Nuovi farmaci contro il cancro a prezzi insostenibili

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Zora
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Nuovi farmaci contro il cancro a prezzi insostenibili

Messaggio da Zora » mar gen 24, 2006 11:42 am

Nuovi farmaci contro il cancro a prezzi insostenibili

Si spendono cifre da capogiro per prolungare di alcuni mesi la sofferenza dei malati

I nuovi farmaci contro il cancro sono molto costosi e servono solo ad allungare di poco la vita ai malati. Ora gli specialisti criticano le ditte farmaceutiche.

Negli ultimi anni c'è stata l'esplosione dei costi dei nuovi farmaci contro il cancro. Ora gli specialisti lanciano l'allarme. «Presto non ci potremo più permettere le nuove terapie», avverte Thomas Cerny, presidente della Lega contro il cancro e primario d'oncologia all'Ospedale cantonale di San Gallo.

Si parla di un aumento dei prezzi enorme. Presso l'Ospedale cantonale di Lucerna, negli ultimi anni i costi per i farmaci anticancro sono quadruplicati: da fr. 770 mila a 3,7 milioni all'anno. La maggior parte dei nuovi farmaci deve essere rimborsata dalle casse malati, e così i premi salgono.

Ciò che per le industrie farmaceutiche è un grosso affare, ai pazienti porta vantaggi modesti. «Nemmeno i nuovi farmaci possono guarire dal cancro. Al massimo prolungano la vita del paziente di pochi mesi», afferma l'oncologo Christian Marti.

Ad esempio il farmaco Temodal, della Essex Chemie di Lucerna: i medici lo prescrivono in caso di tumori al cervello. I pazienti che oltre alla terapia usuale assumono anche Temodal vivono due mesi e mezzo in più. Costi: fr. 17 mila per paziente.


Terapia costosa con effetti collaterali

La stesso discorso vale per Avastin. Con una semplice chemioterapia, i pazienti ai quali è stato diagnosticato un tumore intestinale vivono mediamente ancora un anno dopo la diagnosi. Costi: fr. 450.-. Una chemioterapia estesa regala al paziente altri tre mesi. Costi: fr. 20 mila. Se inoltre assumono Avastin, la vita si prolunga mediamente di altri cinque mesi. I costi però aumentano a fr. 74 mila.

Inoltre, la terapia supplementare con il nuovo farmaco può provocare ulteriori effetti collaterali e complicazioni. Avastin, ad esempio, può causare diarrea ed emorragie. «Le costose perfusioni non prolungano dunque solo la vita, ma anche la sofferenza», spiega Christian Marti.

Spesso i nuovi farmaci sono inizialmente ammessi solo per un piccolo gruppo di pazienti. Ma anche in questo caso, il prezzo sarebbe ancora discutibile, dice Thomas Cerny della Lega contro il cancro. Le industrie farmaceutiche cercano però di allargare più in fretta possibile il gruppo di persone alle quali somministare i farmaci.

«I prezzi, però, non diminuiscono», critica Cerny. Questo vale anche per i nuovi medicinali contro il carcinoma mammario, i cosiddetti "inibitori dell'aromatasi". Fino a poco tempo fa, il medico li prescriveva unicamente a donne che già presentavano metastasi. Ora tutte dovrebbero assumere simili pillole per evitare una ricaduta, quando invece per la stessa prevenzione esiste un farmaco nettamente meno caro, il Tamoxifen.

A confronto del Tamoxifen, gli inibitori dell'aromatasi offrono vantaggi a poche pazienti. Infatti, già il Tamoxifen impedisce la maggior parte delle ricadute. Tra l'82 e il 97% delle donne assumono dunque inibitori dell'aromatasi inutilmente.

I costi per evitare una ricaduta con questi farmaci sono però molto elevati:
- Aromasin: fr. 150 mila;
- Femara: fr. 215 mila;
- Arimidex: fr. 456 mila.

È inoltre ancora poco chiaro se le donne vivono più a lungo grazie agli inibitori dell'aromatasi.

Le industrie farmaceutiche giustificano i loro prezzi con il continuo aumento dei costi di ricerca e sviluppo. «Le pretese, soprattutto per quel che riguarda gli studi clinici, sono sempre più elevate», spiega Sara Käch, portavoce dell'associazione farmaceutica Interpharma.


Troppi soldi spesi per la pubblicità

Ma molti specialisti non la ritengono una giustificazione valida. «La realtà è che i produttori continuano a spendere di più per la pubblicità che per la ricerca», rivela Christian Marti.

