SEROXAT ...ANTIDEPRESSIVO DA EVITARE....

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Navy
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Messaggio da Navy » mer nov 15, 2006 2:02 pm

Caro jim vedo che hai capito il metodo per smettere,poi devi vedere tu, se un giorno ti senti prticolarmente predisposto puoi non prenderla nemmeno, se un giorno stai proprio da schifo puoi penderne una intera.
Io credo che devi diminuire gradualmente per il periodo di minimo un mese, lo sciroppo può essere una valida alterntiva alle pastiglie per quanto riguarda il dosaggio, io però ho preferito per non rischiare nulla diminuire con le pastiglie, per evitare ogni tipodi guai.
Mi informerò sull' hypericum, grazie per la dritta. Fosse per me denuncerei tutto il mondo medico, dieci anni fa,in seguito a una pallonata giocando a calcetto mi han deviato ilsetto nasale, ma non me ne sono accorto, dopo 1 settimna didolori allucinanti alla testa, vado dal primario dell ospedale, che mi contolla il naso cn vari strumenti e conclude che non ho nulla. 1 mese di qesti mal i testa dopo, vado fuori povincia da uno speciaista che A OCCHIO NUDO!!! mi guarda e mi dice che ho il SETTO DEVIATO!!! Ch schifo la aità italian ragazzi..
Comunque jim tienimi informato su come procede l'abbandono dello seroxat..

X Simona

Cara Simo, il problema non è la forza di volontà, in tutto quello che faccio e in cui credo, su un massimo di 10 punti io ce ne metto 15. Se non fosse così, che ogni giorno mi attacco a forza 15 a quest'assurdo briciolo di speranza in qualcosa di migliore, non sarei qui a scrivere già da molto tempo...

lakura
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Messaggio da lakura » gio nov 16, 2006 6:37 pm

Navy, non sono ottimista, e' che se un medico non mi piace o non mi convince lo cambio. E avendo cambiato paese t'assicuro sulla mia pelle che la sanita' italiana puo' essere rimpianta amaramente.

In ogni caso, le medicine di cui parli sono pesanti, non puoi smetterle come smetti le aspirine per l'influenza, te ne sei accorto da solo. Ci vuole una gradualita', una routine (che mi pare fosse l'unica cosa di cui si parlasse all'inizio)

Una riflessione en passant, l'accostamento e' azzardato ma ti prego, passamelo. Anni fa feci servizio (Aiko, mi capisci ve'? ;) ) in una comunita' di tossicodipendenti. Il primo mito che m'hanno distrutto e' che per uscire dalla tossicodipendenza ci vogliano anni. Falso. Per ripulirsi dalle sostanze ti ci basta una settimana, orribile, da suicidio, ma basta. Poi ti ci vogliono tre anni di comunita' (se, e sempre se bastano) per smettere con la testa d'essere dipendente. Il fisico si libera in fretta delle tossine. La dipendenza non e' in quello che prendi, e' nella testa, nel modo in cui affronti la vita, le difficolta' e qualunque cosa ti capiti, anche bella. Io dico d'essere ciocco-dipendente, a volte mi piace sapere solo d'avercela a portata di mano e poi manco guardarla (mah, quando sto particolarmente insicura), per mia fortuna al massimo mi fa venire un bubbone e lo stomaco sottosopra per una settimana.

Insomma, il discorso che per me vale con le medicine e' che ci stanno ma solo se servono poi a lavorare sul resto. Senno' fa' senza. Io sono stata di merda e mi sono rifiutata di prendere medicine. Ma se a qualcuno servono a tirarsi su e a lavorare sul resto non c'ho niente per cui condannarlo, anzi. Se s'aspetta che la medicina gli risolva il problema, mi spiace per lui/lei. Ho visto abbastanza parenti non risolverci nulla negli anni.

