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barbara3
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Messaggio da barbara3 » mar apr 05, 2005 2:56 pm

Lola ha scritto:Le comunico inoltre che non intendo più rispondere alle Sue e-mail e agiremo per vie legali qualora Lei continuasse nell'intento di screditare il nostro lavoro con affermazioni false.
Wow. Sono impressionata, sul serio.
Forse dovremmo rivedere la formula relativa agli effetti sull'uomo, che è poi quello che li fa incacchiare di più...

donaflor, per me la tua risposta è perfetta...

clara
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Messaggio da clara » mar apr 05, 2005 2:57 pm

Ciao,
No, copiato pari pari dal tubetto omaggio di mia sorella.
Aggiungo che:
- è un nuovo prodotto quindi non stanno cambiando linea
- la formula sta in piedi benissimo come conservanti, emulsionanti, sostanze filmanti e funzionali anche senza le sostanze che ho evidenziato.
Se proprio proprio vogliamo bastava un zic di ac stearico ....

Sugli acrilati mi sono fatta una cultura dopo averli usati ed essere arrivata qui ;-)
Carbopol Ultrez 21 polymer (INCI: Acrylates / C10-30 Alkyl Acrylate Crosspolymer) è comodo comodo quando vuoi formulare 'al volo' ma è un prodotto molto controverso e non cresce certo sugli alberi...
Leggi qui per es:
http://www.suite101.com/article.cfm/upw ... ity/104081
La stessa Noveon nel foglio allegato alla materia prima non è rassicurante (irritante). Visto che di emulsionanti e filmanti ne hanno già messi ..... cosa ci sta a fare? O lo usi da solo xchè non te ne frega nulla della bio compatibilità o se mi usi anche

cetearyl alcohol
xanthan gum
lecithin
e caprylic\capric triglyceride (proprietà solventi insieme al polisorbate 80 che già c'è in formula)

tra quelli verdi

e

nylon-12
polyacrylamide
disodium edta
c13-14isoparaffin
laureth-7

Tra quelli rosso\gialli

Che caspita ci sta a fare ????

Insomma io non capisco proprio come cavolo formulano!

Ti assicuro che la loro cremina è uguale a quella che ottieni con il montanov 68 , il cetearyl glucoside, il metilglucosiosequistearato e tante altre sostanze .... senza tutti sti pastrocchi :-(
Serve un filmante\emolliente in più? ... lo squalane, la banale glicerina .... un tocco di karitè che mi fa anche da fattore di consistenza .....
Ultima modifica di clara il mar apr 05, 2005 5:19 pm, modificato 1 volta in totale.

donaflor
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Messaggio da donaflor » mar apr 05, 2005 4:24 pm

Allora completiamo la lettera anche con la lettura dell'inci:

