leggete un pò qui....
Moderatore: Erica Congiu
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dal CORRIERE DELLA SERA....
Avvisi sui cosmetici Usa: «Non sono sicuri» Il 99% dei prodotti potrebbe riportare l'avvertenza: «Sicurezza non ancora determinata. Possibili effetti nocivi sulla salute» STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
NEW YORK – Immaginate di andare a comprare una bottiglia di shampoo o una saponetta e di trovare un marchio, sulla confezione, che recita: «Avvertimento: la sicurezza di questo prodotto non è ancora stata determinata. Possibili effetti nocivi sulla salute». È proprio ciò che potrebbe succedere in America, se la Food and Drug Administration (Fda-l'ente federale che regola cibi, medicine e cosmetici) deciderà di implementare una legge, peraltro esistente già da 67 anni, che obbliga i prodotti la cui sicurezza non sia stata verificata, a essere impacchettati con un’avvertenza, proprio come le sigarette.
Finora l’Fda ha lasciato che fosse l’industria cosmetica, indipendentemente, a verificare la sicurezza dei propri prodotti. Ma dopo il recente studio pubblicato dall’autorevole Environmental Working Group di Washington secondo cui solo 18 dei 7.500 articoli oggi in commercio sono completamente sicuri, l’Fda ha deciso di intervenire. Tra i pochi prodotti che hanno passato il test dell’ Environmental Working Group c’è un dopobarba Burberry, il fondotinta Paula Dorf e il latte detergente Cetathil. «Se la legge verrà imposta, il 99% di prodotti cosmetici oggi sul mercato conterrebbero un’avvertenza», sostiene Lauren Sucher, portavoce dell’Environmental Working Group. «L’Fda sta mettendo in guardia l’industria dei cosmetici, - incalza – questa volta fa maledettamente sul serio».
La decisione avrebbe un impatto devastante per un’industria con un giro d’affari annuo di oltre 35 miliardi di dollari, soltanto in Usa. «Molti consumatori sarebbero automaticamente scoraggiati dall’acquistare prodotti potenzialmente nocivi, - spiega Sucher, - e troverebbero rifugio nei settori biologico e organico, già in espansione». Dal mascara ai dopobarba e dagli shampoo alle creme per il corpo, quasi nulla si salva dalla cosiddetta «lista nera». Il 28% dei 711 prodotti esaminati contenevano, infatti, ingredienti legati alla formazione di tumori, allergie, intossicazioni, problemi riproduttivi, intossicazioni e malattie respiratorie. Lo studio completo del gruppo può essere esaminato sul sito
ragazzi chi incomincia ad alzare la bandiera di vittoria?
Avvisi sui cosmetici Usa: «Non sono sicuri» Il 99% dei prodotti potrebbe riportare l'avvertenza: «Sicurezza non ancora determinata. Possibili effetti nocivi sulla salute» STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
NEW YORK – Immaginate di andare a comprare una bottiglia di shampoo o una saponetta e di trovare un marchio, sulla confezione, che recita: «Avvertimento: la sicurezza di questo prodotto non è ancora stata determinata. Possibili effetti nocivi sulla salute». È proprio ciò che potrebbe succedere in America, se la Food and Drug Administration (Fda-l'ente federale che regola cibi, medicine e cosmetici) deciderà di implementare una legge, peraltro esistente già da 67 anni, che obbliga i prodotti la cui sicurezza non sia stata verificata, a essere impacchettati con un’avvertenza, proprio come le sigarette.
Finora l’Fda ha lasciato che fosse l’industria cosmetica, indipendentemente, a verificare la sicurezza dei propri prodotti. Ma dopo il recente studio pubblicato dall’autorevole Environmental Working Group di Washington secondo cui solo 18 dei 7.500 articoli oggi in commercio sono completamente sicuri, l’Fda ha deciso di intervenire. Tra i pochi prodotti che hanno passato il test dell’ Environmental Working Group c’è un dopobarba Burberry, il fondotinta Paula Dorf e il latte detergente Cetathil. «Se la legge verrà imposta, il 99% di prodotti cosmetici oggi sul mercato conterrebbero un’avvertenza», sostiene Lauren Sucher, portavoce dell’Environmental Working Group. «L’Fda sta mettendo in guardia l’industria dei cosmetici, - incalza – questa volta fa maledettamente sul serio».
La decisione avrebbe un impatto devastante per un’industria con un giro d’affari annuo di oltre 35 miliardi di dollari, soltanto in Usa. «Molti consumatori sarebbero automaticamente scoraggiati dall’acquistare prodotti potenzialmente nocivi, - spiega Sucher, - e troverebbero rifugio nei settori biologico e organico, già in espansione». Dal mascara ai dopobarba e dagli shampoo alle creme per il corpo, quasi nulla si salva dalla cosiddetta «lista nera». Il 28% dei 711 prodotti esaminati contenevano, infatti, ingredienti legati alla formazione di tumori, allergie, intossicazioni, problemi riproduttivi, intossicazioni e malattie respiratorie. Lo studio completo del gruppo può essere esaminato sul sito
ragazzi chi incomincia ad alzare la bandiera di vittoria?
