ciao ttt! bentornata!
ttt ha scritto:Sono i bambini l'origine della mia sofferenza. Ho gli incubi e l'idea di affrontare di nuovo delle classi, con bambini genitori e colleghi mi spaventa. Come si può vivere se il tuo lavoro ti terrorizza?
io sto tornando a pensarci...perchè, realisticamente, non è che ci siano molte altre possibilità. ho chiesto in sindacato come si fa la domanda per lavorare come ATA, e mi hanno detto che per quest'anno non aggiornano le graduatorie, quindi niente. mi sa che appena potrò farò domanda. ma per l'anno prossimo, quando a settembre le scuole chiameranno, non so proprio che cosa fare... a volte penso che, magari, prendendo un part time in una zona più tranquilla e vicina, e soprattutto vicino al mio ragazzo, potrei farcela, dato che sono sopravvissuta in condizioni peggiori...
Penso anche che quello che è successo sia diventata per me un'ossessione, una paura costante, un modo di leggere tutta la mia vita.
Questa cosa a me dicono in continuazione che è un errore... purtroppo anch'io ho la tendenza a "ingigantire" gli insuccessi e a crogiolarmi in un'idea "fallimentare" di me stessa, come insegnante ma anche come persona tout court. però so che è sbagliato e nei momenti di serenità so che bisogna reagire, e sperimentare le proprie capacità senza legarsi troppo a una idea preconfezionata di sè, perchè si può cambiare e migliorarsi.
Non so se la psicoterapia potrebbe aiutarmi.
mah, a me è servita un pochino, ma non saprei fino a che punto. mi sembra che più che altro il lavoro lo facciamo noi quando ci raccontiamo ed elaboriamo la nostra storia, e questa è una cosa che - senza svalutare il lavoro degli psicoterapeuti
- in gran parte possiamo fare anche da soli.
secondo me è utilissimo scrivere e raccontarsi, sia sul forum, sia per conto proprio, perchè aiuta a fissare le idee e a chiarirle meglio di volta in volta. ovviamente anche parlare a persone che ci sono vicine ci aiuta.
a me è servita anche perchè mi ha permesso di capire che - almeno nel mio caso - la scuola era solo la punta dell'iceberg, e magari i miei problemi erano dovuti a tutto il resto e non tanto alla scuola in sè...
da tutto quello che hai scritto mi sono fatta l'idea che sei una persona sensibile e intelligente, che ci tiene al proprio lavoro e lo fa con passione (magari troppa!). di certo quello che è successo non dovrebbe diventare una questione di autostima: se tutti i tuoi anni precedenti di insegnamento sono stati positivi, forse dovresti cercare di focalizzarti sugli anni passati, quando pensi a te stessa come insegnante. da quello che ci hai raccontato è emersa una situazione allucinante, che non può ripetersi.
e senz'altro l'anno prossimo andrà meglio, anche perchè sarai in un posto più comodo.
ma adesso...pensa alle imminenti vacanze e dimentica la scuola per un po'
!
(la mia dott.ssa ha notato giustamente che io, nonostante tutto, ragiono ancora in termini di anno scolastico...)