Spettabile azienda,
Dalla prima risposta che ho ottenuto in merito alla mia protesta, mi chiedevate cosa intendo per biodegradabilità. Sono assolutamente indignata che un'azienda di cosmesi come la vostra, non lo sappia e non mi tranquilliza affatto come consumatrice. Come consumatrice attenta, posso dirvi che il recentissimo Reg. Detergenti, ad esempio, fa chiarezza in questo senso e recita:
(1)Il metodo OCSE,pubblicato nella relazione tecnica dell'OCSE dell'11 giugno 1976 «Proposed Method for the Deter-
mination of the Biodegradability of Surfactants in Synthetic Detergents »—(Metodo proposto per la determinazione
della biodegradabilità dei tensioattivi nei detergenti sintetici).
(2)Metodo in vigore in Francia,approvato con decreto del 24 dicembre 1987 pubblicato nel «Journal Officiel de la
République française »del 30 dicembre 1987,pag.15385 e dalla norma NF 73-260 del giugno 1981,pubblicata
dalla «Association française de normalisation »(AFNOR).
(3)Metodo in vigore nella Repubblica federale di Germania,approvato con «Verordnung über die Abbaubarkeit anioni-
scher und nichtionischer grenzflächenaktiver Stoffe in Wasch-und Reinigungsmitteln »del 30 gennaio 1977,pubblicato nella «Bundesgesetzblatt »del 1977,Parte I,pag.244,come stabilito dal regolamento che modifica il regolamento del 4 giugno 1986,pubblicato nella «Bundesgesetzblatt »del 1986,Parte I,pag.851.
(4)Metodo in vigore nel Regno Unito,denominato «Porous Pot Test »e descritto nella relazione tecnica n.70 (1978)del
Water Research Centre.
(5)«Procedura della prova di conferma »del metodo OCSE,descritta nell'allegato VIII.1 (comprese eventuali modifiche
delle condizioni operative come proposto nella norma EN ISO 11733).Si tratta anche del metodo di riferimento utilizzato per la risoluzione di controversie.
Vorrei conoscere i dati che avete ottenuto con questi metodi, sempreché vi interessi VERAMENTE MIGLIORARVI per soddisfare le esigenze di una clientela sempre più informata e sempre meno disponibile a farsi zittire da risposte incompetenti e incomplete.
Inoltre, leggendo il contenuto dei vostri prodotti cosmetici, così come indicato nell' INCI SOTTO RIPORTATO, RIBADISCO che la vostra azienda risulta immettere nel mercato cosmetico prodotti prevalentemente non biodegradabili, come siliconi e derivati petroliferi.
L'INCI si riferisce ad un prodotto nuovo la cui formula sta in piedi benissimo senza conservanti, emulsionanti, sostanze filmanti e funzionali anche senza le sostanze che ho evidenziato ......
QUI PERO' LAVORATECI VOI PERCHE' IO SONO BRAVA SOLO A FARE COPIA E INCOLLA!
Se preferite parlare prima dell'inci e poi della biodegradabilità si rovescia la lettera, per me sono importanti entramb

marylunaz
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Messaggio da marylunaz » mar apr 05, 2005 7:01 pm

ditemi se una non si deve in...are..sarò spaccamaroni però non esiste che una ditta cosidetta naturale mi scriva nel suo libretto illustrativo " emulsionanti di origine vegetali non etossilati privi di peg/pog...e poi vai a guardare l inci del tonico pelli sensibili...e ti ritrovi proprio tra i primi ingredienti peg! epoi se scrivi alla ditta per avere spiegazioni...nisba..non rispondono ,fanno finta di niente...e continuano a fregare le persone che di inci non ne capiscano una mazza..uffa non è giusto...(si vede che sono spaccamaroni?:-))

donaflor
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Messaggio da donaflor » mar apr 05, 2005 7:16 pm

Se la inviamo in molte, mi sa che dovremo omettere il fatto che Silvia V, ha reso pubblica la loro email. Non so se è legale. Quindi non possiamo dire che siamo indignate perché non sanno cosa è la biodegradabilità. etc etc
Che abbiamo risposto ad una persona sola, per trarci in questo tranello?
Oltre che spaccamaroni sono anche un po' paranoica? Comunque stiamo attente a quello che scriviamo anche dal punto di vista legale, vah!

donaflor
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Messaggio da donaflor » mar apr 05, 2005 8:30 pm

