sostanze che non trovo nel biodiz

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Moderatore: Erica Congiu

creatus
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sostanze che non trovo nel biodiz

Messaggio da creatus » lun mar 07, 2005 11:35 am

ciao fabrizio
ho cercato nel biodizionario:
-methyl hydroxy benzoate
e
-dilauryl thiodipropionate
e non li trovai!!
sono rossi? sono gialli? sono verdi?

un'altra questione:
perché la trietanolamina é rosso?

grazie, grazie!

Ospite

Messaggio da Ospite » lun mar 07, 2005 12:48 pm

Salute creatus,

methyl hydroxybenzoato... credo sia il para-idrossibenzoato, non penso l'orto-idrossibenzoato, quindi cercalo come methylparaben... il conservante solito noto, bollino verde credo di ricordare, uno dei parabeni meglio tollerati al pari dell'etilparabene.

Il secondo direi sia da semaforino verde, non doppio per la complessità della struttura e della sua sintesi.

Infine, la trietanolamina... se ne è già parlato, ad ogni modo potrebbe formare nitrosoammine, sicuri allergeni e possibili cancerogeni, se a contatto con certe sostanze.

Ma sentiamo il capo che ne dice.

Ciao.

creatus
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Messaggio da creatus » lun mar 07, 2005 2:00 pm

sono stupita e contenta, la crema neutrogena per le mani non profumata ha solo il propylparaben che ha bolino giallo. tutto il resto é verde:

aqua, glycerin, cetearyl alcohol, stearic acid, sodium cetearyl sulfate, methylparaben, porpylparaben, dilauryl thiodi propionate, sodium sulfate

bene!

NOEMI
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Messaggio da NOEMI » lun mar 07, 2005 2:48 pm

se ti interessa la linea esselunga ecolabel ha anche la crema per le mani

Lola
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Messaggio da Lola » lun mar 07, 2005 3:29 pm

Sarà anche tutta verde... ma funziona bene? Mi sembra tanto una crema "vuota" anche se densa, non vedo funzionali, o burri od oli di qualità. Creatus come ti trovi?

Lola

Ospite

Messaggio da Ospite » lun mar 07, 2005 6:40 pm

Salute a tutte,

concordo con Lola, ho l'impressione che sia una crema per le mani con glicerina e il tiodipropionato quale agente ammorbidente. Ci sarebbe di meglio, magari usando del karitè, allantoina e insaponificabile e altro, ma forse le mani non sono molto considerate dal formulatore...

Ciao.

Lola
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Messaggio da Lola » lun mar 07, 2005 6:53 pm

Oggi ho il dente avvelenato... non solo le mani, ma noi nella nostra interezza!

E garantisco che ogni volta che faccio un giro al supermercato mi fermo a leggere INCI di tutto. Le cose che mi hanno fatto maggiormente inorridire negli ultimi tempi sono i prodotti "nuova pelle" di Cadey's, che vengono presentati come miracolosi ma sono un concentrato di petrolati vari senza alcuna attività curativa (e credo che con un nome così invece ne venderanno a bizzeffe, tanto il consumatore medio ha bisogno di sognare, poco importa se poi la crema non mantiene le promesse mirabolanti), e il totale cambiamento di rotta della Dove su tutta la linea corpo... se prima facevano prodotti passabili (per essere da supermercato) da poco tempo si sono convertiti al petrolato e al silicone più gretto... e questo non mi fa ben sperare nel futuro di una cosmesi più ecologica e meno dannosa per la pelle. Sembra che il mondo vada così. :-/

Lola

Ospite

Messaggio da Ospite » lun mar 07, 2005 7:01 pm

Salute Lola,

ti capisco, il problema è che finchè ci sarà anche solo una crema o un detergente bio-eco... bèh, non facciamo troppo i fanatici, anche solo passabile, non c'è bisogno di buttarsi nel fosso melmoso con tutti i vestiti addosso solo perchè lo fanno gli altri...:-) Eppoi ci siamo noi qualora anche porto pietro si convertisse al conformismo petrolifero... ci mettiamo a sfornare cosmetici nello scantinato di qualche vecchio palazzone anteguerra e al diavolo le multinazionali!

Fai un sorriso, il dente avvelenato lascia il fegato amaro e non ne vale la pena.

