Quanto durano le quattro ere Yuga?

Archivio delle discussioni sui forum non più presenti
sifu lorenzo
Messaggi: 113
Iscritto il: sab nov 03, 2007 10:50 pm
Località: Torino
Contatta:

Re: Quanto durano le quattro ere Yuga?

Messaggio da sifu lorenzo » mar feb 05, 2008 1:07 pm

Pochi ma buoni... :wink:
Certo che c'è un bel tenore di discussione su forum come questo di promiseland, mentre su quelli di arti marziali solitamente si incontrano una frase e un insulto.
Eh gli ego dilagano, ed è per questo che nel ns. forum cerchiamo di fare un lavoro anche esoterico-spirituale.
Ma forse stiamo uscendo dal discorso principale, le ere.
Anzi, mi sa che non c'è più molto da dire in merito. Ciao! :D

Avatar utente
yasodanandana
Messaggi: 2264
Iscritto il: gio set 01, 2005 1:13 pm
Località: diciamo Firenze
Contatta:

Re: Quanto durano le quattro ere Yuga?

Messaggio da yasodanandana » mar feb 05, 2008 3:44 pm

shivananda ha scritto:Sento come un terribile vuoto dentro di me ed un'angoscia incredibile mi assale.
Se abbiamo appena iniziato il nostro viaggio nel Kali yuga, quante sofferenze ci aspettano? E a che può servire meditare e cercare di sfuggire alla forza degli ego?
Scusate questo mio sfogo ma nel mio percorso spirituale ogni tanto non ce la faccio più. :cry:
Perchè continuare a lottare se è già scritto che tutto andrà in discesa?
Un abbraccio.
beh.. molto semplicemente... nella cultura vedica non e' prevista alcuna era nella quale ci si realizza in automatico.
Per cui anche se arrivasse improvvisamente il Satya Yuga, non e' che tutti saremmo portati di default nel Brahman, in Paradiso, a Vakunta ecc. ecc... semplicemente ci sarebbe intorno a noi piu' virtu', piu' ecologia, piu' pace ecc... che e' "roba" che sicuramente favorisce una religiosita' di base, una bonta' epidermica... ma se uno vuole realizzarsi.. deve comunque farsi il mazzo, metterci de cuore e dell'impegno... anzi.. puo' darsi che l'inquietudine che ci circonda ci tenga svegli e ben vigili sulla nostra sorte spirituale, mentre una buona atmosfera ci "drogherebbe" e ci renderebbe comodoni e inattivi..



Valis ha scritto:Un momento.

Se vogliamo far le pecore è bene scegliere un buon pastore, questo è sicuro.

Ma se non siamo pecore, non siamo tenuti a credere neppure al Santo più Santo, tra i Mistici più Mistici, eletto dai Saggi più Saggi, tra le Incarnazioni di Dio. Per cui se questi calcoli ti turbano puoi metterli da parte: qualcuno può essersi sbagliato.
credere o seguire ciecamente sono faccende inevolute e considerate negative dalla cultura vedica stessa.... anche se e' considerato essenziale affidarsi a qualcuno che "di la'" gia' ci sta per poter fare da "ponte"...

Il fatto di questi calcoli, che ovviamente potrebbe essere uno dei tanti miti della religione, nel caso in cui la religione sia un mito, non deve portarci necessariamente a bypassare gli insegnamenti dei veda.. anche' perche' i veda non escludono l'intervento personale e creativo sulla nostra sorte qualsiasi sia la situazione esterna..

quindi tali faccende sono "depressive" solo se non approfondiamo... o solo se ci aspettiamo di essere salvati in automatico dal sopraggiungere della tal era o della tal altra...

io, per esempio, seguo una corrente, il vaishnavismo, fra le piu' seguite al mondo e fra le piu' riconosciute come tradizionali, che afferma che il kali yuga ci facilita' dato che, vista la nostra condizione intellettuale quasi sub umana, ci sono offerti metodi semplici e gioiosi, come recitare e cantare mantra, offrire del cibo a Dio, associare la realizzazione ad ogni possibile attivita' umana... piuttosto che procedure, freddamente intellettuali, complicate e impersonali...

quindi il discorso sulle ere, qualsiasi sia la verita' che ci sta dietro, e' molto complesso... e non e' detto che la situazione che ci appare negativa, lo sia veramente

[:)]

Avatar utente
Visvakarman
Messaggi: 56
Iscritto il: mar lug 31, 2007 4:09 pm
Località: Perugia

Re: Quanto durano le quattro ere Yuga?