Spettabile azienda,
leggendo il contenuto dei vostri prodotti cosmetici, così come indicato nell' INCI qui sotto riportato, RIBADISCO che la vostra azienda risulta immettere nel mercato cosmetico prodotti prevalentemente non biodegradabili, come siliconi e derivati petroliferi.
Vorrei, inoltre, conoscere i dati che avete ottenuto con questi metodi, chiariti dal recentissimo Reg. Detergenti:
(1)Il metodo OCSE,pubblicato nella relazione tecnica dell'OCSE dell'11 giugno 1976 «Proposed Method for the Deter-
mination of the Biodegradability of Surfactants in Synthetic Detergents »—(Metodo proposto per la determinazione
della biodegradabilità dei tensioattivi nei detergenti sintetici).
(2)Metodo in vigore in Francia,approvato con decreto del 24 dicembre 1987 pubblicato nel «Journal Officiel de la
République française »del 30 dicembre 1987,pag.15385 e dalla norma NF 73-260 del giugno 1981,pubblicata
dalla «Association française de normalisation »(AFNOR).
(3)Metodo in vigore nella Repubblica federale di Germania,approvato con «Verordnung über die Abbaubarkeit anioni-
scher und nichtionischer grenzflächenaktiver Stoffe in Wasch-und Reinigungsmitteln »del 30 gennaio 1977,pubblicato nella «Bundesgesetzblatt »del 1977,Parte I,pag.244,come stabilito dal regolamento che modifica il regolamento del 4 giugno 1986,pubblicato nella «Bundesgesetzblatt »del 1986,Parte I,pag.851.
(4)Metodo in vigore nel Regno Unito,denominato «Porous Pot Test »e descritto nella relazione tecnica n.70 (1978)del
Water Research Centre.
(5)«Procedura della prova di conferma »del metodo OCSE,descritta nell'allegato VIII.1 (comprese eventuali modifiche
delle condizioni operative come proposto nella norma EN ISO 11733).Si tratta anche del metodo di riferimento utilizzato per la risoluzione di controversie.
Rimango in attesa di conoscere i dati che avete ottenuto con questi metodi, sempreché vi interessi VERAMENTE MIGLIORARVI per soddisfare le esigenze di una clientela sempre più informata e sempre meno disponibile a farsi zittire da eventuali risposte incompetenti e incomplete.
INCI ..............
............................................
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SilviaV
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Messaggio da SilviaV » mer apr 06, 2005 8:26 am

Ciao a tutti,
sulla questione legalità, per come la vedo io, la mail è stata inviata a me e io posso farne quello che voglio, inoltre ho omesso la firma della mail ricevuta proprio per evitare di questi problemi.

Alla mia risposta, vorrei anche aggiungere alcune osservazioni fatte da Vittorio che vi riporto qui di seguito:
--------------------
Per quanto riguarda la biodegradabilità... purtroppo i peg sono biodegradabili, alcuni almeno, mentre per i siliconi si aspettano dati in merito, quindi hanno argomenti in merito. Bisognerebbe puntare sul fatto che per ottenere i peg, ad esempio, si usa del petrolio, si ha del residuo di ossido di etilene per quanto in tracce e del diossano e che per i siliconi si cominciano ad avere lavori che paventano la loro non-biodegradabilità... che sono alcuni volatili, che non si sa dove vadano a finire e che sono sostanze di sintesi.
---------------------

Adesso cerchero' di mettere insieme tutti gli interventi in un'unica mail che poi postero' per avere i vostri commenti.

SilviaV
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Messaggio da SilviaV » mer apr 06, 2005 9:33 am

Ecco la mail!!
-----------------------------
Buongiorno,
nelle mail precedenti sono stata un po’ generica nelle mie argomentazioni e forse sono sembrate poco calzanti.
Vorrei allora essere piu’ precisa partendo proprio dall’INCI di uno dei Vostri prodotti:

THE BIANCO LATTE CORPO VELLUTANTE – INCI:

acqua
talc
ethylhexyl palmitate
mel
caprylic\capric triglyceride
nylon-12
prunus dulcis
propylene glycol
helianthus annuus
camelia sinensis
cyclopentasiloxane
cetearyl alcohol
parfum
phenoxyethanol
sodium cetearyl sulfate
dimethicone
dmdm hydantoin
acrylates\c10-30 alkyl acrylate crosspolymer
xanthan gum
dimethiconol
methilparaben
polyacrylamide
disodium edta
limonene
c13-14isoparaffin
sodium hydroxide
lecithin
linalool
butylparaben
ethilparaben
laureth-7
isobutylparaben
propylparaben
citral
tocopherol
ascorbyl palmitate
butylphenyl methylpropional
citronellol
citric acid
coumarin

