insegnanti e burnout

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Kaky
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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da Kaky » mar mar 30, 2010 12:03 am

ciao a tutti e benvenuta ttt...
Il fatto è che sto scrivendo in questo forum perchè sono alla ricerca di un aiuto professionale e non riesco a trovarlo. Sono distrutta.
Tutto ciò che ha a che fare con la scuola ormai mi fa venire il voltastomaco. Ho paura dei bambini.
:cry: :cry:

@ ttt, mi dispiace. è vero, come dice Lisa, in fondo io sono fortunata perchè sono ancora all'inizio e sono ancora in tempo per scappare (anche se questo da solo non sarebbe una soluzione al problema, anzi rischia di peggiorarlo).
comunque negli ultimi tempi ero in crisi più del solito, tanto che sono rimasta a casa per qualche giorno, e una persona che stimo molto mi ha consigliato una psicologa specializzata in problemi legati all'insegnamento. non so di dove sei, ma se graviti intorno a Milano te la segnalo in privato.
io non mi sono ancora rivolta a lei, ma sto pensando di iniziare a fare dei colloqui anche per capire meglio che fare del mio futuro.

mi sono resa conto che il mondo della scuola è peggiore di quanto credevo... ma perchè deve essere una guerra di tutti contro tutti??
quando poi ci sono anche dei disagi emotivi, e magari a volte davvero si perde il controllo o si rischia di farlo, tutti (genitori, ragazzi, ma anche colleghi) sono pronti a protestare e lamentarsi con i dirigenti, e la situazione, che potrebbe risolversi con un po' di sostegno, si aggrava sempre di più... ma spero che questo non sia il tuo caso.
che l'insegnamento sia un lavoro logorante sul piano emotivo, purtroppo, è ormai un dato di fatto. anche le persone più motivate - anzi proprio le più motivate - sono a maggior rischio di burnout. Hai tutta la mia ammirazione per avere scelto un mestiere così difficile e importante e per l'amore che dai ai tuoi ragazzi...perciò ttt, coraggio, cerca di parlarne il più possibile con le persone care e non aver paura di chiedere aiuto!
facci sapere come stai!

@ Lisa: forse non è il mio mestiere (sono la prima a ammetterlo...), ma anch'io ci metto il cuore sennò non mi sentirei così...
:(

un bacione

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alFaris
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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da alFaris » mar mar 30, 2010 12:19 am

Essalamu Elikah!
Kaky ha scritto:mi sono resa conto che il mondo della scuola è peggiore di quanto credevo... ma perchè deve essere una guerra di tutti contro tutti??
Mi verrebbe voglia di scrivere: chi se ne importa del perché, la situazione è questa sicché meglio adeguarsi. Però, se proprio vuoi una risposta (l'hai voluta tu eh!), ti dico subito: perché questa è l'Italia, la scuola ha soltanto amplificato il problema. Un conto sono i leccapiedi in un Ministero, il peggio che può succedere è una pratica in ritardo; un conto sono i leccapiedi in un Ospedale, qui il rischio è che qualcuno muoia; quando i leccapiedi sono presenti nella Scuola, la situazione è appunto quella che conosciamo.
Tanta e tanta gente si è fatta raccomandare dai sindacati, pur di trovare un "buco" da dove spuntare quei quattro soldi; con il bel risultato che essi hanno fatta la nomea, e oggi gl'insegnanti "non fanno niente, hanno tre mesi di vacanze, ecc...". In un Paese civile, certuni sfaccendati sarebbero stati defenestrati da un pezzo: qui, invece, c'è (da sempre invero) la caccia a questi scarti, che tornano buoni quando ci sono le votazioni.

Va bene, vado a dormire.



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ttt
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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da ttt » mar mar 30, 2010 5:57 pm

