materiali riciclabili

Forum di supporto al nuovo Biodizionario.it
per approfondimenti sui giudizi espressi del BioDizionario sugli ingredienti Cosmetici e Alimentari

Moderatore: Erica Congiu

Rispondi
SilviaV
Messaggi: 279
Iscritto il: mar ott 05, 2004 9:02 am

materiali riciclabili

Messaggio da SilviaV » mer feb 23, 2005 1:59 pm

Avrei alcune domande sulla questione riciclaggio...

Io cerco di prendere sempre prodotti che usano materiali
riciclati o comunque riciclabili, cercando di preferire chi mette meno carta e plastica inutile al prodotto stesso, es. le confezioni di dentifricio,
che hanno pure la scatola, che arrivi a casa e puntualmente butti!

Mi chiedevo se ci sono materiali che nel processo di riciclaggio inquinano maggiormente rispetto ad altri equivalenti e che quindi sarebbe meglio usarne di meno comunque anche se si riciclano.
Ad es. per fare l'alluminio non so quante tonnellate di petrolio ci
vogliono, magari se si può, è meglio preferire comunque una cosa
diversa, ma che si ricicla comunque?
... non so se mi sono spiegata.

clara
Messaggi: 1031
Iscritto il: ven nov 19, 2004 9:38 am

Messaggio da clara » mer feb 23, 2005 4:46 pm

Ciao,
Per quello che ne so io di veramente riciclabile c'è solo il vetro, purtroppo poco usato per il timore che mentre usi il prodotto ti cada e si rompa e per il costo.
Non sottovaluterei l'alluminio e i metalli in genere che sono sicuramente riciclati.
Dietro alle varie plastiche a mio avviso c'è ancora molto business e poca sostanza ... di fatti ogni tanto qualche centro di stoccaggio casualmente si infiamma .... chissà come mai.

Fabrizio Zago
Messaggi: 16835
Iscritto il: mar ott 05, 2004 10:38 pm
Controllo antispam: diciotto

Messaggio da Fabrizio Zago » mer feb 23, 2005 10:35 pm

Cara SilviaV,
credo che la posizione più giusta sia la tua e cioè: "cercando di preferire chi mette meno carta e plastica inutile al prodotto stesso".
In effetti il vetro, come dice Clara, è perfettamente riciclabile ma per riciclarlo servono due chili di petrolio per uno di vetro.
L'alluminio costa, energeticamente parlando, 15 volte più del ferro.
Si potrebbe continuare con altri esempi ma credo che la cosa migliore è consumare anzi sprecare meno.
Se continua così ci penseranno i cinesi, gli indiani e tutti quelli che abbiamo lasciato fuori dai giochi per secoli e che adesso volgiono la loro parte, a farcelo capire come si può consumare meno.
Ciao
Fabrizio

SilviaV
Messaggi: 279
Iscritto il: mar ott 05, 2004 9:02 am

Messaggio da SilviaV » gio feb 24, 2005 9:21 am

Ciao,
mi interesserebbe molto capire se il riciclaggio viene davvero fatto (io sono di Torino) o se, come sostengono in molti, tutto va a finire nello stesso calderone..
Inoltre come si fa a sapere se il prodotto che stiamo acquistando è fatto di materiali riclicati (ad es. sui qualderni fatti con carta reciclata c'è scritto)?

clara
Messaggi: 1031
Iscritto il: ven nov 19, 2004 9:38 am

Messaggio da clara » gio feb 24, 2005 11:49 am

Ciao Fabri,

Condivido la tua posizione meno consumo-meno inquino ma sulla scelta dei materiali io parlavo solo della possibilità che non finissero in discarica o in inceneritore come diceva SilviaV.

Avendo conosciuto una persona del settore il discorso era questo:

Vetro -sicuramente- riciclato xchè conviene ai produttori utilizzare materiale già pronto (in altri paesi la raccolta è fatta differenziata anche x colore) a meno di produzioni che richiedano elevata purezza del prodotto finito. non si consumano materie prime (petrolio a parte) e non si intasano le discariche.

Metalli - sicuramente- riciclati (alta resa economica della raccolta) , pensa che Dalmine lavora praticamente solo con il riciclato. Stessa considarazione del vetro (meno materie prime consumate)

Carta: molto finisce in cenere o in discarica xchè i lotti di partenza (raccolta porta a porta) sono sporchi ma molto si può riciclare, bassa remunerazione della raccolta (incentivi a parte), problemi di residui (inchiostri) etc..