Mi chiedevo se i seguenti ingredienti non potevano essere tolti dalla formula o sostituiti da altri piu’ eco-compatibili:
nylon-12 ????
cyclopentasiloxane (è un silicone)
dimethicone (è un silicone, con funzione di antischiuma / emolliente)
dmdm hydantoin (è un conservante)
acrylates\c10-30 alkyl acrylate crosspolymer (è un filmante)
dimethiconol (è un silicone , con funzione di antischiuma / emolliente)
polyacrylamide ????
disodium edta (è un sequestrante / viscosizzante)
c13-14 isoparaffin (è un emolliente / solvente)
laureth-7 (è un emulsionante/tensioattivo, in parte sintetico)
butylphenyl methylpropional ????

- dmdm hydantoin rientra in una lista di sostanze per le quali si ha la certezza che siano cessori di formaldeide ma ne manca la prova analitica. Non avrebbe potuto essere sostituito da un conversante piu’ “verde”?
- acrylates\c10-30 alkyl acrylate crosspolymer nella forma pura puo’ essere irritante per gli occhi, per la pelle e per il sistema respiratorio. Visto che nella formulazione emulsionanti e filanti ce ne sono già, a cosa serve?? E se proprio fosse stato necessario un altro filmante, non si poteva usare glicerina o burro di karitè?
- disodium edta è pericoloso, mobilita i metalli pesanti dai fondali marittimi e rende l'acqua circostante tossica per i pesci.
- a proposito dei vari siliconi, sono completamente sintetici e si sta paventando l’idea che non siano biodegradabili.

Infine come consumatrice attenta, posso dirvi che il recentissimo Reg. Detergenti, ad esempio, fa chiarezza in questo senso e recita:
(1)Il metodo OCSE,pubblicato nella relazione tecnica dell'OCSE dell'11 giugno 1976 «Proposed Method for the Deter- mination of the Biodegradability of Surfactants in Synthetic Detergents »—(Metodo proposto per la determinazione della biodegradabilità dei tensioattivi nei detergenti sintetici).
(2)Metodo in vigore in Francia,approvato con decreto del 24 dicembre 1987 pubblicato nel «Journal Officiel de la République française »del 30 dicembre 1987,pag.15385 e dalla norma NF 73-260 del giugno 1981,pubblicata dalla «Association française de normalisation »(AFNOR).
(3)Metodo in vigore nella Repubblica federale di Germania,approvato con «Verordnung über die Abbaubarkeit anioni- scher und nichtionischer grenzflächenaktiver Stoffe in Wasch-und Reinigungsmitteln »del 30 gennaio 1977,pubblicato nella «Bundesgesetzblatt »del 1977,Parte I,pag.244,come stabilito dal regolamento che modifica il regolamento del 4 giugno 1986,pubblicato nella «Bundesgesetzblatt »del 1986,Parte I,pag.851.
(4)Metodo in vigore nel Regno Unito,denominato «Porous Pot Test »e descritto nella relazione tecnica n.70 (1978)del Water Research Centre.
(5)«Procedura della prova di conferma »del metodo OCSE,descritta nell'allegato VIII.1 (comprese eventuali modifiche delle condizioni operative come proposto nella norma EN ISO 11733).Si tratta anche del metodo di riferimento utilizzato per la risoluzione di controversie.

Vorrei conoscere i dati che avete ottenuto con questi metodi, sempreché vi interessi VERAMENTE MIGLIORARVI per soddisfare le esigenze di una clientela sempre più informata e sempre meno disponibile a farsi zittire da risposte incompetenti e incomplete.

Vi ringrazio per la Vostra disponibilità.

