Inquinamento in pianura padana

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Riky
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Inquinamento in pianura padana

Messaggio da Riky » dom ott 17, 2004 10:21 am

Caro Fabrizio, hai visto la foto da satellite sul Corriere della Sera, in prima pagina qualche giorno fa? Rappresentava le zone più inquinate del pianeta.
Tra queste, una delle più uniformemente e drammaticamente inquinate risultava TUTTA la pianura padana. Assieme a qualche PICCOLA zona del nord-est Usa, dell'Asia verso Giappone e Corea, del SudAfrica, piccoli punti nel nord dell'europa, sparsi qua e là.
Pianura padana, TUTTA. Una delle zone più inquinate da biossido di azoto del mondo.
Mi sono inquietata moltissimo, anche perchè quest'aria stallante è legata anche a motivi geografici puri (l'infossamento della zona che impedisce il ricambio d'aria).
Allora? Trasferimento in massa in Nuova Zelanda, o in Australia (totalmente azzurre!), o in SudAmerica, o anche in Spagna (almeno!!!)?
Che cosa ne pensi, sinceramente?
Che cosa si può fare?
Un abbraccio, Riky

Nahenia
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Messaggio da Nahenia » dom ott 17, 2004 10:34 am

=__=...........me lo sentivo io, che tristezza! E' già, ogni volta che torno dalla Versilia, dove vive la famiglia del mio ragazzo, sento una differenza abissale del livello di benessere generale! Il nostro fisico ci parla molto bene, e spesso non lo ascoltiamo;)
Grazie della notizia Riky......
Buona domenica a tutti^__^
Nahenia

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Riky
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Messaggio da Riky » dom ott 17, 2004 10:45 am

A Milano dove vivo stanno tutti cronicamente maluccio, sono tutti mediamente cronicamente incazzati, quando una persona del sud italia per esempio si trasferisce a milano (per studiare, per lavorare), tra le prime cose che vengono sono capelli flosci e opachi, prurito e sfoghi cutanei vari (il primo epitelio che l'inquinamento incontra, oltre a quello polmonare, è proprio la cute!). Le allergie aumentano perchè l'organismo umano, che mira al benessere e lancia in tutti i modi messaggi di ribellione quando viene sottoposto a insulti, si ribella di brutto (allergia viene da "allos" che vuol dire "estraneo" - più estraneo della pollution...).
Il guaio è che non è solo un fenomeno delle città, è proprio tutta la "padania".
E allora mi dico: il Po non può essere trasformato in una "spugna" che assorbe e disintegra, senza scaricarle in mare, le molecole davvero tossiche?
Farnetico, ma l'idea di vivere e soprattutto far vivere mio figlio nella m.... non mi va giù.
Prendere di petto la situazione e spostarsi, questa è la soluzione. Ma certe soluzioni possono talora rivelarsi impossibili...

Nahenia
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Messaggio da Nahenia » dom ott 17, 2004 10:50 am

Infatti le allergie che ho, gli sfoghi cutanei etc, si accentuano moltissimo quando resto per tanto qua senza spostarmi.................anke il mio obiettivo è quello di cambiare zona, ma come dici tu a volte è davvero impossibile!
=__=
Nahenia

Nippo
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Re: Inquinamento in pianura padana

Messaggio da Nippo » dom ott 17, 2004 12:37 pm

Riky ha scritto:Caro Fabrizio, hai visto la foto da satellite sul Corriere della Sera, in prima pagina qualche giorno fa? Rappresentava le zone più inquinate del pianeta.
Tra queste, una delle più uniformemente e drammaticamente inquinate risultava TUTTA la pianura padana. Assieme a qualche PICCOLA zona del nord-est Usa, dell'Asia verso Giappone e Corea, del SudAfrica, piccoli punti nel nord dell'europa, sparsi qua e là.
Pianura padana, TUTTA. Una delle zone più inquinate da biossido di azoto del mondo.
Mi sono inquietata moltissimo, anche perchè quest'aria stallante è legata anche a motivi geografici puri (l'infossamento della zona che impedisce il ricambio d'aria).
Allora? Trasferimento in massa in Nuova Zelanda, o in Australia (totalmente azzurre!), o in SudAmerica, o anche in Spagna (almeno!!!)?
Che cosa ne pensi, sinceramente?
Che cosa si può fare?
Un abbraccio, Riky
Si possono senz'altro cambiare le nostre abitudini alimentari!
In Pianura padana ci sono più vacche che esseri umani e la distruzione ambientale al 40% del pianeta è causata dagli allevamenti animali e dal disboscamento incessante per creare !pascoli" (che proprio pascoli non sono perchè gli animali sono tutti segregati).
L'alimentazione carnea è uno spreco di risorse, è nemica dell'ambiente, è causa di sofferenza di miliardi di animali ed è anche la causa delle malattie più comuni. Qualcosa si può fare, se si comincia ad agire di persona.
per info dettagliate su ambiente e alimentazione
http://www.ebasta.org
ciao

Fabrizio Zago
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Messaggio da Fabrizio Zago » dom ott 17, 2004 12:41 pm

