Ma gli italiani rimpinzano i loro bambini dei dolci?

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Gigi_Vegano
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Messaggio da Gigi_Vegano » gio gen 03, 2008 9:02 pm

Avete perfettamente ragione! Pensate che ho visto delle madri somministrare CIOCCOLATO AL LATTE AI LORO FIGLI. Tutto questo mi indigna: sappiamo tutti che il cioccolato deriva dal nostro amato dio Quetzalcoatl, che noi tutti adoriamo e veneriamo. Ma somministrare CIOCCOLATO MISCHIATO A GLUCOSIO, DELETERIO GLUCOSIO la trovo una scelta irresponsabile e completamente immatura da parte delle madri.

Sono contento di sapere che tutti voi fratelli del pianeta Vega siete schierati come me contro questa assurda e insensata abitudine dei terrestri di somministrare dolciumi ai loro infanti.

nicole
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Messaggio da nicole » ven gen 04, 2008 3:53 pm

per Curry: ti assicuro che qui nella mia zona (prov. di Como) niente bio......magari ci fosse..... ci accontentiamo dell'aria e del paesaggio!

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fantasma
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Re: Ma gli italiani rimpinzano i loro bambini dei dolci?

Messaggio da fantasma » gio gen 10, 2008 10:09 pm

Grazie a tutti per la vostra comprensione e per aver raccontato le vostre esperienze.
Non cambia la mia situazione abbastanza difficile, però adesso mi sento meno sola, meno "diversa da tutti" in un paese per me straniero.
Mi fa tanto piacere vedendo che pensiate come me, che ci siano delle persone sensibili e disposte a usare il proprio cervello ascoltando pure anche il cuore...

Un abbraccio caloroso a tutti voi! :D

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kamala
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Re: Ma gli italiani rimpinzano i loro bambini dei dolci?

Messaggio da kamala » dom gen 13, 2008 12:19 am

ELLE TI AMMIRO MOLTISSIMO!!! :lol:


io sono figlia di immigrati filippini, le Filippine sono uno di quei paesi dove il colonialismo ha fatto veri disastri ed ora gli USA si respirano dappertutto... i miei genitori mi hanno sempre portato in giro per McDonald's, mi hanno sempre comprato merendine e fatto bere coca-cole, la mia vita è sempre stata molto zuccherina... mangiavo zero verdura e frutta e quando si cucinava qualcosa di tradizionale storcevo la bocca...
le cose sono cominciate a cambiare quando ho conosciuto il mio compagno... suo padre vegetariano da 27 anni e padre fondatore della LAV ci ha sempre tenuto ad una alimentazione sana (inoltre a casa sua sono tutti cuochi provetti al contrario della sottoscritta che ai fornelli è un semi disastro) e frequentando casa sua per forza di cose ho scoperto la bontà di frutta e verdura cucinate in modi che io neanche immaginavo...

premetto che io non ho mai assaggiato nella mia vita neanche il sapore di una sigaretta (ma respirato purtroppo sì) e sono astemia, ma quando uscivo le prime volte con il mio compagno (Marco) in me si risvegliava qualcosa di altrettanto devastante: la mia selezione dei cibi... in un bar fra montagne di cose ero in grado di adocchiare e desiderare la più vecchia e unta delle ciambelle, farmi venire l'acquolina per le più impensabili delle glasse e ingurgitarmi le cose più raccapriccianti fra quelle presenti sul mercato... a forza di essere apostrofata da Marco che è un salutista, almeno con lui cercavo di contenermi... insomma un pò mi ha salvata...

poi è arrivata la gravidanza, verso luglio (per me era il settimo mese) nelle urine sono comparsi gli zuccheri e mi stava venendo un diabete gestazionale e a seguito di un forte stress dovuto a un trasloco immenso (si dovevano liberare circa 400 mq di casa) e esami universitari (di cui due uno di seguito all'altro) ho rischiato di farmi nascere la bambina a trentadue settimane, ho passato a letto tre settimane con vasusuprina e una dieta senza zuccheri... ero disperata!!!

