cene con gli amici, si va a mangiare una pizza oppure a una cena vegan. In quel caso non mi faccio troppi problemi e mangio di tutto... troverei un po' triste ridurmi in queste occasioni a consumare un'insalatina. Però allo stesso tempo ho paura che sgarrando, cioè prendendo una pizza ogni tanto, possa tornarmi la voglia di cibi cotti. Hai presente? :-)

Marco Valussi
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Messaggio da Marco Valussi » gio giu 15, 2006 10:06 am

MissVanilla ha scritto:Ciao Estinzione,
posso dirti che una dieta prevalentemente fruttariana, con in aggiunta i vegetali che hai nominato, è fattibile e sana. Non è in effetti assolutamente necessario essiccare, germogliare o altro, ne mangiare frutta secca. Anzi, in effetti queste pratiche vanno bene in regimi di transizione, e sarebbe poi auspicabile passare ad una alimentazione più semplice. Spesso diventa proprio una esigenza naturale.
Il problema qui, piuttosto, è che forse ti stai lanciando subito in una dieta estremamente semplice. Non so come mangi adesso, posso dirti che più naturale è la tua alimentazione, più facile sarà nutrirsi con soddisfazione di frutta. Il punto sta qui, è importante mangiare sempre con soddisfazione e non vivere in regime punitivo. Altrimenti diventa difficile durare a lungo.
E arrivare a mangiare sola frutta e sentirsi perfettamente appagati spesso richiede dei passi intermedi. A seconda di come mangi adesso, se dovessi sentire la necessità di mangiare qualcosa di più concentrato nei primi tempi di fruttarianesimo potrai sempre fare un compromesso e aggiungere qualche alimento cotto in modo semplice: delle verdure al vapore, o dei cereali integrali, o dei legumi. Poi col tempo ne sentirai sempre meno la necessità, ed è anche possibile che la tua avversione nei confronti delle verdure crude cambi. Non è insolito cambiare gusti e apprezzare ciò che prima detestavamo!
:)
Cara MissVanilla,
pur non mettendo in dubbio che una dieta basata esclusivamente su cibi vegetali crudi abbia delle grosse potenzialità, credo sia necessario dire che al contrario delle diete vegetariane/vegane, non esiste ancora una tale messe di dati da poter dire che una dieta crudista sia generalizzabile a tutti gli strati della popolazione. Ci sono dati interessanti che riportano un ottimo abbassamento dei livelli di colesterolo e trigliceridi, ma ci sono ancora incertezze circa i livelli di HDL, ed in genere rispetto ai livelli di grassi (che, ricordiamocelo, sonmo fondamentali per la nostra salute) e di calorie totali, circa l'effetto a lungo termine sul tratto gastrointestinale, sulla sequestrazione di alcuni nutrienti a causa dell'elevata percentuale di fibre, sulla presenza di alcuni antinutrienti non eliminati durante la cottura. In particolare mi pare che una dieta cridusta ulteriormente limitata dall'eliminazione o drastica riduzione di verdura e semi rischierebbe un serio squilibrio dal punto di vista dei lipidi e nutrienti ad essi associati, e delle proteine. Non dimentichiamo inoltre che la cottura esiste da abbasstanza tempo nella storia del genere Homo da aver potuto ingenerare delle modificazioni (ad esempio adattamento a cibi cotti e a riduzione dei livelli di antinutrienti o metaboliti secondari tossici). Una dieta esclusivamente fruttariana, visti i livelli molto elevati di zuccheri della frutta selezionata dall'uomo, potrebbe dare problemi di gestine della glicemia, e potrebbe portare a disturbi nella crescita in bambini piccoli.
Naturalmente queste sono solo supposizioni dato che, per l'appunto, mancano dati sufficienti per dare risposte chiare alle domande sulla sicurezza delle diete sopracitate.
Cosa ne pensi?
Ciao
Marco

Estinzione
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Messaggio da Estinzione » gio giu 15, 2006 1:24 pm

Marco Valussi ha scritto:Ci sono dati interessanti che riportano un ottimo abbassamento dei livelli di colesterolo e trigliceridi
Questi li ho già ai minimi storici (per colesterolo qui intendo quello "cattivo", ovviamente). Per il resto anch'io condivido un po' gli stessi dubbi di Marco, ma la lettura dell'esperienza diretta di chi ha provato per anni questo tipo di alimentazione mi ha quasi convinto.

