Biotecnologia: cosa è?

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Carla65
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Biotecnologia: cosa è?

Messaggio da Carla65 » ven lug 08, 2005 10:49 am

Cosa si intende quando in un prodotto trovo nell'INCI scritto "da biotecnologia" e a cosa si contrappone?
Grazie, Carla

Laura12
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Messaggio da Laura12 » ven lug 08, 2005 4:06 pm

Si contrappone ad un'eventuale provenienza animale o petrolifera.

vittorio urbani

Messaggio da vittorio urbani » ven lug 08, 2005 5:53 pm

Salute,

significa che ad esempio l'acido ialuronico invece che da animali è stato prodotto con l'ausilio di microrganismi.

Ciao.

Carla65
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Messaggio da Carla65 » ven lug 08, 2005 6:39 pm

Ma da dove proviene l'acido jaluronico? E che vuol dire che è stato prodotto con l'ausilio di microrganismi? Scusate, sono testona.
Carla

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Riky
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Messaggio da Riky » ven lug 08, 2005 7:32 pm

Hai presente l'ingegneria genetica? Quella di cui tutti oggi devono parlare male?
E gli organismi geneticamente modificati? (scusa il tono un po' dente avvelenato, ma cosa vuoi, come medico, e per via della mia base scientifica, trovo intollerabili i facili giudizi negativi e la assoluta demagogia di chi di ogm parla sempre e solo male).
Bene, con tecniche di bioingegneria dei batteri vengoni codificati per creare acido ialuronico (la melanina da bioingegneria viene invece prodotta dai cavoli...).
ciao
Riky

PS - Secondo me l'ecologia non deve escludere il progresso, il discorso è complesso, lungo, ha mille sfaccettature e non ho voglia di affrontarlo adesso - ma solo la tecnologia bene utilizzata da menti non perverse ci salverà dall'abuso di tecnologia.
E per finire, non c'è nulla di più demagogico del parlare male della chimica. Perchè solo un buon utilizzo della chimica potrà favorire la pulizia del pianeta (Zago insegna!)

valeria
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Messaggio da valeria » ven lug 08, 2005 7:49 pm

Riky, sai che mio zio contadino si trovava con sementi inutilizzabili da un anno all'altro ben prima degli ogm? Certe caratteristiche a tutto danno del contadino e a tutto vantaggio di chi gli vende le cose si potevano tranquillamente ricercare anche senza ingegneria genetica, purtroppo...oddio, magari adesso, scoperto il trucco, è più facile!

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Riky
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Messaggio da Riky » ven lug 08, 2005 7:59 pm

Sì, ma c'è anche un'ingegneria genetica buona...non c'è solo quella che vuole creare "mostri" - ma quella che, mettendo in un DNA dei geni, può, appunto, in modo non dannoso, far venire fuori qualcosa di utile, talvolta indispensabile.
Tu con l'ingegneria ambientale non studi nulla di ingegneria genetica?

valeria
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Messaggio da valeria » ven lug 08, 2005 8:09 pm

No, niente di così raffinato. :-)
Io sistemo versanti in frana...

Carla65
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Messaggio da Carla65 » ven lug 08, 2005 8:23 pm

Riky, vuoi sapere una cosa? Nel 1984, mentre mi accingevo ad iscrivermi all'università, volendo fare ingegneria genetica, di cui avevo sentito parlare in televisione e che mi era apparsa una cosa meravigliosa, ho assillato varie persone nelle facoltà di medicina, ingegneria, biologia, chimica di Roma per capire a cosa diavolaccio mi dovessi iscrivere. Nessuno ha saputo darmi una risposta. Forse ho chiesto a persone sbagliate ed io ero troppo ignorante in materia per prendere una qualsiasi decisione, il futuro mi appariva così incerto che ho scelto tutta un'altra cosa: statistica. E così la mia vita ha preso un'altra strada. Comunque, apprezzo moltissimo la tua posizione e capisco anche il tuo disagio. L'Italia è un paese che vive di ideologie e pregiudizi, ma il male peggiore è che più passa il tempo e più questo atteggiamento ci taglia fuori dal futuro e dal progresso.
Carla

gianluca
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OGM e non OGM

Messaggio da gianluca » sab lug 09, 2005 12:27 pm

Io non sono d'accordo agli OGM perchè ancora non si sa nulla sul loro impatto ambientale e ci sono troppi interessi economici che li vogliono dipingere come la panacea per tutti i mali, a cominciare da quello della povertà. La vera demagogia è quella che strumentalizza le situazioni (come la povertà, appositamente creata e sfruttata a fini propagandistici) per avallare metodologie, come l'ingegneria genetica, che non hanno ancora passato il vaglio di una scelta etica.
Voglio anche ricordare come le industrie che si sono buttate nel settore del Biotech e hanno investito miliardi di dollari, hanno fatto di tutto per non far apparire in etichetta la dizione "prodotto con tecnologia genetica" e dizioni simili, perchè sapevano benissimo che la gente non avrebbe mai comprato roba simile. Già da sola questa assoluta mancanza di trasparenza mi è sufficiente per sospettare che qualcosa negli OGM non vada, che le industrie hanno qualcosa da nascondere.
Di fronte a questa sfrontatezza (come l'etichetta ingannevole, la tecnologia terminator) mi sia concesso per il momento che qualcuno sta barando al gioco, e che la carenza di democrazia è ben più importante di esperimenti a pieno campo che vengono fatti così, alla cieca.
E non sono così stupido e ingenuo da pensare che gli OGM vengono fatti per un motivo umanitario. Coloro che li vogliono portare agli altari della cronaca alimentare sono persone senza scrupoli che non hanno la benchè minima intenzione di sfamare l'umanità sofferente.