Grazie per avermi scritto.
Forse la causa di tutto può essere stata una cosa che è successa a inizio anno scolastico. Un bambino che si era trasferito in classe mia l'anno scorso a febbraio, asserendo di essere reduce di atti di bullismo, ha iniziato ad essere violento con alcuni compagni, i più deboli. Ho dovuto chiamare il padre e la sua famiglia si è offesa molto. Da qui una serie di cose, non ho il dono della sintesi, fatto sta che il bambino mi minacciava continuamente in classe e i genitori pure. Se il bambino picchiava un compagno e lo insultava continuamente, all'uscita di scuola mi trovavo il padre che diceva che il figlio gli aveva riferito proprio il contrario.Mi diceva che mi denunciava , mi ha fatto telefonare da un avvocato che mi ha detto che se segnalavo tre bambini ai servizi sociali a me mi lasciava stare. Troppe cose. All'inizio gli altri bambini erano dalla mia parte, giustamente sconcertati dall'accaduto, ma poi tutto si è ribaltato.
Col direttore avevo parlato, lui mi aveva detto di stare tranquilla,ma allora il problema l'avevo con uno solo e lui lo conosceva. Ora ce l'ho con tutti e questo non so se è il caso di dirlo al capo.
Oltre ad un senso di sconfitta e umiliazione assoluta, a scuola perdo la mia dignità ogni giorno perchè non riesco e non posso difendere chi ne avrebbe bisogno se no mi minacciano che mi fanno perdere il posto.
Spero di non aver annoiato nessuno.

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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da ..... » mar mar 30, 2010 8:56 pm

ma registrare le lezioni di nascosto non è contro la legge? per il discorso privacy intendo...
Certo so che se un branco di pezzetti di m. dicono una cosa per un'altra è dura da dimostrare però ci sarà qualche altra soluzione... Spero, (anche registrare ma con il consenso delle famiglie...So che è cosa ardua)

ttt
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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da ttt » gio apr 01, 2010 11:26 am

io so che non è illegale se la persona che registra è presente e che è un sistema che può essere usato per difesa in un procedimento legale se si è accusati di qualcosa. L'avevo letto in internet (per quel che vale) e me l'aveva detto un'amica che svolge un altro lavoro ma che usa lo stesso sistema perchè capita che i suoi sottoposti l'accusino di varie cose. Lei ha detto di aver chiesto consiglio all'avvocato.
Mi sono posta anch'io il problema, tuttora non sono proprio sicura, ma non so che altro fare.

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lisavegan
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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da lisavegan » sab apr 03, 2010 1:35 pm

Hai ragione Kaky,non volevo dire che non fai le cose col cuore...ovvio che non ti sentiresti così!!!!Intendevo solo che,se non è proprio il mestiere della tua vita,in qualche modo ti salvi.
Ttt..mah,io al tuo posto farei la stessima cosa...sei accusata ingiustamente,perciò è giusto che tu ti difenda.Se non hai testimoni(o comunque quelli che hai non sono affidabili),registra!!!Il rispetto è la prima cosa...e poi alla fine nessuno potrà più accusarti..Anzi,alla fine potresti tu denunciare quei genitori che mal si sono comportati nei tuoi confronti...

Kaky
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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da Kaky » mar apr 06, 2010 6:58 pm

@ Lisa, figurati, era più che altro una riflessione mia, non me l'ero presa per quel che avevi scritto...
@ ttt: spero che le vacanze pasquali ti abbiano portato un po' di conforto, come a me... forza e coraggio per il rientro!! :D

alla fine di marzo la situazione era peggiorata notevolmente, ora per fortuna va meglio. non muoio dalla voglia di tornare in cattedra, ma desidero mettermi alla prova. mollare tutto sarebbe un fallimento troppo grosso e rischia di avere conseguenze ancor più gravi in futuro...
comunque mi sono rivolta a una psicologa che mi sta dando una mano a fare un po' di chiarezza nella mia vita. con grande onestà, mi ha consigliato di rivolgermi al servizio pubblico, perchè costa meno e perchè è l'unico che può produrre documentazione con valore legale (non so se i termini esatti sono questi...spero di non aver frainteso...insomma intendo in caso di denuncia per mobbing e cose simili - anche se spero che non sia questo il mio caso!!).
io non lo sapevo proprio, ma i consultori familiari possono offrire assistenza anche in casi di questo tipo.

comunque è bello avervi vicini... il confronto con altre persone è sempre prezioso. :)

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lisavegan
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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da lisavegan » mer apr 07, 2010 11:35 pm

Brava Kaky!!!!Così si parla!!!L'aiuto dello psicologo ti sarà sicuramente prezioso...Forse troverai un'energia rinnovata per continuare questo mestiere,o forse deciderai che è proprio ora di cambiarlo...L'importante è che tu reagisca e ti faccia valere!!!!perchè,da come parli,mi sembri una persona che se lo merita,davvero...Kiss!!