Sull'iperico. Non vi create altri miti, per favore. Non e' che una pianta perche' e' un bel fiorellino non comporti effetti secondari. Qualunque cosa agisca dall'esterno, se funziona, ha anche controindicazioni e effetti collaterali. C'e' gente tipo Marco Valussi che fa il fitoterapeuta di professione. Non se l'e' inventato in un giorno, c'ha messo anni di studio per acquisire competenze, e pratica. Se preferite usare l'iperico o altre piante trovatevi qualcuno cosi', che non vi rovini la vita in altre maniere. Gli esperti improvvisati con le piante fanno danni. Giusto per citare una controindicazione grave dell'iperico che conosco: impedisce l'assorbimento di altri medicinali. Significa che annulla l'effetto della pillola anticoncezionale, per esempio. E che un signore in post-operatorio per un trapianto di cuore c'e' rimasto sotto [arrgh, romanata che m'e' scappata: c'e' morto] perche' gli blocco' i medicinali anti-rigetto (arrivo' ai giornali, la notizia). Quindi, occhio. Saranno piu' biodisponibili ma non sono innocue le piante.
(quanto alla nota su quanto la fitoterapia sia scandalosamente sottoutilizzata dalla medicina ufficiale, concordo pienamente!)

Comunque, in bocca al lupo, sono sicura che ce la farete, cosi' come che sara' difficile, ma ce la potete fare e attenti, per favore...
ciao ciao

Simona*
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Messaggio da Simona* » gio nov 16, 2006 9:21 pm

Che ti devo dire navj mettiti ancora di più in gioco e in discussione magari con più sprint e ottimismo. Nn è facile star su se nn se ne ha voglia. Ma se parti in seconda poi riesci a mettere la terza, chissà che nn ci pigli gusto e ingrani anche la quarta

wal1974
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Re: SEROXAT ...ANTIDEPRESSIVO DA EVITARE....

Messaggio da wal1974 » ven nov 17, 2006 3:58 pm

jimorrison80 ha scritto:Così dopo due anni feci un tentativo di sospensione dal farmaco.
Sotto consiglio del medico che me lo prescrisse iniziaia ridurre la dose di un quarto a settimana...
Ciao!

Visto che lo prendi da anni, potresti provare a diminuire la dose nell' arco di qualche mese
Studiati una "tabella di marcia" che duri ad esempio 6 mesi, dopo 6 mesi stop e non lo prendi più

Ho preso il seroxat anch'io anni fa: quando ho smesso ho avuto giramento di testa per qualche giorno, mi sembrava di dover cascare per terra da un momento all'altro, poi però è passato tutto

Devi avere pazienza per qualche giorno quando smetti, però i medici dicono che la sindrome da sospensione sparisce sempre del tutto!

Fatti coraggio, molla il farmaco! magari stai male qualche giorno ma poi te ne sei liberato!

In bocca al lupo! :D

desy
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SEROXAT MI PUò AIUTARE VERAMENTE????????!!!!!

Messaggio da desy » mar dic 04, 2007 11:10 am

Ciao a tutti!
Volevo chieder un consiglio a chi è più esperto di me in materia..
Sono da + di due anni in cura da due psicologhe per ansia generale e sociale e disturbo ossessivo compulsivo, senza risultati.
Sono una ragazza di 22 anni, dicono tutti che sono una gran bella ragazza, simpatica.. ma da quando è morto mio papà la mia vita è cambiata radicalmente.
Avevo un’infinità di amici, ero sempre in giro, a ballare, a fare cazzate.. ero fin troppo “matta”.. guai per la compagnia.. finchè è arrivato quel gran brutto giorno. Facendola breve,un po’ di problemi che mi son venuti dopo la perdita del papà sono riuscita a risolverli xkè nella vita bisogna pur reagire, te ne fai una ragione, ma uno proprio non ce l’ho fatta a risolverlo: ho “paura” degli altri. In poche parole quando una persona mi guarda negli occhi mi paralizzo, non riesco quasi più a respirare, sembro una vera mongola, ho lo sguardo fisso, perso,non batto ciglio. Il tutto quando ascolto una persona che mi spiega qualcosa. spesso inizio a sudare, mi manca il fiato..
E tutto questo non so perché. Roba da matti. Com’ero io poi.. inspiegabile.. bè comunque non ho più un amico e non esco più con nessuno. Ho mollato scuola, tutto e tutti. Evito qualsiasi situazione che mi possa mettere in contatto con qualcuno (per un anno ho cercato di non “scappare” e affrontare il problema ma senza risultati). E più ci penso più mi sento deficiente ma è una cosa più forte di me non riesco a modificare il mio comportamento automatico neppure con la terapia cognitivo-comportamentale. Sto vivendo un’incubo. La neurologa, il mio dottore e mia cugina che è dottoressa mi hanno consigliato il SEROTAX. Ne sto prendendo ¼ da venerdì ma oggi in macchina sono stata veramente male: mi son dovuta fermare e per fortuna non c’era nessuno dietro, stavo x svenire,giramenti di testa fortissimi, sudavo tantissimo,conati di vomito,formiche nelle mani e mi si ribaltava la lingua in gola. Mi son dovuta far venire a prendere.
Mi hanno tutti i dottori consigliato vivamente di continuare con la cura perché dicono che sono gli effetti collaterali delle prime settimane.
Qualcuno potrebbe darmi gentilmente un consiglio? Magari se inizio a stare meglio e se preso per pochi mesi non da dipendenza come se assunto per anni..
E’ la prima volta che parlo con qualcuno (a parte medici) di questo mio problema e mi vergogno da morire..
Grazie di cuore!!!