Secondo la professoressa americana Marcia Angell, per la pubblicità si spende addirittura quasi il doppio rispetto a quanto si investe nella ricerca. Inoltre, una gran parte degli studi sono sovvenzionati dalle istituzioni pubbliche. «Questa ricerca è pagata dai contribuenti, non dalle ditte farmaceutiche», conferma Thomas Cerny della Lega contro il cancro.

Sara Käch di Interpharma sostiene che l'82% della ricerca e dello sviluppo sono pagati dall'economia privata. Ma è anche vero che le ditte farmaceutiche investirebbero almeno altrettanto in pubblicità.

I prezzi per i nuovi farmaci anticancro non sarebbero inoltre stabiliti arbitrariamente, bensì approvati dall'autorità. E molti di questi costerebbero meno in Svizzera che in Germania. In più, il prezzo non farebbe riferimento ai costi di produzione, ma all'utilità. E questa non sarebbe per nulla modesta.

La colpa dell'esplosione dei costi non è però attribuibile solo alle ditte farmaceutiche. Xaver Schorno, capofarmacista presso l'Ospedale cantonale di Lucerna, critica anche le autorità svizzere, affermando che queste «accettano quasi ogni prezzo chiesto dalle ditte». Non è quindi per niente strano che stabiliscano i prezzi più alti possibili. «Finché continuiamo a pagare non cambierà nulla» conclude Schorno. «Le autorità dovrebbero stabilire chiaramente come dev'essere composto il prezzo per un nuovo farmaco».

Sonja Marti, Michela Salvi



Quando la diagnosi precoce non porta alcun beneficio

Dalle analisi sulla diagnosi precoce dei tumori emergono poche informazioni. Lo afferma la fondazione per consumatori Stiftung Warentest.

Prima si scopre un carcinoma nell'organismo, maggiori sono le probabilità di guarigione. Su questo punto sono d'accordo tutti i maggiori esperti di oncologia, che propagandano una serie di analisi preventive.

Tuttavia sorge una domanda: quali metodi aiutano veramente le persone esaminate? La fondazione Stiftung Warentest lo ha voluto sapere e ha incaricato il giornalista medico Klaus Koch di redigere il libro "Ricerche sulla diagnosi precoce dei tumori".

Una commissione di esperti ha esaminato l'opera citata ed ha eseguito una perizia per stabilire, su un campione di 50 analisi, a chi sono utili e quando.

Risultato: solo la mammografia è risultata una misura idonea a diagnosticare il cancro precocemente. A patto che sia fatta con un apparecchio speciale, poco diffuso. Attualmente in Ticino nessun ospedale ce l'ha.

Koch, da parte sua, non riconosce il beneficio delle mammografie digitali: «L'analisi, quattro volte più costosa, non porta alcun vantaggio alle donne rispetto ai metodi tradizionali».

L'esperto argomenta in modo simile nei confronti dell'autoindagine mensile del seno che viene raccomandata alle donne dalla Lega svizzera per la lotta ai tumori. La palpazione non diminuisce il rischio di morire di cancro al seno.

Nel frattempo, in tutto il mondo la maggioranza degli esperti rinuncia a tali consigli. «Solo i paesi di lingua tedesca si attengono ancora ad essi» afferma Koch.

La lista nera della fondazione Stiftung Warentest comprende il cosiddetto Psa, un test per la prevenzione del cancro alla prostata.

Secondo la fondazione, il test contribuisce a localizzare innocui noduli nella prostata. Se un chirurgo elimina questi noduli, gli uomini operati rischiano «impotenza e incontinenza senza che la loro vita possa essere allungata nemmeno di un solo giorno».

Silvia Baumgartner, Anna Bernasconi

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danieladaniela
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Messaggio da danieladaniela » sab gen 28, 2006 11:45 pm

"Ciò che per le industrie farmaceutiche è un grosso affare, ai pazienti porta vantaggi modesti."

E' probabile che sia vero.
Ma quanti pazienti oncologici, e quanti familiari di pazienti oncologici, fanno la scelta di rinunciare a cure che prolungano la vita propria o del proprio caro di pochi mesi, per non imporre alla collettivita' i costi che come sappiamo sono elevatissimi?
Se non ci fosse una fortissima domanda di farmaci che prolungano l'aspettativa di vita di soli pochi mesi, credo proprio che le industrie farmaceutiche raffredderebbero velocemente il proprio interesse per questo genere di farmaci. O sbaglio?

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