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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da ttt » gio apr 08, 2010 3:09 pm

Ciao a tutti.
Kaky grazie per le informazioni, proverò a rivolgermi al consultorio.
Per me la situazione è tremenda. I bambini non dicono più che dico parolacce (forse hanno capito che registro) ma hanno iniziato a dire (alla fine della quinta) che li picchio tutto il giorno. Hanno detto anche altre cose (che sto sempre fuori, che fumo a scuola e varie), ma queste sono cose su cui non può esserci la testimonianza degli altri colleghi e dei bidelli perchè non è vero. E' come se andassero orientando le calunnie su quello che non può essere contraddetto da fuori la classe (infatti corrono sempre a chiudere la porta) e su quello che veramente mi può nuocere man mano che capiscono come vanno le cose.
Parlano male di me tutti i giorni con la mia collega di classe. Mi arrivano voci che io, tanti anni fa, quando ero all'altra scuola, tiravo la lavagna addosso agli alunni e via dicendo. L'avrebbero detto i miei ex alunni ai genitori dei miei attuali alunni.
Se potessi mi metterei in malattia per il resto dell'anno, perchè in queste condizioni sono terrorizzata, non so cosa potrebbe succedermi. Non so in che tipo di trappola mortale io sia caduta. L'unica cosa che so è che fare il proprio dovere non è affatto sufficiente e che il mestiere di insegnante non lo so fare. Penso che forse in qualsiasi lavoro fallirei, perchè non ci so fare con la gente e non ho mai capito niente nella vita.
Ho sentito parlare di mobilità intercompartimentale, ma credo sia difficile ottenerla. Qualcuno ne sa qualcosa?

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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da ..... » gio apr 08, 2010 8:58 pm

Ma perché hanno questo atteggiamento? Sei stata troppo severa o cmq poco simpatica ai loro occhi? Hai fatto qcsa che si avvicini lontanamente a quel che dicono?
Perdona la domanda...
Potrebbe anche essere che hanno capito la tua fragilità, hanno capito di averti in pugno, che ti senti intimidita da loro, in tal caso ritorna il discorso di far credere loro che tu hai il controllo, ma capisco che è durissima per te...

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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da ttt » ven apr 09, 2010 3:33 am

rossanes ha scritto:Ma perché hanno questo atteggiamento? Sei stata troppo severa o cmq poco simpatica ai loro occhi? Hai fatto qcsa che si avvicini lontanamente a quel che dicono?
Perdona la domanda...
E' la domanda più ovvia. E' per questo che ho paura di parlare di quello che succede.
Comunque non sono stata troppo severa, anzi se hanno avuto da ridire (fino a Natale) è stato sempre per il fatto che io non avevo il cosiddetto polso ,che avevo difficoltà a mantenere la disciplina, eccetera eccetera. Questo quindi fino a poco tempo fa. Da un mesetto sono diventata il mostro, cioè da quando ho telefonato ad alcuni genitori perchè non riuscivo più a fare lezione (si è creata questa situazione da quando quel bambino di cui ho parlato ha cominciato a fare il prepotente).
Poco simpatica ai loro occhi lo sono stata, in quanto ad inizio anno mi sono confidata con alcune colleghe sui problemi che mi creava sempre lo stesso bambino, da qui si è innescata una serie di pettegolezzi, secondo i quali(questo lo dice la mia collega di classe) io avrei parlato dei miei alunni come dei delinquenti. Ma tutto questo mi pare comunque strano .I genitori si sono infastiditi.

Io fumo e siccome mi vedono quando aspetto il pullman e quando sono fuori scuola, questo è stato sempre fonte di accuse. (C'è chi fuma mentre è in servizio ma a loro naturalmente nessuno li tocca). Idem per quanto riguarda il fatto di stare sempre fuori classe (quasi tutti si concedono lunghe pause durante le lezione e a mensa, tranne io perchè:1) non sono del posto (anche se sono 7 anni che lavoro lì) 2) ho pochi argomenti di conversazione 3)sin dall'inizio hocapito la predispozione delle persone verso di me e ho cercato di essere inattaccabile per quanto possibile.

