conservante biopein

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barbara3
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conservante biopein

Messaggio da barbara3 » dom feb 13, 2005 4:53 pm

Un amico mi chiede notizie di questo conservante che però non ho mai sentito... magari qualcuno di voi espertoni sì?
E' davvero naturale come dichiara o c'è qualche trucco?
Grazie :)

Fabrizio Zago
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Messaggio da Fabrizio Zago » dom feb 13, 2005 8:43 pm

Spero che qualche altro "espertone" lo sappia perchè io, mi scuso per l'ignoranza, non l'ho mai sentito nominare.
Ciao
Fabrizio

Fiorenzo
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Messaggio da Fiorenzo » dom feb 13, 2005 11:17 pm

Salve signor Zago,
ho fatto io la domanda a Barbara, quindi credo sia giusto presentarmi e spiegare i miei dubbi. :)
Faccio da me saponi, creme e altre cose nella mia cucina e ogni tanto mi imbatto in alcune cose che mi sollevano degli interrogativi.

Cercando soluzioni più sane rispetto a quelle che si trovano in commercio, mi sono imbattuto nel biopein
http://www.bio-botanica.com/PR_release/biopein.asp

Pare che sia un conservante -naturale- usato all'estero anche da persone che, come me (come voi), fan da sè.

Quel che mi lascia perplesso è il fatto che, se è naturale ed efficacie, come mai in giro non lo si conosce e non se ne occupa nessuno?
(per occupare intendo dire sbugiardare chi lo produce, o assicurare sul fatto che quel che quei signori dicono corrisponde al vero).
In fin dei conti, un conservante naturale non dovrebbe essere portato all'attenzione di tutti?
O perlomeno interessare chi cerca di avere un occhio aperto sulle etichette?

In rete però non riesco a reperire informazioni pro o contro biopein, solo qualche vago accenno alla sua bontà da parte di rivenditori che però non si addentrano nello studio della sua composizione, o sulla sua efficacia che viene data per scontata.
E' un pò poco per me.

Con un pò di fatica sono riuscito a procurarmene una boccetta di qualche ml.

Le cito per informazione cosa l'etichetta recita;

"Broad-spectrum antimicrobial agent combining botanical fractions of origanum vulgare, thymus vulgaris, cinnamomum zeylanicum, rosmarinus officinalis, lavandula officinalis and hydrastis canadensis.
Sugested usage ratio: 3 to 5 drops every 100g"

(qualche conoscente internet d'oltralpe afferma che basta una goccia ogni 100 gr)

Annusandolo, devo dire che sa di focaccia all'origano, o di quella pizza senza mozzarella di cui adesso mi sfugge il nome
:)

Insomma, il naso direbbe che sul naturale sembra ci siamo , ma sull'efficacia?
Perchè si reperiscono così poche informazioni?
Perchè non ci sono consumatori, od hobbisti, o semplicemente gente attenta a quel che si spalma addosso che ne tratta, ma solo persone che lo usano in creme e simili prendendolo per buono e quindi fidandosi sulla parola di chi lo produce?


Spero di non aver rubato tempo e spazio agli utenti di questo forum con le mie riflessioni e domande.
Ho creduto potesse interessare anche a voi e quindi vi ho scritto.
:)


Un saluto


Fiorenzo

Fabrizio Zago
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Messaggio da Fabrizio Zago » mar feb 15, 2005 8:55 pm

Caro Fiorenzo,
dunque Barabara ti ha portato alla luce! Bene Bene.
Parliamo del tuo mitico conservante. Credo non ci sia molto da dire più di quello che il produttore stesso abbi già detto e cioè:
"Broad-spectrum antimicrobial agent combining botanical fractions of origanum vulgare, thymus vulgaris, cinnamomum zeylanicum, rosmarinus officinalis, lavandula officinalis and hydrastis canadensis"
Dunque una miscela di oli essenziali punto e basta. Ora io vorrei il parere di Marco Valussi su questo tema e cioè gli chiedo se questi O.E. hanno un vero potere battericida.
Io ti do il mio parere al volo e cioè che non impiegherei questo conservante senza avere almeno un challenger test super mega ripetuto.
In altre parole sono desolato nel dirti che secondo me questa cosa qui, così come è descritta, non funziona.
Ciao
Fabrizio

Fiorenzo
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Messaggio da Fiorenzo » mer feb 16, 2005 9:49 pm

Grazie :)
mi rimangono comunque dei dubbi su cui le chiederei di aiutarmi a capire di più quel che mi sta intorno.
Se questa cosa non funziona, e non ho motivi per dubitare del suo parere visto che lei è chimico, come mai impunemente c'è chi lo spaccia come conservante efficacie?
E lo rivende pure!

