X Fabrizio: Olive oil PEG 10 esters

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Moderatore: Erica Congiu

Laura12
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Messaggio da Laura12 » mar gen 10, 2006 6:46 pm

lulo ha scritto:Comunque personalmente mi sento di consigliare i peg , I peg per la detergenza sono proprio buonissimi.

.....
Se uno invece sostituisse in questi prodotti i Peg con i tensioattivi tradizionali (compresi quelli che hanno catena corta lineare quindi molto biodegradabili) dopo mezz'ora dovrebbe risciacquare il viso perchè sarebbe irritato e paonazzo.

.....
Ho a casa almeno 4 detergenti di 4 ditte diverse (Fitocose, Lavera, Argital, Ecosì) senza ombra di PEG, lavano delicatamente ed egregiamente, la faccia non mi è mai cascata. Il tuo bla bla bla è ampiamente smentito dal mercato.

"Inoltre per quanto riguarda le "inci petrolifere" credo il 95% degli ingredienti in cosmetica hanno una qualche "contaminazione petrolifera" e poi se agitiamo lo spauracchio del "petrolio" chessò dire che bisogna lavarsi in casa con il sapone bucolico e naturale della nonna allora uno potrebbe agitare lo spauracchio della soda caustica (materia prima del sapone) che non mi sembra mica così naturale e amica della pelle. E tra il lavarsi con il "petrolio" e con la soda caustica....be lascio a voi la scelta se, dovendo scegliere, vi immergereste in una vasca di petrolio o in una di soda caustica"

Non so quanto tu abbia letto di questo forum, volevo avvisarti che siamo un tantinello più avanti.

Fabrizio Zago
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Messaggio da Fabrizio Zago » mar gen 10, 2006 10:35 pm

Caro RunDLL,
il peg 10 olivate è un tensioattivo!
Con questo termine si intende una sostanza che è in grado di abassare la tensione superficiale di una soluzione acquosa di 400 dine per cm quadro. La sostanza a cui fai riferimento mostra una diminuzione della tensione superficiale massiore e quindi è un tensioattivo.

Per Lulo: ti dico solo una cosa: quando mi sono avvicinato la prima volta alla detergenza ed alla cosmesi (purtroppo molti anni fa) gli etossilati contenevano mediamente 100 ppm di diossano. Poi hanno cominciato i verdi tedeschi a porre delle questioni e l'industria ha ridotto questo livello sotto le 50 e poi sotto le 10 ppm. Oggi i vari tensioattivi etossilati sono sotto le 5 ppm.
Secondo te se non ci fosse stato un movimento d'opinione potente come quello che c'è stato, quante ppm di diossano avremmo oggi, negli etossilati?
Quello che vogliamo fare qui è cercare delle strade nuove che riducano il rischio (eliminarlo è impossibile visto che c'è chi è sensibile anche all'acqua) legato all'uso sempre più importante di detergenti e cosmetici.
Che i PEG lavino e lavino molto non c'è dubbio ma non è quello il nostro obiettivo. Quello lo sappiamo già, quello che non sappiamo ancora è dove ci porterà la nostra ricerca verso una maggiore coscienza dei nostri consumi.
Ciao
Fabrizio

paracelso
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Messaggio da paracelso » mer gen 11, 2006 12:00 am

mi ricorda una discussione che facemmo un po' di tempo fa partita seriamente e finita in sghignazzate

viewtopic.php?t=7343&highlight=peg

l'argomento mi interessa e lo riprenderei.

metterei solo alcuni miei paletti:

1 - il petrolio non è meno naturale del'olio di cocco, idem per i loro derivati.
2 - la differenza di impatto ambientale, se il petrolio non fosse utilizzato per fini energetici,non sarebbe così evidentemente a favore delle produzioni " vegetali"
3 - la differenza di impatto ecologico è decisamente a favore dei prodotti " vegetali" in quanto questi sono derivati da risorse che assumiamo come rinnovabili, mentre il petrolio non lo è.
4 - un prodotto di derivazione vegetale non è necessariamente più sano per la pelle di un prodotto di derivazione petrolifera.