eppure durante questo periodo sentivo il mio corpo disintossicarsi, tutti mi dicevano che ero un fiore e quando ho potuto di nuovo mangiare dolci con sorpresa ho capito che il mio corpo non era più in grado di mangiarsi dieci pastarelle, ma un numero molto minore e questo mi ha fatto capire quanti veleni ci siano in giro nei cibi di tutti i giorni...

ancora adesso che tutto è rientrato spesso faccio fatica a rinunciare allo zucchero e a tutte le altre porcherie che mangiavo prima e devo fare notevoli prove di volontà (anche se a volte ancora cedo)

spero di educarmi ed educare mia figlia a mangiare cose più salubri, con la stessa forza con cui per problemi legati all'ecologia sono passata dall'immaginazione ai fatti (facendo raccolta differenziata, usando detergenti più puliti, eliminando ad esempio l'ammorbidente in favore dell'aceto ) cercando pur inascoltata di portare queste cose anche a mia madre e a mia sorella che fanno orecchie da mercante, anche se lo ammetto è molto difficile rinunciare alle vecchie abitudini e sfuggire alle tentazioni dello zucchero che come dice Marco è una vera droga... :D

robertina
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Re: Ma gli italiani rimpinzano i loro bambini dei dolci?

Messaggio da robertina » lun gen 14, 2008 2:57 pm

Kamala grazie veramente per aver condiviso la tua storia con noi, è la dimostrazione di quanto volere sia potere... soprattutto quando a trarne vantaggio è la nostra salute. E di come il destino scelga a volte per noi, mettendoci di fronte persone diverse che ci aiuteranno a cambiare la nostra vita.
Ad Elle dico anche io che la ammiro tantissimo, bellissime le sue parole sul fatto di non avercela con la sua mamma per aver fumato tutta la vita, conscia della nocività del fumo, ed ora sei lì a ringraziarla per tutto quello che ha fatto per te, e continua a fare inconsapevolmente. Mi hai commosso.
Insomma sono andata un po' OT ma volevo ringraziarvi.
un abbraccio
Roberta

Elle
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Re: Ma gli italiani rimpinzano i loro bambini dei dolci?

Messaggio da Elle » lun gen 14, 2008 10:50 pm

grazie tantissime care..

la prima ad essere andata OT sono io!
auguri a voi e alle vostre splendenti maternità

Elena

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elena.legnani
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Re: Ma gli italiani rimpinzano i loro bambini dei dolci?

Messaggio da elena.legnani » mar gen 15, 2008 4:06 pm

Ciao fantasma,
hai ragione, su questo punto (oltre che su mille altri beninteso) non usciamo con un'immagine edificante...
Io abito in Emilia Romagna dove il cibo nelle mense scolastiche, almeno sulla carta, dovrebbe essere bio, non usano molti dolci all'asilo e alla festa di Natale o ad altre piccole feste vedo che non vanno oltre al thè (zuccherato ovviamente) biscottini, pop corn etc.. ma in tutto questo mi sono sentita sollevata non vedendo caramelle, aranciate, cioccolatini etc..etc..
Io sono molto golosa ma faccio molto opera di "autocensura" quindi alla fine riesco a limitarmi parecchio, a casa usiamo un pò di zucchero di canna bio, malto e buonissimo lo sciroppo d'acero per dolcificare thè e tisane.
Il week end faccio qualche pseudo-dolcetto ma molto molto leggero anche perchè la bimba ha problemi con uova, latticini, grano quindi alla fine non uso mai lo zucchero bianco e non viene mai qualcosa di molto dolce. Anche i pochi biscotti che compro hanno zucchero di canna o malto e sono senza uova, grano e burro, non sono mai troppo dolci, non vorrei si abituasse come me da piccola che avevamo per casa schifezze di qualunque genere e tipo. Se ogni tanto si può fare eccezione deve essere ben chiaro che di una eccezione si tratta. La regola è un certo tipo di alimentazione.
Lo stesso in materia di fritture e compagnia.
Non so come si comportino in Germania però ti vorrei raccontare che durante queste vacanze siamo stati un paio di settimane a Mauritius. Avendo affittato una casa (troppe limitazioni alimentari andare in Hotel con buffet sontuosi è una tragedia) andavo spesso al supermercato a fare la spesa. Mi ha letteralmente scioccato la quantità di caramelle, cioccolato, patatine fritte e similari presenti nei carrelli delle famiglie, una cosa che non ha paragoni in Italia! Bimbi che non camminano che mangiano Fonzies e similari, ti giuro, stavo male a vedere queste cose!

