Ti riferisci alla kundalini?
Lo stesso Osho diceva che, una volta morto, il suo movimento si sarebbe dovuto dissolvere (stesso fenomeno che sarebbe dovuto accadere, secondo lui, a tutte le altre religioni) perché senza un maestro vivo non aveva senso. Ma è umano che accada.
So che le sue tecniche oggi fruttano milioni di dollari, e sugli stessi siti di Osho in primo piano ci sono vendite e commercio. Lo stesso sito propone la parola Osho con il marhcio registrato, e ciò va in contrasto con ciò che sento e, credo, anche con ciò che sentiva lui.
Hai mosso critiche, che condivido, sulle sue tecniche; ti domando, hai mai conosciuto direttamente Osho? Che critiche muovi ai suoi insegnamenti o alsuo modo di essere?
approposito di Osho...
- matemathikos
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Re: approposito di Osho...
sai Osho ha detto tante di quelle cose...possedeva la capacità di dire tutto e il contrario di tutto in una maniera semplice, superba, accattivante, era un oratore straordinario
la kundalini, la dinamica, la nadabrahma, la gourishankar, la prayer, la white robe, la lista potrebbe riempire una schermata di computer.
non l'ho mai incontrato di persona e non vi è giudizio qui sul suo modo di essere.
giudico il suo insegnamento perchè vedo che non è andato al punto. ne ha parlato, è vero, e molto bene. ma allo stesso tempo ha raccomandato tecniche di meditazione e psicoterapia.
se un medico mi dice che ho il raffreddore, e poi mi prescrive un farmaco contro l'epilessia, cambio medico o imparo a curarmi da solo
la kundalini, la dinamica, la nadabrahma, la gourishankar, la prayer, la white robe, la lista potrebbe riempire una schermata di computer.
non l'ho mai incontrato di persona e non vi è giudizio qui sul suo modo di essere.
giudico il suo insegnamento perchè vedo che non è andato al punto. ne ha parlato, è vero, e molto bene. ma allo stesso tempo ha raccomandato tecniche di meditazione e psicoterapia.
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Re: approposito di Osho...
ciao! mi sono iscritta in questo momento; è la prima volta che partecipo ad un blog, non credo alle comunità virtuali, mi sembrano un pò di plastica, ma l'argomento (anche se un Maestro non può essere definito tale), merita. vorrei rispondere a Tony. nel tuo messaggio critichi il Maestro per aver creato tecniche di meditazione e terapeuti che come tu dici fanno solo danni. Vedi, lui lo diceva proprio dei suoi discorsi: le tecniche erano solo dei giocattoli che dava alle persone perchè tenessero occupata( o non occupata) la mente e perchè potessero stare un pò di più con lui. In realtà quello che aiutava la comprensione non era la tecnica ma il solo fatto di stare accanto al lui, nella sua aura. E per il fatto dei terapeuti, tutto quello che facciamo lo facciamo con la mano sinistra e destra, un pò bene un pò male, non è possibile fare tutto bene o tutto male. anche di questo parlò a proposito di quella tipa che in America non so che reati commise, per i quali fu arrestato lui. Lo disse chiaramente in un discorso, lui sapeva che questa persona non era proprio pulita, ma creare la comune in America era un modo per far arrivare comunque il suo messaggio. questo è il senso secondo me: non puoi fare nulla se non accetti anche il rischio di far male e, se ci fai caso, le persone che riescono di più a fare, sono poi quelle che si fanno meno scrupoli, che riescono comunque a scendere a compromessi, altrimenti non è possibile. Era troppo importante che il suo messaggio arrivasse a tutti, e meno male per noi che è stato così; forse è così anche per quei terapeuti che dici tu, magari un aiuto a qualcuno lo danno, anche solo che arrivi una parola o un segno di Osho a chi lo sta cercando. Mi sono dilungata un pò, baci a quanti mi leggono. daniela
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Re: approposito di Osho...
Ciao Daniela, benvenuta.
Concordo con te sul fatto che le tecniche di meditazione di OSHO siano solo dei giocattoli per la mente. Lui non aveva molte altre possibilità per far conoscere il suo messaggio se non quelle di creare un qualcosa che permettesse alle persone di avere un parametro di raffronto con se stesse e quindi metterle in condizioni di sentire quel "cambiamento" che le avrebbe poi portate (se loro volevano) a vedere un'altra realtà...le tecniche di meditazione appunto.