Mi è difficile spiegare la successione degli eventi e dei particolari, ce lafaccio a dirne un pò alla volta, se avete pazienza.
Posso dire che lavoro lontano dalla mia città, che la mia è una classe a tempo pieno e la condivido con una collega del luogo molto più anziana che mi ha sempre rimproverato di fronte agli alunni, che mi ha sempre denigrato e criticato, messo in difficoltà etc etc, ma cmq è logico che se mi trovo in questa situa
zione ho sbagliato, che non so fare l'insegnante.

cmq non so proprio cosa fare, so

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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da ttt » ven apr 09, 2010 3:44 am

non so perchè non sono riuscita a completare il messaggio di prima.

So che parlarne suscita il dubbio che ci sia sotto cmq un fondo di verità (alle accuse), forse è vero, non lo so , è da troppi mesi che va avanti questa storia, (le cose dette, riportate, i rimaneggiamenti)e sono distrutta. Quello di cui sono sicura di fronte a me stessa è almeno questo : 1) non picchio gli alunni 2) non lascio mai incustodita la classe 3)non dico parolacce.
Questo sono due fatti materiali, concreti su cui non posso essere confusa.

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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da ..... » sab apr 10, 2010 4:46 pm

Per quanto riguarda la tua collega e il fatto di rimproverarti davanti... Non esiste!! Indipendentemente dal fatto che abbia ragione o no! Non permetterglielo, se lo farà ancora...

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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da ttt » dom apr 11, 2010 9:16 am

Ciao Rossanes, lo so che non si fa. I primi tempi provavo garbatamente a rispondere, ma poi si allungava la questione. Non so proprio cosa dovrei fare: litigare in classe? A niente è mai valso chiedere gentilmente di non mettermi in imbarazzo di fronte ai bambini. Per non parlare del fatto che tutti i giorni si discute su di me in classe durante le sue ore. Gli argomenti sono tali che provo vergogna a dirli, non ho mai capito bene fino a che punto è lei che stimola i bambini a criticarmi. In ogni caso li ascolta e poi appena arrivo mi redarguisce di fronte a loro. Questo viene fatto in modo sottile e subdolo (lei mi difende, lei mi consiglia) e non in modo apertamente aggressivo(nel qual caso potrei rispondere a tono).
Tutto questo è iniziato in terza: io, allora, avrei avuto l'abitudine di guardarle le gambe e ridacchiare tra me, di sorridere con aria d'intesa a una bambina(che l'anno dopo si è trasferita). Praticamente un giorno mi ha rinfacciato queste cose in classe, io ho detto che proprio queste cose per me neanche esistono, ma figurati. Anzi ancora tira fuori questi discorsi, sostenebdo che dall'alto della sua bontà lei mica se l'è presa e mi ha perdonato.
Questo è un esempio, cmq c'è stata un escalation di queste stupidaggini fino ad arrivare alla situazione attuale in cui io sono lo zimbello della classe.
Praticamente io vengo sistematicamente perdonata per le mie mancanze e colpe da lei ,alunni e genitori. Devo alla loro bontà se ancora non mi hanno cacciato, ma non devo tirare la corda ecc. ecc.
Devo dire che tutte le volte che i bambini hanno iniziato a dirmi cose su di lei, io li ho sempre bloccati.
Spesso si parla con i bambini (quando siamo in compresenza) dei vari colleghi,dei loro difetti, della loro età, della loro vita privata e delle cose brutte che le hanno fatto.
L'avevo detto che era una storia lunga e complicata e che io stessa non ci capisco molto.

Kaky
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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da Kaky » dom apr 11, 2010 9:34 pm

Ciao ttt, mi dispiace davvero tanto per la tua situazione. Ti sono vicina.
Credo che l’aiuto del forum sia prezioso, se non altro perché permette di elaborare le nostre emozioni. A me aiuta molto leggervi. (anzi, un consiglio, se decidi di rivolgerti allo psicologo magari stampa quello che hai scritto tu e faglielo vedere: io ho fatto così, può essere utile per rompere il ghiaccio…soprattutto se sei come me: mi blocco e non so cosa dire…)
Non so in che tipo di trappola mortale io sia caduta. L'unica cosa che so è che fare il proprio dovere non è affatto sufficiente e che il mestiere di insegnante non lo so fare.

