Spaventoso!

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Moderatore: Erica Congiu

barbara3
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Re: Spaventoso!

Messaggio da barbara3 » lun apr 18, 2005 2:11 pm

Riky ha scritto:Sono inorridita per delle nuove pubblicità che ho appena sentito alla radio,
le ho sentite anch'io: decisamente di cattivo gusto :-/

Fabrizio Zago
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Messaggio da Fabrizio Zago » lun apr 18, 2005 6:49 pm

Cara GattaMatta,
errore!

"A parte l`orribile pubblicita` (che da vegan incallita non mi cimentero` a giudicare su questo forum),ma ricordo a tutti che lo svelto e`della P&G (Procter&Gamble),multinazionale che a sfruttamento del lavoro,vivisezione,etc,etc..sta messa proprio bene!...E immagino che chiunque,pure non vegan,con un minimo di senso etico e morale non lo utilizzerebbe...anche se so che PURTROPPO non e`cosi` :("

Lo svelto non è della P&G ma della Lever.
Cambia poco ma sai per correttezza di informazione lo devo dire.
Ciao
Fabrizio

GattaMatta
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Messaggio da GattaMatta » lun apr 18, 2005 9:36 pm

Allora c`e`un bell`errore nella guida cruelty free che consulto...Non e`che la Lever e`stata acquistata (come tutte fra un po` :( dalla P&G o qualcosa di simile?Mi aggiornero`allora,e scusate se c`e`l`errore...verificheremo!

icod
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ciao

Messaggio da icod » gio apr 28, 2005 2:02 pm

[quote="vittorio urbani"]

.......ma tutti si deve sopprimere vita per portare avanti la nostra.

ciao, non mi conosci, passo di qui raramente ma vorrei comunque fare due osservazioni:
1) parlavi di dentatura come testimonianza del nostro essere onnivori.
io sapevo che era appunto la nostra dentatura attuale (molto "debole" rispetto a quella degli onnivori/carnivori nel mondo animale)a rimarcare il fatto che noi non saremmo adatti a mangiare carne. E'un discorso anche di struttura interna: il nostro intestino è molto lungo e di certo non facilita il transito veloce e relativa espulsione delle sostanze tossiche che si formano nella digestione della carne .
2)non sono d'accordo con te. Non è *sempre* obbligatoria la sopressione della vita per portare avanti la nostra.Io sono stata vegetariana per anni ed ero sanissima. Mio padre che mangiava carne cruda di cavallo giorno e notte ed ha dovuto smettere di donare il sangue perchè aveva la ferratina bassa.
Ora mangio del pesce ogni tanto e mia figlia, che ha 2 anni raramente mangia carne o pesce ma è una bimba sanissima ed addirittura piu' grande rispetto alla media. Che sia alta come una bimba di tre anni acausa della genetica? Puo' darsi, ma penso che sia anche qstione di alimentazione equilibrata e sana (per quanto sana possa essere al giorno d'oggi).
Si puo' vivere senza nutrirci di animali. E benissimo.
Bisogna solo farsi un esame di coscienza e sentire la privazione non come un sacrificio ma come un atto empatico che fa bene a noi, alla nostra anima ed all'ambiente che ci circonda.
Chi non è vegetariano e non ha nessun interesse ad esserlo è liberissimo ,ma perfavore non si venga a dire che "siamo costretti ad uccidere per sopravvivere" perchè non è così.E non facciamo paragoni filosofici fra un filo d'erba ed una pecora xè primo non hanno senso e secondo xè qui la filosofia astratta non è cos' determinante. Sono piu' importanti i *fatti*.Un campo coltivato a soja (no ogm) dove prima c'era un allevamento intensivo di maiali (con tutto il relativo discorso inquinamento e scarso potere di distribuzione alimentare)è una bella vittoria *concreta*.
ciao

Ospite

Messaggio da Ospite » gio apr 28, 2005 5:54 pm

Salute icod,

vedi, per come la vedo io, si può dire tutto quello che ci pare, ma purtroppo anche un piccolissimo filo d'erba pulsa di vita, spasima come me alla luce del sole, canta la sua voglia di vivere con quel suo bellissimo colore verde che fà la differenza tra un suolo planetario nudo e spoglio e arido ed uno rigoglioso di vita...

Puoi dimostrarmi che mi sbaglio?

Ciao.

PS ah, ci son fatti buoni e fatti cattivi, fatti meno cattivi e meno buoni... si fà di un erba un fascio e vanno bene tutti i fatti o si scelgono quelli che vanno bene a chi?! Insomma, andiamo al punto del problema, la vita è tutta vita, non facciamo categorie.

