Sono ancora qua.. con i miei problemi

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grews
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Sono ancora qua.. con i miei problemi

Messaggio da grews » gio dic 06, 2007 6:55 pm

... rieccomi, dopo una lunga assenza..
durante questi mesi ho riflettuto, ho cercato di migliorare, di imparare a volermi bene ( e a volerne meno agli altri). I problemi sono ancora qui, sto cercando, pian pianino, di non bere più, ogni tanto un paio di bicchieri sono quasi vitali, ma sto cercando di evitare il più possibile. Devo dirla, è fot....mente dura, quando ti sembra di aver accumulato solo errori, quando ti senti immerso nella me..a fino al collo e non riesci ad uscirne, rialzarsi non è facile.
Devo dire che qualche settimana fa stavo un pelino meglio, davvero poco, ma quando si sta così anche quel poco può rappresentare un'ancora..
Sto cercando di uscire un pò di più, a costo di dover quasi pregare amici o compagni di facoltà. Ma credere negli altri è dura, molto, troppo.
Ho cambiato casa, le cose vanno meglio rispetto all'anno scorso, ma anche molto peggio; la convivenza in 6 non è proprio facilissima.

Come scrivevo, pensavo che le cose stessero migliorando, ma come ogni volta che succede, arrivano le mazzate. Mi sono buttato i miei problemi alle spalle, ho dato tutto me stesso per l'università, concedendomi però un pò di svago, convinto che tutto sarebbe andato bene. Ho fatto il mio bel piano di studi, che ho rispettato, ma 2 giorni prima degli esami... influenza, di brutto 39 di febbre... e sono 7 anni che non avevo l'influenza.. amen, mi dico, la prima settimana è andata così, ma nelle altre due avrei recuperato, no?! La seconda settimana era dedicata al ripasso e la terza agli altri esami, ma il giorno prima, febbre, di nuovo, mi sono incazzato, ho accantonato la salute e ci ho provato.. un 19 e un 18.. passati, vero, ma che schifo di voti... E sono incazzato, perchè anche se mi sono buttato con tutte le forze, le cose non hanno comiciato a girare e non per colpa mia..

Comunque, durante questi mesi ho anche riflettuto molto, ho cercato di individuare il nocciolo del mio problema; ne o trovati molti se devo essere sincero, ma la cosa che, ad un certo punto, mi è caduta addosso come un masso è che tendo ad essere troppo buono con il prossimo.
Se qualcuno mi tende la mano, io istintivamente la afferro; credo di farlo perchè, sapendo cosa vuol dire soffrire, stare male, cerco di evitare che anche gli altri possano caderci.
Il fatto che ogni volta che lo faccio, ogni volta che una persona mi dice "grazie per l'aiuto", poi mi gira le spalle. Detto così è un pò fumoso, lo so, ma, per farla breve, stavo iniziando a stringere una certa amicizia con uno dei ragazzi della casa. Si andava spesso in giro, ci si sfogava.. fin quando non è stato lasciato dalla ragazza. Piena depressione, nessuno con cui sfogarsi e allora gli sono stato vicino, l'ho aiutato, si è sfogato con me, raccontandomi cose anche piuttosto private.. e gli è sevito (detto sia da lui, sia dalla sua ex), ho fatto anche da paciere tra lui e la ragazza, ho aiutato entrambi.. ma dopo qualche giorno ho iniziato a vedere che sto tipo prendeva le distanze da me; ora quasi non ci parliamo.. Tutto perchè, dopo che l'ho aiutato, ho preso un pao di batoste, ho cercato di sfogarmi, ma una volta, nel pieno della discussione, accende la tv, la volta dopo si alza e se ne va..etc etc etc.. E così, per l'ennesima volta, pensavo di aver trovato un amico che poi si è rivelato una merda.. e mi ritrovo solo e sfiduciato.. e arrabbiato con il prossimo.
Mi aspetto troppo dagli altri, è mai possibile che così poche persone al mondo abbiano voglia di dare una pacca su una spalla in un momento di difficoltà??
Sarò io, per carità di dio, sarò "difficile da gestire", in fin dei conti un tipo con un muso davanti, nervoso e nevrastenico, può non essere piacevole da avere intorno.. ma diavolo, è mai possibile che nessuno mi dia un minimo di appoggio??