Dopo tanti anni che insegni, mi sembra poco probabile, ma se sia o no il tuo mestiere solo tu lo puoi “sentire”… purtroppo, come io ho capito a mie spese, la scuola è piena di persone che credono di sapere insegnare, di dirigenti che credono di sapere dirigere ecc., ma spesso sono solo palloni gonfiati. Avere dubbi è da persone intelligenti, chi dice le cose non potrebbero andare meglio è o incompetente o disonesto/opportunista. Anch’io mi sono accorta che fare il proprio dovere non è sufficiente … troveranno comunque cose da rinfacciarti. Esempio stupido: trovo nel cassetto una scartoffia che annuncia una riunione. Ci vado: sono l’unica insegnante coordinatrice presente: non era obbligatorio, anche se la comunicazione non lo diceva. Trovo un’altra scartoffia dello stesso tipo, stavolta non vado alla riunione perché ho un altro impegno. Risultato: sfuriata furibonda della preside. Non faccio il mio dovere, non sono consapevole dei miei compiti, se non sapevo dovevo chiedere (cosa e a chi?)… Oggi ho riordinato le carte della scuola e nel vedere tutte le verifiche e i lavori che ho preparato nel corso dell’anno (preparato ad hoc spendendoci minimo un paio d’ore, non scopiazzato dalle guide per gli insegnanti) mi sono resa conto che ho lavorato tanto, per essere al primo anno, di certo più di altri, anche considerato il fatto che per me era tutto nuovo … e ciononostante mi sono sentita rivolgere dalla preside pesanti accuse di incompetenza, insomma mi ha umiliata e trattata con arroganza, senza peraltro basarsi su fatti concreti. Anzi, ero percepita come severa e esigente dai ragazzi, ma i migliori della classe (perfino un paio di genitori!) hanno dato segnali di apprezzamento.
Penso che forse in qualsiasi lavoro fallirei, perchè non ci so fare con la gente e non ho mai capito niente nella vita.
Questo non devi dirlo … ma anch’io l’ho pensato tante volte, e la paura di fallire anche in altri ambiti lavorativi ce l’ho, molto forte.
Però tu hai capito molto più di tanti altri. Purtroppo le persone sensibili, timide e/o fragili ci vanno sempre di mezzo. L’insegnamento non è un lavoro qualsiasi: vivo circondata da insegnanti e i racconti di situazioni di disagio li sento spesso … è oggettivamente un lavoro logorante sul piano emotivo, e il disagio spesso può sfociare in una vera patologia psichiatrica (vedi l’articolo citato nel primo post; qui c'è il pdf con la versione integrale: http://www.edscuola.it/archivio/psicologia/burnout.pdf). Ho sentito tanti casi. Ultimo una maestra (amica di mia mamma), persona dolcissima e generosa, gentilissima anche con me: ho saputo alle spalle che gliene dicono di tutti i colori.
Mi ricordo anche di un supplente di lettere che ho avuto in prima liceo, che è stato da noi solo due lezioni: ricordo che era giovane, piuttosto impacciato e a timido, sbagliava a leggere i nomi in continuazione: dopo qualche giorno abbiamo letto sul giornale che si era tolto la vita. Mi viene in mente spesso, soprattutto in questo periodo: forse una parola gentile, un segno di stima da parte di noi studenti avrebbe fatto la differenza.
Dato che il confronto con esperienze simili a volte dà un po’ di conforto, ti segnalo anche queste testimonianze: http://www.orizzontescuola.it/node/2771
Mi è difficile spiegare la successione degli eventi e dei particolari, ce la faccio a dirne un pò alla volta, se avete pazienza.
Posso dire che lavoro lontano dalla mia città, che la mia è una classe a tempo pieno e la condivido con una collega del luogo molto più anziana che mi ha sempre rimproverato di fronte agli alunni, che mi ha sempre denigrato e criticato, messo in difficoltà etc etc, ma cmq è logico che se mi trovo in questa situazione ho sbagliato, che non so fare l'insegnante.
Questo comportamento non è accettabile…di certo una persona simile non merita di insegnare più di te.
Almeno i miei gentili colleghi sono così carini da farlo alle mie spalle . :?
Anche la lontananza da casa è un fattore di stress notevole, ne so qualcosa…anzi forse il pendolarismo è anche peggio.
All'inizio non me ne ero resa conto, ma non essere del luogo è svantaggioso perchè i colleghi del posto magari sono amici dei genitori, si incontrano in giro e chiacchierano... ovviamente tirando acqua al proprio mulino.
Devo alla loro bontà se ancora non mi hanno cacciato, ma non devo tirare la corda ecc. ecc.
Anche questo non suona nuovo alle mie orecchie.
Un abbraccio, e fatti forza … Spero di leggere presto che va meglio … :)

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