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fantasma
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Re: Ma gli italiani rimpinzano i loro bambini dei dolci?

Messaggio da fantasma » dom gen 20, 2008 9:24 am

Cara Elena,
abito in Emiglia Romagna anch'io (provincia di Parma)! All'asilo qualche cibo è bio. Ma non vale bio=sano se usano tantissimi carboidrati raffinati (zuccheri, farina bianca) e altre schifezze. Puoi essere contenta non vedendo le caramelle ecc. lì da voi!
La tua esperienza a Mauritius è veramente spaventosa!! Dove va a finere il mondo con tutte queste stupidaggini? Fra poco non può più pagare quasi nessuno gli orrendi costi per curare le tantissime malattie conseguenti. In Germania la situazione è simile a quella in Italia, in Italia comunque ancora un po' peggio secondo me.
A partire da settembre mia figlia va alle elementari, lì almeno non ricevono più quelle "colazioni" e merende schifose, e anche il pranzo la lascerò mangiare a casa.

Ma come faccio quando mia figlia va a trovare un'amica trovando lì tutti i tipi di schifezze? Tollerare e rispettare tutto pur stando molto male?
Come fate voi?

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elena.legnani
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Re: Ma gli italiani rimpinzano i loro bambini dei dolci?

Messaggio da elena.legnani » gio gen 24, 2008 3:45 pm

Lo so, noi abbiamo le cuginette vicine di casa e quando è caldo giocano spesso tutte in cortile. Io cerco sempre di farle venire spesso da me cosi preparo io le merende oppure quando va di là da loro porto comunque qualcosa di sano, quasi sempre frutta, macedonia o crescente fatta in casa, qualche succo.
Loro sono abituate a patatine, ghiaccioli e coca cola ma quando sono a casa loro sembra che schifino un pò quello che porto e lo lasciano li, quando vengono da noi assaggiano tutto tranquillamente.
Non si vedono tutti i giorni, solo nel week end quando è bel tempo per giocare nel cortile.
Anche tua figlia non credo vada tutti i giorni dalle amiche.
Magari puoi dare qualcosa da portare come forma di educazione verso chi ci ospita ma non fare tragedie se accetta di buon grado le schifezze che le vengono offerte, sarebbe parimenti maleducato. Non ne fare una tragedia, purtroppo qualche compromesso "noi che siamo un pò strani" lo dobbiamo accettare. Da adulti abbiamo la razionalità dalla nostra parte, da bambini il sentirsi troppo diversi può portare a qualche problema. Lei poi avrà ben chiaro come stanno le cose ma credo non ci sia nulla di peggiore che proibire le cose per farle desiderare più intensamente.....
Se tutto questo viene vissuto nella massima serenità sarà la cosa migliore, non credi?

donella
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Re: Ma gli italiani rimpinzano i loro bambini dei dolci?