Ciao.

gianluca
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politica della Dove

Messaggio da gianluca » lun mar 07, 2005 8:57 pm

Beh, almeno il sapone della Dove è rimasto lo stesso , anche se il Teatrasodium EDTA lascia sempre a desiderare perchè inquina le acque e rimettendo in circolo i metalli accumulati nei sedimenti .

creatus
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Messaggio da creatus » lun mar 07, 2005 9:47 pm

ciao a tutti
allora, non é che la trovi eccezionale, la crema neutrogena, e ne devo mettere molto di piu di quando detto dalla pubblicitá. é passabile.
il fatto é che avrei giurato fosse piena di schieffezze. mi sto abbituando a che tutti i prodotti piu "classici" per me contengono tanta schiffezza.

per me questo forum sta diventando una grande scoperta.
il problema peró, vittorio, é il costo dei prodotti bio/eco. i detersivi, ad esempio, hanno un costo spropositato!

allora, io punto ad usare il minimo indispensabile. anche quello é essere coscienti dell'impatto ecologico, no?

mi piace sentire che ci sono sempre piu marchi bio/eco, anche con un prezzo accettabile...

Ospite

Messaggio da Ospite » mer mar 09, 2005 7:31 pm

Salute creatus,

eh, il problema del costo! Purtroppo è inevitabile che un prodotto bio-eco costi di più, sia per il costo delle materie prime, sia anche perchè chi vende tali prodotti per solito non fa parte di una multinazionale ma deve campare di ciò che fa vendendo molto meno di una multinazionale... è un pò il discorso dei piccoli negozianti accanto al supermercato: stessi prodotti ma prezzi differenti. Poi c'è anche il produttore disonesto o, almeno, il più esoso, ma questo è altro.

Se vuoi ti faccio un esempio pratico con un detergente semplice, ma non ne varrebbe la pena, il principio è esposto sopra.

Ciao.

Lily
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Messaggio da Lily » mer mar 09, 2005 11:46 pm

Il discorso è sempre quello, il costo elevato anche se giustificato di questi prodotti. Ma scusate, a voi quanto dura la roba? Io faccio scorta periodica di shampoo, sulle 5 bottigliette e mi durano mesi, anche perché non ce ne vuole molto (sciolto nell'acqua, non schiumoso, è uno di Remedia) per lavare a fondo i capelli. E lo faccio ogni 3 giorni di fisso. Per la doccia quotidiana ho qualche saponetta e 2 bagnoschiuma e mi durano abbastanza. L'olio di Dr Hauschka lo metto da quest'estate e non è ancora finito, la crema per le mani e altri prodotti di uso più sporadico durano da non ricordo più quando... Insomma, a me non pare di svenarmi anche se ormai compro quasi tutto ecologico e di qualità! L'importante è comprare mirato ed evitare "doppioni". Poi, insomma, se voglio un latte detergente che costa 7 euro al massimo mi compro una maglietta in meno! Anzi, così mi compro 2 latti. ;-)

creatus
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Messaggio da creatus » gio mar 10, 2005 12:41 am

ciao lily
mi riferivo piu a detersivi per piatti, vestiti, etc... per i cosmetici sono d'accrodo, ma per queste altre cose... ne uso di piu e li trovo a dei prezzi pazzeschi!!!

Luca
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Messaggio da Luca » gio mar 10, 2005 5:49 pm

A proposito di detersivi convenzionali, avete notato che il loro prezzo è rimasto praticamente invariato in questi anni? Parlo sempre di marchi "primari".
C' è il trucco, le case produttrici aumentano nelle formulazioni la percentuale dei "riempitivi" a discapito dei tensioattivi (che logicamente costano di più) e così al supermercato tutto aumenta e loro no. Logicamente diminuendo i tensioattivi la capacità lavante del detersivo cala. Ed ecco che con abile mossa entrano in gioco Vanish, Omino bianco 100 macchie, ecc.
Se guardate la composizione di questi additivi troverete tensioattivi, perborato o percarbonato ed enzimi. Praticamente un detersivo concentrato ad un prezzo esorbitante! Ed ecco chiuso il cerchio, con un costo finale al consumatore superiore al costo di un singolo detersivo formulato come si deve.
Tutto questo per dire che il "presunto" costo alto di certi detersivi ecologici va fatto valutando il costo del singolo lavaggio. Si scopre così che i detersivi ecologici non costano effettivamente molto di più.
Luca

gianluca
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rivoluzione dei consumi