Messaggio da Visvakarman » mer feb 06, 2008 1:03 pm

yasodanandana ha scritto:Anche La Gita come ogni altro testo antico è passato comunque per tante mani e diverse revisioni
in realta' gli studiosi concordano su un testo quasi del tutto intatto almeno da duemila anni.. ma in ogni caso non e' questo il problema, la verita' , anche sulla bhagavad gita, la si scopre praticando e praticandola.
in ogni caso non c'e' problema... la tradizione dice in un modo, e uno puo' dire benissimo in un altro.. basta saperlo

er secoli si è creduto che la terra era piatta finchè qualcuno non ha affermato il contrario.
l'hanno creduto i cristiani in europa... nei veda che i pianeti sono sfere c'e' scritto da sempre


in questi ultimi 100 anni c'è stata un'evoluzione incredibile che ci ha portato a afer cose mai pensate prima, guarda caso questo coincide con l'entrata nel Dwapara
ma, ammesso e non concesso, l'entrata nello dvapara yuga non e' mica un'evoluzione... le ere precedenti (satya e treta) sono piu' evolute..
E dall'ultimo stadio dell'involuzione... il kali yuga si passa, con uno stacco netto, al satya yuga e si resetta tutto...


oppure se uno la deve dire differente (lecitissimamente), perche' non usa terminologie differenti?

uno deve per forza distorcere i veda per legittimare le proprie nuove teorie?
Scusate la tarda risposta ma mi è saltata la ADSL.
Concludo solo dicendo che le interpretazioni sono diverse, ma non è implicito che le vecchie siano corrette e le nuove no, e nemmeno il contrario. Io personalmente mi trovo molto in sintonia con la teoria di Sri Yukteswar, ne trovo riscontri oggettivi nel presente e la trovo anche molto coerente con la storia passata. Questa è la mia opinione, ognuno faccia il suo percorso.
p.s. Yaso l'esempuio della terra piatta era solo per dire che spesso le cosidette "verità eterne" degli studiosi crollano come un castello di carte (anche se nei tempi vedici c'erano conoscenze sterpitose, tali conoscenza sono passate per ere buie materiali, dove possono aver subìto manipolazioni e fraintendimenti).
Hari om amici!

Avatar utente
Visvakarman
Messaggi: 56
Iscritto il: mar lug 31, 2007 4:09 pm
Località: Perugia

Re: Quanto durano le quattro ere Yuga?

Messaggio da Visvakarman » mer feb 06, 2008 1:18 pm

yasodanandana ha scritto: io, per esempio, seguo una corrente, il vaishnavismo, fra le piu' seguite al mondo e fra le piu' riconosciute come tradizionali, che afferma che il kali yuga ci facilita' dato che, vista la nostra condizione intellettuale quasi sub umana, ci sono offerti metodi semplici e gioiosi, come recitare e cantare mantra, offrire del cibo a Dio, associare la realizzazione ad ogni possibile attivita' umana... piuttosto che procedure, freddamente intellettuali, complicate e impersonali...

quindi il discorso sulle ere, qualsiasi sia la verita' che ci sta dietro, e' molto complesso... e non e' detto che la situazione che ci appare negativa, lo sia veramente

[:)]
Io invece pratico il Kriya Yoga di Lahiri Mahasaya, dove la vera realizzazione viene raggiunta nel samadhi, quando le correnti energetiche di Ida e Pingala convergono nella Shushumna e avviene la realizzazione spirituale. Questo sentiero afferma che il Kali yuga è un'era materiale dove la coscienza non è realizzata nel divino; nelle altre ere la coscienza realizza smpre più le conoscenza spirituali. Ovviamente uno si può realizzare anche nel Kali Yuga (Rajarsi Janakananda era discepolo realizzato di Paramhansa Yogananda, ma si chiamava James Lynn ed era un uomo d'affari) quindi non preoccupiamoci e cerchiamo l'illuminazione qui e ora.

Avatar utente
yasodanandana
Messaggi: 2264
Iscritto il: gio set 01, 2005 1:13 pm
Località: diciamo Firenze
Contatta:

Re: Quanto durano le quattro ere Yuga?

Messaggio da yasodanandana » mer feb 06, 2008 1:29 pm

Yaso l'esempuio della terra piatta era solo per dire
Visvakarman.. stai seguendo qualcuno che dice delle cose nuove..
a tratti lo sostieni basandoti sulla cultura vedica..
a tratti lo sostieni dicendo che anche la cultura vedica e' corrotta ..
tutto qui'.. :)

Io invece pratico il Kriya Yoga di Lahiri Mahasaya, dove la vera realizzazione viene raggiunta nel samadhi
in tutte le culture vediche la realizzazione e' detta samadhi.. quindi anche i vaishnava la chiamano in questo modo, dandole, magari, un significato differente da altri..

