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Lola
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Messaggio da Lola » lun lug 25, 2005 10:19 am

Informo che molto gentilmente progettogaia mi ha contattato in privato per fornirmi la positive list, dobbiamo un attimo capire se coincide con la normativa che ho trovato on line, in caso contrario la compro (sacrificio per la scienza!!!!) e riferisco.

Lola

Laura12
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Messaggio da Laura12 » lun lug 25, 2005 10:26 am

valeria ha scritto:Io invece su quest'argomento fatico un po'. Sciogliete un piccolo dubbio: mi par di capire che i test per cosmetici siano l'ultimo problema, visto che il grosso dei test sugli animali viene fatto per detersivi alimentari e farmaci?
Testano gli alimenti sugli animali?
Ommioddio, non ci avevo mai pensato.
Ma perchè? Che necessità c'è? Che si può ancora inventare/rischiare sugli alimenti?

paracelso
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Messaggio da paracelso » lun lug 25, 2005 10:51 am

ripeto una domanda provocatoria... su chi testeresti un cibo per gatti ?

Al di là del fatto che nessuno qua è a favore dei test inutili e crudeli che per anni le industrie e la ricerca scientifica hanno perpetrato, è indubbio che alcuni test su animali oggi sono ancora NECESSARI.
Grazie alla cultura ed ai movimenti animalisti oggi almeno per il cosmetico si sono fatti grandi passi avanti a favore degli animali, ma la strada da fare è lunga e l' integralismo animalista , a mio giudizio, non aiuta a trovare le soluzioni.

Laura12
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Messaggio da Laura12 » lun lug 25, 2005 11:22 am

paracelso ha scritto:ripeto una domanda provocatoria... su chi testeresti un cibo per gatti ?

.
Sì ma...nel 2005 non si sa già tutto lo scibile sull'alimentazione dei gatti?
Che si deve testare? Forse i rifiuti, gli scarti che si vogliono smaltire in maniera redditizia ammollandoli come cibo?
Il problema etico/ambientale allora si pone già qui, senz arrivare alla sperimentazione animale.

Ma poi...che le hanno sperimentate le farine animali che hanno prodotto la "mucca pazza"? Se sì sperimentare in questo caso non è servito a una cippa.

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Dana
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Messaggio da Dana » lun lug 25, 2005 12:17 pm

[quote="paracelso"]ripeto una domanda provocatoria... su chi testeresti un cibo per gatti ?

quote]

Il problema non è che testano il cibo sui gatti per vedere se piace (sarebbe come se ci invitassero in un nuovo ristorante a provare le pietanze), ma fanno vera e propria vivisezione: Esempio: procurano al gatto dei danni epatici per far vedere che il cibo puo' essere dato a gatti con problemi.

paracelso
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Messaggio da paracelso » lun lug 25, 2005 12:24 pm

non si sa mai tutto.
L'esperienza della mucca pazza ne è proprio la conferma.

Ci sono prodotti che per anni sono stati considerati alimentii o rimedi o farmaci eccezionali per poi venir proibiti dopo aver scoperto che erano pericolosi , mutageni o altro.

A questo punto si può assumere un atteggiamento conservatore-luddista, che rifiuta la ricerca, l'innovazione e la tecnologia o si devono cercare regole e procedure per poter sfruttare la ricerca , l'innovazione e la tecnologia traendone il massimo di benefici e riducendone al massimo i rischi e le ingiustizie .

Non ho la soluzione e non sono abbastanza informato sull'argomento, ma a pelle ho l'impressione che certi atteggiamenti sconfinino nell'oscurantismo e come tali non mi piacciono.



PS: visto il numero di gatti che circolano per casa e che devo sfamare,
se dovessi pensare a quali fini si pone oggi la ricerca del cibo per animali ho il sospetto che il primo target delle industrie al momento sia come creare una sorta di dipendenza.
Avete notato che una volta provata ed introdotta una marca di cibo confezionato , dopo il gatto tenda a rifiutare tutte le altre marche ????
O sono solo io che sfamo gatti schizzinosi ?

vittorio urbani

Messaggio da vittorio urbani » lun lug 25, 2005 12:42 pm

paracelso ha scritto:A questo punto si può assumere un atteggiamento conservatore-luddista, che rifiuta la ricerca, l'innovazione e la tecnologia o si devono cercare regole e procedure per poter sfruttare la ricerca , l'innovazione e la tecnologia traendone il massimo di benefici e riducendone al massimo i rischi e le ingiustizie .
regole e procedure, qui sta il dilemma, il nodo gorgiano dell'esistenza sociale umana.