Messaggio da gianluca » gio mar 10, 2005 9:10 pm

I piccoli commercianti, come i piccoli agricoltori, che fanno vendita diretta di prodotti fatti nei loro laboratori , è chiaro : costano di più pechè devono avere un margine di profitto maggiore , in quanto causa la piccola economia di scala , che non gli consente di applicare prezzi da super .
Io credo che l'unica soluzione e la vera rivoluzione che potrà salvare il mondo sia dentro di noi . Sarà la nostra sensibilità e la nostra dignità a farci comprndere che occorre consumare di meno e produrre il più possibile in casa propria . Ad es. i dolci si possono fare in casa , latte e tonico detergnete si possono fare in casa, anche i saponi, volendo, e gli oil emollienti per il corpo ; per altri prodotti di uso quotidiano come creme da barba, o bagnoschiuma, o creme, è più complicato ma sempre fattibile . Per una maschera idratante al viso si può usare uno yogurth bianvo cremoso a cui si può aggiungere un pò di farina come addensante e una purea di mela passata al frullatore . Se la maschera si fa in genere una volta la settimana, la persona che è occupata dal lavoro può farsi la masachera il Sabato o la Domenica .
Ci sono tutti dei piccoli accorgimenti che si possono prendere, scelte che si possono attuare, se si avesse la voglia di farle . Purtroppo è questa che manca . Io vedo sempre , dipinta sul volto della gente, l'indifferenza, l'apatia, l'ignavia morale, l'abulia, l'indolenza, la pigrizia, ed è necessario un cambiamento di mentalità, di cultura, di atteggiamento . Finchè non cambieremo interiormente, non cambierà nulla a livello esteriore . Per quei prodotti su cui i commercianti e le grandi multinazionali ci lucrano sopra, come le colombe pasquali e le uova di cioccolato in questo periodo, che sono aumentate del 50% le une e del 12 - 13% le altre, tutti si lamentano, si lamentano, si lamentano, mugugnano, ma qual'è il problema ? Semplicemente si boicotti il prodotto in questione . Dov'è il problema ?
Il problema è che non vogliamo perdere le nostre comode poltrone imbottite dove affondarci sopra la nostra obesità mentale, come la chiamo io, che è una malattia forse più invalidante di quella fisica .
In ogni caso ci dovremo spostare da questa rotta, lo dovremo fare, per amore o per forza . Abbiamo davanti a noi due strade : la prima consiste nell'iniziare da ora, subito, senza ulteriori tergiversazioni e altri patetici tentativi di guadagnare tempo (una mossa tipica dei perdenti) , una saerie di cambiamenti nei nostri stili di vita, una rivoluzione dei consumi che sia all'insegna del senso critico, della sobrietà, del consumo intelligente e responsabile, avviando un circuito positivo che inneschi la massa critica , in modo da poter gestire con relativa facilità i processi che riformeranno la società e il suo modo di vedere e consumare in modo graduale (entro certi limiti, poichè non abbiamo voluto prendere le decisioni anni addietro ora il margine di manovra si è ridotto e dobbiamo incolpare solo noi per aver perso le occasioni di introdurre cambiamenti graduali e non traumatici) ; sotto alcuni aspetti i cambiamrnti semplicemente dovranno essere attuati nel segno della rapidità , o non si farà in tempo a invertire la rotta .
La seconda strada vede la società scontrarsi contro i limti biofisici del pianeta, senza attuare alcun programma di prevenzione ma aspettando il problema e intervenendo su di esso solo a danno compiuto . Bene, se si sceglie questa strada , l'unica soluzione che intravedo sarà una guerra e un conflitto internazionale permanente, che vedrà le economie emergenti (Cina in testa, con un credito di 100 miliardi di dollari nei confronti degli USA) combattere aspramente sui mercati dei beni (cereali in primis) per accaparrarsi le risorse che soddisferanno le esigenze di miliardi di persone, che aspirano a godere del nostro stile di vita consumista . Guerre per il petrolio, per il riso, per i cereali, per l'acqua, per il pesce, per la terra coltivabile, che farà saltyare per primi i regimi democratici di recente costituzione, e metterà a rischio anche le democrazie più evolute, come la nostra . In questa seconda strada nessuno sarà al riparo o potrà dirsi immune dai problemi che emergeranno . Con molta probabilità , per gestire i conflitti crescenti in tutto il globo, i governi sotto l'egida dell'ONU tireranno fuori la loro soluzione : democrazie da abbattere, una dittatura da installare sotto l'occhio del controllo di un organismo sovranazionale che impedirà la degenerazione nella guerra mondiale; in un mondo dove tutti sono a rischio, semplicemente si invocherà più controllo, e allora tutti, occidentali compresi, dovranno rinunciare ai loro diritti per garantire alla società globale la sicurezza di un futuro dove le risorse sono scarse .
Forse sarò pessimista ma vedo le cose molto chiare; se non cambiamo noi stessi sarà la necessità ad imporci le sue soluzioni . Si tratta di capire se vogliamo continuare ad essere vittime inconsapevoli ( e soprattutto complici) del sistema oppure protagonisti attivi e critici delle nostre scelte, e attivarxi perchè vengano rispettati i nostri diritti di consumatori, altrimenti verremo sempre ingannati . Ci vorrebbe un Gandhi che abbia la forza caristaica del primo per far partire quella che io chiamo la Rivoluzione Silennziosa delle Coscienze , la rivoluzione della sobrietà .

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