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marcella
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novellina

Messaggio da marcella » gio ago 30, 2007 7:41 am

salve a tutti!
vengo dal forum di Zago e ho letto sempre poco di questo forum,ma ora sento davvero di aver bisogno d'aiuto..

fin da piccolissima(8 anni non di più) ho avuto paure che mi portavano a star malissimo.

nei miei ricordi la prima è stata la paura assurda e profondissima di ciò che è soprannaturale..demoni,spiriti..ok forse è una cosa frequente tra i bambini,ma io stavo DAVVERO male..non so se i miei genitori abbiano davvero avuto coscienza di quanto stavo male..io ricordo una sensazione di assoluto terrore,una sensazione bruttissima alle spalle,che mi portava a pensare che se mi fossi voltata chissà cos'avrei visto..non volevo più stare sola la sera,ma avevo paura anke in pieno giorno..mi ricordo che quando abitavo a casa di mia nonna un giorno che c'erano ospiti mia madre mi disse di andar a fare i compiti a casa nostra che all'epoca era in costruzione ma quasi finita,distante non più di 300 mt.era primo pomeriggio e c'era il sole..ebbene,nell'entrare un legnetto urtò la porta d'ingresso che si aprì con difficoltà,ricordo ke mi terrorizzai e feci i compiti sdraiata davanti alla porta d'ingresso pur di non entrare.io sapevo che era stato un legnetto,ma pensavo che chissà quale evento soprannaturale avesse portato a ciò..insomma era una situazione snervante e insostenibile,ancor di più quando la sera dopo cena (premetto,famiglia tristissima la mia:io figlia unica,mia madre triste x l'avvenuta separazione da mio padre,mio nonno malato di alzhimer e mia nonna non di buon carattere..vi lascio immaginare che brutta situazione avevo a casa)cmq dicevo..dopo cena ognuno un po' si vedeva le sue cose,io nn ricordo di preciso cosa facessi ma ricordo il terrore di alzare gli occhi e scoprire che qualcuno in casa era posseduto dal demonio..quando mia madre mi parlava da un'altra stanza temevo che fosse il demonio a imitare la voce di mia madre..inoltre quando vedevo mia madre in una stanza e poi io entravo in un'altra,avevo il terrore di trovarla anke in quell'altra e di conseguenza una delle due doveva x forza essere il demonio..ho detto mia madre ma era una paura che avevo con tutte le persone di famiglia,xk era una paura(mi viene da pensarlo or ora) legata alla casa,o meglio allo stare in casa..se ci fosse anke claustrofobia non lo so :? so ke fuori nelle giornate sleggiate stavo benissimo,e per il resto all'epoca ero cmq una ragazzina socievole e con tanti amici..cmq mi sembra di ricordare che più o meno con la morte di mio nonno (ben 5 anni dopo) le cose migliorarono tanto.anche se poi negli anni successivi quando sono andata all'uni lo stare in case sconosciute ha fatto riaffiorare questa mia paura e nn sempre sono riuscita a star in case da sola(soprattutto in quelle vecchie),è una paura che sul momento ancora oggi mi paralizza e decido di non stare in casa da sola,tutto sommato non è gravemente invalidante..non so se ho reso l'idea :?

poi è venuta la paura dei ladri.abbaimo vissuto a casa di mia nonna fino all'anno scorso nonostante la nostra casa fosse ormai finita,e in questa nuova casa si sono verificati degli episodi di furti.ebbene,non so per quanti anni,credo un paio,mi son alzata di notte x controllare dalla finestra di casa di mia nonna se a casa nuova ci fossero luci accese o movimenti sospetti,segno di un furto in corso o avvenuto.non era fobia,più una fissa credo,ma cmq mi condizionava un po' la vita.ora in questa casa ci viviamo e c'è l'antifurto,paura zero! :)

e poi c'è sempre stato un po' la paura del vomito,molti sintomi dell'emetofobia.

e ora??ora è grave.ho paura delle gallerie ferroviarie, e purtroppo devo viaggiare x forza.ah,da premettere che per 4 e dico quattro anni ho viaggiato in gallerie ferroviarie e metropolitane senza avere il minimo disturbo.non ci facevo proprio caso.perchè ora è scoppiata di punto in bianco questa paura??non voglio dilungarmi su questa paura stamattina come ho fatto sulle vecchie,xk questa è viva e mi punge sul vivo.lo farò non appena me la sentirò,se vi può interessare ascoltarmi..