Con queste premesse, che forse non tutti condividono, ma che comunque abbiamo gia discusso lungamente, aggiungerei qualcosa al già chiarissimo intervento di Fabrizio.
Il mercato della cosmesi è per sua natura ingannevole.
Nel suo DNA ci sono ancora gli argomenti del primo ciarlatano che nel pleistocene cercava di rifilare una pomata anti-age alla sua bella neandertaliana in cambio di chissa quali favori.
Nei prodotti da risciacquo di un olive oil peg 10 non c'era proprio bisogno. Non ce ne facciamo proprio nulla; c'era già un ottimo peg10 oleate oppure uno splendido ed economico peg 7 gliceril cocoate oppure un peg 10 castor oil e se non vi va di ammazzare i castori per fare un olio il peg 10 stearate, altrimenti uno strafigo peg 11 avocado glicerides ( chissè se hanno tolto i gamberetti in salsa cocktails dall'avocado prima di spremerlo )... caro lulo tutte queste belle materie prime stanno solo a significare che in un mercato competitivo, qualunque produttore di materie prime cosmetiche deve cercare di ritagliarsi una , a volte misera, fetta di vendite raccontandola meglio degli altri. Allora si inventano l'Olive oil peg 10, che fa tanto dieta mediterranea, poi avremo l'argan oil peg 10 per lo shampoo al cous cous e altre cavolate simili...
Senza cadere nel luddismo antipetrolifero a me l'Olive Oil Peg 10 Ester sembra semplicemente un prodotto cosmetologicamente inutile.

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Riky
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Messaggio da Riky » mer gen 11, 2006 12:53 am

Dico anch'io la mia, e spero di riuscire a esprimere in modo chiaro le mille e più cose che vorrei dire - in base sia alla mia esperienza, sia al mio credo "etico- su questo argomento che mi interessa davvero molto, oltre che appassionarmi. Sono specialista in dermatologia, e da più di 20 anni mi occupo principalmente di dermocosmetologia, intendendo con questo sia le dermatosi inestetiche (praticamente, tutte!), sia il mantenimento (chiamiamola la sana manutenzione cutanea), sia l'uso di cosmetici per mantenere la pelle sana, per risanarla, per abbellirla, per ringiovanirla (e si può, paracelso, si può eccome - con aspettative realistiche...e magari intervenendo con farmaci topici, cosmetici più vicini ai farmaci che ai cosmetici....limite di cui si dibatterà finchè esisteranno sostanze che si applicano sulla pelle..., e magari qualche trattamentino che coi cosmetici c'entra nulla.
Nel corso degli anni mi sono resa conto che ho aiutato le pelli "brutte" a migliorare, togliendo piuttosto che aggiungendo.
Nel corso degli anni notavo che le donne avevano la pelle mediamente brutta, per lo meno, brutta sia rispetto a quella che avrebbero potuto avere, sia, soprattutto, rispetto alle cure che le venivano dedicate.
Mi stupivo di quanto le italiane amassero "nutrire" la propria pelle, pensando di apportare chissà quali benefici. E mi stupivo di quante dermatosi vere e proprie (p.es, rosacee, acni adulte, dermatiti seborroiche, fino addirittura a situazioni di atopia) non solo migliorassero, ma guarissero proprio, semplicemente dando una corretta igiene e cura cosmetica. Insomma avevo battezzato l'entità "dermatosi cosmetogena".
Altra cosa che non capivo, era perchè i cosmetici che applicavamo sulla nostra pelle, capelli, mucose, etc, dovessero contenere quella massa abnorme ed indecente di ingredienti. Mi sono fissata che i migliori cosmetici, dovevano contenere il minor numero di ingredienti possibili, che se andavano sul viso, non dovevano contenere nè vaselina nè paraffina, e ti parlo di 20 anni fa - anche se, ahimè, ero una grande fautrice dei siliconi.
Visto che non esistevano, ho iniziato a farli fare i cosmetici che piacevano a me, per i/le pazienti, e li regalavo. Quanto li ho regalati, quanto ci ho studiato, quanto ci ho investito. Tutto per dare delle cose che mi piacessero. E le pelli miglioravano, come miglioravano...
Sai qual'è il grande, immenso errore dei chimici, e delle aziende cosmetiche? Che si innamorano di un certo ingrediente, lo studiano, lo mettono in un bel prodotto, il bel prodotto viene testato - al momento è bello, è utile, fa quello che deve...non irrita, non allergizza, non sensibilizza, supera tutti i test, supera i patch, il cosmetico finito supera anche la prova funzionalità, che magari dura anche tre mesi...
ma la pelle dopo 10-12-24 mesi, chi la va più a vedere? Cosa ne sai se quella massa di molecole infami hanno dato fastidio all'epidermide, la pelle è diventata asfittica, opaca, ogni tanto secca (l'irritazione cronica si manifesta con secchezza), in ogni caso le fanno produre radicali liberi.....oooopsssss......ma come.....io applico prodotti di bellezza che irritano subliminalmente la mia pelle, questa s'inc...za, lo dice che non le vanno quei prodotti diventando parecchio brutta....
Ecco, possibile che le veda tutte io le pelli brutte, i capelli opachi, con cuoi capelluti forforosi, da eccesso di cosmetici che sono un ammasso di ingredienti da "fast-cosmetic" o "junk-cosmetic", solo belli a vedersi, magari buoni a mangiarsi, ma....
Qua si cerc di fare di meglio Lullo, tutto qua.
Concordo al 100% con quello che ha detto Fabrizio, io stessa cerco il meglio di quello che il mercato dermocosmetico mi mette a disposizione e, anche se non uso solo ecobio (impossibile, ovvio), con una scelta accurata e attenta ho comunque dei risultati eccellenti. A tua consolazione, e a livello puramente prescrittivo, glio olio shampoo anche se non eco li prescrivo, perchè in alcuni casi mi funzionano bene. Ma il giorno che mi danno una valida alternativa eco, ecco la adotto subito.
Questo è il punto: questo forum secondo me deve essere per i chimici uno spunto per fare della ricerca in questa direzione, ricerca che si fa in misura miserrima, per ora.
Ti faccio un esempio: se vai un giorno a mangiare a un mac donalds, non ti succede nulla. Ma se mangi tutti i giorni quelle porcate terrificanti, ti ammali e sei meno sano di quello che potresti essere mangiando più sano.
Quello che si cerca di fare - o che io cerco - sono cosmetici sempre più "sani", sia pel la pelle, sia per il pianeta. E qua, sul pianeta, arriva la considerazione etica finale.
E' inammissibile vivere secondo me senza pensare di poter migliorare il groviglio di inquinamento che si è miliarduplicato negli ultimi 50 anni.
Non sono una pazza scatenata fanatica, ma mi sembra corretto porre un freno alla sporcizia. In senso lato. Per sporcizia intendo anche l'avidità delle multinazionali, che troppo poco investono nell'etico.
Riky