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Bebina
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Messaggio da Bebina » gio dic 06, 2007 12:20 am

ciao a tutti,
volevo dirvi che io prendo sereupin/seroxat da 5 anni. Ahimè. Me lo ha prescritto la psichiatra anni fa, in seguito a depressione e fobie (dovute a vari motivi..). Come per incanto sono stata subito meglio, pochi effetti collaterali da "inizio cura". E ogni volta che mi sentivo meglio decidevo di smettere.. ebbene, a volte sono riuscita ad andare avanti qualche mese, il massimo è stato circa 5 mesi. Ma dopo un pò..ricadute.. ed ecco che torna il sereupin. Ora ogni volta che cerco di smettere è sempre peggio, mi gira la testa continuamente (mi sento ubriaca come dice jimorrison80), ho nausea e non riesco a mangiare (mi passa completamente l'appetito) e piango continuamente. Così continuo a riprenderlo, perchè mi dico sempre che ce la farò ma alla fine cedo.. E così sempre.
Davvero, se non l'avete ancora preso cercate di evitarlo il più possibile, è davvero come una droga e crea una dipendenza assurda.
Io voglio provarci ancora, voglio smettere ancora. So che un giorno riuscirò, ma non vorrei fosse troppo tardi.. ho ancora 3 scatole. Vorrei finire con queste e mai più.
Tempo fa avevo trovato delle erbe ayurvediche che sembravano fare da ottimi sostituti e senza effetti collaterali.. ma forse era solo un'illusione, c'erano altri motivi che mi permettevano di stare bene.
Mi piacerebbe provare cure omeopatiche.. almeno come aiuto per smettere. Ma non ho ancora trovato un buon omeopata..

Cmq..per chi volesse smettere.. io facevo così.. diminuivo di 1/4 ogni 15 giorni. (ne prendo 2 al giorno) .. quindi nel giro di due mesi smettevo e gli effetti da astinenza si sentono poco in questo modo. Poi bisogna andare avanti con le proprie forze. Se invece si smette "di botto"..no, sei perduto.

jimorrison80... dai,dobbiamo farcela. Non possiamo fare il gioco di queste maledette case farmaceutiche.Non possiamo dipendere da un farmaco.
Sono la prima a non esserci riuscita, ma non smetterò mai di tentarci. Chi ci prescrive questi farmaci ci vuole solo del male.
ps. potresti per favore dirmi dove hai letto degli esperimenti sui maiali? grazie.

Un bacio a tutti

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Messaggio da cicciuzza856 » gio dic 06, 2007 7:35 pm

Allora, sento di dover dire alcune cose.