cmq un pensiero mi salta alla mente:le mie paure vecchie e nuove son cose che sfuggono drasticamente al controllo(demoni,incidente in galleria) o che possono sfuggire al controllo(vomito,furto)

insomma,cambia la faccia ma nn la sostanza..è una considerazione davvero triste per me..perchè direte voi?mettiamo che da oggi decido di non prendere mai più un treno(quasi impossibile xk soffro in pullman)..ma immaginiamolo pure!!posso sfuggire alle gallerie dei treni,ma non a me stessa.e domani la mia paura cambierà di nuovo faccia,ma nn sostanza.

aggiungo che non guido ancora,sto facendo le guide con la scuola guida ma x il momento non è ke sia tanto vicina la patente.ho paura di non riuscire a controllare la macchina nel momento in cui ce n'è bisogno.ma più guido e più la paura diminuisce.sarà questo il segreto??

vi prego,aiutatemi.
capisco che in questa lettera nn c'è una domanda precisa,solo dei racconti e delle impressioni,ma ho bisogno di sentire il parere di chi come me queste cose le vive sulla propria pelle.

marcella
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Messaggio da marcella » gio ago 30, 2007 7:56 am

ah,devo precisare che per quanto riguarda la paura dei ladri,NON avevo paura che rubassero qualcosa,ma semplicemente mi tormantava l'idea che qualcuno entrasse in una casa che sentivo mia.
non so se sia comune o no questa cosa,ma mi sembrava doveroso precisarlo.

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naomi
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Messaggio da naomi » gio ago 30, 2007 8:20 am

ciao marcella, anch'io come te navigo da circa due anni in altri forum e sono approdata quì perché avevo una domanda da fare per una mia amica ma prima di aprire un topic ho voluto leggere, sono rimasta coinvolta nel profondo e...eccomi quà. (va bè la mia domanda la farò un giorno o l'altro)
Tornando al tuo messaggio: anch'io ho delle paure "incomprensibili" nel senso che intellettualmente non sono spiegabili e vorrei dirti la mia opinione: sono convinta che le paure nascono lontano nel tempo e in qualche modo non sono mai state sedate dagli adulti che avevamo intorno e spesso (o forse sempre)sono state create proprio da loro. Con gli anni possono quietarsi fino a scomparire o tornare verso altri "oggetti" ma il sentimento di fondo cioè la paura stessa è sempre quella. L'istinto della paura è un istinto molto utile perché ci dà la possibilità e prepara tutto il corpo alla difesa (perciò ci deve essere una minaccia). Qualcosa dentro di me mi dice che devo trovare la fonte, l'origine, quella paura originaria che oggi per me si fa viva verso le autostrade per esempio o solo l'andare in macchina persino se guida qualcun altro.
Questa è solo la mia personale opinione ma spero ti possa essere un pochino utile, poi il discorso andrà avanti e sono convinta che le idee si chiariscano man mano.
ciao
naomi

marcella
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Messaggio da marcella » gio ago 30, 2007 10:30 am

va bene..mi confesso del tutto..
son proprio stanca di vivere.
quanto fa paura a voi la morte?a me molto se s'intende come già citato su un incidente ferroviario,avrei paura soprattutto del panico ke proverei.avrei più paura del panico che della morte in sè.ma l'idea di consumarmi lentamente giorno per giorno non mi fa affatto paura,anzi..

flippy

Messaggio da flippy » gio ago 30, 2007 11:11 am

Prova con una psicoterapia, le fobie si possono risolvere anche senza trattamento farmacologico. Fai un'oretta a settimana, niente di impegnativo :-)
Auguri

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alFaris
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Messaggio da alFaris » gio ago 30, 2007 8:51 pm

Essalamu Elikah!

ciao marcella e ben venuta... sì anche secondo me come ti ha suggerito flippy basterebbe un po' di psicoterapia... dovrebbe essere relativamente facile togliersi di dosso questi pensieri parassiti...



Ua Elikah Essalam! by alFaris

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silenzio
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Messaggio da silenzio » ven ago 31, 2007 11:27 am

Ciao marcella.

Io sono un semplice "uno qualunque" che prova a rispondere alle tue dom ... ah già, non hai fatto domande, dunque sto tendando di darti delle pietre di paragone con la mia vita così, per vedere se la cosa ti possa servire.

