VITAMINA C preparazione
Inviato: gio mag 25, 2017 2:39 pm
Ciao Fabrizio,
scorrendo il forum per meglio capire gli usi della vitamina C, trovo due diverse maniere per preparare una soluzione estemporanea con questa vitamina, ora te le riporto, gentilmente ti chiedo se sono entrambe da considerare anche nella facilità d'uso ?
1)" forma pura, in polvere, si trova nei negozi di materie prime cosmetiche e probabilmente anche in farmacia. È una polvere abbastanza consistente, quindi è di facile impiego. Sotto forma di polvere ha una lunga durata, mentre una volta sciolta in acqua, l'acido ascorbico degrada in breve tempo. Ergo conviene prepararne sul momento la quantità che se ne utilizza in una singola applicazione. Nel mio caso, mi sono trovato bene con 0,12g di acido ascorbico sciolto in 8g di acqua distillata. Conviene usare la forma distillata perché l'acqua del rubinetto potrebbe avere dei metalli che interferiscono con l'acido. Probabilmente va bene anche un'acqua oligominerale. Se si usa l'acqua demineralizzata del supermercato, consiglio di bollirla per almeno 5 minuti, per avere una buona (seppur non assoluta) disinfezione. La vitamina C è termolabile, quindi, chiaramente, l'acqua in cui la si inserisce deve essere a temperatura ambiente. Il dosaggio consigliato per ogni applicazione è 0,09g÷0,25g. È chiaro che per misurare simili quantità, bisogna dotarsi di un bilancino di precisione con sensibilità 0,01g (dacché si usano per pesare oro e altri metalli preziosi, si trovano facilmente nei negozi di oggetti vari, anche dai cinesi). Io mi trovo bene con una dose media, come detto, 0,12g. Si può usare anche un bilancino con sensibilità 0,1g: usare 0,1g di acido ascorbico è comunque una valida approssimazione, rientrando nel range consigliato di cui sopra.
Si tratta pur sempre di un acido, quindi è da valutare soggettivamente se la pelle reagisce bene o meno all'applicazione. Se la pelle manifesta qualche lieve segno di sofferenza, si può provare a diminuire la concentrazione, usando meno acido ascorbico o aumentando la quota d'acqua (fino a 20g). Se l'acido ascorbico è per uso alimentare, l'acqua che rimane dopo il trattamento, la si può bere; ma sinceramente la cosa a me fa un po' schifo, quindi ho sperimentato fino ad individuare una quantità d'acqua che mi permettesse di evitare qualunque rimanenza, e per fortuna alle concentrazioni provate la mia pelle ha reagito sempre bene. Se i segni di sofferenza della pelle sono più importanti e non vanno via in brevissimo tempo, è chiaro che la propria pelle non gradisce il trattamento, e bisogna sospenderlo subito. L'attività antiossidativa della vitamina C applicata alla pelle pare duri per 3 giorni, ergo conviene praticare l'applicazione appunto un giorno sì e due no."
2)Gironzolando nel forum a caccia di risposte - avrei concluso: la soluzione proposta da Gianluca potrebbe comunque essere al 3%? E dunque, ad esempio, per 100 ml di acqua dovrebbero andar bene 1 grammo di vit. C e 2 grammi di bicarbonato di potassio, no?
La frequenza del trattamento immagino sia soggettiva: se si ha la pelle particolarmente sensibile, probabilmente è consigliabile un uso alterno, o bisettimanale; altrimenti giornaliero, se la pelle reagisce bene.
Sulla prima non c'è il tuo giudizio ma solo quanto riportato dall'utente, sulla seconda invece c'è la tua approvazione. A me la prima sembra più facile da ottenere perchè fatta esclusivamente con acqua e acido ascorbico in polvere, anche se poi diventa complicato dosarla per via del bilancino di precisione, la seconda ha più ingredienti e 100 ml per il viso li trovo sprecati, ragion per cui ti sto ponendo la questione.
