Per Nicole ed Esk,
non ho nessuna intenzione di tranquillizzarvi. D'altra parte la tranquillità è uno stato dello spirito che dipende solo da voi stesse. Con una similitudine antitetica che certo piacerà a Vittorio, potrei dire che la traquillità come la gioventù si raggiunge solo ad una certa età :-).
Ma niente panico o allarmismo inutile. Ben venga non comprare più prodotti cosmetici con paraffina e petrolatum, è una scelta consapevole, ma impanicarsi per aver dato al pupo una pomata o per essersi dati sulle labbra un rossetto è esagerato.
Anche se nessuno, neppure i prof di Valeria, penso potrebbe fare facilmente questi calcoli, la mia personale opinione è che il rischio di venire a contatto con cancerogeni petroliferi è maggiore tutte le volte che fate benzina-diesel senza indossare i guanti ( non a caso , dovrebbero essere obbligatori in tutti i self service i guanti monouso ).
Esk ha scritto: Quindi è anche difficile dire che da anni non si evidenziano "gravi e sistematiche nocività". come si fa a saperlo?
Per fortuna le ricerche epidemologiche sulla tossicità e cancerogenicità delle materie chimiche , non dipendono da quante volte le donne si danno un rossetto .
Sarebbe stato come scoprire che l'amianto è cancerogeno facendo una indagine sulle massaie che usavano guanti da forno in amianto.
Ci sono categorie a rischio paraffine e petrolati: i lavoratori del settore petrolchimico, ma anche gli addetti al taglio/tornitura dei metalli ( dove un getto e gli schizzi continui di acqua mescolata a paraffina mantiene fredde a lubrificate le superifci),anche i lavoratori del tessile ( se non ricordo male ) ed altri comparti che sono esposti al contatto quotidiano ed in grandi quantità di paraffine e petrolati.
E' in questi ambiti che si studia epidemologicamente se una molecola è pericolosa. Più vicino a noi , un centinaio di massaggiatori che per 20 anni tutti i giorni per 4-6 ore, si sono spalmati le mani di paraffine sono più significativi per accertare la loro nocività che le 20000 clienti che si sono fatte massaggiare una volta al mese.
Ripeto , da quello che so, in ambito di rischio professionale, dermatiti e acantosi da paraffina hanno una rilevanza statistica , mentre tumori da paraffina bianca, a me non risultano come sistemici, neppure nelle categorie a rischio.
Dai dati che ho, poi la differenza di rischio tra paraffina e petrolatum è rilevante.
Una paraffina USP ( che significa per chi non lo sapesse:United State pharmacopea )
essentially free , come dicono loro, da cicloaromatici cancerogeni, è comunque un rischio minore di un petrolatum bianco ( rapporto 1 a 1000 ) .
Non volevo tranquillizzarvi.
Il fatto che le industrie cosmetiche ( accentuando il paradosso del rischio-futile ) continuino ad utilizzare queste molecole, soprattutto il petrolatum, nei cosmetici è scandaloso e merita indignazione, ma da questo a tremare per la pomata data al pupo, ne corre.
Per chi deve formulare cosmetici ( esistono classi di cosmetici dove l'emollienza petrolifera o siliconica è ancora preferibile a quella vegetale ) da tempo esistono alternative petrolifere (perfettamente compatibili con le paraffine o viscose come il petrolatum) dove il processo di sintesi, garantisce che non ci siano cicloaromatici cancerogeni... peccato che costino molto di più .
Ok, spengo il generatore di frasi random (grazie Lola, questa te la rubo :-)) ma il pupo stanotte propio non voleva saperne di dormire e sono ancora rintronato.....