Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?

[susi_violante]

Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?
Autore Foer Jonathan S.
http://www.ibs.it/code/9788860881137/fo ... erche.html

Vi segnalo questo libro assolutamente da leggere e da divulgare.

E' un libro inchiesta davvero molto molto documentato sugli allevamenti industriali.

Finalmente la nostra violenza sugli animali ci si sta ritorcendo contro: stiamo affogando nella "merda" degli allevamenti, stiamo avvelenando il nostro corpo e quello dei nostri figli con le carni marce che mangiamo, con i farmaci e i residui che passano da loro a noi e con i virus che si sviluppano in situazioni di sovraffollamento degli allevamenti e che poi fanno il "salto" sull'uomo.
Finirà così la vita sulla terra per arricchire poche multinazionali della carne e farmaceutiche che lucrano sulla sofferenza animale prima e umana poi. Probabile!

Noi tutti sappiamo della violenza che giornalente subiscono MILIARDI di esseri senzienti che vengono violentati, torturati, separati dai loro figli violentati e uccisi a loro volta.
Non so come facciamo ancora a dormire la notte, proprio quando povere creature sofferenti e impazzite vengono trasportate e trascinate al macello.

Non so se questo libro cambierà qualcosa, purtroppo chi fa finta di dormire credo che continuerà a farlo e continuerà a credere all'ultima pubblicità del mulino bianco o all'ultimo nutrizionista pagato da giovanni rana o cremonini (che è quello che sta aprendo il più grande macello del mondo in russia) e continuerà a credere che il tumore o l'allergia del figlio sia stata causata da dio o dal fato e non si sentirà affatto responsabile della sua fine. O forse penserà che in Europa esistono ancora le vecchie fattorie: sbagliato! è tutto perfettamente uguale all'america (vedi allevamenti suini: lo dice anche il libro) e ve lo posso confermare perche lavoro in un posto dove si visitano gli allevamenti e i macelli per monitorare con analisi la presenza di farmaci, ormoni, fattori di crescita, microbi e quant'altro presente nei poveri resti animali.


Comunque, nonostante non creda che possa cambiare qualcosa, se avete un amico che ama leggere forse è il caso di provare a regalargli questo libro chissà che non abbia qualche effetto e chissà che a qualche animale (anche se sarebbe solo una goccia negli oceani) venga risparmiata un'atroce vita e una terribile morte.
Susi

[lemon tree]

L'ho letto e trovato interessantissimo. E' stato criticato da alcuni animalisti perché l'autore stesso dichiara che il testo non vuole essere un manifesto al vegetarismo e perché dialoga con gli allevatori che in mezzo a mille difficoltà cercano di allevare gli animali secondo la loro natura, senza crudeltà, nella massima dignità. Insomma Safran Foer non è un animalista in senso stretto, anche se scrive e definisce insostenibili le torture e lo stato del business dietro ai massacri. Mah, in tanti punti la penso in modo diverso però il libro è utilissimo perché lo spessore etico c'é, soprattutto perché, paradossalmente, non è scritto da un animalista e non è "accusabile" del cliché di radicalità irrealizzabile, per questo, usando argomentazioni statistiche non confutabili in un linguaggio pragmatico, arriva con più facilità al lettore medio. L'ho prestato ad una mia amica e so che si sono prenotati a leggelo anche suo marito e sua figlia!

[EleVi]

Anch'io ho letto questo libro e lo trovo illuminante. Mi ha fatto scoprire una realtà che non conoscevo e mi ha fatto prendere coscienza di ciò che viene fatto agli animali..Questo libro ha ampliato la mia coscienza ed ho smesso immediatamente di mangiare animali. Proprio il fatto che sia stato scritto da una persona che non fa parte di nessuna associazione,permette di immedesimarsi nella sua ricerca e di condividerne le scoperte. Io lo farei leggere nelle scuole!

[Micia <3]

La prossima volta che vado in libreria lo cercherò... ho già letto un libro di Foer: "Ogni cosa è illuminata", che parla dell' olocausto,ed uno dei protagonisti(l' autore stesso) si dichiara vegetariano bellissimo, mi pare ne abbiano fatto anche un film.

