Ciao Fabrizio, tempo addietro dicevi che di soia OGM free ne girava pochissima in Italia, vale anche per il mais? ho letto del Bt 10 e mi interessa...
grazie se puoi rispondere Nicole
per Fabrizio soia etc.
Moderatore: Erica Congiu
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soia e mais GM
Cara Nicole,
fosse solo quello il problema . Il problema è che dalla soia lavorata tiriamo fuori i ristrutturati proteici che servono come base per la "carne vegetale", la lecitina (che sarà OGM se anche la soia lo è) che si mette nei dolci, nella pasticceria industriale come emulsionante (lo riporta l'etichetta) ; stesso discorso vale per il mais : essendo soia e mais usati soprattutto come mangime per gli animali la cerne (per chi non è vegetariano) che poi finisce sui banconi dei supermerctai sarà "contaminata" da cibo OGM fatto mangiare agli animali (e anche il pesce non è esente da ciò) .
C'è la fragole che ha nel suo genome i geni del pesce artico, che consente alla fragola di essere coltivabile anche nelle zone fredde o soggette a improvvise gelate, il mais BT11 che deve resistere alla pioggia di pesticidi, e chi ne fa le spese sono gli anelli deboli degli ecosistemi, come nel caso del mais la farfalla monarca .
Io spero che un numero sempre crescente di consumatori boicotti sistematicamente i prodotti OGM, che ahimè stanno conquistando, silenziosamente, numerose fette di mercato, specialmente quella parte della popolazione in crescita che nei paesi in via di sviluppo e che sta acquistando maggior potere d'acquisto; il problema è che tale numero di comsumatori non sono critici, anzi, sono omria abituati a convivere con situazioni disperanti e a cui l'inquinamento non importa granchè, se non quando suscita clamore ed è troppo sotto l'evidenza .
Il risultato è quello di spostare l'inquinamento nella pericolosa china del microscopico, del non visto e quindi del non controllato, del non monitorizzato .
I cibi OGM si insinuano appunto in questa china silenziosa che farà vedere i suoi effetti a distanza di decenni .
A parte coloro che deliberatamente non vogliono apporre cambiamenti al proprio stile di vita , il problema non è di facile soluzione, nel senso che occorre mantenere una continua vigilanza e pretendere che l'etichetta sia trasparente e riporti tutte le informazioni che servono al consumatore per esercitare il suo diritto di fare una scelta intelligente e responsabile . Che fare, allora ? Evitare di comprare quei cibi che contengono cibo ad alto sospetto che sia geneticamente modificato , quale appunto soia, mais, colza . Per fortuna il girasole non è ancora tra di questi: il girasole contiene lecitina naturale e l'olio derivato dalla spremitura dei suoi semi è uno dei più buoni, contenendo 4 - 5 volte più vitamina E dell'olio extrav. di oliva .
Mele, pere, agrumi, olivi sono ancora al riparo, ma non per molto e se non si interviene subito tutto sarà OGM e allora la soluzione al problema sarà più difficile e drastica, dato che anche mangiando di solo pane, il frumento da cui si è fatta la farina sarà OGM , come oGM saranno i lieviti usati per farlo . Quale soluzione si potrà adottare allora , se non il digiuno completo ??
fosse solo quello il problema . Il problema è che dalla soia lavorata tiriamo fuori i ristrutturati proteici che servono come base per la "carne vegetale", la lecitina (che sarà OGM se anche la soia lo è) che si mette nei dolci, nella pasticceria industriale come emulsionante (lo riporta l'etichetta) ; stesso discorso vale per il mais : essendo soia e mais usati soprattutto come mangime per gli animali la cerne (per chi non è vegetariano) che poi finisce sui banconi dei supermerctai sarà "contaminata" da cibo OGM fatto mangiare agli animali (e anche il pesce non è esente da ciò) .
C'è la fragole che ha nel suo genome i geni del pesce artico, che consente alla fragola di essere coltivabile anche nelle zone fredde o soggette a improvvise gelate, il mais BT11 che deve resistere alla pioggia di pesticidi, e chi ne fa le spese sono gli anelli deboli degli ecosistemi, come nel caso del mais la farfalla monarca .
Io spero che un numero sempre crescente di consumatori boicotti sistematicamente i prodotti OGM, che ahimè stanno conquistando, silenziosamente, numerose fette di mercato, specialmente quella parte della popolazione in crescita che nei paesi in via di sviluppo e che sta acquistando maggior potere d'acquisto; il problema è che tale numero di comsumatori non sono critici, anzi, sono omria abituati a convivere con situazioni disperanti e a cui l'inquinamento non importa granchè, se non quando suscita clamore ed è troppo sotto l'evidenza .
Il risultato è quello di spostare l'inquinamento nella pericolosa china del microscopico, del non visto e quindi del non controllato, del non monitorizzato .
I cibi OGM si insinuano appunto in questa china silenziosa che farà vedere i suoi effetti a distanza di decenni .
A parte coloro che deliberatamente non vogliono apporre cambiamenti al proprio stile di vita , il problema non è di facile soluzione, nel senso che occorre mantenere una continua vigilanza e pretendere che l'etichetta sia trasparente e riporti tutte le informazioni che servono al consumatore per esercitare il suo diritto di fare una scelta intelligente e responsabile . Che fare, allora ? Evitare di comprare quei cibi che contengono cibo ad alto sospetto che sia geneticamente modificato , quale appunto soia, mais, colza . Per fortuna il girasole non è ancora tra di questi: il girasole contiene lecitina naturale e l'olio derivato dalla spremitura dei suoi semi è uno dei più buoni, contenendo 4 - 5 volte più vitamina E dell'olio extrav. di oliva .
Mele, pere, agrumi, olivi sono ancora al riparo, ma non per molto e se non si interviene subito tutto sarà OGM e allora la soluzione al problema sarà più difficile e drastica, dato che anche mangiando di solo pane, il frumento da cui si è fatta la farina sarà OGM , come oGM saranno i lieviti usati per farlo . Quale soluzione si potrà adottare allora , se non il digiuno completo ??
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OGM
Grazie mille Fabrizio! grazie anche a te Gianluca che mi hai veramente illustrato bene il problem, ho letto che da giugno 2006 gli OGM arriveranno in Italia per forza.......... come farà il consumatore a difendersi? e come destreggiarsi fra le etichette? io scelgo già tutto bio ma ho anche letto che le colture bio saranno a rischio !
Nicole
Nicole