Per quel che riguarda i farmaci:
Non è vero che i medici prendono mazzette dalla case farmaceutiche...Mio marito è psichiatra e lavorando solo in ospedale vede una media di 10 pazienti al giorno ai quali prescrive farmaci di vario tipo. Se ci fosse un rientro economico a quest'ora saremmo belli ricchi, invece a fine mese arriva solo lo stipendio, e allora o lui si spara le tangenti con qualche amante, oppure non ci sono.
Non bisogna demonizzare i farmaci: ricordiamoci che se la nostra speranza di vita è quasi doppia rispetto a quella dei paesi del terzo mondo è solo grazie alla medicina. E nello specifico, credo che la stessa legge Basaglia non sarebbe neanche stata immaginata senza l'esistenza degli psicofarmaci.
Come qualcuno ha già detto, non è il caso di fare l'equazione naturale=sano. Ricordiamoci che Socrate, con un decotto di cicuta, ci ha mostrato uno dei suicidi più famosi della storia.
Ciò detto credo che ai farmaci e in generale all'approccio con la medicina ci si debba avvicinare con consapevolezza, fiducia e un certo spirito critico.
Se vediamo il medico come un avvoltoio che lungi dal fare i nostri interessi è solo pronto ad approfittare della nostra sofferenza, commettiamo lo stesso errore che se riponiamo in lui o in qualsiasi altra soluzione la speranza di una magica guarigione.
Il medico, in realtà, non è altro che un professionista che tenta di usare gli strumenti che possiede e le conoscenze che ha, barcamenandosi in una scienza, quella del corpo umano, che è tutt'altro che esatta.
Concludo con una mia considerazione: non esistono soluzioni a costo zero.
Mi spiego: se ho mal di testa, ho due possibilità: 1) mi tengo il mio male 2) prendo un analgesico ma in questo caso mi tengo il mal di stomaco che probabilmente mi si presenterà.
Voglio dire che è meglio se un problema non c'è, ma se c'è, bisogna affrontarlo e spesso quest'operazione è faticosa e dolorosa.
Ma è un'illusione tutta umana quella che esista una bacchetta magica che ci affranca miracolosamente dal dolore insito inevitabilmente nella vita.
iI dolore c'è e non lo si può evitare.
Quando osservo mia mamma, in questa sua interminabile, poderosa, buia depressione, mi rendo conto che tutto il suo dolore nasce sostanzialmente dall'impossibilità ad affrontare il reale dolore della vita.

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monirosa
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Messaggio da monirosa » gio dic 06, 2007 8:00 pm

io, anche se oggi ricorrerei ad altri rimedi, non mi sento di demonizzare il sereupin che a suo tempo mi ha aiutato ad uscire dall'incubo dei dap.
io mi sono affidata e fidata della pschiatra che mi ha seguita ed insieme a lei ho valutato la possibilità di farmi sostenere, anche dai farmaci; ricordo che ho accettato piangendo, la ricetta con la prescrizione, ma allora non avevo altra soluzione. ho accettato la mia debolezza, di non essere invincibile e di avere bisogno di aiuto.
dal primo quarto di pasticca già pensavo a quando avrei smesso.
ho preso il sereupin per quasi due anni, accompaganta e seguita dalla psichiatra e da una terapia psicoanalitica ma sopratutto da tanta autoanalisi e dalla voglia di capire perchè mi fosse accaduto ciò.
ricordo il mio atto di coraggio nel decidere l'interuzione, in estate e non subito dopo come sarebbe più corretto fare.
ma io volevo essere certa che se avessi superato da sola l'estate dopo non mi sarebbe successo più nulla, era la mia prova !
non avuto nessun effetto collaterale ma ripeto io mi sono fidata del medico, ed a lei affidata farmacologicamente mentre a me stessa o lasciato il compito di comprendere di mettere in discussione la mia vita e di lasciar uscire la parte sommersa di me .....

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alFaris
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Re: SEROXAT MI PUò AIUTARE VERAMENTE????????!!!!!

