Autunno caldo, treno bollente, debito pubblico

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Gianluca Ricciato
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Autunno caldo, treno bollente, debito pubblico

Messaggio da Gianluca Ricciato » gio set 01, 2011 1:43 pm

Un piccolo racconto che fa il quadro della situazione italiana del 2011.
Dalla mailing list No Tav Assembleapermenente




Una signora in nero grida:

anzichè fare l'alta velocità

perchè non fanno funzionare i 3ni?


Era alla stazione di Carrara

quando il monitor annunciava

venti minuti di ritardo per


l'unico treno che andava a

Torino senza cambiare, 13,30

e si aspettava di rivedere casa


tre ore e mezza dopo. Il ritardo

si dilata a 35' siamo alle due e

dieci, già da un'ora in stazione.


Il convoglio appare all'orizzonte, le

luci dei fari che brillano, si avvicina

prosegue la sua corsa ad oltre 155


km/ora. Poi si ferma per un quarto

d'ora interminabile, lontano ad un

kilometro circa dal marciapiede.


Il treno 510 sparisce dai monitor

sia in partenza che in arrivo. UN

silenzio profondo avvolge il marciapiede.


Poi dopo lunghe trattative, la voce

gracchiante annuncia che i passeggeri

bontà delle ferrovie, possono salire


sul treno successivo che si fermerà

ECCEZIONALMENTE QUA. Mezz'ora

prima avevo ordinato a cinque giovani


di raggiungere Massa in taxi per prendere

questo treno. Chissà cosa diranno ora...

Saliamo sul treno, sapendo di non avere


diritto a nulla tantomeno ad un sedile.

Arriviamo a Genova dobbiamo cambiare

e prendere il regionale per torino che


ci vomiterà surriscaldati a Porta Nuova

alle sette meno pochi minuti. Ma questo

è nulla, due giorni prima sono stati


cancellati diversi 3ni da Bonassola a sud

ed un ritorno da 40 - 50 minuti si è

rivelato un incubo con sosta di un'ora a


La Spezia e rientro a Carrara oltre loe 11.

possibile che ogni volta che prendi un 3no

tichiedi se e quando arriverai, se gelato


o bollito, e pensi al debito pubblico e a

quanto costerà ancora l'alta velocità.

ric senza maschera

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