Questo sentiero afferma che il Kali yuga è un'era materiale dove la coscienza non è realizzata nel divino
beh.. il mondo di materia e' sempre mondo di materia... nemmeno le altre ere sono, di per se "spirituali". Aumenta sicuramente, rispetto al kali yuga, la dose di pulizia, etica, ecologia, religiosita', distacco ecc. ecc., ma se uno non si da da fare personalmente per realizzarsi, rimane nell'illusione anche se sta nel satya, treta o dvapara yuga.
Cosa che mi sembra tu confermi nella frase successiva..

Avatar utente
Visvakarman
Messaggi: 56
Iscritto il: mar lug 31, 2007 4:09 pm
Località: Perugia

Re: Quanto durano le quattro ere Yuga?

Messaggio da Visvakarman » mer feb 06, 2008 3:33 pm

Yaso l'esempuio della terra piatta era solo per dire
Visvakarman.. stai seguendo qualcuno che dice delle cose nuove..
a tratti lo sostieni basandoti sulla cultura vedica..
a tratti lo sostieni dicendo che anche la cultura vedica e' corrotta ..
tutto qui'.. :)
No Yaso, mi spiace ma non l'ho mai detto... :D . Ho detto che le conoscenze vediche sono passate attraverso ere corrotte, dove nessuno ha la certezza che non siano state manipolate o perlomeno che non siano state interpretate male. Senza questa certezza anche gli studi che vengono fatti su di esse, comportano un ragionevole dubbio sulla veridicità dei risultati. Essendoci un ragionevole dubbio io non mi sento di scartare nuove interpretazioni (date tra l'altro da uno yogi considerato da molti avatar). Lo stesso Sri Yukteswar parte dalla cultura vedica dandone però un'altra interpretazione, non vedo dove sta il problema se non in una tua rigidità nel non voler prendere in considerazione nuovi punti di vista.

Io invece pratico il Kriya Yoga di Lahiri Mahasaya, dove la vera realizzazione viene raggiunta nel samadhi
in tutte le culture vediche la realizzazione e' detta samadhi.. quindi anche i vaishnava la chiamano in questo modo, dandole, magari, un significato differente da altri..


Questo sentiero afferma che il Kali yuga è un'era materiale dove la coscienza non è realizzata nel divino
beh.. il mondo di materia e' sempre mondo di materia... nemmeno le altre ere sono, di per se "spirituali". Aumenta sicuramente, rispetto al kali yuga, la dose di pulizia, etica, ecologia, religiosita', distacco ecc. ecc., ma se uno non si da da fare personalmente per realizzarsi, rimane nell'illusione anche se sta nel satya, treta o dvapara yuga.
Cosa che mi sembra tu confermi nella frase successiva..[/quote]

Sì ma parliamo di coscienza: il fatto di avere pulizia, etica, religiosità maggiori sta nel fatto che nelle ere successive a Kali la coscienza è sempre più consapevole dell'universo, della spiritualità, della connessione con l'intero universo, parliamo anche di capacità superiori (alcuni fanno coincidere la scoperta della scrittura con la decadenza poichè in ere passate si trasmetteva oralmente ogni insegnamento). Certo uno si deve dare da fare sempre e comunque ma "l'età aurea" o vedica, dove i rishi dell'india hanno intuito il funzionamento dell'universo e dei suoi meccanismi, è stata possibile grazie a una coscienza più profonda.

Questo solo per riprendere il punto del discorso, dove tu dici:

"per esempio, seguo una corrente, il vaishnavismo, fra le piu' seguite al mondo e fra le piu' riconosciute come tradizionali, che afferma che il kali yuga ci facilita' dato che, vista la nostra condizione intellettuale quasi sub umana, ci sono offerti metodi semplici e gioiosi, come recitare e cantare mantra, offrire del cibo a Dio, associare la realizzazione ad ogni possibile attivita' umana... piuttosto che procedure, freddamente intellettuali, complicate e impersonali..."
Io personalmente non sono d'accordo: la nostra condizione sub-umana è appunto data dall'era in cui ci troviamo e dal nostro grado di evoluzione spirituale, ma la sua controparte non sono "procedure intellettuali": da come la metti giù sembra che dobbiamo ringraziare il kali yuga perchè ci permette di vivere una spiritualità semplice mentre nelle altre ere viene soppiantata dall'intellettualismo. Qui parliamo di realizzazioni spirituali: possiamo anche avere una spiritualità semplice se essa serve a portarci da Dio, se ci aiuta a realizzare Dio in ogni cosa, attimo, pensiero e azione, altrimenti il cantare e offrire cibo agli dei rimangono rituali vuoti. Per quanto mi riguarda l'unica via per realizzare Dio è la costante meditazione e concentrazione su di Lui e realizzare Dio lo ritengo l'unico vero obbiettivo sul cammino spirituale, le altre cose sono dei passatempi.
Ovviamente questa è la mia opinione che non ritengo essere una verità universale
Hari om!

Avatar utente
yasodanandana
Messaggi: 2264
Iscritto il: gio set 01, 2005 1:13 pm
Località: diciamo Firenze
Contatta:

Re: Quanto durano le quattro ere Yuga?

Messaggio da yasodanandana » mer feb 06, 2008 4:08 pm

non vedo dove sta il problema se non in una tua rigidità nel non voler prendere in considerazione nuovi punti di vista.
vabbe'.. io di solito tendo a non andare sul personale, ovviamente non mi sento rigido... comunque non c'e' problema , ho detto la mia e continuo a concordare con me stesso.. :)

il fatto di avere pulizia, etica, religiosità maggiori sta nel fatto che nelle ere successive a Kali la coscienza è sempre più consapevole
bene.. hai detto la stessa cosa che dico io... ovvero hai parlato di "piu'" consapevole.
Che vuol dire? vuol dire che ogni era terrestre ospita, comunque, esseri, praticamente tutti quanti, in condizioni di coscienza "relativa"... ovvero piu' consapevole o meno consapevole.. mai semplicemente "consapevole".
Vuol dire che qualsiasi siano le condizioni esterne, la liberazione o la realizzazione spirituale hanno sempre bisogno dell'impegno assiduo e deciso di chi la vuole...

Certo uno si deve dare da fare sempre e comunque
ecco..quindi che discutiamo a fare? :)

ma "l'età aurea" o vedica, dove i rishi dell'india
i rishi dell'india, se hanno detto la verita', bisogna sia stata gente gia' realizzata che non era in alcun modo influenzata dalla situazione esterna.. se no sarebbero stati inaffidabili qualsiasi sia l'era nella quale sono apparsi...
Infatti la rivelazione vedica continua e ci sono rishi anche nella nostra era.. o almeno non c'e' da escluderlo..

Io personalmente non sono d'accordo: la nostra condizione sub-umana è appunto data dall'era in cui ci troviamo e dal nostro grado di evoluzione spirituale
io invece concordo con te.. la nostra condizione dipende da dove stiamo e da come siamo... giusto..
Pero' c'e' sempre la possibilita' di avere a disposizione dei sistemi di salvezza praticabili fino in fondo..
Certo che se uno applica in questa era sistemi che funzionavano, che so, nel satya yuga.. genera dei mostri e rende impossibile la realizzazione

da come la metti giù sembra che dobbiamo ringraziare il kali yuga perchè ci permette di vivere una spiritualità semplice mentre nelle altre ere viene soppiantata dall'intellettualismo
hai ragione.. mi sono spiegato male.. non intendevo dire che nelle altre ere sono tutti degli aridi intellettuali, intendo invece dire che certe procedure che oggi sembrano essere state ereditate da altre ere, non essendo appunto, per la dottrina che le promuove, adatte ad oggi, rischiano, a mio parere, di svilirsi... in un intellettualismo freddo, impersonale e inefficace..

Qui parliamo di realizzazioni spirituali: possiamo anche avere una spiritualità semplice se essa serve a portarci da Dio, se ci aiuta a realizzare Dio in ogni cosa, attimo, pensiero e azione, altrimenti il cantare e offrire cibo agli dei rimangono rituali vuoti
a parte gli "dei" che non mi hanno sfiorato lontanamente il pensiero... e' ovvio che le cose che uno fa debbano essere valevoli, se no uno che le fa a fare?