paracelso
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Messaggio da paracelso » mer gen 11, 2006 12:58 am

x Landre82
il tuo dubbio è legittimo, tante piccole imprese si improvvisano nel mercato della cosmesi, ma attenzione.....
il claim " dermatologicamente testato" è , a mio modesto giudizio, ingannevole.
Infatti non esiste un protocollo per definire come devono essere fatti questi test dermatologici e che risultati permettono di dichiarare sulla confezione " dermatologicamente testato" ( mi spiego: testato, non significa approvato o validato ).
In merito anni fa ci fu un pesante contenzioso tra la FDA ed alcuni produttori per l'utilizzo di questo claim e si arrivò alla conclusione, dopo sentenze dell'alta corte , che i produttori potevano dichiarare "dermatologicamente testato" indipendentemente dall'esito, dalla rilevanza e dalla significatività dei test.
Con un esempio paradossale:
Io produttore chiedo ad un dermatologo (1) di provare il mio prodotto su almeno una persona (1) e.... posso scrivere in etichetta
" dermatologicamente testato ".

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Landre82
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Messaggio da Landre82 » mer gen 11, 2006 11:37 am

Grazie Paracelso !
Riki , ottimo discorso...Penso che questi dibattiti , anche se spesso sono incomprensibili x chi non è del settore , siano interessantissimi perchè danno la possibilità ai consumatori come me di rendersi conto di tante cose ....e il bello è che qui si sentono più campane , più pareri , in modo da non essere diciamo così condizionati .
Sarebbe bello se tutti potessero usufruire di questo forum..anche quelli che magari non hanno una mentalità così "eco" perchè comunque fa capire quanta sporcizia ci sia in giro...è si , perchè molta gente non se ne rende conto!!
Anch' io fino a qualche anno fa non stavo a pensare " quella crema ha la paraffina o i siliconi " ..semplicemente perckè non sapevo che quegli ingredienti fossero brutti ... non mi interessava nulla ..certo ho sempre cercato di usare prodotti bio o cmq naturali ma non mi rendevo conto dei rischi o comunque di ciò che effettivamente mi spalmavo .
Poi un giorno , durante una lezione di Teoria del restauro ( specifico sulle pergamene ) si è parlato dell' utilizzo dell' UREA per tirare la pergamena ( fatta appunto di pelle - es una pergamena di 40 cm può ridursi col tempo a un batuffolo di 5 ) ..all' inizio con l' urea tutto bene....poi han notato che quell' effetto lifting che l' urea produceva( ora non mi ricordo la sostanza precisa che si usò ma era a base di urea ) andava scemando e di più....la pelle non solo ritornava come prima ..anzi peggiorava...
Ora , è vero che noi non abbiamo la pelle di una pergamena di secoli e secoli fa ....ma nelle creme in commercio c' è urea....Può sembrare un inizio piuttosto anomalo x avvicinarsi all' argomento della cosmesi...ma fu così
Grazie ancora e ..mi raccomando...che si continui il dibattito!!
ciaoo