Carla65
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Messaggio da Carla65 » sab lug 09, 2005 1:38 pm

Mi pare riduttiva l'equazione ingegneria genetica=OGM brutti e cattivi. Non è impedendo la ricerca che ne sapremo di più. Sicuramente l'Italia non potrà contribuire a saperne di più, visto che ha rinunciato a fare ricerca e come al solito, visto che la ricerca, grazie a Dio, non si può fermare dipenderemo sempre di più da paesi esteri che intanto continuano a cercare di capirci qualcosa. Da quando esiste l'uomo la ricerca esiste e con la ricerca esistono, come in tutte le attività dell'uomo, dei fini buoni e cattivi. L'atteggiamento giusto, secondo me, non è impedire=mettere la testa sotto la sabbia, ma contribuire con spirito scientifico verso il raggiugimento di obiettivi "buoni", sapendo tuttavia che anche alcuni di quelli cattivi saranno perseguiti, ma per quelli ci dovrebbero essere degli organi di controllo. Insomma, come al solito il nuovo spaventa ma il nuovo di oggi sarà la realtà di domani, volenti o nolenti.
Carla

adriano
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Messaggio da adriano » sab lug 09, 2005 9:14 pm

prima si ricavava dall'umor vitreo (dagli occhi dei bovini ecc...) o dalle creste di gallo (galline ) ..vedete voi ,sempre che si voglia utilizzare quest sostanza) qual'è il meglio.....

gianluca
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OGM : quale risposta ?

Messaggio da gianluca » sab lug 09, 2005 10:36 pm

Un momento. Io non ho detto che si deve fermare la ricerca. Io ho detto che le industrie alimentari stanno barando al gioco. E' una lesione gravissima della libertà delle persone quella di non poter leggere in etichetta che il tal prodotto (mais, soia, girasole etc...) è stato prodotto xcon "tecnologia di DNA ricombinante" o dizioni simili, che differenzino i prodotti "da agricoltura biologica" o "agricoltura naturale" da quelli "da bioingegneria". Per fortuna questo non è successo, perchè ci sono state associazioni di consumatori e sindacati che hanno fatto la voce grossa e hanno usato il più grande potere che oggi ha il consumatore : il boicottaggio e il consumo critico e consapevole.
E' inaccettabile che si portino gli OGM in sede WTO, al Dispute Settlement Body, proprio per impedire che i consumatori sappiano cosa c'è nel loro piatto. E' un attacco alla libertà di informazione inaccettabile e ingiustificabile. Poichè non siamo stupidi, è chiaro che questa battaglia è sorta con lo scopo di farci mettere loro, le industrie dell'agribusiness, a farci mettere la testa sotto la sabbia. La ricerca, se proprio vuole perseguire questa strada, che la facciano, ma nei laboratori, nelle serre protette dove vi sia un elevato livello di biosicurezza, non nei campi aperti, tanto che oggi è praticamente impossibile garantire la totale assenza di semi OGM nelle partite alimentari. Io ho evidentemente un diverso ordine di valori in cui credo. Prima deve venire la libertà di informazione e processi di trasparenza sull'etichetta, poi discutiamo se gli OGM ci piacciono o meno.
Basti guardare le etichette di prodotti come delle semplici fresine : farina di grano integrale, farina di un tipo, farina di un altro, sale, lievito, e "miglioratore" , che magica parola; dovrebbe farci venire in mente . . . che cosa? Cosa vuol dire "miglioratore" in un etichetta ? Che molecola è? Perlomeno con le tabelle degli additivi Exxx potevi sapere cosa era l' E300, ci sono dei manuali apposta. Ma sull'etichetta di quel prodotto, la fresina integrale, non so cosa significa miglioratore, per cui non l'ho comprato.
Questa è una violazione del mio diritto di sapere. Idem vale per le dizioni "grassi vegetali" in cornetti, torte industriali, farciture e prodotti dolciari e merendine. Io non sto al gioco e non mi va di farmi prendere in giro, e boicotto e boicotterò sistematicamente tutto ciò che lede il mio diritto di sapere cosa sto mangiando.
Gli OGM sono tuttora un punto interrogativo,non si sa nulla sul loro impatto, sia ambientale che sanitario. Al contrario di quanto stabilito al Protocollo sulla Biosicurezza, e nel Principio di Precauzione, mi sembra che le industrie dell'agribusiness, in partnership con quelle del Biotech, stiano facendo un gioco sporco, cioè immettere in tutta fretta, all'insaputa dell'opinione pubblica, e , diciamo la verità (sveliamo le ipocrisie), grazie alla solerte complicità dell'opinione pubblica, che si scandalizza e poi dimentica, prodotti dalla dubbia efficacia.
Non è la ricerca che sto prendendo di mira; quello a cui sto mirando è tutto il sistema della produzione alimentare, che lucra sulla nostra indifferenza, questo è il suo enorme potere, che NOI gli diamo. E' duro da mandar giù ma è così. Prima ci rendiamo conto che più che povere vittime siamo complici del sistema meglio sarà per noi, perchè solo da questa consapevolezza può sorgere il seme della Rivoluzione Silenziosa, quella che può potenzialmente scardinare tutta l'impalcatura di potere che si regge sulla nostra paura e sulla nostra indolenza.
C'è un grosso problema, che è sostanzialmente una disparità di informazioni, noi che non sappiamo e le multinazionali che nascondono, conducono operazioni illecite sottobanco; oltre a questo vi è una enorme sperequazione di potere, soprattutto potere economico. Queste multinazionali del Biotech hanno assoldato le industrie PR (Public Relations) per far vedere che sono interessate ai consumatori, al rispetto della natura, alle popolazioni povere; è soltanto fumo negli occhi. Io non ci credo. Prima mi riapproprio del mio potere, che è quello di non comprare quei prodotti che sono altamente sospetti, e poi si discute. La democrazia, che queste multinazionali del Biotech vedono come un ostacolo, che pensano di smantellare, va salvaguardata con i denti; io metto come priorità la democrazia e la libertà di accesso all'informazione, il diritto di sapere cosa mangio,diritto sancito da una regolamentazione, poi vengono i discorsi sulla praticità e la convenienza di certe scoperte come gli OGM. Ancora non si sa se la fame nel mondo può essere semplicemente eliminata distribuendo meglio potere d'acquisto ai poveri e eliminando eccedenze alimentari e sovvenzioni a mucche e polli.