Per dirla con le tue parole non ne so molto ma a pelle finchè sarà il profitto (e non è detto che il profitto sia così da demonizzare, se ne dovrebbe discutere almeno) a dettare l'innovamento tecnologico una quota di devianze più o meno rilevanti ci saranno sempre sul fronte etico (rischi e ingiustizie).

Saluti.

Laura12
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Messaggio da Laura12 » lun lug 25, 2005 12:43 pm

paracelso ha scritto: A questo punto si può assumere un atteggiamento conservatore-luddista, che rifiuta la ricerca, l'innovazione e la tecnologia o si devono cercare regole e procedure per poter sfruttare la ricerca , l'innovazione e la tecnologia traendone il massimo di benefici e riducendone al massimo i rischi e le ingiustizie .

Non ho la soluzione e non sono abbastanza informato sull'argomento, ma a pelle ho l'impressione che certi atteggiamenti sconfinino nell'oscurantismo e come tali non mi piacciono.
Buona la seconda sulla ricerca, e lasciando stare l'oscurantismo continuo ad essere sorpresa che si debbano ancora testare gli alimenti.
Anche perchè la dannosità di varii coloranti, additivi, conservanti la scopriamo solo dopo anni di consumo umano. C'è stata ricerca ed è stata inutile?
Lo so che non è forum al quale porre questo quesito, la faccio a me e voglio cercarmi la risposta.

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Dana
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Messaggio da Dana » lun lug 25, 2005 12:53 pm

paracelso ha scritto: Avete notato che una volta provata ed introdotta una marca di cibo confezionato , dopo il gatto tenda a rifiutare tutte le altre marche ????
O sono solo io che sfamo gatti schizzinosi ?
E' noto che le industrie mettano degli apettizanti nel cibo per animali: solitamente sono grassi animali di pessima qualita' , zuccheri , sapori forti.
Del resto gli animali non sono diversi da noi: voi preferireste una pizza ultra condita oppure un risotto in bianco???

Lola
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Messaggio da Lola » lun lug 25, 2005 1:06 pm

Ma solo io ho un cane che le crocchette non le mangia neanche se gliele lascio nel piatto tre giorni di fila, e il vasetto se lo mangia a malapena... ma preferisce senz'altro qualsiasi cosa di preparazione casalinga. Che sia viziata? ;-)))

Lola

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Riky
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Messaggio da Riky » lun lug 25, 2005 1:17 pm

Un riso in bianco, di sicuro (ma mi sa che io non faccio testo... i cibi con aromi non autentici li detesto anche più dei cosmetici petrolchimici plasticosi...).
Il problema è che si cerca di creare dipendenza non solo negli animali, ma pure nei bambini, con le orride merendine, finte cioccolate, finti formaggini alla frutta, finti yogurt alla vaniglia, finte pastesciutte a cubetti congelati, finta roba dietetica, finta roba magra, finta roba dolce...
Vi rendete conto che le vitamine destinate ai bambini sono dolcificate con aspartame?
Hanno mai testato l'aspartame sui bambini? Che cosa succederà ai bambini di oggi, allevati a succedanei di tutto? (a parte un aumento spaventoso di allergie...)

Sto decisamente trascendendo e andando OT...

ciao a tutti, R.-

Jasmine79
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Messaggio da Jasmine79 » lun lug 25, 2005 1:25 pm

Posto più ke altro x Lola: l'ass. No Vivisezione si è presa la cura di spedirmi (non so xò i tempi di consegna :/ !!) la Positive List. Superfluo dire ke appena entrerò in possesso del cartaceo, attraverso la tecnologia dello scanner, te la posto.

Il cane mangia come lo abitui.
Pareri differenti: meglio crocchette o umido (cioè cibo fatto da noi?) Dipende. [i consigli ke ti riporto sono dovuti ad un corso di addestramento x cani ke ho fatto.]
Le crocchette sono + salate ma senza contenere sale! e permettono al cane di bere molto di +. Si evita così il rischio di insufficienza renale, comune soprattutto nei cani di razza e in ogni modo intorno ai 10 anni.
L'umido piace di +, si evita di acquistare prodotti ke hanno fatto o fanno sperimentazione animale (di cui non vedo la necessità ndr.), si può variare meglio il cibo. Da evitare sempre patate e carne di maiale!
[Molte crocchette non contengono carne, ottimo x animali vegetariani. Però poi nasce il dubbio su ke cosa contengano effettivamente e come mai piacciono ai cani (esempio: se rifilo al mio cane carne tritata con zucchine e carote ... quelle solitamente rimangono di + se non del tutto nella ciotola..)]

I test su animali x quanto riguarda l'alimentazione secondo me sono inconcepibili. Ognuno libero di scegliere... Molte marche di mangime animali [Purina, Ills, Royal Canin, etc. sono di multinazionali note x altre mer###te - Nestlè!]