Se tutto ciò non fosse stato così importante non avrebbe avuto tante ripercussioni e conseguenze, e probabilmente ora non ne parleremmo neppure.
E' ovvio che di fronte a tecniche innovative la psicoterapia le ha assimilate per adattarle al pensiero occidentale, il che vuol dire strumentalizzarle (e purtroppo commercializzarle), ma fa parte comunque di una crescita anche questo.
D'altronde non è il giocattolo che conta ma l'uso che se ne fa'. Osho lo ha detto più volte, il suo intento era creare un'attenzione e doveva per forza usare gli strumenti che aveva....anche sapendo che inevitabilmernte sarebbero nati dei contrasti (ogni cosa porta in sè anche il proprio contrario).
A suo tempo ho conosciuto un maestro Yogi e si parlava di queste cose. Riassunse il tutto con queste parole:
Il compito di un maestro è segnare un nuovo sentiero,e per farlo deve abbattere piante e spostare sassi. (vedi Buddha o Cristo - hanno creato sconvolgimenti nelle loro società) Chi segue il sentiero non è il maestro e non dipende dal maestro. Quando il maestro scompare il sentiero resta e chi lo segue può darsi che trovi la strada. Ma comunque io credo che ognuno debba trovare la propria tecnica indipendentemente da chi o cosa crede perchè ognuno di noi è unico..il maestro segna il sentiero, sta noi seguirlo con intelligenza....
ciao
Concordo con te sul fatto che le tecniche di meditazione di OSHO siano solo dei giocattoli per la mente. Lui non aveva molte altre possibilità per far conoscere il suo messaggio se non quelle di creare un qualcosa che permettesse alle persone di avere un parametro di raffronto con se stesse e quindi metterle in condizioni di sentire quel "cambiamento" che le avrebbe poi portate (se loro volevano) a vedere un'altra realtà...le tecniche di meditazione appunto.
Se tutto ciò non fosse stato così importante non avrebbe avuto tante ripercussioni e conseguenze, e probabilmente ora non ne parleremmo neppure.
E' ovvio che di fronte a tecniche innovative la psicoterapia le ha assimilate per adattarle al pensiero occidentale, il che vuol dire strumentalizzarle (e purtroppo commercializzarle), ma fa parte comunque di una crescita anche questo.
D'altronde non è il giocattolo che conta ma l'uso che se ne fa'. Osho lo ha detto più volte, il suo intento era creare un'attenzione e doveva per forza usare gli strumenti che aveva....anche sapendo che inevitabilmernte sarebbero nati dei contrasti (ogni cosa porta in sè anche il proprio contrario).
A suo tempo ho conosciuto un maestro Yogi e si parlava di queste cose. Riassunse il tutto con queste parole:
Il compito di un maestro è segnare un nuovo sentiero,e per farlo deve abbattere piante e spostare sassi. (vedi Buddha o Cristo - hanno creato sconvolgimenti nelle loro società) Chi segue il sentiero non è il maestro e non dipende dal maestro. Quando il maestro scompare il sentiero resta e chi lo segue può darsi che trovi la strada. Ma comunque io credo che ognuno debba trovare la propria tecnica indipendentemente da chi o cosa crede perchè ognuno di noi è unico..il maestro segna il sentiero, sta noi seguirlo con intelligenza....
ciao
Re: approposito di Osho...