Cordiali saluti,
-------------------------------------------------

Mi dite le vostre impressioni e mi potete aiutare a correggere eventuali errori/mancanze?
Su alcuni ingredienti ho messo "????" in quanto non li ho trovati... a cosa servono e che derivazione hanno?

clara
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Messaggio da clara » mer apr 06, 2005 2:16 pm

Ciao,

Il nylon-12 è sostanzialmente nylon ... quello delle calze più o meno ... funzione? "smooth skin-feel effects" ... cioè ti cospargi di polverina di plastica e dici "ma guarda come sono lissia lissia :-)))"

la polyacrylamide è un viscosizzante tanto quanto la xanthan che già c'è .
May be harmful or act as an irritant. Toxicology not fully investigated. : Physical & Theoretical Chemistry Lab. (et al)
Molto usata insomma ma c'è di meglio

Il BUTYLPHENYL methylpropional è potenzialmente un allergizzante come il Linalool, potremmo anche lasciarlo stare (è nella famosa lista europea già discussa nel forum)

PS Come filmante io direi karitè o insaponificabile oliva \ avocado, glicerolo come umettante mi sono forse spressa male

Sul conservante io notavo che c'erano già i parabeni nella formula x cui mi chiedevo se servisse proprio. Magari però producendo infinite linee di prodotti ne hanno bisogno.

... e dire "Considerando anche che nella formulazione dei Vs prodotti utilizzate *anche* sistemi emulsionanti di origine vegetali e funzionali sempre vegetali credo che privilegiando queste sostanze siate ugualmente in grado di produrre cosmetici altrettanto (se non più) efficaci senza esporvi a critiche e probabilmente risparmiando anche qualcosa sul costo del prodotto finito"

SilviaV
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Messaggio da SilviaV » mer apr 06, 2005 3:07 pm

Ciao Clara,
grazie per le delucidazioni..

Mi sembrava che la glicerina fosse un umettante, ma non sono un'esperta..

donaflor
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Messaggio da donaflor » mer apr 06, 2005 4:09 pm

ma qual'è l'email definitiva da spedire? Non vedo l'ora di mandarla a quei maleducati!

SilviaV
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Messaggio da SilviaV » gio apr 07, 2005 8:14 am

Ciao Donaflor,
per come la vedo io, voi potete mandare la tua che mi sembra piu' generica .. io le mandero' la mia anche perchè è a me che ha risposto in quel modo.

donaflor
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Messaggio da donaflor » gio apr 07, 2005 10:55 am

Ok. ho aggiunto i suggerimenti di Clara, io spedisco questa:

Spettabile azienda,
leggendo il contenuto dei vostri prodotti cosmetici, così come indicato nell' INCI qui sotto riportato, RIBADISCO che la vostra azienda risulta immettere nel mercato cosmetico prodotti prevalentemente non biodegradabili e vorrei, in merito, conoscere i dati che avete ottenuto con questi metodi, chiariti dal recentissimo Reg. Detergenti:
(1)Il metodo OCSE,pubblicato nella relazione tecnica dell'OCSE dell'11 giugno 1976 «Proposed Method for the Deter-
mination of the Biodegradability of Surfactants in Synthetic Detergents »—(Metodo proposto per la determinazione
della biodegradabilità dei tensioattivi nei detergenti sintetici).
(2)Metodo in vigore in Francia,approvato con decreto del 24 dicembre 1987 pubblicato nel «Journal Officiel de la
République française »del 30 dicembre 1987,pag.15385 e dalla norma NF 73-260 del giugno 1981,pubblicata
dalla «Association française de normalisation »(AFNOR).
(3)Metodo in vigore nella Repubblica federale di Germania,approvato con «Verordnung über die Abbaubarkeit anioni-
scher und nichtionischer grenzflächenaktiver Stoffe in Wasch-und Reinigungsmitteln »del 30 gennaio 1977,pubblicato nella «Bundesgesetzblatt »del 1977,Parte I,pag.244,come stabilito dal regolamento che modifica il regolamento del 4 giugno 1986,pubblicato nella «Bundesgesetzblatt »del 1986,Parte I,pag.851.
(4)Metodo in vigore nel Regno Unito,denominato «Porous Pot Test »e descritto nella relazione tecnica n.70 (1978)del
Water Research Centre.
(5)«Procedura della prova di conferma »del metodo OCSE,descritta nell'allegato VIII.1 (comprese eventuali modifiche
delle condizioni operative come proposto nella norma EN ISO 11733).Si tratta anche del metodo di riferimento utilizzato per la risoluzione di controversie.
Rimango in attesa di conoscere i dati che avete ottenuto con questi metodi, sempreché vi interessi VERAMENTE MIGLIORARVI per soddisfare le esigenze di una clientela sempre più informata e sempre meno disponibile a farsi zittire da eventuali risposte incompetenti e incomplete.
Dal momento che nella formulazione dei Vs prodotti utilizzate *anche* sistemi emulsionanti di origine vegetali e funzionali sempre vegetali, vi vorrei suggerrire di privilegiare queste sostanze producendo cosmetici altrettanto (se non più) efficaci senza esporvi a critiche e probabilmente risparmiando anche qualcosa sul costo del prodotto finito: un prodotto "veramente" verde.
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SilviaV
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Messaggio da SilviaV » gio mag 19, 2005 3:32 pm

