da Pamela: Perplessità

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Antonella Sagone
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da Pamela: Perplessità

Messaggio da Antonella Sagone » mer ott 06, 2004 4:54 pm

Inserisco qui una discussione recente, in attesa che torni reperibile il vecchio forum.

Autore: pamela
Data: 03/10/04 23:52
cara antonella sagone,
mi è capitato di assistere ad un episodio che mi ha fatto riflettere. La settimana scorsa ero ad un concerto. Ho conosciuto una ragazza che come me stava allattando il suo bambino di pochi mesi, così ci siamo messe a chiaccherare, confrontarci sull'allattamento, trovandoci d'accordo su molte cose anche sull'allattamento prolungato.
a fine concerto l'ho ritrovata per salutarla e mi sono accorta che stava fumando uno spinello con suo marito. Molto schiettamente le ho domandato se ciò non comportasse rischi per il bambino e lei mi ha risposto di dare quotidianamente qualche boccata di mariuana, ritenendo che non ci siano pericoli vista la quantità così limitata.
Al di la' di qualsiasi giudizio morale, vorrei sapere se esistono degli studi in proposito.
La ragazza era intelligente e mi aveva fatto un'ottima impressione, come persona e come mamma.
grazie
pamela

Autore: Antonella Sagone
Data: 04/10/04 10:13
cara pamela,
il mio solito libro di Hale sui farmaci, ed 2002, a pag. 104 riporta quanto segue per la Cannabis:
"...il suo principio attivo si deposita nel tessuto adiposo per lunghi periodi (settimane-mesi). è stata documentata una secrezione scarsa o moderata nel latte. L'analisi del latte nelle consumatrici croniche con forti dosaggi ha rivelato un accumulo del tetraidrocannabinolo di otto volte superiore a quello presente nel plasma materno, sebbene la dose ricevuta dal bambino sia troppo piccola per produrre effetti collaterali significativi. Le ricerche hanno mostrato nel lattante un assorbimento e metabolizzazione significativi, ma non sono state viste sequele a lungo termine. La marijuana può produrre sedazione e ritardo di crescita, ma questo effetto è fortemente dipendente dalla dose ricevuta. In uno studio su 27 donne che fumavano marijuana durante l'allattmento, non sono state osservate differenze di esito nella crescita e nello sviluppo mentale e motorio. Studi sugli animali suggeriscono che la marijuana possa inibire la produzione di prolattina e quindi la lattazione. Controindicata nelle donne che allattano. Il lattante esposto alla marijuana attraverso il latte meterno può risultare positivo al test tossicologico dellle urine per lunghi periodi (2-3 settimane).
emivita (= tempo che la sostanza ci mette a dimezzarsi nel sangue): 25-57 ore;
rapporto latte/plasma: 8 (significa che si concentra nel latte 8 volte rispetto alla concentrazione sanguigna)”.

In sintesi, anche se i dati empirici (che sono però basati su pochi casi seguiti) finora non hanno mostrato effetti negativi nei lattanti, date le caratteristiche della marijuana (tanto tempo per smaltirla, si concentra nel latte, ha effetti sedativi) e il fatto che si tratta di una necessità voluttuaria, nel dubbio sarebbe il caso di evitarla, anche se la mamma in questione da quanto dice ne fa un consumo moderato (quindi non rientra fra le "forti consumatrici").
Antonella

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