Ospite

Messaggio da Ospite » gio apr 28, 2005 6:14 pm

Scusami, forse vengo frainteso, il problema è che ci si nutre di vegetali e non animali, ma sempre di vita ci si nutre. A me fà solo specie chi si pone al di sopra di altri, per me in fondo siamo tutti uguali, almeno da un punto di vista 'filosofico', come di ci tu. Poi ciascuno è liberissimo di fare le proprie scelte. Soltanto sento molti vegani mettersi su un ideale piedistallo, il piedistallo che sembra li erga a paladini della vita... ma andiamo, per me è più coerente e 'coraggioso' chi cerca carne proveniente da un allevamento non intensivo...

Tra l'altro io mangio raramente carne, rigorosamente cruda e di allevamento che credo sia come intendo io, preferisco il pesce, ma quello non certamente di allevamento... tra l'altro, spero tu non mangi spigole, diamine, è la morte del sapore del pesce...:-)

Marco Valussi
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Messaggio da Marco Valussi » gio apr 28, 2005 6:17 pm

vittorio urbani ha scritto:
PS ah, ci son fatti buoni e fatti cattivi, fatti meno cattivi e meno buoni... si fà di un erba un fascio e vanno bene tutti i fatti o si scelgono quelli che vanno bene a chi?! Insomma, andiamo al punto del problema, la vita è tutta vita, non facciamo categorie.
Carissimo Vottorio, proprio questo è il punto. Certo che la vita è vita, ma le distinzioni che si fanno non sono sul "tipo" di vita, bensi sugli aspetti eticamente rilevanti di tutto il resto che è vita a parte il fatto di essere vita. Come dire, un uomo ed una donna sono entrambi vita, ma che belle differenze che hanno, no? Se dovessimo trattare uomini e donne allo stesso modo sotto tutti gli aspetti (e non solo sotto gli aspetti dei diritti o degli interessi, ecc.) allora sarebbe un bel dilemma mi metto io il reggiseno o se lo toglie lei? La prendo io la pillo ao si mette leiil preservativo?
Quindi, al di la degli scherzi, quello che si vuole dire è che per alcune vite certi fatti sono rilavanti, per altri no. Se vengo privato della mia dose giornaliera di Simpson io ci rtesto male, un albero di mele no, quindi sarebbe illogico mettere una televisione di fronte ad un albero di mele.
Una pianta non ha quel tipo di struttura interna e di organizzazione che la renda in gradi di tradurre certi imput in segnali di allarme improvviso da noi chiamati dolore. Questo lo si può vedere sia dalla mancanza dell'hardware necessario, sia dal fatto che anche esistesse un hardware alternativo a noi completamente ignoto ed invisibile, all apianta non servirebbe. Il dolore serve a quegli organismi che hanno la possibilità di reagire fuggendo o combattendo, non ad organizmi che non si possono muovere. Gli alberi e le piante in genere hanno sviluppato cose a noi sconosciute come i metaboliti secondari per la difesa e la riparazione, molto più utili per loro.
Quindi vedi che nonostante che la vita sia vita in senso generalissimo, ci sono all'interno dell avita delle differenze eticamente rilevanti. Solo se posso causare dolore ha senso evitare di causarlo. Il focus non è neppure tanto sulla vita, ma sulla qualità della vita.
E poi continuo imperterrito a non credere che tu creda veramente (scuisa il gioco di parole) che il fatto che la vita è vita significhi che tutta la vita è uguale sotto tutti gli aspetti, mi sembra (scusami) una scusa. dato che siamo tutti ugiali e che quindi pestiamo sempre i calli a qualcuno, non vale la pena darsi pena per non schiacciare i calli solo ad una parte. Il fatto è che solo quella parte ha i calli, anzi i piedi...:-)
Con simpatia
Marco

akemichan
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Messaggio da akemichan » gio apr 28, 2005 6:26 pm

...Credo che Vittorio sia stato volutamente polemico ed eccessivo...mi sembra inutile porre una domanda del tipo "Chi salveresti tra un animale e un filo d'erba?".
Personalmente, riguardo al concetto fondamentale del suo discorso, sono assolutamente d'accordo: la vita si nutre di altra vita, che sia una carota o un agnello. Se poi portiamo il discorso sul piano etico appare ovvia la risposta alla domanda qui sopra. Resta il fatto, e ve lo dice una a cui la carne non piace proprio, che l'uomo è per natura onnivoro, liberissimo però di scegliere di diventare vegetariano o vegano...tenete presente che per certe persone tutto quello che non si è staccato spontaneamente (passatemi il termine) dalla pianta è considerato un essere vivente e perciò non può essere mangiato.
Ultima modifica di akemichan il gio apr 28, 2005 7:26 pm, modificato 1 volta in totale.