lulo
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Messaggio da lulo » mer gen 11, 2006 3:45 pm

Fabrizio Zago ha scritto:Caro RunDLL,

Per Lulo: ti dico solo una cosa: quando mi sono avvicinato la prima volta alla detergenza ed alla cosmesi (purtroppo molti anni fa) gli etossilati contenevano mediamente 100 ppm di diossano. Poi hanno cominciato i verdi tedeschi a porre delle questioni e l'industria ha ridotto questo livello sotto le 50 e poi sotto le 10 ppm. Oggi i vari tensioattivi etossilati sono sotto le 5 ppm.
Secondo te se non ci fosse stato un movimento d'opinione potente come quello che c'è stato, quante ppm di diossano avremmo oggi, negli etossilati?
Fabrizio
Grazie molte Condivido perfettamente anche io credo che bisogna andare con buon senso sempre più verso questa direzione.
Questo sua precisazione tecnica è molto importante perchè a volte si fanno troppe generalizzazioni con le sigle, capisco la necessità di semplificare per i non esperti, però spesso ci si finisce per fare dei "vademecum mentali" (questo si-questo no) un pò troppo sbrigativi e semplificati che non corrispondono poi alla realtà.

E' un pò come confondere un bicchiere di birra con un litro di grappa: ENTRAMBI CONTENGONO ALCOOL, se uno si ferma solo a leggere le sigle dell' etichetta troverà in entrambe le bottiglie la scritta alcool e quindi dirà che sono la stessa cosa (sempre di alcolici si tratta) ma è evidente che bersi mezzo bicchiere di birra è totalmente diverso nel bersi un litro di grappa. E se mi bevo mezzo bicchiere di birra al giorno posso arrivare anche a campare cent'anni (non avendo mai fatto male a nessuno) se mi bevo una bottiglia di grappa al giorno potrei andare anche in coma etilico già dopo il 3° giorno.

E COSI' PER IL PEG (e per tanti altri ingredienti) che troppo semplicisticamente vengono ecologicamente condannati. Un peg a basso peso molecolare ha una "contaminazione chimica" minima (un peg 6 è diverso da un peg 200) oltre al fatto che i peg di oggi (come detto dallo stesso dottor Fabrizio Zago) sono del 99% (crollando da 100 a meno di 5 ppm di diosssano) meno "chimicamente inquinati" rispetto a quelli di qualche decennio fa.
Credo che in un ottica di equilibrio bisogna quindi prendere atto di questi OGGETTIVI DATI CHIMICI e non semplificare e generalizzare dicendo peg = pericolo di ecomorte.

E per quanto riguarda la "delicatezza" di queste sostanze ribadisco l'esempio fatto precedentemente un peg si usano molto anche nei prodotti SENZA RISCIACQUO (creme, tonici per il viso etc) un tensioattivo tradizionale non può essere usato (perchè incomparabilmente più aggressivo) in un prodotto senza risciacquo, ma va risciacquato in pochi minuti...

lulo
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Messaggio da lulo » mer gen 11, 2006 3:50 pm

Riky ha scritto: A tua consolazione, e a livello puramente prescrittivo, glio olio shampoo anche se non eco li prescrivo, perchè in alcuni casi mi funzionano bene. Ma il giorno che mi danno una valida alternativa eco, ecco la adotto subito.
Riky
Concordo perfettamente se c'è un olioshampoo perfettamente ecologico sarò il primo a testarlo.
Ma a lei che è una dermatologa mi interesserebbe chiederle una cosa: allora mettiamo il caso che l'utente RUNDLO abbia chessò la dermatite seborroica (e quindi la necessità si non delipidificare la cute con tensioattivi tradizionali anche se di migliore qualità rispetto all'sles) e che abbia la necessità di lavare i capelli tutti i giorni...può usare un olioshampoo (senza sentirsi un inquinatore delle acqua) o deve usare shampoo tradizionale?
Grazie molte

lulo
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Messaggio da lulo » mer gen 11, 2006 3:58 pm

paracelso ha scritto:mi ricorda una discussione che facemmo un po' di tempo fa partita seriamente e finita in sghignazzate

viewtopic.php?t=7343&highlight=peg

l'argomento mi interessa e lo riprenderei.