gianluca
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progresso senza democrazia

Messaggio da gianluca » sab lug 09, 2005 10:55 pm

come al solito il nuovo spaventa ma il nuovo di oggi sarà la realtà di domani, volenti o nolenti.


Molte cose che sono nuove non è detto che siano necessariamente la realtà di domani. Quando ho letto questa frase mi sono spaventato perchè vi è un chiaro elemento di "prepotenza"; scusate la mia franchezza ma non posso non dire quello che ho sentito. Cosa significa volenti o nolenti ? Quindi mi vuoi dire che tu produrresti una novità, che speri che diventi realtà,fregandotene delle decisioni che la gente potrebbe prendere se vedesse che la cosa non gli piace? NO, se io (noi come umanità) dedico/decidiamo che una tal novità non ci piace, perchè ad es. elimina le tradizioni etno-gastronomiche, non puoi impedire alla gente di non-comprare, di boicottare, perchè siamo in una democrazia, e fino a prova contraria , in una democrazia non c'è nulla di totalitario. Le realtà di domani vengono decise, ci sono dei Parlamenti,delle Costituzioni, dei Referendum, delle Associazioni dei Consumatori che in genere fungono da rappresentanti del popolo.
Sì, forse il nuovo spaventa, ma fa sfatato il mito che l'umanità si faccia sempre prendere mano dalle emozioni o dalla paura, e comunque, in ogni caso, anche se fosse che ci facciamo troppo condizionare dalla paura, tu, Clara o industria chicchessia, al massimo puoi fare campagne di informazione, puoi cercare di rassicurare le persone IN PIENA ONESTA' (se lo fai con lo scopo di far stare zitte le persone con la piena deliberata consapevolezza che li stai ingannando , questo è esecrabile e ignobile), ma non puoi obbligare le persone a mangiare quello che decidi tu perchè quello che fai lo ritieni importante; la democrazia non si tocca. E neanche la libertà di informazione.

vittorio urbani

Messaggio da vittorio urbani » dom lug 10, 2005 9:03 am

soltanto una postilla senza prendere posizioni in merito, magari un giorno se ne parlerà a quattr'occhi.

E dunque più che in democrazia, direi democrazia rappresentativa; io non so bene quale sofisticato significato intervenga nella parola rappresentativa, ma ho il sospetto che sia la fregatura italica al meraviglioso termine (spero non utopistico vista la storia dell'uomo da quando ha deciso di vivere in società strutturate) democrazia... ditelo ai radicali e ai loro (nostri) innumeri referendum vinti e bellamente snaturati nelle applicazioni legislative (d'accordo è un'imprecisione, un referendum tecnicamente non può essere propositivo, ma diamine, pensate al quesito sul finanziamento pubblico ai partiti per dirne una).

Saluti e scusate la piccola parentesi.

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