Sissi
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Re: ciao

Messaggio da Sissi » gio apr 28, 2005 6:29 pm

icod ha scritto:
vittorio urbani ha scritto:
.......ma tutti si deve sopprimere vita per portare avanti la nostra.

ciao, non mi conosci, passo di qui raramente ma vorrei comunque fare due osservazioni:
1) parlavi di dentatura come testimonianza del nostro essere onnivori.
io sapevo che era appunto la nostra dentatura attuale (molto "debole" rispetto a quella degli onnivori/carnivori nel mondo animale)a rimarcare il fatto che noi non saremmo adatti a mangiare carne.
io sapevo invece, proprio che la nostra dentatura è una via di mezzo tra quella degli onnivori e quella dei carnivori perchè, con l'evoluzione, non siamo più costretti a "strappare" carne coi denti ma quelli che abbiamo bastano a masticarla ( dato che i coltelli ci danno modo di poterla tagliare prima di metterla in bocca...). E a dimostrazione di ciò ci sarebbero i canini, più taglienti e pronunciati....

almeno questo sapevo io..

Ospite

Messaggio da Ospite » ven apr 29, 2005 11:54 am

Salute marco,

"...E poi continuo imperterrito a non credere che tu creda veramente (scuisa il gioco di parole) che il fatto che la vita è vita significhi che tutta la vita è uguale sotto tutti gli aspetti, mi sembra (scusami) una scusa. dato che siamo tutti ugiali e che quindi pestiamo sempre i calli a qualcuno, non vale la pena darsi pena per non schiacciare i calli solo ad una parte. Il fatto è che solo quella parte ha i calli, anzi i piedi...:-)
Con simpatia..."

tutti pestiamo calli per vivere e sopravvivere, è scontato e lo si capisce con un minimo di esperienza della vita, è ovvio, direi assiomatico, dogmatico, istintivo? Ad ogni modo non sentiamoci superiori ad altri perchè i calli che pestiamo non muggiscono o belano o altro. Tu veramente non mangi carne soltanto perchè gli animali che macelleresti provano dolore? E' questo il discrimine ETICO? Etico lo intendo come bene e male, chi non mangia carni lo fà perchè crede immorale essere carnivoro? Bene, quale è il valore che mettono in cima alle loro priorità? Il dolore che causano? O la vita, il valore di un respiro, la facoltà di essere qualsiasi cosa che non sia un pezzo di roccia o un fascio di fotoni? Chi mi risponde?

Per icod: scusami, non vorrei dirtelo e vorrei tanto sbagliarmi, ma i vegetali che mangi vivevano prima che tu ne facessi un piatto prelibato... è così, la vita è bella anche per questo no?

Ciao, un bacio.

PS marco, scusami, ma e col fatto che adesso si prospetti la pillola per uomini?!? Non è che ci confondono le idee adesso!!:-/ Poi magari si ragiona che anche una spirale sia tecnicamente un preservativo, ed ecco che io userò una pillola e la donna un preservativo...:-)

Marcello

Messaggio da Marcello » ven apr 29, 2005 1:12 pm

E allora perché non ti mangi un uomo?

In base a cosa lo differenzi da tutto il resto?

M.

Ospite

Messaggio da Ospite » ven apr 29, 2005 6:06 pm

Salute marcello,

sai che non ne ho ancora trovato uno... forse meglio UNA a pensarci bene, dovrebbe essere più tenera e saporita...:-) Ad ogni modo dicevo non una/o ancora che non lo voglia e senza che altri mi accusino di omicidio...

Però sì, teoricamente (e il mio ragionamento è stato, dall'inizio, una speculazione dialettica) hai ragione tu: che differenza passerebbe? Poi, praticamente... Comunque, il mio intento era soltanto di dare uno spunto di riflessione, solo per segnalare che in fondo siamo tutti uguali su questo mondo, ciascuno ha le sue motivazioni che derivano dalla propria esperienza e background culturale, perchè in quanto a razionalità... si può proprio dire tutto ed il contrario di tutto, dimostrandolo dialetticamente.

Ciao.

Marcello

Messaggio da Marcello » sab apr 30, 2005 1:30 pm

vittorio urbani ha scritto:Salute marcello,

sai che non ne ho ancora trovato uno... forse meglio UNA a pensarci bene, dovrebbe essere più tenera e saporita...:-) Ad ogni modo dicevo non una/o ancora che non lo voglia e senza che altri mi accusino di omicidio...

Però sì, teoricamente (e il mio ragionamento è stato, dall'inizio, una speculazione dialettica) hai ragione tu: che differenza passerebbe? Poi, praticamente... Comunque, il mio intento era soltanto di dare uno spunto di riflessione, solo per segnalare che in fondo siamo tutti uguali su questo mondo, ciascuno ha le sue motivazioni che derivano dalla propria esperienza e background culturale, perchè in quanto a razionalità... si può proprio dire tutto ed il contrario di tutto, dimostrandolo dialetticamente.