Messaggio da alFaris » dom dic 09, 2007 6:47 pm

Essalamu Elikah!

innanzi tutto ben venuta...
desy ha scritto:Ciao a tutti!
Volevo chieder un consiglio a chi è più esperto di me in materia..
qui nessuno è veramente "esperto" in materia... siamo soltanto comuni persone che si aiutano vicendevolmente... ed è in questa visione che ti rispondo...
desy ha scritto:da quando è morto mio papà la mia vita è cambiata radicalmente.
[...]
desy ha scritto:ho “paura” degli altri. In poche parole quando una persona mi guarda negli occhi mi paralizzo, non riesco quasi più a respirare, sembro una vera mongola, ho lo sguardo fisso, perso,non batto ciglio. Il tutto quando ascolto una persona che mi spiega qualcosa. spesso inizio a sudare, mi manca il fiato..
E tutto questo non so perché. Roba da matti. Com’ero io poi..
[...]
desy ha scritto:più ci penso più mi sento deficiente ma è una cosa più forte di me non riesco a modificare il mio comportamento automatico neppure con la terapia cognitivo-comportamentale.
mi sembra ovvio che stai vivendo una conseguenza dovuta al lutto che hai dovuto affrontare... non ti devi sentire deficiente perché è normale che un evento di questa portata abbia delle ricadute sul tuo stato - al contrario saresti stata una macchina priva di ogni sentimento...
desy ha scritto:E’ la prima volta che parlo con qualcuno (a parte medici) di questo mio problema e mi vergogno da morire..
ecco appunto - non ti devi vergognare... come hai potuto leggere dalle risposte che hai ricevuto da me e da bebina è _normale_ accusare il colpo della perdita di tuo padre ed è _normale_ avvertire gli effetti collaterali dovuti alla cura... quindi torna quando vuoi e sfogati e chiedi a chiunque... ;-)

ps semmai
desy ha scritto:Grazie di cuore!!!
ricorda che qui siamo tutti sulla stessa barca chi più chi meno tutti soffriamo o abbiamo sofferto... quindi per ordine del moderatore (ehm ehm...) sono vietati i ringraziamenti! :-)



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Aika
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Messaggio da Aika » dom dic 09, 2007 10:45 pm

ciao
sono in cura anche io col seroxat, e lo sono stati anche i miei genitori. parlo al passato perchè l'hanno preso entrambi x qualche anno e poi cessato molto gradatamente e non più ripreso. e pensare che mia madre da 10 anni combatteva con attacchi di panico!
entrambi l'hanno smesso in circa sei mesi, nessuno dei due ha accusato nessun fastidio.

il problema della dismissione è appunto un problema, che va affrontato da uno specialista.... vero che si trovano tante fecce in giro, MA purtroppo come x tutte le cose bisogna girare e girare x trovare ciò che fa al caso nostro.

nella mia esperienza ho abbandonato uno psichiatra privato e noto per rivolgermi ad un reparto psichiatrico specializzato, con la mutua.
mi hanno fatto una diagnosi corretta, ricovero, terapia, e vengo seguita molto bene, per di più ho avuto l'esenzione dal ticket per patologia cronica.

è vero che i farmaci hanno effetti collaterali, ma bisogna stare molto attenti a demonizzarli e forse prima di puntare il dito a loro dovremmo chiederci se non c'è altro motivo... alla fine, come qualcuno ha già detto, quale sarebbe l'alternativa? l'erba di st. johnes non ha comunque l'efficacia di un antidepressivo, la psicoterapia spesso sola non basta... stiamo ad aspettare cosa? risolviamo come?
quando il panico o la depressione ti riducono ad una larva che non riesce a muoversi dal suo angolo tutto quel filosofeggiare sulle multinazionali americane passa decisamente in secondo piano....

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Re: SEROXAT MI PUò AIUTARE VERAMENTE????????!!!!!

Messaggio da Aika » dom dic 09, 2007 10:54 pm

Ciao,
mi dispiace per quello che stai vivendo purtroppo è una palla al piede ma stai cercando di aiutarti e vuol dire già tanto!
quanto alla terapia sai può essere che ci voglia tempo ma credimi, serve.
anche io prendo seroxat ed all'inizio stavo male proprio come te, però è vero è solo un effetto iniziale che poi scompare del tutto e comincia a fare effetto. se sei in cura da qualcuno ti devi innanzi tutto fidare, se ci sono dei problemi glie ne parli e saranno loro a risolverti le cose!
non ti devi vergognare di niente, avere delle difficoltà è normalissimo e poi oggi queste problematiche sono diffusissime, anche se ti capisco, io da anni passo tra medicine ospedali e medici e il fatto di essere stata ricoverata in psichiatria è come un marchio indelebile... ma cerco di non pensarci... il mondo è altro

un abbraccio

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Messaggio da alFaris » lun dic 17, 2007 9:08 pm