metterei solo alcuni miei paletti:

1 - il petrolio non è meno naturale del'olio di cocco, idem per i loro derivati.
2 - la differenza di impatto ambientale, se il petrolio non fosse utilizzato per fini energetici,non sarebbe così evidentemente a favore delle produzioni " vegetali"
3 - la differenza di impatto ecologico è decisamente a favore dei prodotti " vegetali" in quanto questi sono derivati da risorse che assumiamo come rinnovabili, mentre il petrolio non lo è.
4 - un prodotto di derivazione vegetale non è necessariamente più sano per la pelle di un prodotto di derivazione petrolifera.



Nei prodotti da risciacquo di un olive oil peg 10 non c'era proprio bisogno. Non ce ne facciamo proprio nulla; c'era già un ottimo peg10 oleate oppure uno splendido ed economico peg 7 gliceril cocoate oppure un peg 10 castor oil e se non vi va di ammazzare i castori per fare un olio il peg 10 stearate, altrimenti uno strafigo peg 11 avocado glicerides ( chissè se hanno tolto i gamberetti in salsa cocktails dall'avocado prima di spremerlo )... caro lulo tutte queste belle materie prime stanno solo a significare che in un mercato competitivo, qualunque produttore di materie prime cosmetiche deve cercare di ritagliarsi una , a volte misera, fetta di vendite raccontandola meglio degli altri. Allora si inventano l'Olive oil peg 10, che fa tanto dieta mediterranea, poi avremo l'argan oil peg 10 per lo shampoo al cous cous e altre cavolate simili...
Senza cadere nel luddismo antipetrolifero a me l'Olive Oil Peg 10 Ester sembra semplicemente un prodotto cosmetologicamente inutile.
Straquoto i primi tuoi quattro punti iniziali, ma non capisco le varie distinzioni successive?? perchè un olio di cocco o di palmisto etossilato andrebbero bano e un olio di oliva no? Credo che tutti gli oli vegetali possano essere usati indifferentemente senza cambiare nulla nella sostanza. Inoltre il peg 10 castor oil non è mica un olio ottenuto ammazzando un castoro (forse era una battuta bho?) ma semplicemente olio di ricino (inci castor oil)...
E poi la penso all'opposto tuo: questi oli sono utili (e in qualche caso ainsostituibili) per la detergenza perchè ci permettono di avere una detregenza lipidica di tipo emulsionante per affinità che intacca ilmeno possibile il film idrolipidico (cosa che invece avviene con i normali tensioattivi), invece sono piuttosto inutili se usati come emulsionanti nelle creme in quanto possono essere facilmente sostituiti con altri eccipienti
Ciao

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Messaggio da Lola » mer gen 11, 2006 4:30 pm

Olio shampoo: carino, sgrassa poco, è un grassetto lieve lieve che viene via con l'acqua ma non completamente, perchè è molto meno affine all'acqua dei tensioattivi... bene, al primo lavaggio ok, ma che succede al trentesimo lavaggio? Il PEG in questione mi rimane attaccato al capello, facendo il suo lavoro anche quando il lavaggio e il risciacquo sono finiti... non è che - come faceva osservare Vittorio che di olio shampoo ne ha usato per lungo periodo - che alla fine la secchezza si manifesta ancora di più? A me non piace che rimangano residui che "lavorano" per conto loro quando non è necessario.
Meglio uno shampoo diluito, almeno quando è sciacquato è sciacquato.