Ciao.
Caro Vittorio, tu lo sai benissimo perché non ti mangi gli altri uomini e le altre donne. Non lo fai perché li senti come parte di te, perché da umano ti rendi conto di quanto sia bella la vita e quanto sia giusto farla vivere anche agli altri.

Da uomo sai che è diritto di tutti gli altri uomini e di tutte le altre donne vivere in pace.

Vivere i propri sentimenti.
Le proprie emozioni.
Vivere le sensazioni.

Quando tu dici che animali e vegetali sono la stessa cosa, solo apparentemente fai un gesto di giustizia nei confronti delle piante: in realtà accomuni in un unico tragico destino tutto ciò che è diverso da te.

Ma a te, e a quelli come te, riservi il posto d'onore: il posto di quelli che non possono essere toccati per alcun motivo. Quelli che stanno al centro del mondo. Quelli a cui tutto è dovuto.

Ecco, Vittorio, quando io sono diventato vegan, ho allargato il privilegio che come te davo ai miei simili, anche agli altri animali.

Non importa se belano, se muggiscono, se hanno due zampe.
Non importa se hanno un cervello più piccolo del mio.
Non importa se hanno usi e costumi diversi dai miei.
Non importa se parlano una lingua incomprensibile per me.

Allargare il diritto alla vita, questo è il concetto.

Tu non hai elevato lo status dei vegetali a quello degli animali: tu hai semplicemente abbassato entrambi in un unico tragico destino.

Pensaci, Vittorio, non è mai troppo tardi per cambiare.

Ciao

M.

Ospite

Messaggio da Ospite » sab apr 30, 2005 6:34 pm

Marcello, ho scritto per principio, per principio, porca miseria!!! Per principio sento che tutti gli esseri viventi siano uguali proprio perché viventi, e lasciamo perdere diritti alla vita o privilegi o quant'altro che abbiamo inventato noi soltanto per un miglior modo di vivere in SOCIETà... tutti uguali non in bene né in male, niente privilegi, ma semplicemente uguali. Questo il mio concetto. Io credo che tu ti arrabbieresti se mi mettessi senza apparente motivo a maltrattare, bruciare alberi vero? E perchè? E' presunzione la mia se rispondo per te dicendo che un albero sia un essere vivente che ha il 'diritto' di vivere la sua vita? Ed allora perché per preservare la tua fai strage di migliaia di vite vegetali? Perché ritieni che la tua vita sia più importante? Mh, non sarà che ti poni tu al di sopra di altri esseri viventi? Ti ricordo che tutti NOI siamo un ammasso di cellule che dapprima erano autosufficienti di per se stesse, poi si sono diversificate, specializzate a dare tessuti, organi... la coscienza. Già, la coscienza...

vivere sentimenti, emozioni, sensazioni...
ma non ne ho bisogno, io VIVO del mio colore, della mia fotosintesi clorofilliana,
e guarda come si può essere felici con così apparentemente poco, UOMO...
...e non ho bisogno neanche della coscienza, chè io mi limito a dare vita dalla nuda roccia...

Uomo, se tu fossi coerente con i tuoi diritti e i tuoi privilegi ti lasceresti morire di inedia. Altrimenti non ti fare troppe pare esistenziali, solo abbi rispetto ma mangia!

Sibyl
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Messaggio da Sibyl » sab apr 30, 2005 6:48 pm

Se posso esprimere la mia opinione, io sinceramente non credo che la considerazione di Vittorio Urbani verso la sensibilità delle piante sia vera.

Anche perchè se così fosse, sarebbe molto attento alla sua alimentazione, e farebbe di tutto per evitare di comprare e consumare quei prodotti per i quali, ad esempio, la foresta amazzonica viene buttata giù così facilmente.

Ci sono persone, ad esempio, che non mangiano la carne proprio perchè, dal punto di vista ambientale, l'alimentazione a base di carne è una vera e propria strage (mi viene in mente, ad esempio, Mario Tozzi, che è in via di veganismo proprio per questo motivo).

Insomma, se Vittorio Urbani ha detto "abbi rispetto, ma mangia", ecco, secondo me dovrebbe significare che si può mangiare ma bisogna avere rispetto... però con l'alimentazione carnea non si ha proprio rispetto, perchè le foreste vengono buttate giù, si cercano sempre nuove terre, si sfrutta quelle già ipersfruttate, e inizia poi il processo di desertificazione che tutti conosciamo.

Invece l'alimentazione vegan è molto più rispettosa delle piante, perchè pur mangiandole, ne consuma una quantità più piccola ed è una alimentazione molto discreta verso l'ambiente, quindi perfettamente in linea con le argomentazioni di Vittorio Urbani. Mangiare, ma con rispetto.

Lui però in realtà non la segue... quindi non credo molto a quelle parole, sinceramente.

Ovviamente senza offesa.

: )
Ciao

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