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naomi
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Messaggio da naomi » ven dic 07, 2007 12:51 pm

ciao grews, bentornato e benvenuto. Finisci il tuo messaggio dicendo "è mai possibile che nessuno mi dia un minimo di appoggio?" Qui lo troverai, è vero che non è come parlare con qulacuno che ti sta a sentire che ha empatia e disponibilità ma è, secondo me, meglio che il niente assoluto.
Dici "mi aspetto troppo dagli altri" leggendoti mi sembra che ti aspetti moltissimo anche da te stesso. Per esempio, hai sostenuto degli esami malgrado tu fossi malato e hai preso dei voti bassi e dici "ho accantonato la salute e ci ho provato" - questo è già uno sforzo notevole, - poi aggiungi " un 19 e un 18.... passati, vero -hai passato due esami è una ottima cosa - "ma che schifo di voti" - e qui ti dico come la penso io: è positivo che tu abbia voglia di avere voti alti, è comprensibile che rapportandoti allo sforzo che hai fatto tu ti aspetti dei voti più alti ed è bene, credo, in generale voler arrivare al meglio possibile ma se il risultato ti induce a eliminare la parte positiva questo ti crea quello stato di insoddisfazione che dici di avere.
Come ti aspetti di ricevere amicizia a tua volta quando l'hai data tu (e se non la ricevi rimani male) così ti aspetti un voto alto corrispondente allo sforzo che ritieni di aver fatto. In questo senso dicevo che anche da te stesso ti aspetti molto.
Ora rifletti, se vuoi, su questi concetti che ho detto: "meglio possibile e molto" Cosa è il meglio possibile per te? Cosa/quanto è molto per te?
Riguardo agli errori (dici: aver accumulato solo errori) vorrei dirti che io non credo affatto all'errore, nel senso che una azione si rivela un errore solo al momento in cui ne viviasmo la conseguenza e dunque col famoso senno di poi. Prima della conseguenza non ci può essere errore (perché il futuro è un'incognita) ma c'è solo una scelta che per sua natura esclude tutte le altre. Dunque quando abbiamo scelto una cosa e ne vedfiamo la conseguenza pratica che non risponde alle nostre aspettative (siamo sempre lì) la chiamiamo errore.
Secondo me, ogni scelta ha la SUA conseguenza e devo anche ragionare sulle aspettative che ho che forse sono al di là delle mie possibilità.

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cicciuzza856
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Re: Sono ancora qua.. con i miei problemi

Messaggio da cicciuzza856 » ven dic 07, 2007 7:37 pm

[.. E sono incazzato, perchè anche se mi sono buttato con tutte le forze, le cose non hanno comiciato a girare e non per colpa mia

Le cose non girano bene o male perché noi abbiamo colpa o merito. Il mondo gira per conto proprio, aspettare una ricompensa o un castigo...è un pò infantile...tutto ciò che possiamo fare è osservare la vita e cercare di adeguarci.




Mi aspetto troppo dagli altri, è mai possibile che così poche persone al mondo abbiano voglia di dare una pacca su una spalla in un momento di difficoltà??


Non è possibile aspettare nulla dagli altri. Non perché gli altri non sono disponibili, ma perché sono, per l'appunto, altri. Noi possiamo solo aspettarci qualcosa da noi stessi. Finisce lì. Possiamo solo agire sui nostri comportamenti. E di nuovo, accettare o meno i comportamenti altrui.

Scusatemi, mi permetto di scrivere queste cose che sembrano un poco da "Grillo Parlante" perché uscire da certe logiche per me ha significato cominciare a stare meglio.