Cara Riky,
la foto del Corriere non fa altro che "fotografare" una situazione di cui tutti sapevamo già l'esistenza.
L'altra sera mia figlia si è presentata ad un dibattito televisivo in cui doveva difendere la scelta dell'amministrazione di adottare le targhe alterne quando il livello delle polveri supera un certo livello. Si è sentita dire che non capiva nulla, che l'uso della automobile personale è una libertà inalienabile, ed altre cosucce di questo tipo. Insomma quando vengono colpite le comodità personali ci nascondiamo tutti dietro il dito.
Leggendo il tuo intervento mi è venuto in mente un mio viaggio a Montevideo, in Italia era inverno e lì (ovviamente) piena estate. Attraversando la strada, il sole picchiava duro, sentivo una sensazione spiacevole, di disagio fisico. Ci ho messo un pochino per capire che si trattava del sole che in quella zona del mondo non è filtrato dall'ozono, è lì infatti che il buco dello stesso ozono è più grande. Poi ho visto dei capi di vestiario australiani dove, nell'etichetta, oltre ai soliti simbolini con la temperatura di lavaggio, la composizione delle fibre eccetera c'era anche l'indicazione del potere filtrante anti UVB di cui il capo di vestiario era dotato. Con questo voglio dire che anche chi non ha problemi con gli ossidi di azoto magari ne ha degli altri e non meno gravi.
Altro aneddoto: il governo italiano di allora (un pentapartico credo) aveva deciso di fare una centrale nucleare a Viadana (MN), andammo in molti a dire che non eravamo d'accordo e c'era anche Riky Gianco che cantava un pezzo in ci diceva che il Po era un fiume in cui si trovava di tutto furchè l'acqua. In parte era vero dato che dei rilevamenti avevano registrato delle variazioni di pH di un paio di punti. Alla faccia del pH dei saponi e dei detergenti intimi, dirai tu!
Insomma, quello che era giusto allora e cioè che c'è un problema di "modello di sviluppo" e che si deve decidere se e come vivere meglio, se ha ragione quel capo Sioux che diceva "una volta che avrete distrutto tutti gli alberi, i fiumi ed il mare, vi renderete conto che i dollari non sono commestibili" o no è giusto anche oggi. Ebbene se non si affronta questo problema, direi che anche la tua alternativa "Trasferimento in massa in Nuova Zelanda, o in Australia (totalmente azzurre!), o in SudAmerica, o anche in Spagna" non servirà a molto perché i dollari ci inseguiranno anche lì e non li potremo mangiare.
Non credi che c'è una forma di sensibilità nuova che sta avanzando? Se ti avessero detto alcuni anni fa che saresti stata qui a parlare di bio-eco, di GAS, di commercio equo e solidale, ci avresti creduto? Io no!
Penso che è molto più facile prendere una efficacissima crema siliconica che una bio, che i capelli sono più luminosi con il Dimethicone che senza. Ed allora chi glielo fa fare a sempre più gente, di avvicinarsi al bio-eco se non la voglia di cambiare strada?
Noi contiamo poco, siamo piccoli ma muoviamo le montagne, altri lo stanno facendo su altri campi, quando vedremo una montagna spostata di qualche metro vedrai che anche gli ossidi di azoto diminuiranno.
Ciao
Fabrizio

Sibyl
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Messaggio da Sibyl » dom ott 17, 2004 6:40 pm

Io sono nata a Milano. Devo ammettere che non ci sto benissimo. Durante i periodi prolungati che passo nella mia città non sto da dio. Attribuisco questa sensazione di malessere a più fattori. In primo luogo l'inquinamento. Ma questo non è l'unico. A Milano il clima è brutto. Periodi di pioggerellina costante , che dura giorni ininterrottamente, e cielo bianco, imobile, non una nuvola che passa, non uno spiraglio di sole che ogni tanto faccia capolino tra le nuvole o si alterni alla pioggia. E poi c'è l'umidità. Sia in estate sia in inverno. L'afa estiva è assolutamente insopportabile. Il fatto è che questo caldo non è accompagnato al sole cocente. Spesso, quando l'afa raggiunge livelli altissimi, il cielo è sempre di quel colore, bianco. Il sole sembra dietro a una calza collant: sbiadito, giallino, come se non ci fosse.
D'inverno il freddo ti secca le ossa.

Le pochissime giornate terse di Milano sono meravigliose. Sono le uniche giornate in cui il sole, caldino, si staglia in un cielo blu meraviglioso, tira una brezza leggera.

Il clima tipico di milano mi causa un colorito pallido, capelli spesso secchi e opachi, stanchezza, e una voglia di uscire dalla città, tanto che spesso cerco di prendere il treno e spostarmi.
Anche perchè quando ti capita di vedere cielo bianco per una settimana intera, anche la meteoropatia è in agguato.

Ma non credo che il problema sia solo l'inquinamento.
E' la posizione geografica della pianura padana, il piattume di questa pianura, il mare lontano, insomma, mi sento spesso di stare dentro a un fosso. Forse se Milano fosse in mezzo a qualche collina, se il mare fosse leggermente più vicino...forse è questo che peggiora la situazione causata dall'inquinamento. Se si utilizzassero di più la bicicletta o i mezzi pubblici... ma come utilizzare la bicicletta se le piste ciclabili sono la presa in giro dei ciclisti? vari tratti sparsi per la città ma scollegati, così che a un certo punto si è costretti a infilarsi nel traffico pazzo...con il pericolo costante di essere investiti...soprattutto sulla circonvallazione, strada normalissima, che gli autisti scambiano spesso per autostrada.

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