Cellophane (in senso stretto!)
Moderatore: Erica Congiu
Cellophane (in senso stretto!)
Leggo, su un comune vocabolario d'italiano, che si chiama propriamente "cellophane" (marchio registrato) una pellicola per alimenti fatta con la cellulosa. Dov'è finita??? Perché mai le pellicole per alimenti che si trovano normalmente nei supermercati sono in plastica?
Il problema sono gli ftalati contenuti nel PVC, che sono stati oggetto di molte critiche da parte degli ambientalisti, per la loro pericolosità, considerando che erano utilizzati non solo nelle pellicole trasparenti da cucina, ma anche nei giocattoli, che spesso i bambini mettono in bocca.
A contatto con i grassi è molto pericoloso.
Le aziende produttrici hanno fatto una assurda e continuata resistenza al divieto di questo materiale, perché non ne avevano un altro con le stesse caratteristiche di praticità.
Poi il divieto è arrivato, si è abbassato il livello di ftalati consentiti, e molte aziende hanno cominciato a produrre pellicole in polietilene, anziché in PVC. Sono meno partiche, è un materiale che si stropiccia e incolla fra se facilmente, ma se è più sicuro, ben venga.
Alcune info qua:
http://www.cucinait.com/cucinait/Ricett ... _6239.html
M.
A contatto con i grassi è molto pericoloso.
Le aziende produttrici hanno fatto una assurda e continuata resistenza al divieto di questo materiale, perché non ne avevano un altro con le stesse caratteristiche di praticità.
Poi il divieto è arrivato, si è abbassato il livello di ftalati consentiti, e molte aziende hanno cominciato a produrre pellicole in polietilene, anziché in PVC. Sono meno partiche, è un materiale che si stropiccia e incolla fra se facilmente, ma se è più sicuro, ben venga.
Alcune info qua:
http://www.cucinait.com/cucinait/Ricett ... _6239.html
M.
Ok, grazie! Senti un po', però...ormai mi dovresti conoscere ;o) Mi fa piacere che si usi un materiale "sicuro", però una cosa è produrre plastica (da petrolio), altra cosa, dal punto di vista dell'impatto ambientale in produzione e smaltimento, fare pellicole di cellulosa.
Che cos'aveva il cellophane che non andava? Clara ricordava giusto?
Che cos'aveva il cellophane che non andava? Clara ricordava giusto?
No, non mi sono spiegato bene: non penso che il cellophan sia mai stato usato per i rotoli da cucina di tipo domestico; credo che sia per cose più industriali, tipo la copertura delle serre e cose del genere.valeria ha scritto:Ok, grazie! Senti un po', però...ormai mi dovresti conoscere ;o) Mi fa piacere che si usi un materiale "sicuro", però una cosa è produrre plastica (da petrolio), altra cosa, dal punto di vista dell'impatto ambientale in produzione e smaltimento, fare pellicole di cellulosa.
Che cos'aveva il cellophane che non andava? Clara ricordava giusto?
Per quanto riguarda i rotoli da cucina si è passati dal PVC al polietilene, almeno recentemente è così.
Io comunque non uso rotoli di alcun tipo, ma solo quei contenitori di vetro da mettere in frigo.
M.
Probabilmente sì. I rotoli da cucina in PVC andavano benissimo, perché quando li tagliavi non si attaccavano fra loro, ma rimanevano ben stesi in modo tale da poterci avvolgere il cibo. Però avevano questo problema del rilascio delle sostanze tossiche. Allora sono stati sostituiti con quelli in polietilene, che però funzionano peggio, perché quando li tagli si aggrovigliano subito, ed è il motivo per cui le aziende hanno aspettato tanto prima di cambiare: hanno aspettato di esserci costrette.valeria ha scritto:Quindi il cellophane, semplicemente, non è autoadesivo, ed è per questo che non viene usato in cucina?
Io infatti ci ho rinunciato, non servono più e con quei contenitori si fa lo stesso.
Forse il cellophan è più per gli imballaggi.
M.
qui dice che l'alluminio è sicuro..ma io avevo sentito che i contenitori di alluminio potevano essere pericolosi alla lunga per l'insorgenza del morbo di alzheimer...
