Inghilterra: indagine relativa agli esperimenti su animali

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Simone L.
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Inghilterra: indagine relativa agli esperimenti su animali

Messaggio da Simone L. » sab mar 26, 2005 6:55 pm

Articolo tratto da: Notiziario Cordis - http://www.cordis.lu/it/

GLI SCIENZIATI BRITANNICI AVVIANO UN'INDAGINE RELATIVA AGLI ESPERIMENTI SUGLI ANIMALI

Quattro organizzazioni scientifiche britanniche hanno avviato un'indagine per appurare se sia opportuno continuare a utilizzare le scimmie nella ricerca medica e biologica.

L'indagine, guidata da David Weatherall, un esperto di genetica dell'Università di Oxford, comporterà lo svolgimento di una valutazione scientifica rigorosa volta a stabilire se esistano alternative all'impiego di primati non umani a scopo di ricerca. Si tratta del primo studio di questo tipo, e scaturisce dai numerosi sviluppi che hanno interessato la scienza biomedica nell'ultimo decennio, compresa la mappatura del genoma umano.

Attualmente, nei laboratori britannici vengono utilizzati circa 3000 primati all'anno, soprattutto per condurre analisi tossicologiche che servono a verificare se i nuovi composti medicinali possono essere dannosi se impiegati nelle sperimentazioni sugli esseri umani. Molti scienziati ritengono che le analogie fisiologiche che sussistono tra esseri umani e scimmie facciano sì che queste ultime costituiscano strumenti validi per indagare sulle patologie e la biologia fondamentale degli umani.

Alcuni ribattono tuttavia che le nuove tecnologie, ad esempio lo sviluppo di topi geneticamente modificati con geni umani, possano fornire in alcuni casi un modello più adatto allo studio delle malattie. Lo studio, che riunirà scienziati provenienti da discipline diverse dalla ricerca sui primati, prenderà in esame la base scientifica attuale e futura per la ricerca con primati non umani.

"Quali sono gli impieghi attuali dei primati nella ricerca medica e quanto è essenziale che tali pratiche proseguano? Possono essere adottati altri approcci? I nuovi sviluppi potrebbero sfociare in altri sistemi sperimentali tipo per i quali il ricorso a primati non umani sia meno importante o addirittura irrilevante?", ha chiesto Sir David Weatherall.

"La nostra speranza è di individuare aree in cui si possa ricorrere a opzioni alternative, quali i topi geneticamente modificati o i modelli al computer", ha dichiarato Sir David Weatherall. "Analogamente, lo studio esaminerà le aree di ricerca in cui tale esigenza continuerà ad essere insopprimibile. Ci stiamo concentrando sulla scienza e cerchiamo di porci interrogativi sui ruoli presenti e futuri dei primati, e su quali alternative offrano gli sviluppi attuali e futuri della scienza per ridurre tale richiesta", ha aggiunto.

In un'intervista con BBC News, Colin Blakemore del Consiglio per la ricerca medica (MRC) - che con la Royal Society, la Academy of Medical Sciences e il Wellcome Trust finanzia il progetto del valore di 20 000 sterline (28 774 euro) - ha spiegato che la scienza tradizionale ritiene che un certo livello di sperimentazioni continuerà ad essere necessario.

"Determinati sistemi di organi delle scimmie sono veramente simili a quelli umani e ciò le rende particolarmente adatte alla ricerca medica - mi riferisco soprattutto al sistema riproduttivo, al sistema ormonale, al sistema immunitario, ai polmoni e al cervello", ha spiegato il professor Blakemore.

"La ricerca sulle scimmie è stata fondamentale per lo sviluppo dei vaccini - in particolare quello contro la poliomielite - ma anche per le recenti sperimentazioni riguardanti possibili vaccini contro l'HIV. Si è rivelata cruciale anche per mettere a punto nuove terapie per l'epatite, i disturbi riproduttivi, l'infertilità e così via, e in futuro si rivelerà essenziale per lo sviluppo di terapie per i disturbi cerebrali", ha dichiarato a BBC News.

I gruppi di animalisti chiedono ai ricercatori di sospendere definitivamente l'uso degli animali, data la loro capacità di provare paura, dolore e sofferenza. L'indagine prevede la presentazione di prove entro il 1° giugno e si propone di produrre una relazione all'inizio del prossimo anno.

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