Non sarà che magari verranno considerati pericolosi perchè potenzialmente allergenici anche gli estratti vegetali? Speriamo non sia un altro autogol come quello delle 26 sostanze che devono essere dichiarate in etichetta perchè potenzialmente allergeniche... andrà a finire che navigheremo nel petrolio più siliconico perchè almeno di questo non sono ancora stati evidenziati problemi alla salute, o magari ci si rivolgerà a nuove sostanze di sintesi... :-/
Una grande notizia! Allora non siamo poi così fanatici!
Avete visto il sito indicato in calce all'articolo? Ho provatoa sfogliarlo, ma sono perplessa. Ad esempio, ho cercato le ciprie. Quella che sto usando è consigliata fra i primi 10 migliori acquisti con un voto di 4.9/10 (immaginatevi gli altri!). Guardando in dettaglio http://www.ewg.org/reports/skindeep/pro ... _id=907074 ho visto che un componente è potenzialmente cancerogeno! Ed è fra i primi 10???? Cioé, un conto è un po' di allergia, un'altro la scarsa idratazione dei derivati petroliferi... ma questo è davvero pericoloso!
Volevo chiedrvi se qualcuno di voi conosce questo sito e lo giudica attendibile. Non mi è molto chiaro, infatti, che scala di valutazione usa.
Altra domanda: prendo la cipria e la butto dalla finestra o no?
Avete visto il sito indicato in calce all'articolo? Ho provatoa sfogliarlo, ma sono perplessa. Ad esempio, ho cercato le ciprie. Quella che sto usando è consigliata fra i primi 10 migliori acquisti con un voto di 4.9/10 (immaginatevi gli altri!). Guardando in dettaglio http://www.ewg.org/reports/skindeep/pro ... _id=907074 ho visto che un componente è potenzialmente cancerogeno! Ed è fra i primi 10???? Cioé, un conto è un po' di allergia, un'altro la scarsa idratazione dei derivati petroliferi... ma questo è davvero pericoloso!
Volevo chiedrvi se qualcuno di voi conosce questo sito e lo giudica attendibile. Non mi è molto chiaro, infatti, che scala di valutazione usa.
Altra domanda: prendo la cipria e la butto dalla finestra o no?
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Bene Bene,
per vedere come mi sento adesso dovete immaginarmi così:
allora piego le quattro dita e mi guardo le unghie come volessi controllare se sono pulite, poi ci soffio sopra e me le sfrego sul petto, sorrido e poi metto la mano in tasca. Mi giro e penso "ma allora non sono un cretino!"
Ciao
Fabrizio
per vedere come mi sento adesso dovete immaginarmi così:
allora piego le quattro dita e mi guardo le unghie come volessi controllare se sono pulite, poi ci soffio sopra e me le sfrego sul petto, sorrido e poi metto la mano in tasca. Mi giro e penso "ma allora non sono un cretino!"
Ciao
Fabrizio
Infatti, proprio per questo vi ho fatto la domanda: il "titanium dioxide" lì è segnalato come cancerogeno, mentre nel biodizionario è VV!!!!clara ha scritto:Ciao,
Io utilizzavo il sito prima di scoprire promiseland e ancora oggi per gli ingredienti che non trovo qui.
Mi sembra che i loro 'alert' su varie sostanze coincidano con le osservazioni di Fabrizio (ovviamente non le ho controllate tutte)
Dipende dall'uso ... se lo insacchi con il badile tutti i giorni senza neanche una mascherina può anche essere ... ;-)
La loro classificazione non mi sembra suff. motivata e troppo prudenziale.
PS. Io cerco anche con Google sostanza più "safety" o "safety data sheet" quando vedo affermazioni strane. Qualcosa salta sempre fuori.
La loro classificazione non mi sembra suff. motivata e troppo prudenziale.
PS. Io cerco anche con Google sostanza più "safety" o "safety data sheet" quando vedo affermazioni strane. Qualcosa salta sempre fuori.
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Consiglierei anche questo sito specializzati in tossicologia, raccvoglie e permette di ricercare molti database:clara ha scritto:Dipende dall'uso ... se lo insacchi con il badile tutti i giorni senza neanche una mascherina può anche essere ... ;-)
La loro classificazione non mi sembra suff. motivata e troppo prudenziale.
PS. Io cerco anche con Google sostanza più "safety" o "safety data sheet" quando vedo affermazioni strane. Qualcosa salta sempre fuori.
http://toxnet.nlm.nih.gov/
Inoltre per saperne di più su problemi legati ai farmaci:
http://www.rxlist.com/
Eppoi ci sta google scholar per delel ricerche più selettive
Bye
Marco