Per quanto mi riguarda l'unica via per realizzare Dio è la costante meditazione e concentrazione su di Lui e realizzare Dio lo ritengo l'unico vero obbiettivo sul cammino spirituale
in linea di massima sono d'accordo.. poi bisognerebbe intendersi su cosa uno intende dire per "Dio" e "realizzarLo"... ;):) .. la stessa cosa potrebbero dirla un cattolico, un buddhista e perfino un satanista intendendo tre cose completamente differenti..

grazie... mi fa molto piacere quando parlo con te.. :) :) ;) ;) ;)

Avatar utente
Visvakarman
Messaggi: 56
Iscritto il: mar lug 31, 2007 4:09 pm
Località: Perugia

Re: Quanto durano le quattro ere Yuga?

Messaggio da Visvakarman » mer feb 06, 2008 6:13 pm

yasodanandana ha scritto:non vedo dove sta il problema se non in una tua rigidità nel non voler prendere in considerazione nuovi punti di vista.
vabbe'.. io di solito tendo a non andare sul personale, ovviamente non mi sento rigido... comunque non c'e' problema , ho detto la mia e continuo a concordare con me stesso.. :)

Sorry... tolleranza innanzitutto... :D

il fatto di avere pulizia, etica, religiosità maggiori sta nel fatto che nelle ere successive a Kali la coscienza è sempre più consapevole
bene.. hai detto la stessa cosa che dico io... ovvero hai parlato di "piu'" consapevole.
Che vuol dire? vuol dire che ogni era terrestre ospita, comunque, esseri, praticamente tutti quanti, in condizioni di coscienza "relativa"... ovvero piu' consapevole o meno consapevole.. mai semplicemente "consapevole".
Vuol dire che qualsiasi siano le condizioni esterne, la liberazione o la realizzazione spirituale hanno sempre bisogno dell'impegno assiduo e deciso di chi la vuole...

Come intende Sri yukteswar, esiste un centro nella galassia (se vuoi saperne di più provo a rileggerlo...adesso non ricordo bene), manmano che ci avviciniamo al centro diventiamo più consapevoli delle leggi dell'universo, abbiamo intuizioni, cerchiamo lo spirituale e era dopo era c'è un'evoluzione della coscienza e quindi del mondo. Al contrario allontanandoci diventiamo sempre più animkali, con la mente chiusa, buia, ottusa. Ovvio che in ogni era ci sono stati anche più avatar ma parliamo della coscienza collettiva. E lo è anche il fatto che se non ci mettiamo del nostro non andiamo da nessuna parte.


Certo uno si deve dare da fare sempre e comunque
ecco..quindi che discutiamo a fare? :)

Mannaggia...hai ragione!!! :D

ma "l'età aurea" o vedica, dove i rishi dell'india
i rishi dell'india, se hanno detto la verita', bisogna sia stata gente gia' realizzata che non era in alcun modo influenzata dalla situazione esterna.. se no sarebbero stati inaffidabili qualsiasi sia l'era nella quale sono apparsi...
Infatti la rivelazione vedica continua e ci sono rishi anche nella nostra era.. o almeno non c'e' da escluderlo..
[color=#0000FF]
Vero, il retaggio vedico ci porta a pensare che lo siano stati: pensa all'ayurveda, all'astrologia vedica, e che ci siano annche oggi rishi illuminati, penso che anche Sri yukteswar lo sia stato.[/color]


Io personalmente non sono d'accordo: la nostra condizione sub-umana è appunto data dall'era in cui ci troviamo e dal nostro grado di evoluzione spirituale
io invece concordo con te.. la nostra condizione dipende da dove stiamo e da come siamo... giusto..
Pero' c'e' sempre la possibilita' di avere a disposizione dei sistemi di salvezza praticabili fino in fondo..
Certo che se uno applica in questa era sistemi che funzionavano, che so, nel satya yuga.. genera dei mostri e rende impossibile la realizzazione.

Ma d'altro canto dobbiamo elevarci dal fango delle miserie umane, come il fiore di loto, verso la luce della realizzazione divina


da come la metti giù sembra che dobbiamo ringraziare il kali yuga perchè ci permette di vivere una spiritualità semplice mentre nelle altre ere viene soppiantata dall'intellettualismo
hai ragione.. mi sono spiegato male.. non intendevo dire che nelle altre ere sono tutti degli aridi intellettuali, intendo invece dire che certe procedure che oggi sembrano essere state ereditate da altre ere, non essendo appunto, per la dottrina che le promuove, adatte ad oggi, rischiano, a mio parere, di svilirsi... in un intellettualismo freddo, impersonale e inefficace..

Qui mi trovi d'accordo, manas senza bhakti non porta a nulla.