Grazie infinite Cama
scorrendo il forum per meglio capire gli usi della vitamina C, trovo due diverse maniere per preparare una soluzione estemporanea con questa vitamina, ora te le riporto, gentilmente ti chiedo se sono entrambe da considerare anche nella facilità d'uso ?
1)" forma pura, in polvere, si trova nei negozi di materie prime cosmetiche e probabilmente anche in farmacia. È una polvere abbastanza consistente, quindi è di facile impiego. Sotto forma di polvere ha una lunga durata, mentre una volta sciolta in acqua, l'acido ascorbico degrada in breve tempo. Ergo conviene prepararne sul momento la quantità che se ne utilizza in una singola applicazione. Nel mio caso, mi sono trovato bene con 0,12g di acido ascorbico sciolto in 8g di acqua distillata. Conviene usare la forma distillata perché l'acqua del rubinetto potrebbe avere dei metalli che interferiscono con l'acido. Probabilmente va bene anche un'acqua oligominerale. Se si usa l'acqua demineralizzata del supermercato, consiglio di bollirla per almeno 5 minuti, per avere una buona (seppur non assoluta) disinfezione. La vitamina C è termolabile, quindi, chiaramente, l'acqua in cui la si inserisce deve essere a temperatura ambiente. Il dosaggio consigliato per ogni applicazione è 0,09g÷0,25g. È chiaro che per misurare simili quantità, bisogna dotarsi di un bilancino di precisione con sensibilità 0,01g (dacché si usano per pesare oro e altri metalli preziosi, si trovano facilmente nei negozi di oggetti vari, anche dai cinesi). Io mi trovo bene con una dose media, come detto, 0,12g. Si può usare anche un bilancino con sensibilità 0,1g: usare 0,1g di acido ascorbico è comunque una valida approssimazione, rientrando nel range consigliato di cui sopra.
Si tratta pur sempre di un acido, quindi è da valutare soggettivamente se la pelle reagisce bene o meno all'applicazione. Se la pelle manifesta qualche lieve segno di sofferenza, si può provare a diminuire la concentrazione, usando meno acido ascorbico o aumentando la quota d'acqua (fino a 20g). Se l'acido ascorbico è per uso alimentare, l'acqua che rimane dopo il trattamento, la si può bere; ma sinceramente la cosa a me fa un po' schifo, quindi ho sperimentato fino ad individuare una quantità d'acqua che mi permettesse di evitare qualunque rimanenza, e per fortuna alle concentrazioni provate la mia pelle ha reagito sempre bene. Se i segni di sofferenza della pelle sono più importanti e non vanno via in brevissimo tempo, è chiaro che la propria pelle non gradisce il trattamento, e bisogna sospenderlo subito. L'attività antiossidativa della vitamina C applicata alla pelle pare duri per 3 giorni, ergo conviene praticare l'applicazione appunto un giorno sì e due no."
2)Gironzolando nel forum a caccia di risposte - avrei concluso: la soluzione proposta da Gianluca potrebbe comunque essere al 3%? E dunque, ad esempio, per 100 ml di acqua dovrebbero andar bene 1 grammo di vit. C e 2 grammi di bicarbonato di potassio, no?
La frequenza del trattamento immagino sia soggettiva: se si ha la pelle particolarmente sensibile, probabilmente è consigliabile un uso alterno, o bisettimanale; altrimenti giornaliero, se la pelle reagisce bene.
Sulla prima non c'è il tuo giudizio ma solo quanto riportato dall'utente, sulla seconda invece c'è la tua approvazione. A me la prima sembra più facile da ottenere perchè fatta esclusivamente con acqua e acido ascorbico in polvere, anche se poi diventa complicato dosarla per via del bilancino di precisione, la seconda ha più ingredienti e 100 ml per il viso li trovo sprecati, ragion per cui ti sto ponendo la questione.
Grazie infinite Cama