Grazie Laura per aver proposto un estratto del libro Biodizionario. Questo è uno dei miei capitoli preferiti, perchè è un tema veramente poco diffuso! E' bene che chi scegliere di vivere una vita orientata verso l'etica, rifiutando ogni tipo di sfruttamento animale sappia che anche nei cibi più "innocui" tipicamente emblema della nutrizione vegetale, ovvero frutta e verdura, si può nascondere crudeltà. E anche volendo evitare la crudeltà potremmo ritrovarci a mandare giù della paraffina

Finchè la grande distribuzione non offrirà la tutela che meritiamo il consiglio è di affidarsi a piccoli coltivatori locali che indubbiamente non ricorrono a questi espedienti e meritano di essere finanziati e sostenuti in cambio di prodotti di qualità, locali e privi di stupidi espedienti necessari per prolungare all'infinito la durata degli ortaggi per venderli poi chissà dove. Ricordiamoci che comprando prodotti locali evitiamo l'impatto ambientale dovuto al trasporto, il che non è certo cosa da poco, considerando che gli effetti catastrofici dei livelli di inquinamento che abbiamo raggiunto si stanno già ampiamente dimostrando (vedi nubifragi, temperature mai in linea con le medie stagionali, ecc..)