Qui parliamo di realizzazioni spirituali: possiamo anche avere una spiritualità semplice se essa serve a portarci da Dio, se ci aiuta a realizzare Dio in ogni cosa, attimo, pensiero e azione, altrimenti il cantare e offrire cibo agli dei rimangono rituali vuoti
a parte gli "dei" che non mi hanno sfiorato lontanamente il pensiero... e' ovvio che le cose che uno fa debbano essere valevoli, se no uno che le fa a fare?
[color=#0000FF]Certo, ma molte volte si inseguono vuoti rituali e si pratica una religione senza avere la comunione interiore con Dio. Quanti vanno in chiesa per abitudine o perchè credono di salvarsi l'anima partecipando a una riunione?[/color]

Per quanto mi riguarda l'unica via per realizzare Dio è la costante meditazione e concentrazione su di Lui e realizzare Dio lo ritengo l'unico vero obbiettivo sul cammino spirituale
in linea di massima sono d'accordo.. poi bisognerebbe intendersi su cosa uno intende dire per "Dio" e "realizzarLo"... ;):) .. la stessa cosa potrebbero dirla un cattolico, un buddhista e perfino un satanista intendendo tre cose completamente differenti..

Dio è un concetto senza forma, senza fine, senza inizio, che gli uomini hanno umanizzato per la loro incapacità di pensare a qualcosa di infinito. Dio, allah, Jehovah, Manitù, Brahma, Vishnu, Shiva...io non vedo differenze, solo nomi e interpretazioni differenti. Realizzare intimamente e consapevolmente di essere parte di questo infinito è realizzare Dio per me.[/c
olor]

grazie... mi fa molto piacere quando parlo con te.. :) :) ;) ;) ;)


il piacere è tutto mio!! :D :D :D

Avatar utente
yasodanandana
Messaggi: 2264
Iscritto il: gio set 01, 2005 1:13 pm
Località: diciamo Firenze
Contatta:

Re: Quanto durano le quattro ere Yuga?

Messaggio da yasodanandana » mer feb 06, 2008 6:32 pm

Certo, ma molte volte si inseguono vuoti rituali e si pratica una religione senza avere la comunione interiore con Dio. Quanti vanno in chiesa per abitudine o perchè credono di salvarsi l'anima partecipando a una riunione?
tutti compresi noi.. se uno avesse intenzioni pure sarebbe gia' un realizzato :)
E' un po' il discorso delle "ere".. ovvero, per un motivo o per un altro possiamo essere favoriti da una predisposizione religiosa, filosofica, etica ecc. ecc. ecc... ma non conta molto, dato che comunque sta sul piano intellettuale o sentimentale.. Quindi in definitiva tutti gli approcci non sono sinceri inizialmente, e' solo la pratica, se valevole, ad "upgradare" la condizione del praticante..
Per esempio, per me, voler uguagliare Dio o fondersi nell'assoluto o cose del genere non sono molto differenti dall'approccio che tu giudichi sopra, non ottimale.
Uno va in chiesa per salvarsi.. un'altro compie pratiche complesse per salvarsi diventando il padreterno.. non c'e' molta differenza se non nella tenacia

Dio è un concetto senza forma, senza fine, senza inizio, che gli uomini hanno umanizzato per la loro incapacità di pensare a qualcosa di infinito
e questo e' un dogma che non e' necessariamente errato, ma siccome non e' l'unica ipotesi plausibile, per me chiude un bel po' le opzioni di ricerca..

:)
Ultima modifica di yasodanandana il mer feb 06, 2008 8:20 pm, modificato 1 volta in totale.

sifu lorenzo
Messaggi: 113
Iscritto il: sab nov 03, 2007 10:50 pm
Località: Torino
Contatta:

Re: Quanto durano le quattro ere Yuga?

Messaggio da sifu lorenzo » mer feb 06, 2008 8:12 pm

Non potrò sapere se e chi ha ragione, ma in fondo la ragione di solito sta dalla parte di chi si esprime in modo sereno e riesce ad essere costruttivo.
In questo caso avete ragione entrambi e credo infine che il percorso spirituale interiore possa essere fatto da chi vuole farlo in qualsiasi periodo astronomico.
:P

shivananda
Messaggi: 26
Iscritto il: gio gen 31, 2008 12:30 am

Re: Quanto durano le quattro ere Yuga?

Messaggio da shivananda » dom feb 17, 2008 10:23 pm

Eh, non demordo, e finalmente ho trovato un interessante scritto del grande Renè Guenon in proposito.
Me lo studio un attimo e poi vi vengo a rompere un pò le scatole (nel senso buono). Ciao! :D

Rispondi