Un bel volo.

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Valis
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Un bel volo.

Messaggio da Valis » mar dic 21, 2010 2:57 pm

Un Bel Volo :

Questa notte sognavo di trovarmi in compagnia di un suicida, eravamo appoggiati alla ringhiera di un balcone, lui mi disse: “Vado a suicidarmi.” Io non so perché mi trovassi lì, ma gli risposi: “Ti accompagno, vengo anch'io.” Iniziammo a salire scale d'acciaio esterne all'alto palazzo passando da un balcone all'altro. Era notte, e sotto di noi c'era una strada poco illuminata, ci fermammo al quarto piano e lui mi disse: “Ora mi butto giù.” “Da qui?” gli chiesi, e continuai: “A me non sta bene, da questa altezza ci possiamo rompere senza morire. Non faremo in tempo a buttarci al di là della ringhiera che già siamo spiaccicati a terra. Pensa che è l'ultima azione che stiamo facendo! Bisogna viverla appieno, che sia un bel suicidio, guarda come è alto questo palazzo, possiamo salirlo fino in cima, raggiungere il tetto, da lassù sarà un bel volo fino a terra.” “E' davvero alto” disse lui mentre guardavamo in su, e riprendemmo la nostra arrampicata nella notte. Man mano che salivamo vedevamo la città estendersi lontano con il suo brulicare di lampioni, fari d'auto e vetrine illuminate.
Giungemmo in cima all'ultima terrazza sul tetto, la strada sotto di noi era una sottile anonima striscia grigia. Guardavamo sotto, eravamo pronti per buttarci giù. “Non va bene,” gli spiegai “noi non siamo come le pere che cadono dal ramo dritte per terra subendo la forza di gravità! Guarda quanto è grande la città, perché dovremmo finire su questa strada che sta qua sotto? Vedi laggiù il parco circondato dagli alberi, sembra così bello quel prato.” “Ma qua sotto c'è solo questa strada e là al parco non ci sono palazzi.” Rispose lui, e aveva ragione. Ma io una volta vidi una cosa...
“Possiamo crearci un'ala! Ho visto come si fa.” Lì sulla terrazza c'era della tela nera che sembrava perfetta. “Possiamo ritagliarla e cucircela addosso, intorno alla vita, ai polsi e alle caviglie, da questa altezza sarà possibile planare su tutta la città e allora potremmo scegliere il luogo più bello dove scendere in picchiata.” Così ci costruimmo queste ali nere e prendemmo il volo, non so dove lui andò e cosa scelse di fare, io andai a rotolarmi nel prato...

Aiutiamoci ad espandere le prospettive di ciò che è in nostro potere realizzare senza porre ostacoli alla volontà altrui.

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