Plastica: si stanno facendo passi in avanti, riciclabile in parte, ma spesso finisce negli inceneritori\discariche. Anche qui il problema sono i lotti di partenza. Posso avere scarti plastici industriali già belli e puliti solo da sminuzzare e tutti dello stesso polimero o un mix casalingo sporco e tutto da differenziare..., posso rifarci il flacone o devo usarla x un tubo industriale o devo buttare il tutto (cambia il guadagno ovvio). Anche qui, incentivi a parte la remunerazione non è alta.

Come capire se il materiale è differenziato:

Vetro: oramai quasi tutto (vasetti, bottiglie...) da differenziata. La persona che conoscevo lo riconosceva ad occhio ....
Alluminio e metalli: non c'è scritto nulla
Carta: ... beh è scritto e poi è quella grigina
Plastica: non mi ricordo più :-))))))))))) So che è il numeretto che sta dentro il triangolino del riciclo tipo PE 3 ma nn ricordo più il significato...

SilviaV
Messaggi: 279
Iscritto il: mar ott 05, 2004 9:02 am

Messaggio da SilviaV » gio feb 24, 2005 12:35 pm

Grazie Clara mi hai chiarito alcune cose...

donaflor
Messaggi: 367
Iscritto il: mar ott 05, 2004 1:15 pm
Località: maremma

Messaggio da donaflor » gio feb 24, 2005 2:24 pm

è un argomento che intereressa molto anche me.
A volte non so in quale dei quattro secchi buttare i rifiuti. Tipo la carta, se c'è scritto CA va nell'indifferenziato vero? Idem i piatti di plastica (che io non uso).
Ancora non ho trovato un chiaro ed esauriente manuale dei rifiuti

SilviaV
Messaggi: 279
Iscritto il: mar ott 05, 2004 9:02 am

Messaggio da SilviaV » gio feb 24, 2005 3:43 pm

Ciao Donaflor,
penso che questo ti possa aiutare:

http://www.amiat.it/d_informazione/folder.pdf

clara
Messaggi: 1031
Iscritto il: ven nov 19, 2004 9:38 am

Messaggio da clara » ven feb 25, 2005 12:38 am

Ciao,
Dovresti chiedere al servizio ecologia e ambiente del tuo comune, sicuramente hanno un manualetto a disposizione.
Ci sono varie società che gesticono la differenziata e parlando con persone che risiedono in comuni anche poco distanti dal mio vedo che le cose cambiano. Probabilmente le ditte hanno impianti e tecnologie diverse tra di loro.

donaflor
Messaggi: 367
Iscritto il: mar ott 05, 2004 1:15 pm
Località: maremma

Messaggio da donaflor » ven feb 25, 2005 2:18 pm

grazie per il link silvia, efficiente come al solito :)
per clara, il mio comune mi mandò a casa un opuscoletto molto generico. Per esempio il discorso della carta non era per niente chiaro e per molto tempo ho pensato che CA, appunto volesse dire carta :)) invece è proprio il contrario.

Fabrizio Zago
Messaggi: 16835
Iscritto il: mar ott 05, 2004 10:38 pm
Controllo antispam: diciotto

Messaggio da Fabrizio Zago » dom feb 27, 2005 1:53 pm

Cara Clara,
adesso ho capito bene e concordo con le tue osservazioni.
Per quanto riguarda il paragrafo "Plastica: si stanno facendo passi in avanti, riciclabile in parte, ma spesso finisce negli inceneritori\discariche. Anche qui il problema sono i lotti di partenza. Posso avere scarti plastici industriali già belli e puliti solo da sminuzzare e tutti dello stesso polimero o un mix casalingo sporco e tutto da differenziare..., posso rifarci il flacone o devo usarla x un tubo industriale o devo buttare il tutto (cambia il guadagno ovvio). Anche qui, incentivi a parte la remunerazione non è alta."
E' tutto vero però vorrei sottolineare anche che se la plastica viene bruciata fornisce energia e quindi non è poi un errore imperdonabile, al contario è un buon modo di riutilizzare il petrolio da cui la plastica deriva. In molti stati questa è una prassi corrente. In compenso alcuni fabbricanti non riescono a trovare plastica riciclata.
Insomma più si va avanti più il riciclo funziona in un modo o nell'altro si spreca meno.
Infine la questione del simbolo con le tre freccette che si rincorrono: non indica il riciclo ma semplicemente la tipologia di plastica di cui è composto il flacone. Ti riporto qui sotto una leggenda che ti aiuterà a capire quale plastica hai in mano.

01 = Polietilentereftalato (PET)
02 = Polietilene ad alta densità (HDPE)
03 = Cloruro di polivine (PVC)
04 = Polietilene a bassa densità (LDPE)
05 = Polipropilene (PP)
06 = Polistirolo (PS)
Ciao
Fabrizio

Rispondi