Salve Faden,
in realtà non abbiamo aggiornato ultimamente quella sezione, ma a prescindere da quello, proverò a illustrarti i punti che non ti sono chiari punto per punto, per renderti tutto più comprensibile.
1) Innanzitutto, ha poco senso paragonare il progetto etico di VEGANOK ad altre certificazioni italiane in quanto nessuna altra certificazione vegan in Italia è gestita da vegani che conoscono personalmente e vivono quotidianamente nel profondo il significato della scelta nonviolenta vegan. Tu citi ICEA (ma il discorso vale anche per tutte le altre) che non ha finalità etiche nel proprio disciplinare vegan e che si limita a fotografare una situazione vendendo commercialmente un servizio tecnico. VEGANOK si propone invece, con il proprio disciplinare di informare e cambiare questa società verso una maggiore sensibilità e verso il riconoscimento dei diritti animali. In sostanza ogni nostra iniziativa non ha finalità commerciali come tutte le altre certificazioni (cosa legittima, per carità), ma precise finalità etiche che ci permettono di rilasciare l’utilizzo dei marchi “VEGANOK” e “BIODIZIONARIO Approved” in alcuni casi anche gratuitamente e molto spesso ad un costo inferiore a quello di gestione interna. Tutto questo è evidentemente possibile solo perché tutta la squadra è composta esclusivamente da professionisti vegan che hanno fatto del cambiamento che VEGANOK produce, la loro ragione di vita.
2) Per quanto riguarda la frase che dici di non capire
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In realtà il Disciplinare Etico VEGANOK non pretende di avere l’autorevolezza di decidere cosa è o non è Vegan e lascia ad associazioni e movimenti questo compito."
Mi sembra estremamente chiara.. Il termine VEGAN non è ancora normato a livello europeo ed infatti ci sono moltissimi enti che certificano prodotti come VEGAN, che noi vegani non riteniamo tali (e che secondo il rigido disciplinare VEGANOK ovviamente non potrebbero essere certificati). Da parte nostra, proprio per supportare questa opera di cambiamento europeo, presidiamo il tavolo di lavoro di Bruxelles (di cui io tra l’altro sono Presidente) insieme ad altre associazioni europee, tra cui anche la VeganSociety, per imporre all’Europa uno standard comune per l0identificazione dei prodotti vegan. Purtroppo ci sono associazioni non vegan e altre organizzazioni con forti interessi commerciali che remano contro cercando di far accreditare una definizione assai più blanda che addirittura non tenga conto nei suoi parametri del fatto che un’azienda effettui esperimenti su animali, ma noi stiamo continuando la nostra lotta in difesa della vita. Tornando a VEGANOK, come qualsiasi altro disciplinare (finchè il termine vegan non verrà definito per legge a livello europeo), se acquisti un prodotto marchiato VEGANOK, hai la garanzia che corrisponda al disciplinare di VEGANOK (ed essendo il più rigoroso e severo in quanto fatto da vegani come strumento strategico per salvare la vita di altri esseri viventi, se sei vegan, è il meglio che puoi cercare). Tutto chiaro?
3) Proviamo a rispondere a quest’altra tua perplessità:
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VEGANOK è tecnicamente un’autocertificazione presentata al consumatore attraverso l’utilizzo del marchio dato in concessione alle aziende. E’ quindi l’azienda stessa a garantire che uno specifico prodotto è conforme al disciplinare"
Qual'è il senso? e poi, se firmo una autocertificazione sono serio ma se scelgo controlli a maglie larghe sono ecofurbo… ma dice davvero o mi è sfuggito qualcosa?
Si, evidentemente ti è sfuggito qualcosa. VEGANOK è tecnicamente una “autodichiarazione” e come tale la responsabilità civile e penale di quanto dichiarato è dell’azienda produttrice (ti ricordo che anche nel caso delle certificazioni gestite da un Ente Terzo, la responsabilità rimane dell’azienda produttrice, non cambia molto). Ma nonostante questo aspetto, VEGANOK, prima di rilasciare l’autorizzazione all’uso del marchio, effettua precisi e specifici controlli per ogni singolo prodotto che viene proposto e solo dopo l’esame di VEGANOK (esame tecnico, etico e comunicativo supportato da eventuali documentazioni aggiuntive che il reparto di controllo chiede dove si ritenga necessario) l’azienda è autorizzata a commercializzare quel prodotto con quella singole etichetta autorizzata. Ti segnalo inoltre che nell’ottica di trasparenza verso il consumatore, ogni etichetta che viene autorizzata alla stampa, viene automaticamente (in tempo reale) resa pubblica sul sito ufficiale
http://www.veganok.com affinchè il consumatore possa verificare innanzitutto se l’azienda ha legittimità per usare il marchio e addirittura possa verificare se quello specifico prodotto è stato autorizzato o meno e con quale esatta etichetta. Quest’ultimo aspetto è particolarmente importante (e impegnativo), non a caso siamo l’unico standard vegan al mondo a fornire una trasparenza così strutturata e non ci risulta che nessun altro offra un servizio del genere anche in ambito non vegan.
4) Veniamo all’ultima domanda:
La sostanza Acrylates/C10-30 Alkyl Acrylate Crosspolymer, è attribuito un bollino rosso ma è vegan:si, nonostante non sia biodegradabile e possa contenere diossano, sostanza altamente tossica.
Tecnicamente il vostro disciplinare mi permette di utilizzarla o no?
Anche in questo caso, è tutto molto chiaro… Quell’ingrediente (pessimo) è tecnicamente un ingrediente di origine non animale, quindi prescindendo dall’uso che se ne può fare è tecnicamente vegan e un database come il BIODIZIONARIO ha il dovere di informare correttamente in modo chiaro sulle caratteristiche di ongi sostanza affinchè chiunque (vegani o non vegani) possano consapevolmente fare le proprie scelte. Proprio per questo motivo abbiamo creato l’ulteriore standard “BIODIZIONARIO Approved”, lo standard più severo che esista in ambito di biocosmesi/detergenza e food, che può essere rilasciato solo a prodotti che abbiano caratteristiche etiche/ambientali di altissimo livello e tra le varie caratteristiche richieste, come esplicitamente indicato sul sito ufficiale
http://www.biodizionario.it c’è ovviamente il divieto di contenere ingredienti che riportino il giudizio con semaforo “rosso” e “doppio rosso” in cui la sostanza a cui fai riferimento, ricade pienamente. Quindi nessun prodotto “BIODIZIONARIO Approved” può contenere (ovviamente) quella sostanza e nessun’altra sostanza che abbia anche solo un giudizio simile alla prova del BioDizionario.it
Fortunatamente le aziende che stanno modificando la formulazione dei propri prodotti per renderli “BIODIZIONARIO Approved” stanno aumentando. Fino adesso sono tre aziende, ma ne stanno arrivando molte altre… Il cambiamento è in atto.
Spero che adesso tutto ti sia chiaro…
Buona continuazione.