Ultima modifica di Levigna il sab lug 23, 2005 2:28 pm, modificato 1 volta in totale.
Forse il problema è quando si cucina in una pentola di alluminio, non quando si utilizza un rotolo.Levigna ha scritto:qui dice che l'alluminio è sicuro..ma io avevo sentito che i contenitori di alluminio potevano essere pericolosi alla lunga per l'insorgenza del morbo di alzheimer...
Comunque sono interessato molto al discorso delle pentole, ne avete già parlato?
M.
Ho una sede Alcoa vicino a casa. E visto che tanto ormai siamo in vena di denuncie...allora pazienza, lo dico! ;o)
Per l'alzheimer non so. So che cosa succede qui. Il problema è che nella metallurgia dell'alluminio si usa acido fluoridrico. La legge impone solo di neutralizzarlo, ma non di abbattere i vapori saturi di fluoro. Quanto alle conseguenze del fluoro, c'è una grossa lacuna per quanto riguarda gli effetti sull'uomo (mi riferisco a ricerche conosciute e condivise, of course...). Si sa che nelle mucche, reagendo con il calcio, provoca danni all'apparato scheletrico e al sistema nervoso (soprattutto per quanto riguarda la trasmissione neuromuscolare).
Ora, in zona abbiamo un'incidenza paurosa di malattie ascrivibili appunto ad un difettoso funzionamento della trasmissione dei segnali ai muscoli (scusate se mi esprimo con i piedi, spero che un medico possa dare termini più precisi). Va detto che: la zona è fortemente industrializzata e inquinata soprattutto da grosse quantità di metalli pesanti, per cui dare la colpa al fluoro mi sembrerebbe un po' tirato per i capelli. Vado con i piedi di piombo anche per quanto riguarda i dati precisi sull'incidenza di certe malattie insolite, giacché una gran mole di lavoro di un'inchiesta sanitaria fu prontamente insabbiata o meglio, peggio ancora, fatta oggetto del solito balletto di polemiche, smentite e controsmentite, perdendosi così nel gran blob della cronaca locale. Che amarezza.
Ma nel dubbio...io preferisco non incentivare, nel mio piccolo, il consumo di alluminio.
Per l'alzheimer non so. So che cosa succede qui. Il problema è che nella metallurgia dell'alluminio si usa acido fluoridrico. La legge impone solo di neutralizzarlo, ma non di abbattere i vapori saturi di fluoro. Quanto alle conseguenze del fluoro, c'è una grossa lacuna per quanto riguarda gli effetti sull'uomo (mi riferisco a ricerche conosciute e condivise, of course...). Si sa che nelle mucche, reagendo con il calcio, provoca danni all'apparato scheletrico e al sistema nervoso (soprattutto per quanto riguarda la trasmissione neuromuscolare).
Ora, in zona abbiamo un'incidenza paurosa di malattie ascrivibili appunto ad un difettoso funzionamento della trasmissione dei segnali ai muscoli (scusate se mi esprimo con i piedi, spero che un medico possa dare termini più precisi). Va detto che: la zona è fortemente industrializzata e inquinata soprattutto da grosse quantità di metalli pesanti, per cui dare la colpa al fluoro mi sembrerebbe un po' tirato per i capelli. Vado con i piedi di piombo anche per quanto riguarda i dati precisi sull'incidenza di certe malattie insolite, giacché una gran mole di lavoro di un'inchiesta sanitaria fu prontamente insabbiata o meglio, peggio ancora, fatta oggetto del solito balletto di polemiche, smentite e controsmentite, perdendosi così nel gran blob della cronaca locale. Che amarezza.
Ma nel dubbio...io preferisco non incentivare, nel mio piccolo, il consumo di alluminio.
io l'avevo letto, tra le altre cose, quiMarcello ha scritto: Forse il problema è quando si cucina in una pentola di alluminio, non quando si utilizza un rotolo.
Comunque sono interessato molto al discorso delle pentole, ne avete già parlato?
M.
viewtopic.php?t=5831&highlight=alluminio