Messaggio da donella » dom mar 02, 2008 9:50 pm

Ciao Fantasma...
ma cosa leggo mai! Pensa che io mi sono trasferita 6 mesi fa dall'Italia per venire a vivere in Germania, a Dusseldorf e mi ritrovo nella tua stessa situazione!!!
Allora, in Italia, in provincia di Bergamo, comunque in un paesello per quanto prossimo alla città, nell'asilo nido che frequentava Arianna, tre anni adesso, era prevista alimentazione bio. Tranne che per la carne.
Niente dolci, solo frutta alle festine, naturalmente bio. Incontri sull'alimentazione erano previsti ogni inizio anno, e la commissione genitori assicurava un ulteriore monitoraggio. Qui, all'asilo di Dusseldorf di bio non se ne parla...e non è un episodio isolato. Ho visitato 8 asili nido e la musica è sempre la stessa. In più carne TUTTI i giorni, alle feste dolci, dolci e ancora dolci, valanghe di dolci a carnevale -li tirano sulla folla dai carri che sfilano e la gente si porta la sporta della spesa per farne incetta!-, da bere strani thè colorati e zuccherati e, solo alle feste per fortuna, coca cola e aranciate a volontà; biscottini ricoperti di creme e cremette cioccolatose strapiene di conservanti per il Natale (molto caratteristici, ma dal punto di vista alimentare...)

Ah, gli asili contengono bambini da 1 ai 6 anni e non è previsto un menù dedicato ai più piccini... di incontri sull'alimentazione che coinvolgono i genitori non c'è proprio traccia...

Quando andiamo a fare spese non c'è negoziante che non allunghi un lecca lecca e persino la pediatra riempie di disgustose caramelline gommose le mani della bambina. Poi in gelateria o al ristorante le dosi sono almeno il doppio di quelle normalmente servite nei ristoranti e nelle gelaterie italiane, almeno al nord-Italia. Difendersi non è facile.
Il menù dei bambini prevede quasi sempre patatine, polpette rigurgitanti salsa dolce al pomodoro, wurstel e insaccati di tutti i tipi. Correggo il tiro prevedendo un menù vegetariano la sera con presenza di legumi di cui Arianna è ghiotta.

Non avrei mai pensato di ritrovarmi a rimpiangere una istituzione scolastica italiana in Germania!!!

Facciamoci forza e lottiamo per creare abitudini più sane (per te dovrebbe essere forse più facile, i tedeschi hanno una buona credibilità in Italia in materia di educazione all'infanzia...)

Magari ti chiederò ragguagli, intanto in bocca al lupo!

Donella

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fantasma
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Re: Ma gli italiani rimpinzano i loro bambini dei dolci?

Messaggio da fantasma » lun mar 03, 2008 12:09 am

Ciao Donella,

ho letto con grande dispiacere la tua testimonianza! Non pensavo che anche in Germania la situazione alimentare per i bambini fosse talmente desolante. Ti auguro che la tua educazione e il tuo buon esempio siano in grado di proteggere abbastanza bene tua figlia dalle influenze brutte.
Io provengo da una cittadina bavarese. Abitavamo ancora lì quando mia figlia frequentava il primo anno dell’asilo. Però allora noi ancora non avevamo cominciato ad alimentarci in modo diciamo un po’ alternativo. Poi mia figlia andava all’asilo solo mezza giornata senza ricevere del cibo lì. Portavano la merenda da casa, così potevo decidere io cosa mangiava la bambina. I bambini che frequentavano l’asilo per l’intera giornata invece ricevevano il pranzo da una salumeria/macelleria – hai visto bene che, infatti, in Germania il consumo di carni e salumi in genere è altissimo, purtroppo. Per le feste di compleanno, le mamme portavano delle torte preparate a casa (che qua all’asilo italiano invece sono vietate, dev’essere qualcosa di comprato, io invece vorrei preparare dei biscotti o torte con ingredienti naturali e sani!).
Tua figlia va all’asilo l’intera giornata? Sarebbe anche una possibilità procurarsi un certificato medico che “proibisce” certi tipi di alimenti. D’altra parte non vogliamo escludere i propri figli, è veramente un conflitto.
Vedo che la situazione alimentare dipende dal posto – sia in Germania che in Italia. Per me è importante trovare tolleranza e rispetto verso le mie abitudini e convinzioni da parte degli amici e parenti – e almeno in questo punto sono abbastanza fortunata. Una mia amica tedesca è spesso in conflitto con genitori e suoceri che vogliono rimpinzare di tutte le schifezze immaginabili il suo bambino di 2 anni.
Tu come ti trovi in Germania a prescindere dall’alimentazione?
Parlami un po’ delle tue esperienze se vuoi. :D