All'età di poco meno di 3 anni ero su una torre altissima coi miei genitori: mio padre di prese per i fianchi e mi sporse fuori (o comunque qualsi oltre la balaustra) per farmi vedere giù: io ricordo perfettamente il mio terrore ed io pensiero "mi vuole buttare di sotto!" e mi divincolavo, però sapendo che non dovevo esagerare perchè ci avrei rimesso io. Da quel giorno - almeno io ritengo questa la causa - io ho il terrore fottuto del vuoto, dell'altezza, ho anche fatto alcuni anni fa un corso di paracadutismo che ho però interrotto dopo i primi lanci poichè il vedere l'aereo che si apre a 1.000 metri e ti presenta una distesa di NULLA verso la quale devi buttarti mi congelava (non lo rifarò).

Anch'io non ho avuto un'infanzia felice, ho passato alcuni ospedali psichiatrici poichè si pensava che fossi "matto" (avevo tic, parlavo poco, ero aggressivo, pipì a letto ma null'altro): ora che vedo il tutto da lontano - per fortuna non solo cronologicamente - capisco che era tutto generato dall'ambiente familiare un pò corrotto, insalubre, anche se ho voluto tanto bene ai miei genitori (e tuttora).
Mi sono state somministrate le mie "belle" porcherie (scusate se non la pensate come me, ma io le credo tali) che non so che effetti abbiano avuto, ma credo che non mi abbiano distrutto.

Oggi ho richiesto le cartelle cliniche, ed ho visto quanto sia facile dire "il problema è X" quando è esattamente l'opposto, e proseguire e continuare sulla strada sbagliata credendola giusta.

Io guido e non ne ho paura, però ti posso dire che, a volte, quando passo tra due auto parcheggiate mi viene la paura che mi possano schiacciare, e raramente scappo via dal mezzo, mi monta in velocià la paura e corro per alcuni passi, giusto per uscirne. Però ora sta diminuendo e per evitare che accada, prima di passarci le derido dicendomi "Siete solo dei ferraglioni inquinanti e null'altro, non sapete far altro che rumore e smog, quindi a me fate solo pena!": funziona!

Io non ti voglio nè so dare risposte o consigli: però alcuni anni fa sono andato da un signore anziano - che mi avevano fatto conoscere - con cui parlavo di me, del mio passato e presente e sogni - e che mi ha fatto ridimensionare il puntino piccolo che io riconoscevo come ME STESSO e la palla che riconoscevo come PROBLEMI nel modo opposto, cioè si trattava di un'errata percezione dei fatti, dei luogghi, dei sogni e delle cose di tutti i giorni.
Con lui (non aveva alcun titolo accademico) sono guarito, ci siamo parlati per parecchie volte e mi ha ripulito di tante macchie.

Solo che quando queste cose si "incrostano" nella nostra mente/percezione, poi diventano realtà su cui noi ci basiamo per valutare il mondo, per creare aspettative/rapporti/occasioni ecc., dunque era ora di riportarle nella loro luce: un pò come quando hai la pentola sporca di sugo, se la lavi dopo un giorno non esiste alcun problema, ma se la lasci lì 6 mesi poi la cosa è ben più ardua senza ausilio esterno.

Dicendoti questo ti prego di non pensare che io stia "speigendoti" verso questa direzione (visto che non sono una persona che ha un tipo di impiego simile nè ho conoscenze in questo ambiente nè tantomeno interessi o amici): però potresti - non è però facile - trovare una persona CHE NON CONOSCI E CHE NON TI CONOSCE - anche se non uno psicoterapeuta - e con cui parlare di te, del tuo esistito, del tuo esistere e del tuo divenire.

E, comunque, (io per primo) considerò tanti dei forum di Promiseland una maniera tutt'altro che secondaria per parlarsi ed aiutarsi (quando e se lo si vuole).

Ottimo venerdì (che sperò almeno per te sia soleggiato) :)


PS: non ho nemmeno alcuna relazione "professionale" con questo sito!


Ciao

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alFaris
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Messaggio da alFaris » dom set 02, 2007 9:27 pm

Essalamu Elikah!
silenzio ha scritto:PS: non ho nemmeno alcuna relazione "professionale" con questo sito!
guarda non credere... anche il moderatore di questo spazio ha cominciato così... come te anche
silenzio ha scritto:Io sono un semplice "uno qualunque" che prova a rispondere alle tue dom ... ah già, non hai fatto domande, dunque sto tendando di darti delle pietre di paragone con la mia vita così, per vedere se la cosa ti possa servire.
siamo tutti "dilettanti" che cercano solo di essere di sostegno agli altri... quindi lascia le paure lontane dalla tastiera e quando vuoi - senti - credi scrivi pure...

alFiereDemocratico



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