Messaggio
da Lola » gio lug 21, 2005 10:46 am
Allora…
Jasmine faccio una premessa. In questo forum siamo TUTTI contro la sperimentazione animale a fini cosmetici, non ce l’abbiamo con te e i toni sono sempre stati calmi, senza l’uso di punti esclamativi, anche perché l’argomento interessa tutti.
Ho guardato anche i link che mi hai messo (il primo, quello di progettogaia, lo conoscevo già).
Fra tutti il più serio mi sembra il volantino che si trova su oltrelaspecie, che dice pari pari le stesse cose che Fabrizio ha detto da sempre: che nessuno testa più il prodotto finito, che la scritta “non testato” è falsa e fuorviante… ma queste cose le sai anche tu e le hai esposte con chiarezza.
Il problema è che da premesse giustissime si arriva secondo me a conclusioni errate.
Punto primo: il mondo della cosmetica viene diviso in buoni e cattivi sull’unica base delle dichiarazioni delle aziende, dentro le quali nessun animalista, ma neanche nessun estraneo, metterà mai piede. Quindi le aziende possono dichiarare quello che vogliono, vengono messe nella lista da ammirevoli animalisti che cercano dei prodotti non testati e poi, visto che sono nella lista, tutti quelli che vogliono comprare cruelty free li prenderanno. Ma chi ha controllato che le dichiarazioni della ditta siano vere? Nessuno, perché non è possibile farlo. La ditta “coniglietto verde” vuole prendere anche quella fetta di mercato? Fa delle belle dichiarazioni di intenti e tutti quelli che hanno una coscienza animalista compreranno i suoi prodotti SENZA ANDARE A CONTROLLARE. PERCHE’ NON SI PUO’.
Tu dici che non compri Bottega Verde ”perché testa sugli animali”. Io dico che non è vero, e né io né tu lo scopriremo mai. Tu ti fidi di quello che è scritto su internet su indicazione della LAV, la quale si fida di quello che dichiarano le aziende perché non ha altri strumenti. E’ tutto un bel fidarsi, da un’informazione incerta si giunge ad un’informazione ritenuta certa perché è istituzionalizzata su un volantino.
Punto secondo: ho letto bene. Si parla tantissimo della POSITIVE LIST. Dappertutto. In tutti i siti che hai segnalato. E della direttiva 76/768/EEC. Bene, benissimo… c’è una lista finalmente!
Piccolo problema: la lista non la mette on line nessuno. C’è solo la vaga possibilità do ottenere fotocopie di qualità pessima (lo dicono loro, non io) a pagamento da parte di progettogaia. Strano che non la mettano on line, così sarebbe a disposizione di tutti.
Bene, fino a qualche mese fa non si trovava si internet la famosa direttiva 76/768/EEC, adesso c’è. E me la sono letta, adoro capire le cose con la mia testa senza prendere per oro colato quello che mi dicono gli altri.
Conclusione? Come facevo notare in un messaggio precedente mi sembra che NON ESISTA NESSUNA POSITIVE LIST. Non esiste nessun elenco completo di materie prime ad uso cosmetico permesse. Ce n’è solo una parte: filtri solari, conservanti, coloranti. Tutto il resto manca.
D’altra parte lo scopo della direttiva all’epoca era quello di fare in modo che non venissero usate sostanze tossiche, non certo quello di creare un elenco di sostanze da non testare più (anche se di sperimentazione si parla, ponendo delle date che poi alla luce dei fatti non sono state rispettate).
Qualcuno ha visto la positive list o è una leggenda metropolitana???
Lola