In teoria, come ha fatto questo conservante ad andare in commercio?
Non dovrebbero esserci delle direttive che proteggono i consumatori almeno per quel che riguarda la chiarezza di quel che comprano?
Se uno compra un conservante deve comprare un conservante, e non , chessò, un profumo.

In questo caso quel biopein che sarebbe? Una miscela di oli essenziali che funge da che?

Non si può ipotizzare una sorta di truffa ai danni del consumatore?

Se è così, non è a monte che esiste il problema?
Mi spiego; se al consumatore finale arriva un prodotto con una destinazione d'uso fasulla, in teoria, non è gravissimo?

Grazie per la sua risposta, e per la pazienza


Fiorenzo

Fabrizio Zago
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Messaggio da Fabrizio Zago » ven feb 18, 2005 7:30 pm

Caro Fiorenzo,
noto ,con orrore, che mi dai del lei. Ora è risapunto che il lei è composto da tre lettere mentre il tu sola da due e quindi fa risparmiare energia. Indi per cui il tu è ecologico e biocompatibile, il lei non lo è!
Detto questo io vorrei chiarire meglio il mio pensiero e cioè che "a mio parere, così a occhio" questo preprato non è molto efficace come conservante. Per dare delle risposte certe, ho detto che non l ocosnosco, occorre fare dei test di laboratorio e poi si potrà dare un responso definitivo.
Per il momento rimango del mio parere.
Su tutte le altre osservazioni di tipo "legale" sono assolutamente d'accordo. Certo che, una volta provata la scarsa efficacia del preparato, è possibile agire. agire interessando le associazioni vari che hanno molto più peso di un singolo cittadino.
Ciao
Fabrizio

adriano
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Messaggio da adriano » ven feb 18, 2005 8:44 pm

Il prodotto in questione è stato testato nel nostro laboratorio di microbiologia ha un modesto potere preservante e deve essere sostenuto da altri per avere la totale copertura.
Modesto inteso nei confronti dei conservati più comunemente utilizzati e indicati come tali nell'allegato V della 713.

Lo vendono come preservante ma non è classificato come tale ,sono quelle sostanze che hanno un'attività di limitare la proliferazione batterica ,quelli che si definiscono pseudoconservanti ,come lo possono essere il tea-tree oil ol pentilen glicole ecc..

In una formula costruita pensando all'utilizzo di questo preservante magari appunto aiutato da altri suoi simili si può raggiungere anche un buon risultato .
Un difetto è l'odore che ,mi si passi l'espressione,sa un po da condimento per arrosti ,per chi fa cosmesi cosidetta "curativa" può passare anche in secondo piano anche se tutti i prodotti avranno la stessa profumazione.

adriano

Fiorenzo
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Messaggio da Fiorenzo » ven feb 18, 2005 11:46 pm

Grazie per le risposte Fabrizio :) (il 'lei' lo elimino subito visto che non è un problema il 'tu', e poi il 'lei' sa di vecchio) e Adriano.

Avete confermato quel che già mi girava nella testa ma non essendo chimico non avevo la teoria e i mezzi per rendere più concreti i miei sospetti.

Se non ho capito male (e cercando di tradurre in soldoni), usare il biopein avrebbe un certo senso in una produzione di creme a uso personale e casalinghe che dovrebbero essere comunque finite in tempi molto brevi (odore permettendo; olezzare d'arrosto al forno non è proprio il massimo :) ) e inutile in tutti gli altri casi.

Detto questo, e cercando di avere un atteggiamento responsabile verso i 'fai da te' per la propria pelle (In Italia siamo pochi, ma all'estero sono tantissimi, riuniti in varie comunità più o meno consapevoli o ludiche del cosmetico fatto in casa), non è comunque preoccupante che uno pseudoconservante venga messo in circolazione e fatto passare come alternativa completa ed efficacie alle normali composizioni chimiche meno naturali ma che aiutano davvero a preservare i prodotti?

Vi dico questo perchè il Biopein E' in commercio, e viene comprato proprio da chi fa creme e altri preparati che andranno a contatto con la pelle.
E da quello che mi dite, chi produce il biopein apparentemente non mente e sarebbe in regola, ma di fatto mette in atto una reticenza grave nei confronti dei consumatori.

Si può parlare in questo caso, come ho già letto in alcuni interventi nel forum, di 'ecofurbi'?