Ciao a tutti,
dopo mesi mi hanno risposto quelli della Lancome...
Questa è la loro risposta:
-------------------------------
Gentile amica,

Lo scopo perseguito dalla nostra società è quello di offrire a uomini e donne di ogni parte del mondo prodotti destinati al loro benessere e alla loro bellezza, consapevoli allo stesso tempo delle nostre responsabilità sociali ed ambientali.

Da più di dieci anni Lancome si impegna notevolmente nel cercare di minimizzare l'impatto delle sue attività e dei suoi prodotti sull'ambiente, prestando particolare attenzione alla qualità e alla performance dei suoi cosmetici e ciò richiede un perfetto equilibrio tra le materie prime che li compongono.

La formulazione dei prodotti, il cui impatto sull'ambiente è sistematicamente valutato e verificato, include materie prime sintetiche e materie prime di origine vegetale rinnovabili, che non utilizzano metodi di estrazione selvaggi.

Lancome attribuisce grande importanza alla scelta delle materie prime da utilizzare e promuove e predilige l'impiego di materie prime rinnovabili e biodegradabili di origine vegetale.

Il modo con cui i siliconi si degradano non è limitato solo alla loro immediata biodegradabilità nelle acque superficiali, ma include altri processi, che fanno sì che i siliconi non siano considerati come persistenti nell'ambiente. In ogni caso, come accade per gli oli minerali Lancome cerca di ridurne al minimo l' impiego.

Sperando di aver risposto alla sua domanda rimaniamo a sua disposizione per altri eventuali chiarimenti.

L'equipe Lancôme
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Lascio a voi i commenti...

Fabrizio Zago
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Messaggio da Fabrizio Zago » gio mag 19, 2005 9:30 pm

Cara SilviaV,
direi che all'affermazione della ditta: "Il modo con cui i siliconi si degradano non è limitato solo alla loro immediata biodegradabilità nelle acque superficiali, ma include altri processi, che fanno sì che i siliconi non siano considerati come persistenti nell'ambiente. In ogni caso, come accade per gli oli minerali Lancome cerca di ridurne al minimo l' impiego." è falsa e questo non lo sostengo io ma la commissione europea che ha recentemente pubblicato la nuova DID LIST per l'assegnazione del marchio ecologico eurpoeo (ecolabel). In questo documento ufficiale, redatto dopo aver raccolto moltissimo materiale scientifico, i siliconi sono definiti come "Poory biodegradables" per la biodegrazione aerobica mentre sono "Non biodegradables" per quella anaerobica. Quindi sono poco biodegradabili nelle acque superficiali e nulla quando arirvano ai fanghi.
Ciao
Fabrizio

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