Cari saluti,
fantasma = Alexandra

donella
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Re: Ma gli italiani rimpinzano i loro bambini dei dolci?

Messaggio da donella » dom mar 09, 2008 11:11 pm

Ciao Fantasma/Alexandra...

scusa il ritardo. Ho avuto problemi con il rinnovo del passaporto e sono dovuta rientrare in Italia solo per presentarmi in questura (15 secondi, costo del viaggio 200 euro). Poi sono andata a cercare un pò di neve a Winterberg, dove coltivano i pini di Natale, ma non siamo stati fortunati!
Grazie per la tua gentile e amichevole risposta. Mi chiedi come mi trovo in Germania. La risposta è complessa. Anche per non esulare da quelli che sono i contenuti di questo forum, mi soffermo solo sugli aspetti dell'infanzia.

All'inizio, per una Italiana, la Germania sembra il Bengodi. Parchi pubblici dovunque, attezzati con tutti i giochini di legno; nei ristoranti tanti menù per i piccoli; piscine pubbliche dedicate alle famiglie, con pozze e giochi d'acqua per i più piccini e vasche idromassaggio per le mamme; biglietti forfait per famiglie in quasi tutti i parchi divertimento, musei, spettacoli...Scuole dotate di aree verdi, parchi cittadini con gli animali -cervi, daini, scoiattoli, in libertà e la possibilità per i bambini di nutrirli...l'elenco potrebbe continuare.

Ad un livello più approfondito però emergono alcune contraddizioni vistose. E' vero che ci sono moli parchi. Ma sono perlopiù deserti. Forse perchè ce ne sono così tanti. Forse perchè la popolazione è molto anziana, come in Italia. Forse perchè appena possono i bambini giocano nel loro giardinetto. Non so. Però Arianna mi chiede di non andare più in alcuni parchi perchè "siamo troppo sole".

Nei ristoranti e nei bar si fuma. E in molti non c'è un impianto di riciclo dell'aria. Noi si fa sempre un pre-chek. Una volta dentro poi, il menù è quasi sempre per bambini votati all'obesità e alle malattie degenarative. Ristoranti alternativi ci sono ma difficilmente sono pensati per le famiglie.

Gli asili hanno spazi ampi e begli arredi. Ma troppe volte il personale mi è sembrato approssimativo sui programmi educativi. E lo schema del "gruppo famiglia", che mette insieme bambini da 1 a 6 anni, lo trovo poco convincente. La famiglia si crea intorno al vertice genitoriale, non riproducibile in asilo (e per fortuna!). Io vedo i bambini più grandicelli starsene tra loro e i più piccoli arrangiarsi come possono, imitando -male- i grandi che li prendono in giro perchè sbagliano a parlare e a muoversi. Il personale che li segue è composto da ragazze senza approfondita formazione coordinate da uno o due pedagoghi. Che si dividono tra diversi gruppi di lavoro.

Poi trovare un posto è difficile, almeno quanto in Italia, soprattutto per i bambini sotto i tre anni. E quest'anno hanno pure tagliato i fondi.

Naturalmente faccio riferimento allo specifico personale, che comunque si basa su un dato statistico limitato..

Adesso preparo lo zainetto con la colazione per la bimba. Comunque se mi vuoi scrivere ti dò la mia mail: [email protected]

Mi farai molto piacere!

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