Come si sceglie di cambiare vita?

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ale_gismy
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Come si sceglie di cambiare vita?

Messaggio da ale_gismy » lun mar 16, 2009 1:16 pm

è da un anno che sono vegetariana e vorrei diventare vegana, ma proprio non ci riesco, non capisco cosa mi manca.
La carne non mi è mai piaciuta da nessun punto di vista, ne come sapore ne come idea di mangiare il corpo di qualcosa che prima di essere li nel mio piatto avesse la facoltà di pensare come a me, e quindi rinunciarvi non è stato difficile. Ho aggiunto nel menù anche zuppe vegetali per riprendermi da una carenza di ferro che mi causava una grave dismenorrea. Ho cominciato a preferire prodotti biologici a quelli del supermercato.

Ma non riesco a smettere di mangiare latticini e uova e derivati, come dovrei fare? La sensazione è la stessa di quando ero anoressica: li guardo per ore, immagino il sapore, e alla fine esco pazza e mando giù tutto, oppure mi dico "meglio di no" e non mangio NIENTE per tutto il resto della giornata (e il latte me lo ritrovo davanti a colazione spesso)
Con che cosa posso sostituire questi alimenti?

Lo stesso tormento mi è preso sabato sera quando mi vestivo per uscire e fissavo intensamente il mio giubotto di pelle, gli stivali di pelle, i pantaloni di pelle, la cintura di pelle borchiata, i guanti di pelle, lo zaino di pelle borchiato, il portafogli e tutto quello che in quella stanza è nero e di pelle. Ho un passato da dark goth lady possiamo dire. Non trovo il coraggio di disfarmene ma nemmeno di utilizzarli, stanno li nel mio armadio a ricordare la mia adolescenza.

Ero in preda a questi pensieri ieri sera quando mangiavo con gli amici una piadina alla Nutella che poi per i sensi di colpa ho vomitato.
è peggio dare soldi alle multinazionali o a chi rivende latte e uova sfruttando gli animali?

Idem l'altra sera bevendo l'ennesimo Negroni che ho vomitato però per altri motivi.

Voi siete vegani? è stata dura per voi cambiare vita? Avete mai avuto sensi di colpa a seguito di una tentazione?

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lafcadio
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Iscritto il: lun feb 23, 2009 9:46 pm

Re: Come si sceglie di cambiare vita?

Messaggio da lafcadio » lun mar 16, 2009 2:47 pm

Ciao,
ti scrivo perché proprio in questi ultimi mesi ho compiuto il famoso passo da vegetariana a vegana. Premetto che sono vegetariana da due anni e da due mesi ho eliminato dalla mia alimentazione latte, uova, derivati del latte e miele (di cui sono sempre andata ghiotta, a differenza di carne e pesce che non ho fatto per nulla fatica ad eliminare dalla mia mente e dalla mia alimentazione). All'inizio ho avuto un po' di problemi di "nostalgia", ma poco a poco svaniscono grazie alla sempre più salda consapevolezza di fare una scelta giusta per me e per il mondo che mi circonda. Ci sono degni sostituti degli alimenti derivati da animali: hanno inoltre enormi vantaggi dal punto di vista della salute (io avevo qualche problema di colesterolo e trigliceridi - non superavano il limite massimo, ma erano comunque alti per la mia età e il mio stile di vita; le mie ultime analisi confermano la direzione giusta: tutto è tornato in perfetta norma e io mi sento decisamente meglio). Mi riferisco, per quanto riguarda il latte ad esempio, al latte di soia, al latte di riso (ne puoi trovare di avena, di miglio, di farro). Il sapore è gradevole (ti consiglio di assaggiare il latte di riso, generalmente è più delicato del latte di soia e come primo tentativo di sostituzione è più facilmente "accettabile". Poi, per quanto riguarda i formaggi, ci sono diverse varietà di tofu, compreso quello in forma di sottilette! quello al naturale a me non piace molto, mentre trovo squisito quello affumicato e quello alle erbe. Per introdurre proteine vegetali ci sono una serie di alimenti a base di glutine di grano (seitan, muscolo di grano) oppure - una mia recente scoperta - il tempeh( a base di fagioli di soia). Se poi vuoi saperne di più, c'è un meraviglioso sito di ricette vegane che può ispirarti: ovviamente si tratta di www.veganblog.it ... è stato di fondamentale aiuto nel mio "passaggio". Questo per rispondere alle tue domande in modo più superficiale. Quello che invece devi comprendere è che un passo del genere deve maturare dentro di te e devi esserne consapevole: non si tratta di sensi di colpa ma di sentirsi effettivamente pronti a un cambio che all'inizio sembra del tutto radicale. A quanto scrivi, hai un rapporto conflittuale con il cibo ed è facile che esso diventi per te uno strumento di autopunizione. Io non ho avuto mai questo genere di disturbi, quindi non saprei proprio come aiutarti. Ma avendo un passato da autolesionista, posso comprendere perfettamente il meccanismo che scatta dentro di te e ti fa "vomitare". è un atto solo in apparenza catartico, che ti libera per qualche istante dalla causa del senso di colpa, per poi ripiombarti in uno stato di nausea e schifo (almeno a me succedeva così, immediatamente dopo i tagli e le ferite). Certo, la sensazione che ogni nostro gesto incida in modo più o meno evidente sul mondo circostante è all'inizio angosciante; ci si sente completamente impotenti di fronte a meccanismi di massa enormemente più forti e radicati di noi. Però, poco a poco, cominciando a pensare che, anche nel nostro piccolo, possiamo dare un contributo affinché cessino sofferenze per gli animali (e anche sprechi: non è ugualmente mortificante gettar via il cibo come fa una grossa fetta dell'umanità ricca e capitalista, di fronte a milioni di persone che muoiono di fame?) e perché finalmente inizi a instaurarsi un nuovo sistema, più attento alle esigenze del pianeta, degli animali, di noi stessi. (leggi Latouche, se ne hai voglia e occasione. Non può che fare bene una lettura simile!). Perdonami se mi sono dilungata forse troppo, divagando un po'. Vorrei solo dirti che è assolutamente umano cadere in tentazione; non c'è nessun tribunale pronto a giudicarti per questo, eccetto te stessa. Cerca di essere meno severa e di proseguire con serenità nella direzione che hai scelto. Sia essa restare vegetariana o fare il passo successivo. Devi sentirti bene. Devi sentire che stai facendo una cosa giusta e che sei pronta per farla senza causarti inutili sofferenze. Quanto al tuo corredo di pelle, conservalo se ti ricorda cose piacevoli. Liberatene se la sensazione che provi nel vedere quegli indumenti è invece negativa. Non tutto è retroattivo... Io non amo molto l'intransigenza e l'integralismo; se nel mio passato ci sono oggetti, memorie e ricordi che non collimano con il mio attuale presente, non posso cancellarli. Fanno parte di me. Mi hanno portata qui, mi hanno aiutata a diventare quella che sono. Io non rinnego nulla, ma per il futuro cerco di mantenermi fedele alla scelta che ho fatto. Tutto qua.
Ti lascio ora. la mia non vuole essere una lettera di ammonimento, giusto una chiacchierata. Prendi dalle mie parole quello che ti serve e getta tutto il resto.
buona strada!
s.

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