Ciao Danieladaniela severini ha scritto:ciao! mi sono iscritta in questo momento; è la prima volta che partecipo ad un blog, non credo alle comunità virtuali, mi sembrano un pò di plastica, ma l'argomento (anche se un Maestro non può essere definito tale), merita. vorrei rispondere a Tony. nel tuo messaggio critichi il Maestro per aver creato tecniche di meditazione e terapeuti che come tu dici fanno solo danni. Vedi, lui lo diceva proprio dei suoi discorsi: le tecniche erano solo dei giocattoli che dava alle persone perchè tenessero occupata( o non occupata) la mente e perchè potessero stare un pò di più con lui. In realtà quello che aiutava la comprensione non era la tecnica ma il solo fatto di stare accanto al lui, nella sua aura. E per il fatto dei terapeuti, tutto quello che facciamo lo facciamo con la mano sinistra e destra, un pò bene un pò male, non è possibile fare tutto bene o tutto male. anche di questo parlò a proposito di quella tipa che in America non so che reati commise, per i quali fu arrestato lui. Lo disse chiaramente in un discorso, lui sapeva che questa persona non era proprio pulita, ma creare la comune in America era un modo per far arrivare comunque il suo messaggio. questo è il senso secondo me: non puoi fare nulla se non accetti anche il rischio di far male e, se ci fai caso, le persone che riescono di più a fare, sono poi quelle che si fanno meno scrupoli, che riescono comunque a scendere a compromessi, altrimenti non è possibile. Era troppo importante che il suo messaggio arrivasse a tutti, e meno male per noi che è stato così; forse è così anche per quei terapeuti che dici tu, magari un aiuto a qualcuno lo danno, anche solo che arrivi una parola o un segno di Osho a chi lo sta cercando. Mi sono dilungata un pò, baci a quanti mi leggono. daniela
le tue parole le capisco perchè ci sono stato dentro. Tu parli da discepola. Le tue parole hanno senso solo in un contesto devozionale e direi religioso. Fuori da questo contesto i concetti che esprimi sono molto discutibili.
Non so dire chi sia stato Osho, ma di sicuro era un grande seduttore.
Ciao Tony
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Re: approposito di Osho...
Grazie Moon 58 per la tua comprensione. Vedo che anche tu hai saputo trarre il meglio dal messaggio e dal fenomeno Osho. Vorrei rispondere a Tony dicendo che, si il mio parlare è devozionale e lo è anche il mio approccio alla vita tutta. Dici che Osho era un seduttore, io personalmente devo molto a questo maestro, cercando i suoi gruppi e le sue meditazioni, ho potuto trovare delle terapie efficaci per me. Il punto non è se lui fosse o no un seduttore o se il terapeuta sia sincero, il punto è: cosa stai cercando tu? nel tuo messaggio c'è scritto: se cerchi l'illuminazione trovi chi te la vende. ci sento tanta amarezza e disillusione. Quello che sto cercando non è l'illuminazione, solo la conoscenza di me stessa e la comprensione di come facciamo a crearci tanta sofferenza. Questa non è merce di scambio, in realtà dipende da me, dalla sincerità con la quale cerco di ascoltare ogni esperienza che vivo. Ho provato personalmente questo, nel momento in cui non io voglio più ingannare l'altro, l'altro non può più ingannare me; magari resta un infame, ma non trova più terreno fertile in me. certo, non è semplice, è un lavoro da certosino, ma la cosa fondamentale per me è capire le motivazioni che mi spingono, in ogni esperienza. Comprendere la direzione verso la quale mi muovo, e se per questa comprensione è utile un tecnica o una terapia di Osho, una preghiera o semplicemente una chiacchierata col benzinaio sotto casa, non fa molta differenza. Ma tu queste cose le sai già, secondo me, forse sei solo deluso nel vedere tanta ipocrisia. Quella purtroppo fa parte del gioco. Un saluto. Daniela
- Littlestar
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Re: approposito di Osho...
Osho è il maestro che ha cambiato e sta continuando a cambiare la mia vita.
Io guardo solo la mia dimensione interiore lungi da farmi idee vedendo tutto ciò che di commerciale è nato intorno alla sua figura.
Le parole di Osho sono riuscite a fare perno dentro di me e mi hanno dato una spinta alla "rinascita"...non mi interessa unirmi a gruppi di meditazione, istituti ecc. Penso che il cammino spirituale sia una cosa soggettiva e come tale va vissuta con estremo silenzio interiore e con i propri tempi. Ognuno di noi ha già dentro di sé la verità, non serve qualcuno che ci dica cosa dobbiamo fare.
Io guardo solo la mia dimensione interiore lungi da farmi idee vedendo tutto ciò che di commerciale è nato intorno alla sua figura.
Le parole di Osho sono riuscite a fare perno dentro di me e mi hanno dato una spinta alla "rinascita"...non mi interessa unirmi a gruppi di meditazione, istituti ecc. Penso che il cammino spirituale sia una cosa soggettiva e come tale va vissuta con estremo silenzio interiore e con i propri tempi. Ognuno di noi ha già dentro di sé la verità, non serve qualcuno che ci dica cosa dobbiamo fare.