[Lucertola]

Anche io ho letto questo libro, subito dopo aver deciso di eliminare la carne. Devo dire che, effettivamente, un aspetto che non mi ha soddisfatta troppo è stato proprio l'atteggiamento, come posso dire, un filo distaccato dell'autore. Per esempio, ad un certo punto arriva alla conclusione che l'allevamento dei bovini lo "disturba" meno rispetto agli allevamenti avicoli, trova che i bovini soffrano di meno, in un certo qual modo.
Un altro particolare su cui non si sofferma molto è il tipo di alimentazione che segue, non scende in dettagli, cosa che invece potrebbe ssere interessante per chi rimane toccato da quello che legge ma non conosce bene le possibili alternative all'alimentazione onnivora.
Però capisco anche che, probabilmente, ha voluto prevenire le obiezioni che sicuramente sarebbero arrivate, mantenendo uno stile narrativo obiettivo, raccontando la realtà senza abbandonarsi a sentimentalismi che potevano essere controproducenti.
Nel complesso l'ho apprezzato, vi ho trovato una buona sintesi di tanto altro che avevo letto e visto in modo poco sistematico.
Forse è solo una mia considerazione personale, ma penso che si integri alla perfezione con il documentario "Earthlings", si completano, uno mostra in immagini quello che l'altro rende con un la parola scritta.

[Six®]

Invece la sua forza secondo me è proprio l'imparzialità, il fatto che lui non si consideri un vegetariano perfetto. Assume un atteggiamento meno aggressivo in cui anche il lettore onnivoro puo' immedesimarsi, e immediatamente ne viene coinvolto.
Se fosse stato un libro-verità duro ed aggressivo difficilmente avrebbe avuto così tanta diffusione, e difficilmente gli onnivori avrebbero fatto lo sforzo di leggerlo.

In questo modo leggero invece ha coinvolto molte persone.... io per prima ho scelto di diventare vegana dopo averlo letto. E conosco altre persone che sono state convertite al veg*.

I documentari crudi io non riesco proprio a vederli, mi fanno troppo male. Foer invece è riuscito a toccare le corde giuste senza usare la violenza come soggetto.

[Lucertola]

Io non ho parlato di aggressività, crudezza o violenza. Ho parlato di coinvolgimento, di espressione di un certo tipo di sensibilità... cose di cui ho sentito la mancanza nella lettura, forse perché io amo gli animali da sempre e non avevo bisogno di farmi convincere, ero già più che convinta.

[lemon tree]

Sono d'accordo con Six, la forza del libro è che l'autore mantiene una posizione imparziale, non si definisce un animalista, dice che il libro non è un manifesto al vegetarianesimo.....queste premesse fanno avvicinare ed immedesimare il lettore medio che non sente la pressione aggressiva di parte di chi lo definisce una merda, ma avverte l'urgenza di una scelta consapevole libera. La mancanza di sentimentalismi, ma i dati ormai insostenibili che dimostrano la condizione degli animali negli allevamenti industriali, la scarsissima e dannosissima qualità della carne e del pesce, l'insostenibilità per il pianeta a reggere questo Sistema....sono mosse geniali di Safran Foer, la sua è la mossa nuova sull'argomento che i veg aspettavano e che infatti ha spostato tanti onnivori al vegetarianismo. Meglio di così!

[Cateviola]

Ho comprato questo libro questa mattina; era da un po' che ne conoscevo l'esistenza, ma solo ora che sto meditando seriamente sulla possibilità di mangiare sempre e solo vegetariano (sto provando da un mese!) mi sono decisa, e l'ho preso.
Non vedo l'ora di iniziare a leggerlo

[Six®]

Ha convertito piu' gente al veg*esimo lui che nessun altro. Anche io ho sempre amato gli animali e sono vegetariana da quando avevo 13 anni.... ma ha saputo toccare le corde giuste, e non solo, mi ha fatto sorgere delle domande a cui non avevo mai pensato.
Davvero lo stimo moltissimo.

[lemon tree]

Davvero grande J Safran Foer, anche io lo stimo. Questo è il link ad una bella intervista rilasciata lo scorso anno a Feltrinelli.
A chi non l'ha ancora vista, buona visione.

http://www.youtube.com/watch?v=FJcKalzi5fI