Essalamu Elikah!
Aika ha scritto:il problema della dismissione è appunto un problema, che va affrontato da uno specialista....
giusto lasciare affrontare il problema da uno specialista - ma il problema si chiama diminuzione o eliminazione - la dismissione è un'altra cosa... :-)
Aika ha scritto:nella mia esperienza ho abbandonato uno psichiatra privato e noto per rivolgermi ad un reparto psichiatrico specializzato, con la mutua.
mi hanno fatto una diagnosi corretta, ricovero, terapia, e vengo seguita molto bene, per di più ho avuto l'esenzione dal ticket per patologia cronica.
grazie per la tua testimonianza... questa è l'ennesima riprova che la qualità di uno specialista non si misura (solo) con il numero scritto in fondo alla parcella...

ps questa la incornicio...
Aika ha scritto:quando il panico o la depressione ti riducono ad una larva che non riesce a muoversi dal suo angolo tutto quel filosofeggiare sulle multinazionali americane passa decisamente in secondo piano....


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Aika
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Messaggio da Aika » gio dic 27, 2007 8:52 pm

alFaris ha scritto:Essalamu Elikah!
giusto lasciare affrontare il problema da uno specialista - ma il problema si chiama diminuzione o eliminazione - la dismissione è un'altra cosa... :-).
sì? :oD che cos'è?

alFaris ha scritto:grazie per la tua testimonianza... questa è l'ennesima riprova che la qualità di uno specialista non si misura (solo) con il numero scritto in fondo alla parcella...
decisamente. appunto ci tengo sempre a dare questa mia testimonianza affinchè chi magari - come capitò a me - si trova anche alle strette economicamente possa provare la via pubblica

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Messaggio da stefanob71 » dom dic 30, 2007 2:25 am

Non bisognerebbe generalizzare le esperienze personali.
Io a causa della depressione ho preso il Sereupin (Paroxetina) per 3 anni, 20 mg al giorno. Poi l'ho sospeso, e non è successo niente.

Per la sospensione ho preso dapprima il Dropaxin, sempre paroxetina ma in gocce: 20 gocce sono uguali a una compressa da 20 mg. Ho eliminato una goccia al giorno per 10 giorni, poi una goccia ogni 2 giorni per 20 giorni. Tutto ovviamente come da disposizioni del mio psichiatra.

Adesso da 6 mesi prendo il sostituo del Sereupin, e l'ultima crisi è stata di intensità molto minore del solito.

Qual'è il nuovo antidepressivo? Non lo dirò, proprio per ribadire che la reazione ai farmaci è soggettiva e non bisogna generalizzare le esperienze eprsonali, né a fine di terrorismo anti-farmacologico né per lo scopo contrario.

Dire "quel farmaco fa schifo" oppure "quel farmaco è miracoloso" è sempre una stupidaggine.

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Re:

Messaggio da alFaris » ven gen 11, 2008 10:13 pm

Essalamu Elikah!
Aika ha scritto:
alFaris ha scritto:giusto lasciare affrontare il problema da uno specialista - ma il problema si chiama diminuzione o eliminazione - la dismissione è un'altra cosa... :-).
sì? :oD che cos'è?
si dismette una cosa che non usi più - dalla vettura all'abito ormai consunto (anche se adesso basta anche che "passi di moda" pur essendo di ottima fattura e aspetto per intraprendere la via della dismissione)... per estensione - vox horribilis - s'intende anche per il personale ormai giunto all'epoca della pensione (anche in questo caso sembra che il termine "eliminazione" stia prendendo una derivazione allarmante)...
Aika ha scritto:appunto ci tengo sempre a dare questa mia testimonianza
avrai sempre diritto di cittadinanza! checché ne dicano le male lingue...



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