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alFaris
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Re: Sono ancora qua.. con i miei problemi

Messaggio da alFaris » dom dic 09, 2007 7:31 pm

Essalamu Elikah!
grews ha scritto:... rieccomi, dopo una lunga assenza..
vorrei scrivere "ben tornato"... va be' cerca di capire il tono del saluto...

[...]
grews ha scritto:le cose non hanno comiciato a girare e non per colpa mia..
bravo - vedo che cominci a capire da dove vengono i mali... purtroppo questa società è organizzata in una maniera a dir poco demenziale e i risultati sono questi... come per morgana che se hai letto si trova da una parte con alcuni esami non convalidati dall'altra con l'insegnante che deve andare in pensione... ed ella ne è impaurita! che abbia sbagliato qualcosa? oh no molto semplicemente la burocrazia i tempi le regole gli ufficî...
grews ha scritto:diavolo, è mai possibile che nessuno mi dia un minimo di appoggio??
tanto tempo fa un famoso filosofo francese di nome François-Marie Arouet de Voltaire fece un'analisi delle negatività della vita... egli dunque identificò tre grandi famiglie di negatività - vediamo di enumerarle...

la prima famiglia è la carestia (che io chiamo catastrofe) la quale riunisce tutte quelle situazioni e coincidenze negative dettate dal naturale andamento delle cose le quali però sono in grado di distruggere le buone opere di crescita compiute dagli esseri umani...

la seconda è la peste (che io chiamo malattia) che raccoglie tutte le sofferenze dettate ora dai parassiti ora dai malfunzionamenti del corpo o dalla corruzione dei suoi umori...

la terza è la guerra - e qui basta la parola per identificarla! - la quale invece identifica quel bel modo di fare che gli esseri umani hanno di darsi addosso l'un l'altro per le motivazioni più disparate... per dirla con le parole del nostro
François-Marie Arouet de Voltaire, nel Dizionario Filosofico, ha scritto:Ma la guerra, che riunisce tutti questi doni, ci viene dall'inventiva di tre o quattrocento persone sparse sulla superficie del globo sotto il nome di principi o di governanti
in realtà l'inventiva della guerra sembra essere annidata nel malanimo di ogni essere umano - ma andiamo avanti...
François-Marie Arouet de Voltaire, nel Dizionario Filosofico, ha scritto:L'ottimista più risoluto ammetterà senza fatica che la guerra trascina sempre con sé la peste e la fame, per poco che abbia visto gli ospedali degli eserciti in Germania, o che sia passato in qualche villaggio dove è stata compiuta qualche impresa bellica.
eccoti dunque spiegato d'un sol botto sia da dove provengono le catastrofi le malattie e le guerre di cui soffri! :-) ma anche :-(

sì amico mio... è davvero difficile trovare qualcuno che abbia minimamente a cuore le sorti del prossimo suo... ti posso parlare per esperienza diretta perché all'epoca ho aiutato un vecchio amico d'infanzia a evitare di finire come un barbone... dopo aver perso il lavoro (al negozio del fratello!) l'ho prima sostenuto per cercare lavoro qui a roma poi quando ormai era ridotto all'osso l'ho indirizzato in quel di modena e lì per sua buona sorte è riuscito a rimettersi in sesto... orbene - che cosa gli è successo di bello? il padre è morto (aveva già persa la madre quand'era bambino) e al momento di dividere l'eredità tutta la fratellanza si è messa a litigare sulla spartizione delle proprietà paterne...

che cosa dire? per quanto riguarda me (ma credo posso parlare a nome di noi tutti qui nel forum) sarai sempre bene accolto e sostenuto nella tua via verso la guarigione... per il resto - pugni chiusi e denti stretti... e - sempre (A)vanti...



Ua Elikah Essalam! by alFaris

grews
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Messaggio da grews » mer dic 19, 2007 9:43 am

come al solito, ti devo ringraziare... i pugni chiusi e i denti stretti li tengo, ma non vorrei cedere. non posso farlo

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