In fin dei conti, perchè mettere in circolazione un preparato vegetale (ma inefficacie) e con deficienza di informazioni, se non per sfruttare l'ignoranza delle persone, e la loro richiesta di immettere sul mercato prodotti sempre più naturali (dove nella mente delle persone 'più naturale' significa in ogni caso 'sempre con meno o nulli additivi sintetici e chimici')?

In questo caso, a essere preso in giro non è il consumatore finale del prodotto finito, ma quello che (a torto) crede di avere controllo sugli ingredienti che impiega.
Il succo è sempre quello però; una vera furbata, giocata sull'ignoranza e buona fede delle persone.


Che stress, non si può mai stare tranquilli


Grazie per le info; mi sono finalmente tolto un tarlo che rodeva da un pò
:)))


Fiorenzo

adriano
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Messaggio da adriano » sab feb 19, 2005 9:24 am

Fiorenzo ,non mi sono spiegato bene,il prodotto biopein come del resto molte materie prime vendute nel campo della cosmesi ha una sua attività intrinseca e poi una di marketing.
Sta nel formulatore cercare di verificare se le due anime coincidono facendo prove che ne confermino l'efficacia e anche i suoi limiti.
In questo caso l'attività antibatterica c'è ,non è quella di un cessore di formaldeide o dei parabeni,ma come ho detto precedentemente si può arrivare ad una copertura totale aiutando il biopein con altre sostanze ottenendo il risultato voluto.
L'odore è una caratteristica per me non ottimale,ma per altri potrebbe essere il contrario anzi certe linee cosmetiche per il trattamento di pelli acneiche sono "profumate" e in parte preservate con tea tree oil che ha un odore che non si può definire buono.

Comunque tutte queste sostanze conservanti ma "non conservanti" per la legge sono al vaglio della comitato scientifico e probabilmente saranno regolamentate in maniera diversa.

adriano

Fiorenzo
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Messaggio da Fiorenzo » sab feb 19, 2005 12:11 pm

adriano ha scritto:Fiorenzo ,non mi sono spiegato bene,il prodotto biopein come del resto molte materie prime vendute nel campo della cosmesi ha una sua attività intrinseca e poi una di marketing.
Sta nel formulatore cercare di verificare se le due anime coincidono facendo prove che ne confermino l'efficacia e anche i suoi limiti.
In questo caso l'attività antibatterica c'è ,non è quella di un cessore di formaldeide o dei parabeni,ma come ho detto precedentemente si può arrivare ad una copertura totale aiutando il biopein con altre sostanze ottenendo il risultato voluto.
Grazie Adriano :)
però vedi, tu ti spieghi bene, ma sono io che non capisco bene alcuni passaggi per cui perdonami se ci torno sopra.
Le notizie che ho reperito io (e che immagino reperiscano anche tutti gli altri consumatori ), presentano il biopein come conservante naturale (pare che stia per uscire , o sia già uscito, uno nuovo che si chiama Suprapein ma non ne so nulla).
Facendo una ricerca in rete, è questo il messaggio che passa.
Diverso sarebbe se venisse data una traccia di formulazione per una crema per cui la presenza del biopein, insieme ad altre sostanze, può dare, come dici tu, una copertura totale.
Però così non è.

Quello di cui mi accorgo io, è che in generale si tende a considerare il biopein il sostituto dei conservanti.

In pratica, molti ragionano con:
fase acquosa, fase oliosa, emulsionante, biopein.
E amen.

A questo punto mi chiedo,
quanto è lecito che certe sostanze vengano vendute al grande pubblico (che ignora e non ha le basi per farsi una reale idea di ciò che ha in mano) invece che a gente addetta ai lavori?

E' solo una domanda fra me e me eh?
Non è per far polemica :)
Però ogni tanto ci rifletto su e mi rendo conto che spesso la 'corsa al naturale' da parte di molti in genere ha i paraocchi, anche se in buona fede.

Comunque tutte queste sostanze conservanti ma "non conservanti" per la legge sono al vaglio della comitato scientifico e probabilmente saranno regolamentate in maniera diversa.
E questa direi che è una cosa buona :)
Grazie ancora per le info :)


Fiorenzo

mastrocandela
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Località: Alba (cuneo)

Messaggio da mastrocandela » sab feb 19, 2005 12:53 pm

Ciao Fiore, è bello leggerti anche qui.
Ciaooo

Fiorenzo
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Messaggio da Fiorenzo » sab feb 19, 2005 1:40 pm

Mastrocandelozzo! :)
Allora, questa nuova stanza per fare finalmente candele in casa come è messa?
Aspetto sempre le foto ;))

Fiore

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