Marco Valussi
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Messaggio da Marco Valussi » gio giu 15, 2006 1:38 pm

Estinzione ha scritto:
Marco Valussi ha scritto:Ci sono dati interessanti che riportano un ottimo abbassamento dei livelli di colesterolo e trigliceridi
Questi li ho già ai minimi storici (per colesterolo qui intendo quello "cattivo", ovviamente). Per il resto anch'io condivido un po' gli stessi dubbi di Marco, ma la lettura dell'esperienza diretta di chi ha provato per anni questo tipo di alimentazione mi ha quasi convinto.
Intendiamoci, non parlo di una controindicazione, in fondo molti vegani sono gìà molto vicini al crudismo, penso piuttosto che la limitazione dei gruppi alimentari rende una dieta sempre più delicata e meno generalizzabile, punto.
ciao
marco

MissVanilla
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Messaggio da MissVanilla » ven giu 16, 2006 6:50 am

Marco Valussi ha scritto: Cara MissVanilla,
pur non mettendo in dubbio che una dieta basata esclusivamente su cibi vegetali crudi abbia delle grosse potenzialità, credo sia necessario dire che al contrario delle diete vegetariane/vegane, non esiste ancora una tale messe di dati da poter dire che una dieta crudista sia generalizzabile a tutti gli strati della popolazione. Ci sono dati interessanti che riportano un ottimo abbassamento dei livelli di colesterolo e trigliceridi, ma ci sono ancora incertezze circa i livelli di HDL, ed in genere rispetto ai livelli di grassi (che, ricordiamocelo, sonmo fondamentali per la nostra salute) e di calorie totali, circa l'effetto a lungo termine sul tratto gastrointestinale, sulla sequestrazione di alcuni nutrienti a causa dell'elevata percentuale di fibre, sulla presenza di alcuni antinutrienti non eliminati durante la cottura. In particolare mi pare che una dieta cridusta ulteriormente limitata dall'eliminazione o drastica riduzione di verdura e semi rischierebbe un serio squilibrio dal punto di vista dei lipidi e nutrienti ad essi associati, e delle proteine. Non dimentichiamo inoltre che la cottura esiste da abbasstanza tempo nella storia del genere Homo da aver potuto ingenerare delle modificazioni (ad esempio adattamento a cibi cotti e a riduzione dei livelli di antinutrienti o metaboliti secondari tossici). Una dieta esclusivamente fruttariana, visti i livelli molto elevati di zuccheri della frutta selezionata dall'uomo, potrebbe dare problemi di gestine della glicemia, e potrebbe portare a disturbi nella crescita in bambini piccoli.
Naturalmente queste sono solo supposizioni dato che, per l'appunto, mancano dati sufficienti per dare risposte chiare alle domande sulla sicurezza delle diete sopracitate.
Cosa ne pensi?
Ciao
Marco
Ciao Marco,
ovviamente comprendo i tuoi dubbi, sono dubbi che molti si pongono, anche all'interno del movimento crudista. Come tu affermi non ci sono molte ricerche scientifiche nel settore, ed infatti in genere ci si basa sull'esperienza e sul buon senso. Il tema dell'adattamento dell'uomo al cibo cotto è ancora molto dibattuto, molti ritengono che non ci sia stato il tempo necessario per un vero adattamento al cotto, e che pertanto i cibi manipolati col calore rappresentino ancora un problema per il nostro organismo, che li considererebbe "corpi estranei". E' chiaro poi che ci sono vari livelli di cottura e quindi di dannosità, comunque è difficile dibattere in questo campo. Riguardo al discorso dei nutrienti, io mi baso sul senso logico. Ritengo che cuocere un cibo non possa arrecare nessun vantaggio. Sarebbe assurdo che la natura ci avesse creati incapaci di gestire il contenuto di fibra degli alimenti limitando l'assorbimenti di nutrienti. Sarebbe un controsenso, che non favorirebbe certo la specie. Nessun animale in natura ha questo problema, perchè dovremmo averlo noi? Anche se ci fossimo adattati alla cottura, non avrebbe senso comunque andare a perdere la capacità di assimilare i cibi. E' vero che nei primi tempi da crudista le fibre extra introdotte possono dare fastidio, ma si tratta solo di acquisire di nuovo la capacità di gestirle, che torna dopo un po' di tempo. Inoltre, non dimentichiamo che esistono ancora molte popolazioni che vivono prevalentemente di cibi crudi (gli Hunza ad esempio, ma anche altre) e che sono molto longeve.
Sul discorso degli zuccheri, tieni conto che la frutta pur contenendone un livello elevato ha generalmente un indice glicemico piuttosto basso. Chi ha una alimentazione tradizionale mangia pane, pasta e cereali, tutti cibi dall'elevato indice glicemico, per non parlare dello zucchero, arrivando normalmente ad assumere un quantitativo di carboidrati pari in genere a quello di un crudista. Con la differenza che la glicemia di un "tradizionalista" è messa molto più a rischio per il suddetto motivo. Alla fin fine tutto il carburante che immettiamo deve essere ritrasformato in glucosio, quello che cambia è la qualità della materia prima, e in questo caso la frutta vince senza dubbio contro i farincei per l'aggiunta di acqua preziosa, fibre, vitamine e oligoelementi. E vitalità.
Detto questo, rimane il discorso dell'esperienza individuale. Io non raccomando mai di passare al crudismo completo senza aver fatto un periodo transitorio. C'è chi si trova benissimo con una dieta cruda all'80% mantenendo qualche verdura cotta, o legumi o qualche cereale, c'è chi si spinge oltre e rimane "folgorato" dalla vitalità aggiunta che regala il crudismo totale, come nel mio caso, anche se pure io ogni tanto "sgarro". Dipende dai casi, ma in genere appunto l'esperienza personale e i benefici ottenuti rappresentano motivo sufficiente per mantenere una dieta apparentemente rigida. Ad ogni modo, come dici tu, il discorso non è generalizzabile a tutti gli strati della popolazione, io suggerisco di provare...e vedere! E sempre con spirito critico.
Un saluto.