Lola

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Messaggio da Landre82 » mer gen 11, 2006 6:58 pm

Vediamo se ho capito da quanto dite : i peg seccano la cute + dei tensioattivi...???? Beh ma di cose che rimangono sulla pelle o capelli ce ne sono tante ... Pensa che io usavo una crema/gel a base di cyclopentasiloxane , peg 18 dimethicone ecc.... Sì , i capelli rimanevano di un lucido incredibile..peccato che quando ho fatto la tinta ad una ciocca lunga che ho dietro la nuca ...DECOLORAZIONE MASSIMA!! dopo un ora ....ero ancora completamente nero....risultato : la mia crema non ha fatto passare l' ossigeno ..che pellicola resistente!!!!!!!!!!mi sa che la userò come crema solare : )

lulo
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Messaggio da lulo » mer gen 11, 2006 7:49 pm

Landre82 ha scritto:Vediamo se ho capito da quanto dite : i peg seccano la cute + dei tensioattivi...???? )
No hai capito il contrario: si usano i peg proprio perchè seccano e sgrassano MENO dei tensioattivi

Ciao

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Messaggio da lulo » mer gen 11, 2006 7:54 pm

Lola ha scritto:Olio shampoo: carino, sgrassa poco, è un grassetto lieve lieve che viene via con l'acqua ma non completamente, perchè è molto meno affine all'acqua dei tensioattivi... bene, al primo lavaggio ok, ma che succede al trentesimo lavaggio? Il PEG in questione mi rimane attaccato al capello, facendo il suo lavoro anche quando il lavaggio e il risciacquo sono finiti... non è che - come faceva osservare Vittorio che di olio shampoo ne ha usato per lungo periodo - che alla fine la secchezza si manifesta ancora di più? A me non piace che rimangano residui che "lavorano" per conto loro quando non è necessario.
Meglio uno shampoo diluito, almeno quando è sciacquato è sciacquato.

Lola
Bhè non è proprio così: innanzitutto ammesso che rimanga sulla cute essendo una sostanza che si usa nelle creme idratanti non deve poi far così male, pensa se sulla cute rimanessero residui del laurisolfato di ammonio (uno dei classici tensioattivi), e poi le formulazione degli olioshampoo non sono solo a base di peg (esiste in questo caso solo L'Olioderbe) ma contengono piccole quantità di tensioattivo anfotero o non ionico (generalmente un alchipoliglucoside) che serve per facilitare il risciacquo evitando l'effetto di appesantimento sul capello (perchè magari il peg uro non si risciacqua con molta facilità)

Fabrizio Zago
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Messaggio da Fabrizio Zago » mer gen 11, 2006 9:06 pm

Caro lulo,
tu dici: "No hai capito il contrario: si usano i peg proprio perchè seccano e sgrassano MENO dei tensioattivi", ma se Rundll si è sgolato per stabilire che i PEG SONO tensioattivi?
Facciamo ulteriore chiarezza: anche lo SLES ha una parte (due - tre moli di Ossido di etilene) è etossilato dunque è un PEG anche lui.
Ci sono PEG e PEG, questo lo sostieni, correttamente, anche tu e ci sono anionici e anionici (anfoteri, cationici e nonionici) e poi, non dimentichiamolo mai, c'è anche l'arte cosmetica ovvero a formulazione che può contenere anche dello SLES ma magari anche delle betaine, degli alchilpoliglucosidi, delle proteine e tutto questo fa sì che l'irritazione, l'agressività sia molto bassa.
Il problema è che in questo settore solo gli adetti ai lavori sanno districarsi tra queste definizioni ed allora ecco che questo forum vuole avvicinare i consumatori a quello che mettono addosso. Mi sembra che qualche risultato lo abbiamo ottenuto e che ce ne aspettiamo altri.
Nel mio biodizionario ho, per forza di cose, dato dei giudizi di massima e non pretendo che la cosa sia diversa, è così e basta, ma se questo serve a porsi delle domande, deidubbi, se serve ad intraprendere un cammino di responsabilità e di conoscenza....ebbene allora questo forum è un successone.
Ciao
Fabrizio

paracelso
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Messaggio da paracelso » mer gen 11, 2006 11:51 pm

lulo ha scritto:non capisco le varie distinzioni successive?.......Credo che tutti gli oli vegetali possano essere usati indifferentemente senza cambiare nulla nella sostanza. ....
appunto !!! un olive oil peg10 è solo l'ennesima inutile finta novità .

1-Detersione per affinità: sicuramente non la fanno i peg.
Non è che sono molecole che sulla pelle si separano, la parte idrofila se ne va col risciacquo e la parte grassa resta li a ricostruire il film lipidico della pelle... temo che fai confusione come quando distingui i peg dai tensioattivi .

2- escludendo alcune rari casi , non è vero che gli oli vegetali etossilati sono miscibili in olio, mi dispiace per Lola Vittorio Clara e tutti quelli che hanno provato a spignattarseli, ma la soluzione per il famoso shampolio è più complessa se non si utilizzano mipa , tipa ed altri tensioattivi anidri di cui parlammo.

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