I test (relativi ai cosmetici, ai medicinali e quant'altro) potrebbero essere fatti sulle cellule animali e/o umane in laboratorio. (ossia test alternativi)
Fermo restando ke se un prodotto è nocivo molto spesso questa parte del rapporto viene celata.

Non posso essere sufficientemente esaustiva ed esplicita e perciò mi scuso. (mancanza di tempo)

Ciao

paracelso
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Messaggio da paracelso » lun lug 25, 2005 1:54 pm

eilhà Vittorio

penso che spesso per progredire si debbano scardinare dei paradossi.
ad esempio oggi tutti parlano di finaza etica... personalmente mi viene un sorriso e nello stesso tempo un brivido a pensarci...

Ma a fare i puri o gli integralisti ( per me la finanza per sua natura non può essere etica ) esperienze positive e illuminanti come quelle della banca etica e del credito solidale non le avrebbero fatte.

Quindi per me è meglio qualche compromesso e tanta vigilanza che un atteggiamento integralista.
( in merito alla vigilanza, quando uscirono i primi fondi etici in italia si scopri che i gruppi che li avevano emessi investivano tranquillamente in industrie del settore militare ).

Sugli aspetti filosofici del conflitto tra etica ed utilità potrei discorrere per ore ma penso che verremmo giustamente cacciati dal forum con l'accusa di "noia parossistica".

x Laura12, Jasmine , Dana

A parte l'intrinseca crudeltà di alcuni esperimenti ( Dana ) , che per quanto ne so, oggi sono illegali e sanzionabili, spesso si cita l'inutilità della ricerca prendendo ad esempio le palesi cantonate che ha preso in alcuni casi.
Cioè i prodotti messi sul mercato come sicuri poi ritirati d'urgenza dopo averne scoperto la pericolosità o gravi controindicazioni.
A parte che la ricerca "inefficace" in questi casi non era solo su animali, ma quasi sempre anche su persone la domanda provocatoria ( se continuo a provocare non mi farò tante simpatie ) che a mio giudizio dobbiamo porci è:

ma a fronte di qualche decina ( centinaia ) di prodotti dove la sperimentazione non ha individuato in anticipo la pericolosità, quante migliaia ( centinaia di migliaia ) di prodotti non sono mai stati immessi sul mercato perchè la sperimentazione aveva intuito/dimostrato che erano nocivi ???

Per Laura12

questi ragionamenti per me purtroppo valgono anche per gli alimenti , altrimenti dovremmo dire che siamo contro gli OGM solo perchè sono il risultato di interventi umani contro la Natura, Dio o altri argomenti del genere.
Per me l'attuale contaminazione mondiale deglle sementi OGM ( vedi soja ) è sbagliata , semplicemente perchè l'hanno fatta senza averne prima dimostrato la sicurezza.

http://www.jrc.cec.eu.int/download/broc ... ity_it.pdf
Ultima modifica di paracelso il lun lug 25, 2005 2:06 pm, modificato 1 volta in totale.

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Dana
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Messaggio da Dana » lun lug 25, 2005 2:02 pm

Lola ha scritto:Ma solo io ho un cane che le crocchette non le mangia neanche se gliele lascio nel piatto tre giorni di fila, e il vasetto se lo mangia a malapena... ma preferisce senz'altro qualsiasi cosa di preparazione casalinga. Che sia viziata? ;-)))

Lola
Dipende da che cosa dai alla tua cagnolina
Alimentazione casalinga vuol dire: riso strabollito, carne di buona qualità scottata, verdure cotte e un filo di olio di semi e non i nostri avanzi che sono per i cani mooooolto appetibili ma non salutari (e causa della normale obesità dei cani di casa)

paracelso
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Messaggio da paracelso » lun lug 25, 2005 3:09 pm

Cara Riky, per nulla OT...

il discorso delle dipendenze ( ovviamente senza assuefazione o azioni psicotrope ) indotte da alcune sostanze nel comparto alimentare emerse anni fa...ricordo alcune ricerche sulle cosidette esorfine ( apporti alimentari endorfino simili ). Visto che erano associate al glutine, ritengo che nei siti riguardanti la celiachia si trovino abbastanza informazioni.

Sarà un caso , ma erano spesso sostanze sovradosate nella alimentazione industriale per i bambini.

Ritengo che il problema possa essere trasferito alla alimentazione animale.

Come dice Dana, tutti sanno che negli alimenti per animali vengono inseriti appetizzanti, ma allora perchè i miei gatti tendono a mangiare solo una certa marca confezionata dopo averla provata ? anche le altre contengono appetizzanti.

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