MissVanilla
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Messaggio da MissVanilla » ven giu 16, 2006 7:00 am

Estinzione ha scritto:
MissVanilla ha scritto:Il problema qui, piuttosto, è che forse ti stai lanciando subito in una dieta estremamente semplice. Non so come mangi adesso, posso dirti che più naturale è la tua alimentazione, più facile sarà nutrirsi con soddisfazione di frutta. Il punto sta qui, è importante mangiare sempre con soddisfazione e non vivere in regime punitivo. Altrimenti diventa difficile durare a lungo.
Già adesso mangio in maniera molto semplice, ho eliminato da tempo cibi elaborati e confezionati, mangio solo alimenti al naturale con pochi condimenti. Ho un'alimentazione vegan che non prevede il consumo di cereali se non estremamente di rado, e senza dolci o schifezze. Di solito durante il giorno mangio frutta, dato che in ufficio non ho la pausa pranzo, e la sera legumi o seitan o derivati della soia con verdura solitamente cruda. Le uniche cosa che abbandonerei con rimpianto sono i legumi e il seitan. C'è poi il fattore sociale: ogni tanto capitano le cene con gli amici, si va a mangiare una pizza oppure a una cena vegan. In quel caso non mi faccio troppi problemi e mangio di tutto... troverei un po' triste ridurmi in queste occasioni a consumare un'insalatina. Però allo stesso tempo ho paura che sgarrando, cioè prendendo una pizza ogni tanto, possa tornarmi la voglia di cibi cotti. Hai presente? :-)
potenzialmente è vero, l'ho sperimentato io stessa, se si introduce quache alimento cotto nella normale alimentazione crudista questa scatena spesso la voglia di lanciarsi su altri cibi cotti, e il discorso vale in particolar modo per i farinacei che a mio avviso causano una vera e propria dipendenza 8specie il frumento). Però se tu riesci a gestire la cosa facilmente, a concederti anche una pizza e poi tornare alla tua alimentazione senza problemi, non fartene un cruccio. Può darsi che col tempo anche l'insalatina con gli amici potrà darti soddisfazione ;) ma se così non avviene non ti preoccupare troppo direi.

Lia
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Messaggio da Lia » ven giu 16, 2006 1:07 pm

Ciao, avete perfettamente ragione, Estinzione e Sara: i cibi cotti, più che altro i carboidrati raffinati, portano a desiderare di mangiarne sempre di più: sono crudista all'80%, diciamo; questo mese ho mangiato un pò di pane raffinato e ho potuto constatare che "smettere" è molto difficile (e non è un fatto legato all'appetito vero e proprio, è una specie di desiderio incontrollabile) e oltre a tutto ho avuto un ciclo dolorosissimo, cosa che non avveniva più da quando mi ero messa a mangiare prevalentemente a crudo.
Comunque, secondo la mia personale esperienza mangiare quasi tutto crudo con piccole quantità di legumi cotti e altre cose poco raffinate porta tantissimi vantaggi concreti, dalla perdita di peso alla glicemia stabile al gusto di poter mangiare a sazietà cibi ottimi come la frutta.
Anch'io non mangio tantissimi tipi di verdura cruda, solo lattughe (di ogni tipo, dolci e amare), cetrioli, carote, pomodori, zucchine e poco sedano. Niente cipolle, peperoni nè fave e pochissimi finocchi, non mi piacciono proprio.
Ti consiglio di arricchire le tue insalate con funghi e topinambur, sono proteici e molto buoni. Se ti piacciono le insalate probabilmente ti piaceranno anche gli spinaci freschi, quelli piccoli sono ottimi.
ciao

MissVanilla
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Messaggio da MissVanilla » mar giu 20, 2006 6:42 am

Ottimi consigli Lia!!
Se alcune verdure non ci piacciono non ha senso sforzarsi di mangiarle. Meglio ascoltare il nostro corpo. Comunque compensiamo con gli altri vegetali, non c'è pericolo di carenze, e col tempo anche i gusti cambiano!

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